Ematologia Policlinico Gemelli
Recensioni dei pazienti
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Chemioterapia ABVD
Sono una ragazza di 19 anni, soffrivo di Linfoma di Hodgkin scoperto attraverso un dolore al fianco destro, per poi scoprire tramite TAC total body di avere linfonodi ingrossati in tutto l’addome e nella parte superiore (collo). Sono arrivata al policlinico Gemelli al terzo stadio di questa lunga e tortuosa malattia, sono stata ricoverata e dopo una cura del dolore hanno selezionato la terapia perfetta per me (6 mesi di ABVD).
La paura, il trauma e la pazienza sono stati tanti, la terapia mi ha portato ad avere una spossatezza e una nausea impossibili da descrivere, ma la voglia di vivere era più forte. Ho scoperto, nonostante la mia giovane età, una forza inaudita non solo fisica, ma mentale, perché la parte più difficile è quella cercare di non lasciarsi andare MAI per nessuna ragione. Ho imparato che le grosse sfide come queste si presentano solo a chi ha la forza di affrontarle e, anche se non si crede nelle proprie capacità, bisogna mettersi in dubbio e provare a superare i limiti imposti dal nostro cervello. La vita è bella, piena di problemi e sfide che la rendono unica ed insostituibile: NE VALE LA PENA. Bisogna farsi forza e, dopo una sofferenza così grande, anche una formica o una foglia che cade vi sembreranno una cosa migliore da osservare, con la consapevolezza di avere lottato per essere spensierati e tranquilli; e dopo tutto questo, vi sembrerà più sopportabile qualsiasi cosa. Dopo quasi 10 mesi di cure e via vai tra casa e ospedale, posso affermare con orgoglio la mia guarigione.
Tutto questo grazie al Prof. Stefan Hohaus con il suo gruppo 3 e all’equipe infermieristica, che rimarrà sempre nel mio cuore per la sua umanità e dolcezza nel prendersi cura di me e darmi tanta forza. Non ho perso molti capelli, grazie anche alle mitiche cuffiette refrigeranti che dà in dotazione il reparto stesso (per info utilizzo e lavaggio, scrivetemi).
Vi consiglio con grande fermezza il Policlinico Gemelli per farvi curare e seguire, eccellenza imparagonabile.
Si potrebbe fare di più
Purtroppo mi ritrovo io a scrivere come figlia, perché mia madre da pochi giorni non c'è più. A febbraio era stata ricoverata e da vari accertamenti le fu scoperta una LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA. I medici molto competenti, quali Prof. Pagano e dr.ssa Fianchi, le fecero un primo ciclo di chemio al quale mamma rispose molto bene. I valori del sangue stavano risalendo lentamente, ma tutto lasciava ben sperare... Fino a quando è subentrata un'infezione polmonare e tutto è precipitato improvvisamente. Nel giro di tre settimane mia madre è deceduta.
Non ho nulla da ridire riguardo all'assistenza di tutta l'equipe medica, ma ho molto da ridire riguardo alla "difesa" del paziente autoimmune che, secondo me, andrebbe tutelato di più. In questi ambienti non si possono far entrare i familiari bardati con mascherina, guanti, calzari (come giusto che sia) e poi vedere un via vai di gente esterna (tipo personale addetto manutenzione macchinette) con scarponi, vestiti da lavoro, senza mascherine e nulla! Questo reparto dovrebbe essere chiuso alle visite esterne secondo me. Ho perso una madre di 71 anni in 3 settimane. Non ci sono parole... solo dolore e tante domande che non avranno più risposta.
LINFOMA DI HODGKIN
Sono una ragazza di 21 anni alla quale fu diagnosticato il Linfoma di Hodgkin. Nonostante la mia paura, la mia ignoranza sull'argomento e i pensieri negativi che mi soffocavano, sono guarita. Ogni medico, ogni infermiere ha sempre cercato di spiegarmi nel miglior modo possibile tutto ciò che sarebbe successo. Non è vero che non regalano sorrisi. Fanno molto di più: te ne strappano uno.
Il ricordo più bello che ho è un infermiere del DH di ematologia che mi disse che ero bellissima anche senza capelli.
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