Ematologia Trapianto Midollo San Raffaele
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PROFONDA DELUSIONE
Dopo due trapianti di midollo, uno aploidentico e uno da cordone, la malattia, una mielodisplasia, di nostro figlio diciannovenne, non è stata debellata e lo ha portato ad una terribile morte il 14 febbraio scorso presso l'ospedale S. Orsola di Bologna, al quale i medici dell'ematologia del S.Raffaele alla fine ci avevano indirizzati per un protocollo sperimentale.
Dei due anni trascorsi in cura presso il reparto di ematologia del San Raffaele, ci hanno colpito i seguenti fatti: il comportamento del Primario, che non è mai entrato nella stanza di nostro figlio durante i ricoveri, lo abbiamo visto una sola volta al mattino in ambulatorio frettolosamente e su nostra sollecitazione; la condotta del medico indicato come specialista del caso di nostro figlio sul documento del passaggio in cura, di costui non sappiamo neanche che faccia abbia; l'alternarsi continuo di medici, specializzandi compresi, che ha prodotto in noi incertezza e confusione; l'approccio freddo e distaccato nei confronti del paziente e dei famigliari.
Ad oggi 21 febbraio 2014, una settimana esatta dalla morte di nostro figlio, da noi stessi segnalata tramite e-mail, ai medici del reparto, che non si sono mai presi il disturbo di contattarci durante la degenza di Bologna, nessuno ci ha manifestato il ben che minimo dispiacere.
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