Chirurgia Ginecologica Istituto Tumori Milano

Mi hanno consigliato il dottore Francesco Raspagliesi descrivendolo come un luminare del settore oncologico ginecologico. Ho cercato su internet notizie più dettagliate e con l'aiuto dei miei figli abbiamo constatato che dalle sue pubblicazioni e dalle sue molteplici esperienze come medico e ricercatore, era il medico che avrebbe potuto aiutarmi.
Come tante altre persone, sono stata invasa dal panico quando ho saputo di avere un tumore e ho cercato, chiamato, ricercato fino ad arrivare al suo nome.
Purtroppo mi sono scontrata con una realtà totalmente differente dalle idee che avevo di un uomo con tale esperienza e tali pubblicazioni. Oltre ad avermi trattata freddamente durante la visita privata, che è anche molto cara rispetto allo standard delle visite italiane (270 euro), dopo ripetute chiamate alla segretaria per sapere se avrei dovuto fare la chemioterapia e quando, mi ha fatto riferire di non volermi piu' seguire, e questo senza avvisarmi, senza una chiamata, senza la minima umanità e sensibilità da parte sua.

Ora mi chiedo, come è possibile che un medico di tale importanza tratti una sua paziente come se fosse solo un numero, una persona da scaricare, da non rispettare? Come e' possibile che la parola competenza non sia unita alla parola etica, etica professionale? La mia fiducia nella sanita' italiana è sempre più minata da queste figure che si arrogano il diritto dell'arroganza solo per il loro prestigio e il loro riconoscimento. Pero' sappiamo che l'aspetto prioritario della vita è l'umanità, è l'amore, senza questo il mondo è solo un insieme di persone specializzate senza la minima passione per la vera ricerca.