Ematologia Ospedale Cardinale Panico

Esperienza pessima.
Non entro nei meriti della professionalità, perché non mi compete. Ma sul piano umano ci sono delle dottoresse che veramente dovrebbero soffermarsi un attimo a pensare... Determinate diagnosi non si comunicano nei corridoio al passaggio di altra gente. Non si crede sicuramente ai miracoli, ma non si può tollerare la mancanza di umanità.
Anche alcuni paramedici dovrebbero ridimensionare i modi di fare verso il paziente.

La mia esperienza presso l’ospedale Panico di Tricase non è stata positiva, volevano fermi il trapianto del midollo all’età di 65 anni. Dopo aver consultato diversi ematologi a pagamento prima del trapianto, tutti mi hanno sconsigliato il trapianto per via dell’età; alla fine ho rinunciato e sono ancora vivo seguendo una cura con un farmaco che mi hanno prescritto al Giovanni Paolo di Bari.

Un reparto di eccellenza sul piano unano e professionale, dal dott. Vincenzo Pavone a tutta la sua splendida equipe. Grazie infinito per tutto quello che avete fatto per nostra zia.

Grazie alla loro competenza e alla grande professionalità, sono viva. Il mio più grande grazie va al dottor Antonino Greco e al dottor Lorenzo Tonialini, che mi hanno in cura dal 2019.

Lodi al reparto di Ematologia, altra eccellenza col suo primario dott. Pavone e la dott.ssa Sibilla, di una competenza, umanità e soprattutto umiltà, senza pari! La loro umiltà danno ancora più valore alla loro eccellenza e bravura in campo medico!
Sono contenta che in Puglia ci siano medici e reparti così efficienti.
Buon lavoro sempre a tutti voi e perdonate le ansie di tutti noi pazienti!

A fine luglio mi è stata diagnosticata la leucemia mieloide acuta; dopo lo scoraggiamento iniziale mi è bastato parlare con il dottore Vincenzo Pavone per accettare di avere un nemico a bordo. Mi è stato spiegato con chiarezza, professionalità e pazienza le varie fasi che avrei dovuto affrontare.
Oggi è trascorso un mese dal trapianto ed inizio a vedere la luce in fondo al tunnel.
Ringrazio tutto il reparto di Ematologia, i medici, gli infermieri e gli OSS che mi hanno seguita amorevolmente, rilevandosi dei veri angeli.
Un ringraziamento particolare alla dottoressa Anna Mele per avermi seguita con grande sensibilità e professionalità nella delicata fase del trapianto.

Ancora oggi, dopo 10 anni, non finisco più di ringraziare il prof. Vincenzo Pavone e tutto lo staff medico del reparto di ematologia dell'ospedale Cardinale Panico di Tricase.
Sono stato trattato con amorevole cura da tutti gli infermieri e dal resto dello staff.

Ringrazio tutto lo staff medico del reparto Ematologia di Tricase per la loro professionalità, serietà e competenza. Inoltre l'ambiente si è rilevato igienizzato perfettamente.
Un altro ringraziamento va al primario del reparto, il Dott. Vincenzo Pavone, per l'umanità, professionalità e pazienza nel prendersi cura di me ed altri pazienti.

Mi recai in Ospedale, precisamente in Pronto Soccorso, per quello che credevo essere un virus intestinale. Avevo dolore dappertutto, svenivo ogni tre per due.
Solo la lucidità e la rapidità dei Medici hanno fatto la differenza.
La mia malattia è molto rara. Si chiama PORPORA TROMBOTICA TROMBOCITOPENICA. Oramai non mi si inceppa più la lingua nel pronunciarla. Si tratta di una malattia Autoimmune che colpisce le piastrine nel sangue. Se troppo basse, si rischia il coma o la morte per la formazione di trombi nel sistema circolatorio.
Rimasi in cura, ricoverata in reparto, per 45 giorni. La mia cura si chiamava Plasmaferesi (pulizia del sangue e del plasma) tutti i giorni per 3 ore - se mi andava bene. Una volta ristabilito un numero accettabile di piastrine e di emoglobina, continuai la mia terapia immunosoppressoria un giorno sì ed uno no nel piano -1 dall'ospedale per altre due settimane.
Ringrazio tutti i medici del reparto di ematologia e del centro trasfusionale, e il primario Dott. Vincenzo Pavone per aver riconosciuto la mia malattia ed aver agito subito.

Ho proceduto ad un trapianto allogenico da donatore non familiare, cioè iscritto dal registro donatori (riuscito perfettamente) in camera sterile. Devo dire personale medico e infermieristico molto preparato sia nel lato professionale, sia nel lato dell'umanità. Poi il dott. Vincenzo Pavone è una persona molto gentile, preparatissima professionalmente e alla mano (non come tanti altri primari che si montano la testa). Non credevo mai che nel salento esistesse un centro trapianti cosi eccellente e all'avanguardia.

Sono affetta da mieloma multiplo e mi sono ricolta a questo reparto perché ho letto recensioni positive. La mie esperienza è però negativissima. Al di là della competenza, su cui non posso esprimermi per non averla potuta valutare, perchè nel mio caso si è trattato soltanto di prescrivere e poi leggere le analisi del sangue di routine, senza alcuna idea originale e nuova, ciò che mi ha colpita in primo luogo è stata l'assoluta e immotivata disorganizzazione del reparto, che ti sottopone ad attese anche di tre/quattro ore, pur fissando appuntamenti precisi, tipo "9.45" per poi visitarti solo alle 13.00; ma soprattutto mi ha offesa l'arroganza con cui mi è stato risposto da parte del Primario, che in orario di ospedale era occupato per l'ALPI, quando lamentandomi della attesa esagerata di ben TRE ORE, mi ha detto che "ci sono altri 9 centri di ematologia in Italia cui potevo rivolgermi". Tanto è intollerabile da sentire in una struttura pubblica che funziona grazie alle tasse che pagano i contribuenti.

