Chirurgia plastica Policlinico Modena
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Lipofilling ricostruttivo
Ho atteso circa dieci mesi prima di scrivere questa recensione perché a questo punto, a detta del Prof. De Santis del Policlinico di Modena, i risultati del lipofilling da lui eseguito possono essere considerati definitivi. Nell’ottobre del 2021 ero infatti stata sottoposta a lipofilling ricostruttivo bilaterale delle palpebre inferiori al fine di ovviare a deformità preesistenti dovute a complicazioni cutanee insorte altrove. Purtroppo, come dimostrato tramite una recentissima risonanza magnetica eseguita tre giorni fa qui negli Stati Uniti, il grasso trasferito nelle palpebre non è sopravvissuto. Per reazione, il tessuto adiposo necrotico (grasso trapiantato morto) si sarebbe incapsulato, formando duri grumi in entrambe le palpebre che, a destra, protrudono a formare una “borsa” sotto l’occhio. Appaio quindi lievemente sfigurata. Questi grumi incapsulati erano già insorti poco dopo l’intervento e, durante la prima visita di controllo, il chirurgo li aveva minimizzati, ipotizzando che si trattasse soltanto di una piccola cisti grassosa sul lato sinistro e insistendo ad affermare che io la borsa sotto l’occhio destro l’avevo già prima dell’intervento (cosa smentita dalle fotografie preoperatorie scattate dal Professore stesso, delle quali ho ottenuto una copia). Il Professore aveva anche cercato invano di drenare questa ipotetica cisti, dapprima tentando di aspirarla con una siringa e poi spremendola manualmente usando tutta la sua forza e senza somministrarmi alcun anestetico. L’unico risultato di tale misura dolorosissima (e io ho una soglia di sopportazione del dolore piuttosto elevata) era stato un esteso livido mostruoso (occhio nero) perdurato per quasi un mese. Non a caso la risonanza magnetica, secondo il radiologo americano che l’ha interpretata, mostra infatti in modo inequivocabile che non si tratta di una piccola cisti grassosa (come scritto sul mio referto) bensì di “artefatti bilaterali di apparente origine chirurgica” di notevoli dimensioni localizzati lungo il margine inferiore e laterale dell’orbita e “coerenti con la diagnosi di lipogranulomi”, ossia di grasso necrotico incapsulato. Purtroppo il Prof. De Santis si era fissato esclusivamente sulla sua ipotesi diagnostica della piccola cisti e, dopo il dolore lancinante e i lividi pazzeschi che mi aveva causato per niente, non me la sono più sentita di tornare da lui il mese successivo per fargli nuovamente spremere una cisti inesistente, come mi aveva consigliato di fare. Ora, purtroppo, dovrò farmi operare qui in America, a Los Angeles, con rischi ed esiti incerti per il modico prezzo di 20.000$, ossia il prezzo di un’automobile utilitaria. Infatti, purtroppo, in Europa non ho trovato nessun chirurgo esperto in questo intervento (un rinomato chirurgo oculoplastico di Genova avrebbe un minimo di esperienza in materia, ma non molto consistente). Benché io non sia stata abbandonata dal professore, penso (sulla basa di accertamenti diagnostici e numerosi pareri specialistici) che egli abbia minimizzato eccessivamente le complicazioni insorte a seguito del suo intervento, non prendendole abbastanza sul serio e fornendone una diagnosi inesatta senza fare alcun accertamento diagnostico (risonanza magnetica, ecografia… nulla). Non mi sento pertanto di poter consigliare questa struttura, almeno per quanto riguarda il lipofilling ricostruttivo.
Granulomi (filler al silicone incapsulato per anni
Intervento Laser per rimuovere il filler (che ha causato depressioni al volto) e lipofilling (per cercare di correggere le depressioni causate dal laser).
Il chirurgo mi ha sfigurato il viso in modo permanente. Alla visita di controllo, appena ha visto il risultato del suo ultimo intervento, ha avuto il coraggio di arrabbiarsi con me immotivatamente… mi ha trattata malissimo, da vero villano, e ha negato ogni responsabilità. Poi ha ignorato ogni mio successivo tentativo di contattarlo, abbandonandomi al mio destino..
Mastectomia e ricostruzione
Operata di mastectomia, mi hanno applicato una protesi posizionata di 5 cm. piu' alta rispetto l'altra mammella. Risultato: un mostro.
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