Ematologia 1 Ospedale Cervello
Recensioni dei pazienti
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Sindrome di POEMS
Servizi tutti eccellenti gia' da 21 anni.
Reparto ottimo sotto ogni aspetto.
Equipe fantastica!
Sono entrato in contatto con questo centro altamente professionale nel settembre del 2017, subito dopo aver saputo di essere affetto da leucemia mieloide cronica e lì mi hanno subito supportato e incoraggiato tutti, a partire dai medici, passando per le infermiere e per le segretarie. Voglio fare un plauso particolare anche a tutto il personale all'accoglienza, persone veramente squisite che non ti fanno assolutamente pesare i tuoi problemi... Che dire, dopo 3-4 mesi dall'aver intrapreso una nuova terapia farmacologica per la cura della mia leucemia (scelta con molta oculatezza dalla dottoressa Alessandra Malato, cui va un grossissimo plauso per la sua grandissima professionalità), devo dire che i valori si sono azzerati! Quindi un grazie particolare al Signore, ai medici che mi hanno curato, compresa la dottoressa Calafiore (gentilissima, disponibilissima e dolcissima), alle infermiere (tra cui ricordo Virginia) e alle segretarie Carla ed Elena. Dio benedica tutti voi del reparto, perché siete molto preziosi per tutti noi pazienti!
Assistito
Reparto di eccellenza, penalizzato da personale numericamente non sufficiente.
Il Day Hospital dovrebbe raddoppiare spazi e personale.
I locali di attesa per pazienti e familiari devono divenire più accoglienti, alla stregua del piccolo centro accoglenza AIL.
Non lo consiglio
Un giudizio negativo sul Centro Trapianti U.T.M.O. dell’Ospedale Cervello e sull’evanescenza del primario dott. Fabbiano nel reparto. Inoltre la direttrice ha dimostrato una totale assenza di sensibilità sia nei confronti di mia nipote, che ci ha lasciato al 50° giorno dal trapianto allogenico da donatore familiare, a causa di una graft virulenta e di complicanze post trapianto, sia nei confronti dei familiari, che da lei non hanno avuto neanche una parola di conforto, ma solo silenzi. I medici dovrebbero prendersi in carico la persona, l’accolgono, l’accompagnano e la aiutano ad affrontare il percorso da fare per la guarigione.
E’ mancata innanzitutto l’informazione corretta sulle conseguenze del trapianto; non si deve solo consigliare sul tipo di trapianto da fare, ma bisogna informare sulle possibilità di sopravvivenza e le percentuali statistiche delle mortalità da trapianto e tutto quanto è necessario per consentire al paziente di decidere con consapevolezza se sottoporsi al trapianto o meno.
E’ mancato anche il supporto psicologico sia per mia nipote che per i familiari, che sono stati lasciati soli in una situazione di estrema gravità, costringendoli a rincorrere i medici anche nelle scale per avere le notizie sulle condizioni di salute; non c’è neanche un orario di ricevimento per i familiari.
Il reparto era in corso di ristrutturazione quando mia nipote ha affrontato il trapianto – 23 agosto 2016 - e il successivo ricovero per le complicanze sopravvenute, tanto che per fare le terapie salva vita veniva ogni giorno trasportata, priva di difese immunitarie e in gravi condizioni, dall’Unità Trapianti al Reparto di nefrologia, ubicato in un altro Edificio, senza il rispetto delle misure di igiene necessarie per situazioni che richiedono la massima sterilità ambientale. Sarebbe stato fondamentale da parte dei medici informare che, in caso di complicanze, le terapie non si sarebbero potute gestire nello stesso reparto.
Ed è considerato il Centro regionale di riferimento per i trapianti di midollo osseo!
Un ringraziamento va invece al personale paramedico che si adopera con umanità e disponibilità in situazioni di notevole criticità della struttura.
