Ematologia Policlinico Federico II
Recensioni dei pazienti
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Attenzione scarsa ai pazienti
Mia madre è trattata per una policitemia vera, sicuramente non paragonabile ad una leucemia, ma ogni volta che si va all'ambulatorio del professor Martinelli è un terno al lotto. Mai lo stesso medico (tirocinante), si limitano a vedere l'emocromo (sale e scende, quindi pillola meno, pillola più). Se è questo il protocollo ok, ma non c'è il minimo approfondimento, non c'è il minimo ascolto (lamenta dolori, dermatite perenne, mal di testa e schiena). L'unica risposta è: vada a fare una visita specialistica e poi puntualmente non guardano nemmeno l'esito di queste visite, che quindi abbiamo smesso di fare. Il paziente non è un numero e se fate spendere alla gente soldi per approfondimenti, abbiate almeno il cuore di guardarle e capire come proseguire. Lasciare persone sempre a tirocinanti diversi che poi rifanno sempre le stesse domande è davvero avvilente.
False speranze
A marzo 2019 a mia mamma venne diagnosticata una grave forma di leucemia. Subito iniziammo un ciclo di chemioterapia, durato fino a maggio. A giugno, dopo aver rifatto l'esame del midollo, tutto era invariato... la situazione era uguale al primo midollo (quello di marzo), se non peggio!
Così il dott. Grimaldi disse che c'era una chemioterapia più forte e che era l'unica strada da prendere per cercare di sopravvivere.. Mi disse che nell'85% dei casi andava bene, che c'era speranza, che l'unico mezzo per vivere era appunto questa super chemio. Morale della favola, il 10 giugno mamma inizia questa bomba chimica e il 22 non ce la fa!!!
Mamma è morta di sabato sera e il lunedì mi sarei aspettato una telefonata, visto che era in cura con lui da marzo, ma niente.
Questa la mia esperienza!!
Gli infermieri del reparto una favola... TUTTI!!! Tutti squisiti, dolci, simpatici e disponibili.
Non si dovrebbe mai ricoverarsi in agosto..
Non bisognerebbe mai ricoverarsi in questo reparto nel mese di agosto: tutti in ferie, l'ospedale lo porta avanti a turno una tirocinante per tutti gli ammalati. Penso che non sia giusto, poca umanità da parte del medico nel quale l'ammalato ha riposto le sue speranze di guarigione. Infatti mio figlio è morto il 1° settembre..
Ambulatorio leucemia linfatica cronica
L'esperienza vissuta durante la malattia di mio padre è stata pessima. Malato di leucemia linfatica cronica, è stato preso in cura presso l'ambulatorio guidato dal dottor Chiurazzi. A seguito di una diagnosi che a posteriori si è rivelata quantomeno superficiale, la patologia è stata trattata con Fludarabina. La cura è stata somministrata senza alcun consenso informato. La totale mancanza di umanità, serietà e professionalità è risultata evidente quando, al manifestarsi di pesanti effetti collaterali e nonostante le richieste di informazioni del paziente, l'equipe si è dimostrata quasi indifferente e incapace di comprendere la gravità di quanto stesse accadendo. Dulcis in fundo, quando la situazione era ormai compromessa a causa dei danni causati dalla cura totalmente inadatta e distruttiva (e non della patologia di base!), si è deciso di forzare le dimissioni del paziente, adducendo scuse a mio personale parere puerili. Insomma, sia dal punto di vista professionale sia da quello umano, l'ambulatorio di leucemia linfatica cronica assolutamente non lo consiglio.
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