Chirurgia Urologica Istituto Tumori Milano
Recensioni dei pazienti
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Esperienza negativa
Tre operazioni chirurgiche eseguite da 3 medici diversi, a seguire un ciclo di chemioterapie rivelatosi inutile.
Noncuranza, trascuratezza del paziente, protocolli campati con superficialità, lato umano ZERO. Empatia con i parenti, meno di zero.
UNA VISITA PRIVATA.. MEGLIO LA MUTUA
Ho prenotato una visita privata col Dr. Piva presso l'Istituto dei Tumori per avere un parere sul possibile trattamento chirurgico di un tumore alla vescica riscontratomi 2 mesi fa. Ho 72 anni.
Ho pagato € 150,00 e mi sono trovato davanti ad un medico che non aveva molto tempo per ascoltarmi!! In 20 minuti mi ha ripetuto piu' volte che non poteva stare ad ascoltarmi oltre, che tutti sanno che cosa sia una "resezione endoscopica di neoformazione vescicale"!!!
Premetto che con me era presente anche mia moglie, che ha 10 anni meno di me ed e' commercialista.
Forse qualcosa di buono mi ha detto, ma per me e' una persona maleducata e per niente empatica.
NON CI RITORNERO' PIU'!!
Molta apparenza e poca sostanza!
Circa un mese fa mi sono recato in questo reparto per una visita privata a pagamento, per avere un parere riguardo a un carcinoma del rene destro diagnosticatomi casualmente durante una ecografia eseguita per altri motivi. Il medico che mi era stato assegnato era il Dott. Piva e avevo la visita fissata per le ore 16.00.
Premetto che ho 82 anni e sono un paziente diabetico, iperteso e affetto inoltre da fibrillazione atriale. Dopo aver pagato anticipatamente i 150,00 euro richiesti per la visita, mi è stato detto di aspettare che il Dott. Piva mi avrebbe chiamato da lì a poco. Dopo 45 minuti mi chiamano per dirmi che il Dott. Piva era impegnato in sala operatoria e, se volevo, mi avrebbe visitato il Dott. Torelli; in alternativa il Dott. Piva mi avrebbe potuto visitare tre giorni dopo. Poichè abito in Sardegna e avendo il volo di rientro a fine serata, decido di farmi visitare dal Dott. Torelli, che mi chiama alle 17.45, ovvero quasi due ore dopo rispetto all'orario dell'appuntamento. Il Dott. Torelli guarda la TC del rene che avevo con me e dice che la nefrectomia non è proponibile per le possibili complicanze legate all'età e alla situazione generale, mentre propone un crio-trattamento della lesione in narcosi, previa biopsia eco guidata da eseguire per mio conto in Sardegna. Così mi fa aprire la cartella clinica, si tiene la mia TC e mi dice appena possibile di inviargli il risultato della biopsia per potermi mettere in lista. Dopo 7 giorni gli invio il referto della biopsia. che conferma la diagnosi della TC. Dopo altri 7 giorni arriva una comunicazione del Dott. Torelli che dice che l'intervento da lui proposto non era più eseguibile. in quanto il radiologo interventista. vedendo la TC. aveva dato parere negativo e quindi mi proponeva la nefrectomia totale, che se volevo eseguire in regime di convenzione avrei potuto fare solo tra 3-4 mesi, con data incerta sino all'ultimo, mentre se avessi deciso di farla privatamente a pagamento, avrei potuto farla quando volevo.
Ora le mia domanda è: questa è serietà professionale? E' questo il comportamento che ci si deve aspettare in un reparto che si definisce di eccellenza? Come mai una tecnica di intervento che prima era a detta del Dott. Torelli certamente fattibile è diventata impraticabile e la nefrectomia, che è stata dallo stesso specialista, durante il primo colloquio, scartata, è diventata quella di elezione? Perchè mi ha fatto fare un'inutile biopsia, con il rischio di insemenzamento di cellule tumorali, quando la diagnosi era già chiara alla TC? Perchè prima non si è consultato con il radiologo interventista? Perchè ha parlato come se fosse lui a decidere ed a eseguire l'intervento? Perchè in regime di convenzione la nefrectomia è eseguibile solo tra 3-4 mesi, mentre se decido di farla a pagamento la faccio quando voglio?
Alla fine ho deciso che, qualora facessi la nefrectomia, non la farò da loro anche perchè l'Italia è piena di centri meno blasonati, ma che tecnicamente sono in grado di eseguirla come e meglio che nel loro reparto.
Così ho richiesto che mi venisse restituita la TC che gli avevo lasciato e il colmo dei colmi è che mi è stata spedita dall'Istituto de Tumori, come assicurata, con spese a mio carico!
V E R G O G N O S O!
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