Clinica Pinna Pintor Torino

Come ogni anno mio marito, 84 anni, si è sottoposto a visita cardiologica presso la Clinica, dal cardiologo che lo segue da trent'anni con ottimi risultati. Sono rimasta allibita dalla rigidità dei protocolli antiCovid che non mi hanno permesso di accompagnare mio marito e di parlare con il cardiologo per chiedergli alcune spiegazioni su un nuovo farmaco che per la cui somministrazione era necessario il suo benestare. Mio marito, data l'età e le sue scarse conoscenze mediche, non è stato in grado di porre al medico le domande necessarie, nè di avere un resoconto della visita da presentare al medico di base per le valutazioni generali delle altre patologie, serie, di cui soffre. Malgrado le mie insistenze, mi è stato categoricamente rifiutato di poter parlare con il cardiologo. E' la prima volta che una struttura sanitaria mi impedisce di accompagnare mio marito a una visita o ad un esame. La scusa dei protocolli Covid non regge, considerato che ho esibito il mio green pass e che la situazione della pandemia si è alquanto alleggerita, come dimostra l'allentamento delle misure di sicurezza presso le altre strutture. Il mio giudizio, estremamente negativo, non riguarda la professionalità del medico che ha visitato mio marito, ma l'assenza di "humanitas" per quanto riguarda le regole della clinica. Non ci vedranno più.

E' bene chiarire subito che in questo centro non si viene trattati come pazienti, ma come clienti. Il personale medico è in gran parte costituito da medici anziani, purtroppo inadeguati a gestire autonomamente i normali imprevisti che possono occorrere durante una gravidanza. Inevitabilmente si finisce con l'essere condotti, attraverso l'uso ed abuso di consulti con medici terzi, anche per motivi banali per i quali il professionista - peraltro regolarmente pagato - dovrebbe essere in grado di fornire risposte in autonomia in quanto ginecologo. Sconcertante poi che quando si prova a richiedere di porre un tetto alla spesa massima che si intende sostenere, il trattamento ricevuto improvvisamente cambi e si venga dirottati sulla sanità pubblica. Personalmente mi sono ritrovata ad 1 mese dal parto ad essere cacciata dalla clinica con una lettera di ricovero urgente per il principale ospedale di Torino - ricovero che poi si è risolto nel giro di poche ore poichè i medici hanno riscontrato che la situazione gravissima diagnosticatami in clinica, non era nulla di così preoccupante. Fermamente sconsigliato.

Ho effettuato una visita specialistica con il pediatra Proietti di recente. Nulla da ridire sulla competenza e la professionalità, ciò che non mi è andato a genio è stato che, dopo avere effettuato la prenotazione online, sul sito era segnalato il fatto che la visita sarebbe costata circa 130€.
Una volta effettuata la visita, ci siamo recati al 1° piano per pagare la visita e, sorpresina inaspettata, la visita ci è costata circa 180€!!!! Ben 50€ in più di quanto preventivato.