Dermatologia Policlinico Milano
Recensioni dei pazienti
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Visita frettolosa
Oggi la dottoressa è stata con me frettolosa e sgarbata. 250 euro di visita per non avere nessuna risposta nè attenzione. Esperienza pessima, diagnosi incerta e una gran fretta di liquidarmi dopo 25 minuti. Non si fa così coi pazienti preoccupati.
Molto bravi
4 ore di attesa al pronto soccorso e 5 minuti di visita.
Medico molto bravo, prima di me hanno visto una marea di persone.
Coraggio per dover lavorare in tali condizioni critiche..
Unico pronto soccorso dermatologico in tutta Milano.
Delusione
Mi è stato consigliato questo ospedale per un problema dermatologico al volto. Dopo più di mezz'ora di attesa sono stata visitata da una assistente, perché la Dottoressa Passoni non era in ambulatorio. Quando è arrivata, ha guardato velocemente quanto scritto dall'assistente e non ha fatto una diagnosi certa, ma dubbia e anche molto frettolosa.. Se non abitate nelle vicinanze ma dovete andare apposta, io non lo consiglio.
evitate il ricovero
Assolutamente nulla da dire per cure mediche e personale, tutti estramamente competenti, gentili e disponibili, ma la struttura è tragica.
Già il reparto, ricavato da un edificio di fine '800, si presenta per quel che può nella sua patetica inadeguata condizione, finestre in legno dell’epoca, prive di persiane e tende, vetri singoli sottili e spifferi in quantità (siamo in Febbraio) stanze a uno, due e tre letti con bagni assegnati random, alcuni in camera ma, per molti, comuni nei corridoi.
Certo che se poi parliamo di condizioni igieniche si può immaginare la frequentazione comune con pazienti affetti da patologie della pelle, con magari desquamazioni o perdite che rendono la condivisione degli spazi un'emozionante avventura.
Ma, a dimostrazione che si può sempre peggiorare, qualcuno decide che il reparto dermatologia si possa tranquillamente fondere in armonia con il reparto geriatrico.
Non so su quali basi scientifiche, forse esiste qualche ricerca in tal senso, certo che il successo è entusiasmante.
Ora, è abbastanza evidente, o quanto meno un sospetto dovrebbe venire, che i pazienti di geriatria abbiano qualche problema, anche comportamentale, che si suppone non abbiano, o che potrebbero non avere, quelli di dermatologia.
Alle 5 di mattina, giusto per rendervi partecipi, una simpatica vecchietta tutta pelle e ossa ma che il Buon Dio ha dotato di una possente voce baritonale, inizia a chiamare e prosegue per ore, fino a quando la tolgono dal letto.
Un ottuagenario, ex sergente maggiore, quando non cerca di ammazzarsi catapultandosi dal letto, deambula con camice e pannolone, c’è chi urla, chi piange chi si lamenta di tutto.
Lo squallido soggiorno con televisore (non esiste la possibilità di averne uno in stanza) è presidiato dagli stessi, radunati in stato catatonico, almeno tranquilli, anche se come commensali abbastanza discutibili, se capite cosa intendo.
Sono persone anziane, non riesco a fargliene una colpa, magari un domani saremo anche noi in quelle condizioni, come si dice si torna bambini, un po’ egoisti e senza freni inibitori.
Ma che centra il reparto dermatologia? Non abbiamo il diritto ad essere curati in un ambiente che, pur nei suoi limiti, garantisca un minimo di dignità e pace, parola che qui si trova solo nell’indirizzo.
Quindi, sappiate che il prezzo da pagare per cure mediche di sicuramente buon livello è il passaggio in un luogo a metà tra un ospedale bulgaro e un manicomio, e che forse per un ricovero è meglio consultare altre strutture un poco più attente alle necessità dei pazienti.
Esperienza
Nel reparto dermatologia del Mangiagalli Regina Elena di Milano mi sono trovata molto, molto male.
La dottoressa ha passato più tempo a scrivere i miei dati sul pc che per la visita, nessuna cura e mi ha detto di rivolgermi ad un dermatologo del mio territorio.
Nel centro specializzato in via Pace per un appuntamento bisogna aspettare minimo 3 mesi.
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