Città Bianca di Veroli
Recensioni dei pazienti
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Fisioterapia
L'INI è il classico centro privato che appena entri nei primi cinque minuti si presentano molto professionali e attenti al cliente, ma subito dopo tutta questa scenografia crolla come un cartello di carte ed esce fuori la vera organizzazione di questa struttura. Disorganizzata, approssimativa e anche un po' cafona. Ho fatto delle sedute di fisioterapia in palestra, e devo dire che il servizio è molto approssimativo e disorganizzato. C'era un paziente al mio fianco in cui durante le sedute, è successo diverse volte, lo specialista andava a prendersi il caffè lasciando il cliente in attesa e dopo un dieci minuti abbondanti tornava e riprendeva il trattamento. A me alcune sedute sono durate mezz'ora altre un'ora, cronometro alla mano, ovviamente sto parlando dello stesso trattamento. Alla richiesta di spiegazioni sono caduti dalle nuvole dicendo che non era così, le sedute hanno tutte la stessa durata.
Mai trovato un servizio così approssimativo. A volte mi sentivo in imbarazzo io per queste persone che lavorano lì dentro. Disorganizzati nella gestione dei pazienti, mi è capitato spesso che nello stesso orario avevano messo due persone con lo stesso fisioterapista in questo caso la seduta diventava ancora più corta, per me, e mentre seguivano me all'altro paziente gli dicevano a voce di fare delle cose. Prima e ultima volta e sconsiglierò chiunque ad andarci.
La qualità solo nella riabilitazione. Il resto...
Scrivo questa recensione sotto dettatura di mia madre, paziente del bravissimo prof. Andrea Grasso, che fortunatamente riceve e opera dalle nostre parti. Lui l’ha operata presso la clinica INI di Canistro (struttura più adeguata e sicuramente meglio organizzata) per un intervento di protesi d’anca. L’intervento è andato benissimo, anzi, prima dell’intervento anche il contatto medico/paziente è stato molto positivo. C’è da dire che non si tratta di strutture private ma convenzionate, e questo potrebbe voler dire tante cose o niente. In ogni caso queste strutture prendono rimborsi molto alti, pertanto il “paziente” deve, anzi direi, dovrebbe, essere trattato benissimo, cioè come minimo come tale e non come numero di letto.
Per quanto riguarda la struttura di Canistro nulla da dire. Per quanto riguarda il prof. Grasso, lo ripeto, e’ bravissimo, molto preparato, gentile, cordiale, disponibile, lo consigliamo fortemente! Facciamo questo parallelismo con Canistro perché l’intervento avviene lì e poi il paziente viene trasferito in ambulanza a Veroli presso la Città Bianca. Per quanto riguarda questa struttura, sulla riabilitazione non c’è niente che si possa eccepire: al di là della struttura un po’ fatiscente, i fisioterapisti sono bravissimi e molto disponibili. Si prestano tantissimo per aiutare i pazienti e anzi a volte svolgono anche il lavoro degli infermieri!!
Il resto invece , come da titolo di questa recensione, lo abbiamo trovato incommentabile! Ci sono sicuramente dei professionisti validi sia tra il personale medico, che ausiliario e infermieristico - un ringraziamento ad Alfonso, gentilissimo nella pianificazione delle visite a mamma, e molto disponibile per venire incontro alle nostre esigenze; un ringraziamento al Dott. Rapone, che ha capito la situazione dopo varie lamentele di mamma e delle sue compagne di stanza, e si è reso molto disponibile - ma questi professionisti sono una minoranza.
Mia madre è stata quasi un mese ricoverata in questa struttura, in due reparti: uno peggio dell’altro per quanto riguarda principalmente l’igiene (scarsissima), il cibo (si può dire schifoso?) e la pulizia, che è fondamentale in un’ospedale normalmente, figuriamoci nel bel mezzo di una pandemia.
