Chirurgia toracica Policlinico Bari

Sono stato operato a novembre 2016 per sospetta neoplasia al polmone destro. All'esame estemporaneo effettuato durante l'intervento, la parte risulto' benigna. Successivamente, solo dopo miei continui solleciti, mi fu comunicato che il risultato definitivo della biopsia era diverso da quello estemporaneo e che ne dovevo parlare con il primario, che si rese immediatamente disponibile per una visita privata (fissata per la sera) mentre per una sua visita in reparto, per i chiarimenti sull'esito della biopsia, avrei dovuto aspettare una decina di giorni. Nella vista nel suo studio mi fu chiarito che la parte del polmone sottoposto a intervento era risultata maligna (adenocarcinoma in situ) e che avrei dovuto completare l'intervento con la lobectomia superiore destra piu' linfadenectomia. Solo dopo pochi giorni ho preso appuntamento con il primario della Clinica Chirurgica dell'Istituto Nazionale Tumori (Pastorino) il quale mi ha rassicurato dicendo che, trattandosi di adenocarcinoma in situ (tumore poco aggressivo) non riteneva necessario un re-intervento, ma solo controlli periodici con TAC per cinque anni. Mi ha altresì specificato che tali tumori (la cui natura si poteva intuire dalla PET) venivano trattati presso l'Ist.Naz.Tumori con la VATS (chirurgia meno invasiva della tradizionale).
Ora, a ricordo dell'esperienza presso la Chirurgia Toracica del Policlinico di Bari, mi rimane una profonda ferita (inutile), un versamento pleurico mai curato adeguatamente dal reparto e lo scampato pericolo di un doppio intervento (evitato solo grazie alla sanita' settentrionale).

Mercoledì 4 giugno vado a parlare con un medico del reparto (esami pre chemio tutti sballati) e mi dicono che sono esagerata.. Il giorno successivo, 5 giugno, mio padre muore.. Che dite.. sono esagerata??? Nelle visite a pagamento grandi soddisfazioni, in reparto il prof. nemmeno ti riconosce.. Purtroppo a volte siamo solo dei numeri.. il paziente della stanza n. ....

Sono stata operata per ben 2 volte dal prof. Loizzi nel 1998 e nel 2006 per una recidiva di carcinoide endobronchiale al polmone sinistro. Io sinceramente non ho mai visto nessun atto di umanità nei confronti dei pazienti, anzi, erano litigi tutti i giorni, per non parlare dei danni subìti: contusione corde vocali, errore esame istologico con una sfilza di terapie che fortunatamente non ho fatto (ho consultato l'Istituto dei tumori di Milano ed ancora eseguo follow-up con loro).
Non ho mai fatto fisioterapia in ospedale, ma fuori a mie spese per riprendere la funzionalità del braccio, in quanto la fisioterapista faceva gran poco..
MI HANNO BUCATO LO STOMACO per i farmaci che avevo espressamente chiesto di sospendere perchè troppo forti per me da espellere.
Inoltre ho trovato poca professionalità anche nei prelievi (decine di buchi e poi rinunciavano..) e tanto altro. Sinceramente non consiglierei questo reparto.
Cordiali saluti, Pina Savino

La mia esperieza è invece stata tristemente negativa. il dott. Loizzi ha deciso di operare mio padre con la garanzia di una buona riuscita dell'intervento. Conclusione: 1 mese di vita.
Non aggiungo altro...