Dott. Baranzini Federico psichiatra a Milano
Recensioni dei pazienti
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Bilancio finale
E' possibile che sia un bravo dottore, non sono evidentemente nessuno per dare giudizi definitivi e affrettati. Certo è che della mia situazione ci ha capito dentro ben poco e ha soprattutto commesso un errore imperdonabile: non si è nemmeno lontanamente reso conto della gravità della situazione che aveva davanti, vale a dire che avrei potuto facilmente farmi fuori. Purtroppo con lui la mia malattia di cui soffro da anni non si è più spostata di un millimetro, ho solo perso tempo (tanto) e soldi (tanti). Fabio Galbiati
Grande competenza. Ringrazio il dr. Baranzini
Ringrazio lei, caro dr. Baranzini, per il tempo e la professionalità che ha saputo e voluto dedicarmi. Non ho più 20 anni e di psichiatri ne ho già incontrati nella mia vita, ma credo di poter affermare che come mi sono trovata bene con lei non è accaduto mai.
Cercavo una figura che potesse raggruppare competenze psicoterapiche e farmacologiche per comodità e convenienza e ho trovato entrambe in lei. Grazie grazie grazie!
Sempre riconoscente,
Cristina
Impressione positiva dott. Baranzini
Volevo aggiornarvi sulla mia esperienza con il dott. Baranzini, che ho visto qualche mese fa ma mi sono attardato a scrivere anche per una questione di privacy.
Mi ha ricevuto in via Ulisse Aldrovandi al 7 a Milano, in uno studio piccolo ma accogliente, al piano terra. Non ha segretarie e questo, per uno come me così attento alla privacy, è piaciuto parecchio. Lui gestisce direttamente gli appuntamenti e ti riceve con puntualità. E' un omone alto, ma dal viso cordiale.
Che dire, mi ha capito da subito e ho potuto constatare che quello letto in giro sul suo conto risponde al vero: professionale nei modi, mai sbrigativo e invece molto attento a raccogliere la mia storia. 45 minuti sono volati.
Esperienza pessima
Chi si rivolge a determinati specialisti, al momento del colloquio si sente in uno stato emotivo debole, quello che ci si aspetterebbe e' disponibilità, comprensione, essere messi a proprio agio e non aver fretta di arrivare alla fine. Da questa persona ho trovato tutto il contrario. Non discuto la preparazione, si vede che e' competente in quello che dice. Quello che invece e' inconcepibile e' l'atteggiamento disinteressato, supponente e non d'aiuto... accompagnato da frasi del tipo "faccia come vuole" o "lei vuol vivere la sua vita in questo modo", eccetera. In un'ora spaccata di colloquio ho sentito solo frasi fuori luogo, "dovrebbe prendere un farmaco e psicoterapia per anni". Esperienza pessima.
La psicoanalisi per affrontar le proprie dinamiche
Come esperta del settore consiglierei di affidarsi a psicoanalisti esperti, e come termine di garanzia quelli formatisi presso società scientifiche rigorose e ortodosse, come la SPI o società psicoanalitica italiana (a cui fa riferimento il dott. Baranzini) che seguono metodi seri come quello freudiano.
Crisi di mezza età e depressione
Una esperienza che consiglierei a chi come me era diffidente e abituato a gestire sè e le proprie cose come una azienda con liste di cose da fare e obiettivi da raggiungere; e invece ho scoperto di avere anche dei bisogni, sì, anche emotivi, e di avere anche una psiche. Solo con la crisi sono stato costretto a guardarmi dentro e imparare ad abbandonare la mia area di comodità e inerzia interiore. Il dottore è stato un buon sostegno, soprattutto per la sua costanza e la sua capacita di farmi vedere le cose da angolature differenti e gli aspetti di me che non funzionavano, aiutandomi piano piano a riadattarmi e riprendermi.
Uno psichiatra bravo
Era un periodo nel quale stavo proprio male. Premetto che io non ho mai avuto bisogno di psicologi, ma non sono nemmeno una di quelle integraliste che si fanno spaventare dalle parolone: stavo male e parlandone con un'amica mi sono decisa.
Come dicevo nel titolo, mi sono trovata di fronte un dottore giovane, alto e a mio parere anche un bell'uomo. Il che non guasta di certo. Devo dire che, al di la' dell'aspetto, ho trovato una persona gentile e disponibilissima: avendo una bimba non avevo tanta flessibilità, ma mi è sempre venuto incontro. Nel giro di qualche mese mi ha aiutata a elaborare il lutto della mia separazione. Piangevo molto e non dormivo affatto, era come se avessi un chiodo fisso in testa! Ma con l'integrazione di psicoterapia e un po' di farmaci -quelli strettamente necessari si intende - ne sono uscita.
Oggi lo posso raccontare perché ormai ne ho preso le distanze. Certamente non e' una cura economica, ma almeno adesso la mia bimba ha una mamma più serena!
Vicky
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