Ematologia Papa Giovanni XXIII Bergamo
Recensioni dei pazienti
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Esperienza pessima
Sicuramente competenti, ma la medicina, soprattutto di queste patologie, è fatta anche di umanità.. Poca chiarezza e minima umanità. Da più persone è stato riconosciuto un grave ritardo nell'attivazione delle cure palliative, noi parenti allo scuro di tutto, senza informazioni, senza pareri..
NEGLIGENZA
Sono la moglie di Sabbadini Bortolo, abitante in Via Nembra 9 Edolo (BS).
Paziente presso di voi (Primo nel vostro nuovo computer di corsia) come lui mi diceva.
Degente dal 08/09/2015 al 27/07/2016.
Mio marito aveva un appuntamento il 09/08/2016, ma è morto in data 18/09/2016.
Una delusione totale dopo aver parlato con una delle dottoresse che lo seguiva che ha cambiato la sua e nostra esistenza degli ultimi due mesi in agonia.
Tutto ciò per dirvi che abbiamo avuto conferma da altri tre primari di grandi ospedali italiani che il vostro rifiuto a non intervenire, o almeno a non comunicarci chiaramente le vostre decisioni, E? STATA LA CAUSA DELLA SUA MORTE. Riguardate bene la sua cartella clinica e fatevi un bell'esame di coscienza, perché ad altri non debba più succedere. Il 26/01/2016 esito esame citologico aspirato midollare conclusioni: REMISSIONE MORFOLOGOCA DI "LAM". In quel momento voi dovevate informarci che per L'EMATOLOGIA DI BERGAMO IL SIGNOR SABBADINI BORTOLO ERA DIVENTATO SOLO UN NUMERO E NON UN PIÙ UNA PERSONA PER L'ETÀ E I COSTI CHE SI DOVEVANO SOSTENERE. Sappiate che lui ogni giorno aspettava con ansia una vostra telefonata per avere un appuntamento per la prosecuzione della terapia CELLULE STAMINALI DA CORDONE OMBELICALE - DA VOI RICHIESTA E MAI RICEVUTA. ASSOLUTAMENTE NEGATIVO TUTTO CIÒ, PERCHÉ CONFERMATOCI CHE LE CELLULE STAMINALI OMBELICALI SI POTEVANO RICEVERE VELOCEMENTE. AVETE SOTTOVALUTATO MOLTISSIME COSE E QUESTO CI FA ANCORA PIÙ MALE PERCHÉ LUI AVEVA MOLTISSIMA FIDUCIA IN VOI. Abbiamo lasciato passare i mesi senza consultare altri medici e quando lo abbiamo fatto, sentendoci abbandonati da voi, oramai era troppo tardi. Consultandoci poi con altri tre primari di Ematologia si doveva intervenire subito dopo la remissione della malattia con trapianto midollo di sua sorella, già valutata pienamente compatibile, o con CELLULE STAMINALI di cordone ombelicale. Ci chiediamo il perché una persona, passati i 65 anni, non abbia avuto il diritto di una corretta COMUNICAZIONE DA PARTE DI VOI MEDICI SULLA STRATEGIA CHE AVEVATE SCELTO. Poteva avere ugualmente un finale negativo, ma almeno noi non ci sentiremmo così male per NON AVER ALMENO TENTATO.
LUI ORA NON C'È PIÙ, MA SAPPIATE CHE L'UMILTÀ E LA COSA PIÙ IMPORTANTE CHE UNA PERSONA DEVE AVERE E A VOI E' MANCATA.
MOGLIE E FAMIGLIA MOLTO ADDOLORATE E DELUSE DALLA SANITÀ.
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