Ematologia Policlinico Federico II
Recensioni dei pazienti
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Professionalità, disponibilità, umanità
La mia storia è molto lunga. Sono stata in cura 8 anni per una leucemia a grandi cellule. L'Angelo che mi ha seguita è il dottore Giuseppe Cerciello. Voglio spendere delle parole per questo grande medico. Mi è stato vicino sempre, è instancabile, disponibile, competente. Non ho mai dubitato di lui perché non esita mai davanti alle decisioni da prendere. Negli ultimi due anni la situazione è precipitata perché è subentrata una mielodisplasia. Quando il dott. Cerciello me lo ha comunicato, ho visto nei suoi occhi tanto dolore. Ovviamente ha provveduto alle dovute cure ma dopo diversi mesi, resosi conto dell'inefficacia delle stesse, mi ha comunicato che il modo definitivo per sconfiggere la malattia sarebbe stato il trapianto. Così mi ha affidato al Prof. Antonio Risitano. Sono passati 5 mesi dal trapianto, faccio controlli settimanali. Devo dire che i medici che mi seguono sono fantastici e disponibili, così come gli infermieri.
Uniche pecche: la pulizia e l'attesa interminabile quando si va a controllo. Naturalmente il tutto non è imputabile ai medici ma, credo, a chi gestisce il tutto.
Grazie
Da circa un anno mia madre è seguita dal dott. Catalano e dagli assistenti e tirocinanti del reparto di ematologia del secondo policlinico.
È un medico che va oltre le parole e la competenza. È umano, sensibile e pragmatico. Ha sempre un sorriso e una frase per sdrammatizzare, restando professionale e assolutamente competente.
Un grazie di cuore anche alla dott.ssa di Perna.
I medici del reparto si fanno in quattro per gestire la mole di lavoro, che aumenta di mese in mese.
Molto insoddisfatta invece per quanto riguarda la gestione della reception.
Vorrei tanto che il Policlinico assumesse più personale. Purtroppo la confusione è generata esclusivamente dalla mancanza di organizzazione all'accoglienza.
Mancanza di umanità
Nel 1997 mi è stato diagnosticato un Linfoma di Hodgkin; sono stata indirizzata al nuovo policlinico di Napoli e, dopo aver parlato con l'allora primario, mi sono ritrovata la dottoressa De Renzo e ho combattuto più contro di lei che contro il tumore; avevo 20 anni e solo perchè i miei genitori mi impedirono di cambiare città, sono rimasta lì. Non credo nei suoi meriti, i protocolli sono uguali ovunque, credo nell'atteggiamento positivo nell'affrontare la malattia. Oggi vivo in un'altra città, sono seguita per controlli annuali e non ho mai più permesso a nessun medico di trattarmi come fece allora lei. Quando incontro ora sulla mia strada simili persone... cambio istituto, specialista e quant'altro. Che dire a tutti i malati: non lasciate che nessun medico si permetta mai e poi mai di farvi star male più di chemio o altro.
Altra piccola cosa: la dottoressa non si è mai preoccupata, nonostante la mia giovane età, di avvertire me o miei genitori degli effetti collaterali post chemio, parlo di tutti i mali che sarebbero potuti venire e sentirsi dire una frase come "o salvavo te o tutto il resto" è inammissibile. Non è umano.
Se ci sono ancora non è per lei, ma perchè io non avrei mai mollato.
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