Analogo ringraziamento al Reparto di Ematologia, in particolare al Dr. Mulè e alla Dr.ssa Patti, bravissimi medici sia dal punto di vista umano che professionale - che hanno seguito mia nipote nel decorso della malattia fino al periodo precedente al trapianto - e a tutto il personale paramedico, che riesce con abnegazione e generosità di cuore a rendere migliore la vita delle persone che lottano contro i tumori.
Leucemia mieloide cronica
Nel febbraio del 2009, dopo aver saputo di essere incinta, vengo a conoscenza della mia malattia... da subito sono stata accolta con grande umanità dalle infermiere Teresa e Virginia, due persone fantastiche che mi hanno accompagnata dalla dottoressa Turri, una persona, una mamma a cui devo tutto, che mi ha seguita passo dopo passo e che mi ha dato la forza di portare a termine la mia gravidanza, facendo nascere il mio meraviglioso Anthony. Purtroppo adesso la "mia dottoressa", come la chiamo io, è in pensione, ma io non finirò mai di dirle grazie. Ringrazio anche la dottoressa Malato Alessandra che mi ha accolto benissimo e con grande professionalità. Ringrazio inoltre le volontarie dell'Ail. Un abbraccio va anche a Patrizia e Calogero. Grazie di tutto.
Professionalità e umanità
Nonostante l'edificio che ospita il reparto non sia nuovissimo, all'interno vi lavora una grande equipe di professionisti. Da tre anni siamo seguiti dal reparto di Ematologia e ormai la definiamo la nostra seconda famiglia. La grande professionalità dei medici guidati dal Prof. Fabbiano, è accompagnata da infermieri competenti e sempre col sorriso sulle labbra. Gli inservienti sono cortesi e sempre disponibili.
Medici più umani!
Frequento il centro da più di dieci anni e ho visto tantissimi pazienti attendere il proprio turno per ore, logorati dalla sofferenza e senza nessun supporto psicologico
Medici su un piedistallo che non si degnano di guardare il paziente e si limitano a fare diagnosi senza dire una parola e dare spiegazioni ai familiari, né tantomeno al paziente, sul trattamento prescritto; e se chiedi qualche delucidazione, rispondono scocciati, come se tu dovessi essere a conoscenza di quelle cose e a loro non spettasse dare spiegazioni, ma solo seguire un protocollo.
Spesso dimenticano di avere a che fare con persone con le loro paure, i propri dubbi e ahimè le tante sofferenze.
Purtroppo è quello che ha vissuto proprio oggi la mia povera mamma che, recandosi in ambulatorio con la febbre a 39 e uno stato di malessere e debilitazione totale provocati da tre cicli di chemio, si è vista chiudere la porta in faccia sentendosi dire che la visita non era stata programmata, quindi poteva tornarmene a casa perché nessun medico poteva visitarla. La cosa mi ha veramente indignata!!!
Vorrei ricordare ai signori medici di non perdere di vista il lato umano, perché è proprio quella la carta vincente, che dà forza al paziente e gli fa vincere la battaglia della vita.
Scusate ma sono troppo amareggiata e delusa!
Purtroppo dovrò ritornarci, anche se a malincuore.
Valutazione personale
Sono un paziente e sto curando la mia patologia che è: linfoma di hodgkin. "Ho vissuto" qui un anno, sono guarito! Qui è tutto un via vai di persone, ogni giorno ci sono nuovi pazienti, queste malattie sono molto comuni anche se non sembra perché chi ce l'ha non ne parla molto volentieri. La sala d'aspetto è sempre piena, ci vorrebbero più medici! Tutto lo staff è preparatissimo! Ringrazio tutti! La sala prelievi, i Paolo e Tiziana che somministrato la chemioterapia, che non è semplice, la cara dottoressa Patti e il dottor Mulè. Qui si vive un calvario personale, ma se si ha la fede e la gioia nel cuore tutto è più semplice! Non è necessario andare a Milano o cercare altre vie... state sereni. I medici e tutto lo staff sono preparati! Auguro a tutti una pronta guarigione! E Che Dio vi benedica!!
