Chirurgia oncologica San Giovanni Addolorata Roma
Recensioni dei pazienti
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Non so cosa recensire in positivo..
Ho accompagnato mio padre per un intervento multi-organo per tumore al rene; l'intervento consiste nell'asportazione di rene surrene e milza, ma il chirurgo all'intervento non esegue come dapprima comunicato: decide di lasciare la milza dicendo che non era contaminata dal male e che tale organo era in ottime condizioni. Ma dopo 10 lunghi giorni di sofferenza per papà, grazie alle nostre continue lamentele del non buono stato di salute di papà, nonostante l'arroganza del personale del reparto di chirurgia 4° piano settore D, il chirurgo decide di fare una TAC e ci comunica che c'era una emorragia interna non accertata dopo l'intervento. Così che mio padre arriva con una emoglobina a 4, prontamente trasfuso il chirurgo decide di sottoporre mio padre, 80enne debilitato e portatore di pace-maker, ad un 2° intervento ed una 2° anestesia generale per l'asportazione della milza e la saturazione dei vasi precedentemente trascurati. Fatto il 2° intervento, ci comunica che era andato bene, così il mio amato padre viene condotto in terapia intensiva e la il chirurgo lo fa restare più del solito, comunicandoci che in terapia intensiva mio padre sarebbe stato meglio e sempre sotto osservazione, anche per una sua tranquillità. Noi continuamente chiediamo notizie sullo stato di salute di mio padre e in terapia intensiva ogni giorno ci viene comunicata una versione diversa, un medico ci comunica che va bene, un altro medico che la situazione di mio padre era critica uno altro ancora che era stabile fino che un sabato il ( chirurgo ) ci comunica che mio padre era migliorato e che lunedì lo portavano in reparto per iniziare le terapie riabilitative. Ma non fu così, perchè mio padre non uscì mai dall'intensiva per ritornare in reparto, ma uscì dall'intensiva morto.
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