Città di Lecce Hospital

Prenoto una ecografia addome a pagamento, sperando che l’attenzione fosse più alta, ma era solo una speranza. Ecografia durata un minuto non di più, molto superficiale, giusto per evidenziare la diagnosi (che già sapevamo) senza indagare più di tanto tutti gli altri organi che in un paziente con pluripatologie forse meritavano più attenzione, tanto più che era un esame richiesto da più specialisti. La prossima volta andremo sicuramente altrove.

Per la seconda volta mia madre si è affidata al dott. Daniele Di Maggio (SUPER PREPARATO, CORTESE E PRECISO) per l’asportazione di un’ernia discale.
Il primo intervento fu nel 2019, dove era concessa assistenza ai propri cari; in prima persona vidi la pulizia e l’efficienza della clinica.
Quando dopo 4 anni si è ripresentata un’altra ernia con unica soluzione l’intervento, non abbiamo avuto paura ad affidarci nuovamente nelle mani del dottore e della struttura.
In questo caso, non ci era concesso di rimanere in struttura col paziente e posso dire che per mia madre è stata un’esperienza di totale abbandono.
Ho saputo della fine dell’intervento tramite una chiamata ricevuta da mia mamma ancora sotto anestesia, ha dovuto provvedere sola.
La notte successiva l’operazione, chiamando aiuto per poter raggiungere il bagno, l’infermiera la invitava a fare da sè, quasi con aria scocciata per averla svegliata. Limitandosi ad accendere la luce e andare via.
Inoltre, nessuno controllava la fine dei calmanti somministrati endovena lasciando mia mamma col terrore di addormentarsi.
Ora il mio pensiero è questo: se non siete in grado offrire assistenza, o se operate senza amore, lasciate che i pazienti vengano seguiti dai propri cari, non nascondendovi dietro la scusa del Covid.
I pazienti sono persone e vanno aiutati, soprattutto in queste situazioni difficili.

Conosco benissimo la clinica in quando da circa 4 anni sono in dialisi nel perfetto reparto di nefrologia/ dialisi. Massima competenza.
Sempre in clinica ho effettuato una riparazione della valvola aortica e devo dire che la cardiochirurga è al top in Europa. Credo una delle migliori.
Recentemente ho eseguito, sempre in clinica, un intervento per una recidiva di laparocele.
Visita col dott. Manca durata 5 minuti scarsi e non sapeva se mi operava e quando. Per il post intervento vengo portato in ortopedia (?!) e mi dicono di alzarmi, camminare ed andare in bagno. Il giorno dopo iniziano dei dolori lancinanti all’addome, ma il personale dell’ortopedia mi dice di continuare a provare ad andare in bagno, peggiorando quindi la situazione. Massima indifferenza finché in tarda serata chiamo il dott. De Giorgi della nefrologia, dicendogli che mi sento morire. Pressione 80- 50 e da lì iniziano i controlli. Risulta una emorragia addominale con sacca enorme. Operato d’urgenza, vengono portato in terapia intensiva. Non mi viene assolutamente detto che nel secondo intervento era stata eliminata la rete di protezione e non mi viene detto che durante la mia permanenza in terapia intensiva ho un'altra emorragia. Scopro tutto dalla cartella clinica.
Il dott. Manca avrebbe dovuto visitarmi una settima dopo il rientro a casa, ma nulla. Nessuna spiegazione.
Colmo dei colmi, dopo 1 mese e mezzo il laparocele si riapre ed il dott. Manca si rifiuta di rivisitarmi o fare una ecografia, dicendo che devo convivere con questo problema. Intervento sbagliato, e non lo dico io, ma i medici che mi hanno successivamente visitato e che si impegneranno a sistemare la situazione.

In lista d’attesa da 3 mesi per intervento alla colecisti, da oltre 10 giorni provo a mettermi in contatto per sapere i tempi, ma al telefono non risponde nessuno. Dopo vari tentativi provo in maniera privata a mettermi in contatto con l’addetta alle prenotazioni, che mi promette che mi avrebbe fatto sapere il giorno dopo. A tutt’oggi nessuna risposta. Delusione totale, non ho parole.

Mi dispiace far notare che i tempi di attesa al telefono per chiedere e prenotare una visita sono eccessivamente esagerati. Oggi 22 ottobre, dopo 45 minuti, ho attaccato. Fatemi sapere in che modo possa prenotare, a meno che non debba continuare ad andare nella struttura di Ravenna.

Oggi, 04/12/12, mi sono recato con mia madre di 84 anni nella vostra struttura, constatando l'alto profilo dei medici a vario titolo
impegnati nel reparto.
Ho riscontrato anche una vistosa disorganizzazione dell'accettazione, condita da una maleducazione direttamente proporzionata alla professionalità dei medici (quindi molto alta).
Sono a disposizione di quanti volessero conoscere il motivo di questa mi lamentela (335/1238910).
Alla signora e soprattutto al suo collega di scrivania, un manuale della buona educazione come regalo di Natale non sarebbe male.
Rimango a disposizione, credo nel vostro interesse, per ulteriori informazioni in merito a quanto sopra scritto.

Le informazioni sulla pericolosità degli interventi è pari a zero.. vengono fornite illusorie aspettative su situazioni che poi hanno epiloghi funesti. Il tutto dolorosamente accompagnato dalla colonna sonora del giusto malcontento del personale infermieristico, che per mesi non viene pagato. VERGOGNA.