Vi adoro!
Mia mamma, Annaloro Giuseppa, è volata in cielo appena 4 giorni fa, ma senza le cure altamente professionali dello staff medico di questo reparto, non sarebbe stata tra noi per 14 anni dalla scoperta della sua malattia (leucemia linfatica cronica).
Ottimi tutti i medici, Eccellente il dottore Fabbiano ma tra tutti due figure spiccano : Dottore MULE' Antonino e Dott.ssa LEONE Monica.
Professionalità, competenza, disponibilità, umanità, serietà, dedizione... ad averne medici così, ce ne vorrebbero in ogni reparto di ogni ospedale!!!!!
Un elogio anche allo staff non medico: Teresa, Virginia, Emilio, Paolo, Calogero, Pino, Alessio e tanti altri dei quali non ricordo i nomi, caposala compresa.
Grazie, grazie a tutti, ma nel mio cuore un grande uomo, un grande medico: DOTT. MULE' Antonino!
NON LO CONSIGLIO
I MEDICI NON PARLANO Nè CON I PAZIENTI, Nè CON I FAMILIARI, NON RISPONDONO ALLE DOMANDE (ALLE TUE DOMANDE CONTINUANO A SCRIVERE AL PC SENZA DARTI RISPOSTA), NON PROGRAMMANO LE CURE COME DOVREBBERO.
HO CAPITO NEL PERCORSO DI MALATTIA DI MIA MAMMA CHE L'UNICO MODO PER SALVARE LE PERSONE DALLA LEUCEMIA è IL TRAPIANTO DI MIDOLLO... NON CI SONO ALTRE CURE... TUTTO CIò CAPITO PRESSO ALTRE STRUTTURE DI AVANGUARDIA. IN QUESTO REPARTO HANNO FATTO SOLO CHEMIOTERAPIA (4 TRATTAMENTI E AUTOTRAPIANTO) CHE NON HANNO PORTATO A RISULTATI IN QUANTO LA MALATTIA è RITORNATA. DOPO L'AUTOTRAPIANTO L'EMOCROMO NON ERA MAI BUONO E SE CHIEDEVI TI DICEVANO CHE ERA NORMALE. INVECE ERA LA MALATTIA.. PRIMA DELL'AUTOTRAPIANTO HANNO FATTO FARE A MIA MADRE LA RICHIESTA PER LA RICERCA DEL DONATORE, MA POI MAI NESSUNA RISPOSTA... POI DOPO QUALCHE MESE ABBIAMO SCOPERTO CHE LA RICERCA ERA STATA SOSPESA E NON ABBIAMO CAPITO IL MOTIVO..
POI è ARRIVATO L'HERPES ZOSTER, CHIAMAVI IN OSPEDALE E TI DICEVANO DI RIVOLGERTI AL MEDICO CURANTE.. FANNO IL MIDOLLO E TI CI DICONO CHE è RITORNATA LA MALATTIA... INDIRIZZANO MIA MADRE A FARE UNA CURA CON VIDAZA (SEMPLICE ACQUA FRESCA..) E MI DICONO CHE CON LA LEUCEMIA BISOGNA CONVIVERE... SIAMO DOVUTI ANDARE IN UN ALTRO CENTRO DI ECCELLENZA ITALIANA E CI HANNO DETTO CHE L'UNICO MODO PER SALVARSI DA QUESTA MALATTIA ERA IL TRAPIANTO E CHE MIA MADRE POTEVA FARE, ANCHE SE I RISCHI ERANO ELEVATI VISTO CHE AVEVA SUBITO GIà DIVERSI TRATTAMENTI. IN UNA SETTIMANA SONO RIUSCITI A TROVARE UN DONATORE COMPATIBILE AL 96%. HANNO DOVUTO RIFARE UNA CHEMIOTERAPIA DI SALVATAGGIO IN QUANTO LA MALATTIA ERA ANNIDATA NELL'OSSO; CIò LO HA SUPERATO BRILLANTEMENTE. POI IL TRAPIANTO: DOPO UN MESE, NONOSTANTE FOSSE GIà AVVENUTO L'ATTECCHIMENTO (EMOCROMO NELLA NORMA), IL FEGATO NON HA RETTO AI TROPPI TRATTAMENTI E NON C'è L'HA FATTA.
