Dermatologia Policlinico Gemelli
Recensioni dei pazienti
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Esperienza molto negativa
A seguito di visita al Pronto Soccorso di venerdì scorso per rush cutaneo (quanto indicato sul referto del PS), stamattina avevo il controllo prenotato in ambulatorio. Non volevo andare perché l'eruzione era molto migliorata, ma ho pensato che fosse opportuno portare in visione la cartella clinica con tutti gli esami che 5 anni fa, avendo già sofferto di dermatite o similare, mi avevano fatto c/o l'IFO.
Dopo oltre 2 ore dall'arrivo, sono stata visitata dal dott. Rodolfo Capizzi il quale, dopo avermi toccato la schiena e il braccio (l'eruzione cutanea era presente sul collo e sul braccio sinistro) non ha fatto alcuna diagnosi. Mi ha ripresa perché in autonomia mi sono ridotta la dose di cortisone (e forse su questo aveva ragione) anche se ho cercato di spiegargli che ne avevo già sofferto e che questa volta, avendola bloccata sul nascere, mi sono sembrati eccessivi 32 mg. di cortisone al giorno per 4 giorni, per cui dopo il primo giorno ho ridotto a 16 mg.. Al pronto soccorso mi avevano fatto anche una iniezione di Urbason.
Sono uscita dall'ospedale con una visita di 3 minuti, ripresa per aver ridotto il cortisone e senza una diagnosi - mi ha detto che secondo lui sono entrata in contatto con qualcosa a cui sono allergica e che IO devo capire cosa può essere. Mi fa fatto firmare un foglio velocemente che non ho avuto il tempo di leggere... (perché continuava a mettermi fretta) e poco fa ho scoperto che nel foglio che mi ha consegnato, ha scritto: la paziente è stata sottoposta su tutto il tegumento con l'ausilio del dermatoscopio. Ma non ha fatto nulla di tutto ciò. Non è finita: per la paziente le lesioni sono in fase di remissione e scrive che ho assunto per 3 giorni 16 mg. di Medrol, mentre gli ho detto: 1° giorno 32 mg. e poi due giorni da 16 mg. cad. Ha insinuato che potessi essermi avvelenata con un'antizanzara.. mentre cercavo di spiegargli che non avevo fatto nulla di strano e che se non conosciamo la causa io non so come tutelarmi. Continuava a dire: io non so dove vive o cosa fa... Non ha prestato ascolto a quanto gli ho raccontato. Un'esperienza che mi è costata: 3.45 ore di lavoro, 34,66 € di ticket, circa 60 km. e, cosa peggiore, non ho una diagnosi.
E pensare che l'ortopedia e la chirurgia vertebrale dello stesso ospedale sono l'eccellenza.
Incompetenza e presunzione
Accompagno in ambulatorio di dermatolgia del Gemelli mio zio per accertamenti su una probabile cheratosi attinica (precancerosi cutanea dovuta ad una eccessiva sensibilità ed esposizione al sole).
Lo "visita" (per così dire...) frettolosamente in cinque minuti il dottor C., il quale, molto maleducatamente, per tutto il tempo del colloquio e della visita non si degna neanche per un istante di alzare gli occhi per vedere con chi sta parlando.
Senza proferire parola inizia a scrivere su un pezzo di carta una terapia con una calligrafia assolutamente illeggibile, che faticosamente riesco poi a farmi "tradurre", quindi ci "liquida" con uguale sufficienza e scarsa cortesia.
La cosa più strana è poi il tipo di terapia che ha prescritto.
Prescrizione:
ZORAC 0,1
E cioè un farmaco utilizzato quasi essenzialmente per la PSORIASI e l'ACNE, e che, come riportato da un foglio illustrativo ufficiale della casa farmaceutica "NON E' STATO STUDIATO IN PAZIENTI CON CHERATOSI ATTINICA".
ERYFOTONA AK
Poco più di una crema solare ad alta protezione, che mi è stato prescritto di mettere LA SERA prima di andare a letto invece che, come normalmente previsto, prima di una esposizione al sole.
Approfondendo ulteriormente leggo di uno studio del tazarotene, principio attivo dello ZORAC, a seguito del quale si conclude che
"...actinic keratoses were not significantly improved".
IN CONCLUSIONE, per "curare" e prevenire i rischi di una situazione di precancerosi cutanea, è stata prescritta una "crema per i brufoli" e una "crema solare" da mettere rigorosamente di notte.
A voi il giudizio.
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