Sono attenti alla normativa anti-Covid, questo sì: controllano il green pass, a volte la temperatura corporea, le visite si possono prenotare una volta la settimana, ma per il resto è come se null’altro esistesse. Non vogliamo dilungarci nella descrizione dettagliata di quanto vissuto e subìto, ma siamo qui per scrivere perché assolutamente certe cose vanno cambiate!! Ad esempio il bagno che si rompe ogni due giorni e durante il weekend l’idraulico reperibile non si presenta, oppure magari avere a disposizione l’acqua calda per lavarsi, visto che si tratta di una struttura dove principalmente la fascia di età delle persone ricoverate riguarda gli anziani ed i vecchi, spesso neanche autonomi. Questo succede perché non ci si immedesima mai nei panni del malato.
Terapia di riabilitazione
Mio padre di 88 anni è stato trasferito a Città bianca di Veroli per la riabilitazione. Era stato operato 5 giorni prima in una clinica di Roma per frattura del femore sinistro e polso sinistro. Paziente anziano, con più patologie croniche e con disturbi cognitivi e demenza. Nella sua unica notte in cui ha soggiornato presso Città Bianca è caduto, è riuscito a sfilare i due perni che aveva al polso operato da poco; è stato riportato in piena notte in pronto soccorso per verificare se avesse altre fratture, è stato sedato con farmaci inappropriati per i suoi disturbi aumentando la crisi dissociativa. In aggiunta, siccome sono un medico, ho provato più volte a contattare i sanitari invano, per metterli al corrente e fornire informazioni cliniche prima del trasferimento. Che dire: tanta inefficienza, assolutamente nessuna collaborazione, completa assenza di comunicazione.
Ricovero per Covid-19
Mia madre è stata ricoverata presso questa struttura per una settimana, dove non ha fatto altro che peggiorare. Per quanto riguarda il personale medico, ho trovato alcuni medici molto educati e competenti, fino a ritrovarmi a parlare con medici maleducati e molto sgarbati. Per non parlare degli infermieri. A mia madre avevano attaccato una maschera con un tubo con uno scotch. Questo tubo si staccava in continuazione e, se non fosse stato per la sua vicina di letto che si alzava costantemente per sistemargliela, mia madre non ce l’avrebbe fatta. Inutile suonare agli infermieri, perché nessuno arrivava. Dopo essersi aggravata così tanto, è stata rispedita a Frosinone perché a detta loro non avevano le attrezzature per curarla. Beh... dovevate dirlo un po’ prima visto che sistemate tubi con lo scotch! Se curare i pazienti vuol dire investire soldi, o investite soldi per apparecchiature, o non li ricoverate nella vostra struttura.
Servizi assenti
Purtroppo la mia esperienza personale con questo Centro accreditato non è stata positiva.
Mi hanno accolto quale post Covid dall'Ospedale di Frosinone e dopo 4 giorni mi hanno rispedito al P S. dello Spaziani, adducendo di non avere mezzi per curarmi (ossigeno e flebo per reidratarmi, perché giunto disidratato).
Risultato: l'Ospedale mi ha poi dimissionato ed io mi sono comprato l'ossigeno e curato a casa.
Reclamo
Ieri sera ho preso appuntamento per una risonanza per mio figlio e, dato che era urgente, ho deciso di farla privatamente, quindi ho confermato telefonicamente che andava bene e che ci saremmo recati a VEROLI (a 80 km. da casa nostra). Quindi ho ringraziato tantissimo l'operatore per avermi inserito subito.
Stamattina, dopo che abbiamo pagato 82,00 €, ci siamo recati al reparto per fare la risonanza e.. sapete che è successo? Lo hanno rimandato fuori perché il tavolo non è tarato per il suo peso!!! Avete capito: non gli fanno la risonanza perché pesa troppo. Assurdo, mai sentita una cosa del genere.. Poi dico: perché l'operatore non me lo ha detto quando ho prenotato?
Così abbiamo fatto tutti questi km. inutilmente, io e mio marito ci siamo assentati del lavoro e.. a noi chi ci rimborsa??
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