CONCLUDO DICENDO, CON LA MASSIMA UMILTà, CHE SE NON AVETE ESPERIENZA NEI TRAPIANTI, INDIRIZZATE I VOSTRI PAZIENTI NEI CENTRI DI ALTA ECCELLENZA, PARLATE CON LORO, DITE LORO COME SI CURANO LE MALATTIE... LA VITA è UN DONO PREZIOSO.
Non lo consiglio
Non consiglieri questo reparto perché i dottori Felice e Fabbiano dopo che capiscono che hanno sbagliato terapia, praticamente se ne lavano le mani, come hanno fatto con mio padre, che se n'è andato ieri per causa di una emorragia interna. E dopo aver chiamato il Cervello senza nessuna risposta, ho dovuto ricoverare mio padre a Trapani ed in tre giorni è volato in cielo...
Curavano le sua patologia con Onco-carbide che serve per la la leucemia cronica.
TROPPO STRESS
Purtroppo pecca di organizzazione.. non si può stare 6 ore nella sala d'attesa di un ambulatorio, per aspettare di fare un ciclo di chemioterapia (considerata anche l'età avanzata della paziente) e poi sentirsi dire: qui è così, se non vuole aspettare si faccia il trattamento nella sua città o se ne vada a Milano, così qui abbiamo meno pazienti e lavoriamo meglio..
Spero che queste parole, siano state dette in un momento di superlavoro e di stress, altrimenti... a voi le conclusioni.
Grazie di tutto
A parte l'assenza del primario, grazie a tutti, siete una bella squadra. Anche se mio padre non c'è più, grazie, avete fatto di tutto e di più.. Volevo sottolineare la professionalità della dott.ssa Diamante Turri, un angelo. Ringrazio anche gli infermieri Emilio e Teresa, nonchè il servizio del volontariato.
Ottima struttura
Devo ringraziare il personale del reparto perchè ha curato e seguito mio padre soprattutto fornendogli una diagnosi, anche se impietosa, in meno di una settimana. Il personale è competente, gli infermieri e gli addetti tutti del reparto sono davvero ottime persone, soprattutto consce della gravità delle patologie che affliggono i pazienti di questo reparto. Meno male che in Sicilia esiste questo centro!
Siete i migliori
Dirvi grazie è così riduttivo che secondo me è un'offesa.. vorrei potervi dire anche di più. La vostra dedizione e il vostro impegno verso i pazienti quasi mi disarma. Nessuno avrebbe il diritto di dirvi che non siete bravi, perchè dal primo all'ultimo operatore del reparto si tocca con mano l'efficienza, la responsabilità e la coscienza piena della gravità delle patologie dei vostri pazienti. Ci tengo a dire a tutti che la persona che questa meravigliosa equipe sta curando da ben quattro anni, forse non potrà farcela o forse sarà un grande successo, utopicamente parlando, ma questo non è da imputare a mancata competenza ma, purtroppo, al fatto che ancor oggi si muore di hodgkin e il mio tesoro forse è tra questi... voglio che sappiate che insieme abbiamo vinto lo stesso e, comunque andrà, tutti questi anni sono stati un dono gratuito della sua vita per noi. I pazienti non si curano solo coi farmaci e la medicina, ma col saper dare qualcosa che non è nè sui libri, nè in farmacia.. e questo qualcosa è in tutti voi e nel vostro saper essere e saper fare. Grazie infinitamente.