Sono una paziente attualmente in cura presso questo reparto. Ho cominciato il mio percorso verso la guarigione un anno fa e già dalle primissime visite ho potuto rendermi conto non solo della professionalità del personale, ma anche della grande umanità che caratterizza la quasi totalità di medici, infermieri e altri operatori.
Sono stata colpita da una forma rara di Linfoma per la quale non sono ancora disponibili dati statistici europei o studi particolari; anche per questo il mio percorso di cure è in continua progressione ed evoluzione, anche in base alle nuove cure disponibili per noi pazienti italiani.
Sono stata informata dettagliatamente sulle terapie seguite in ospedale e sulla terapia da seguire in autonomia a casa; ogni volta che ho avuto bisogno di qualche delucidazione mi è stato possibile chiedere chiarimenti e ricevere risposte adeguate.
Sono stata anche sottoposta a trapianto autologo di staminali e, nonostante le difficoltà dei giorni trascorsi in ospedale per la procedura sono riuscita a riprendermi decentemente e adesso sono pronta per le prossime terapie.
Ringrazio di vero cuore il dottor Vincenzo Pavone e la dottoressa Clara De Risi, senza dimenticare le dottoresse dr.ssa Rossella De Francesco, dr.ssa Silvia Sibilla, dr.ssa Daniela Carlino, dr.ssa Anna Mele e il dottor Bernardo Rossini.
Non so ancora quante altre terapie dovrò affrontare, ma se sono in grado di farlo è grazie a loro.
Un grazie infinito anche a tutti gli infermieri e agli OSS del reparto, che si danno da fare tantissimo e forniscono mille informazioni sulle misure igieniche necessarie per il benessere di noi pazienti.
Infine, ma non per ultimo: in reparto è possibile avvalersi anche del sostegno della validissima dottoressa Merico, specializzata in Psico-Oncologia.

Ottimo reparto con personale medico ed infermieristico altamente specializzato, che sempre dimostra un grande attaccamento verso i pazienti sino ad portarli alla guarigione. Grazie infinite a tutti.

Personale professionalmente competente e con tanta umanità.

Non è facile per un operatore sanitario trovarsi dall'altra parte della barricata e sentire da doccia fredda che ti gela letteralmente quando un giorno di punto in bianco ti comunicano la sentenza di linfoma NH e il malato stavolta è il tuo giovane fratello.. Non sto a dilungarmi su come sia approdata da Taranto all'ospedale di Tricase, ma la realtà che ho conosciuto mi ha lasciato un ricordo indelebile. Ringrazierò sempre la mia amata dottoressa Greco, che con tanta pazienza mi ha supportata e sopportata durante il nostro calvario.. Eh sì, perchè le sofferenze di Mauro erano le nostre.. le sentivamo anche noi. E' vero quel che si dice nel nostro lavoro: quando una persona si ammala, si ammala tutta la famiglia!
Ma i miei, anzi i nostri, ringraziamenti si estendono anche e soprattutto al dottor Vincenzo Pavone, dall'umanità ineguagliabile, e a tutto il personale medico e, non ultimi, i colleghi infermieri, la Cs, gli Oss insomma: tutti tutti tutti.

Mia madre è morta nel reparto di ematologia di Tricase non per il brutto linfoma che aveva, ma per un batterio preso in camera sterile... e menomale che era sterile!!! Per questo ti fanno firmare prima un consenso sul quale c'è anche scritto che queste cose possono succedere al 3 per cento dei casi... E poi si chiedono spiegazioni e ci si sente rispondere "non sapremo mai da dove è entrato quel virus".
Ciao mamma.

Ringrazio con tutto il cuore di aver conosciuto un dottore speciale di cui non dimentichero' mai il nome, ossia Vincenzo Pavone, che ha reso speciale e unico tutto il suo reparto di ematologia, curando i propri ammalati con pazienza e infinito amore. Continuiamo ad avere fiducia in questi professionisti, avendo tanta fede, credendo in un futuro migliore, sperando che dopo questo secondo trapianto autologo la malattia faccia il suo termine.
Maria, figlia di Laera Giovanni di Mottola (Taranto).

Ringrazio tutto il reparto di Ematologia per l'impegno e la devozione che hanno nello svolgere il loro lavoro. Un ringraziamento speciale al Dott. Pavone, grande UOMO con una smisurata UMANITA'.

Chi organizza le prenotazioni??? Tutti alle 14.00... un po' di rispetto!!! E non solo per i pazienti, ma anche per i medici...

Ringrazio il dott. Pavone e tutto lo staff per la loro pazienza e professionalità; non ho parole per dire quanto siano stati bravi a non far pesare a mia figlia la sua malattia..

Presso il reparto ho trovato tanta competenza e professionalità da parte del personale medico e non. Ovviamente auguro ha tutti di stare bene (lo consiglio solo se c'è necessità di salute!!).

L'Ematologia del Cardinale Giovanni Panico è veramente un'eccellenza in tutto.