Bisogna stare sempre attenti
Il lavoro di equipe non funziona, troppa confusione e disorganizzazione nonostante gente valida e di buona volontà. Trombosi e pleurite durante il ricovero e non se ne sono accorti in tempo. Nel D-H è più importante la malattia del malato, che deve essere molto ma molto paziente. Bisogna tenere gli occhi aperti perché nella confusione e nella disorganizzazione l'errore è dietro l'angolo e poi magari la colpa è del paziente. Attenzione che la ricerca non diventi più importante della salute, della volontà e delle aspettative sulla qualità della vita futura del paziente. Ci sono persone splendide e con un po' di fortuna, forse, si guarisce (anche se qualcuna rovina l'ambiente, la salute e il sistema nervoso dei pazienti perché la professionalità proprio non sa cosa sia..).
Un reparto d'eccellenza con qualche pecca
La reputazione clinica di questa Unità Operativa è sicuramente giustificata dagli eccellenti risultati, ma non tutti i medici secondo me sono all'altezza.
In particolare due dottoresse, si son distinte per la loro superficialità ed il disinteresse con cui affrontano la somministrazione delle terapie ai pazienti.
Per il resto non posso lamentarmi di nulla di davvero inaccettabile, tranne che della assoluta evanescenza della figura del Primario, Dott. Francesco Fabbiano, il cui grande valore come medico riconosco appieno, però secondo me dovrebbe porre più attenzione al lato gestionale.
Ci vorrebbe un abbraccio caloroso per ognuno degli infermieri, degli inservienti e degli altri medici, in particolare la dott.ssa Rosaria Felice, che "regge" davvero tutto il reparto degenze, e la dott.ssa Patti, che manda avanti il "day hospital", senza i quali questo centro d'eccellenza vedrebbe a parer mio ridotto il suo valore.
dei bravi professionisti
Presso questo reparto operano dei bravi professionisti, è una buona struttura ed inoltre i volontari dell'AIL Palermo sono degli angeli e gli infermieri molto umani... ma sopra ogni cosa solo Dio ci dà la forza di stare vicini ai nostri cari nella loro grande sofferenza. mio marito ha vinto questa dura battaglia.. ha subìto un autotrapianto nel dicembre 2008... Dobbiamo ringraziare tutti quanti, soprattutto il dottore Antonino Mulè: un grande professionista dal cuore molto buono e umano..
GRAZIE
Vi posso solo dire grazie. dal 29.9.2010 (giorno del trapianto del midollo osseo) vivo la mia seconda vita che è bellissima e non finirò mai di dire grazie a tutta l'equipe dell'UTMO.
I medici, quasi tutte donne belle, brave e anche spiritose, che sapevano sdrammatizzare al momento giusto gli umori e i timori di chi viveva momenti terribili.
Grazie all'angelo ANTONELLA che mi ha fatto decine e decine di prelievi del sangue senza mai farmi più di un buco.
e grazie all'infermiere che mi ha preso in braccio quando non potevo camminare e alla dottoressa che mi abbracciava mentre mi prelevavano il midollo osseo.
GRAZIE ai volontari dell'AIL per i sorrisi che mi hanno regalato quando avevo voglia di piangere.
Carmela Muratore
partita senza supplementari giocatela in casa
In Sicilia abbiamo un ottimo centro di ematologia finalmente guidato dal Dr. Fabbiano e da una straordinaria equipe.
Evitate di fare i viaggi della speranza tanto alla fine i medicinali e le cure sono le stesse; quello che cambia è la professionalità e il calore che questi medici riescono a darti.
Tanto è una partita senza supplementari, meglio giocarsela in casa.
Grazie ai medici e ai loro fedelissimi infermieri che con professionalità sorriso e cordialità convivono con Te e con i tuoi cari, e sino alla fine di danno speranza.
Grazie ancora a Tutti.
Angelo Misia
Non esistono solo i medici
Vorrei ricordare a tutti coloro che hanno transitato in questo reparto che, oltre alla alta competenza dei medici, ci sono anche alcuni infermieri che con il loro grande cuore sono vicini a pazienti e familiari. Peccato che nessuno li ringrazi mai.. in fondo sono loro che assistono 24 h su 24 h i nostri ammalati.
lo consiglierei..
Ci sarebbe tanto da dire ma, essendo io di poche parole, dico semplicemente grazie di cuore al dottor Fabbiano e al suo staff di medici e infermieri. GRAZIE...
non lo consiglio
Solo il dott. Fabbiano ha mostrato competenza, ma un carattere forse segnato dal lungo rapporto con le sconfitte che queste malattie purtroppo infliggono. Mia moglie Rosanna non c'è più. In base alla mia personale esperienza non consiglierei questo reparto per la mancanza di pulizia, per un primario praticamente assente e per un reparto trapianti dove presunzione e strafottenza la fanno da padroni.
Aiutati e loro ti aiutano
PAZIENZA - Cordiale disponibilità - Ascolto psicologico - Validità terapeutica elevata.
Non occorre andare altrove trattandosi di specialisti informati.
BRAVI I MEDICI DEL REPARTO EMATOLOGIA 1 DI PALERMO
SUI MEDICI NIENTE DA DIRE, ANZI, UN MEDICO IN PARTICOLARE HA DATO A MIO MARITO SEMPRE SICUREZZA E AFFETTO, COSA IMPORTANTISSIMA PERCHE IL PAZIENTE CAPISCE DI ESSERE IN BUONE MANI: IL DOTT. FABBIANO. E' PROPRIO BRAVO, SIA COME MEDICO CHE COME PERSONA, MI DISPIACE SOLAMENTE CHE UN MEDICO DEL SUO STAMPO DEBBA LAVORARE IN STRUTTURE COSI' PRECARIE. IN SICILIA ABBIAMO BRAVI MEDICI MA CHE NON POSSONO LAVORARE BENE PER LE STRUTTURE. A PARTE IL DOTT. FABBIANO, CI SONO DEI BRAVI EMATOLOGI COME LA DOTT.SSA FELICE, LA DOTT.SSA TRINGALLII, IL DOTT. INDOVINA E LA DOTTORESSA MARINO. A PARER MIO è UNA BELLA SQUADRA, MIO MARITO NON C'è PIU, è MORTO L'1 APRILE 2010 DOPO AVER FATTO IL TRAPIANTO PER UN'INFEZIONE, LA POLMONITE. MA IO NON FINIRO' MAI DI RINGRAZIARE QUESTI MEDICI SONO BRAVISSIMI. GRAZIE A TUTTI. CON AFFETTO ROSSELLA SCALICI
commento
Sono in cura per una leucemia mieloide acuta presso il reparto di ematologia I dal mese di agosto 2009. Volevo sottolineare la competenza e la preparazione dei medici che vi operano, alcuni dei quali sono molto stimati da professori e primari del nord Italia, e la sensibilità degli infermieri. Ci tenevo a scrivere questo messaggio sperando che possa essere di aiuto a chi, come me, si ritrova improvvisamente a convivere con una malattia di cui, fino al giorno prima di averla, ne aveva solo lontanamente sentito parlare e che si ritrova a dovere decidere in pochi giorni cosa fare, dove andare e a chi affidarsi. Come dice mia madre, per combattere queste malattie servono tre cose: la fede e l'aiuto di Dio, una grande forza e determinazione e un medico bravo.
insensibilità da parte dell'equipe
insensibilità nel trattare i pazienti. niente supporti pscologici, che penso siano di fondamentale importanza. pazienti considerati semplicemente come numeri.all'interno del reparto mancano le strutture necessarie per far vivere questi poveri malati nella maniera più dignitosa possibile, magari una piccola saletta dove poter leggere qualche libro, o vedere un film: cose che aiuterebbero sicuramente i pazienti e chi li assiste per lunghi periodi.
Ematologia 1 Ospedale Cervello
i pazienti non sono seguiti, manca la presenza di uno psicologo, prima durante e dopo la comunicazione della patologia.
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