Chirurgia esofago Ospedale Pisa
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Abbandonati
Mia madre, affetta da acalasia esofagea di tipo II, è stata seguita dal centro esofago di Pisa fra il 2018 e il 2019: le sono state praticate due dilatazioni endoscopiche che avevano sensibilmente migliorato la situazione.
E'stata quindi messa in lista per una terza dilatazione a marzo 2019: chiamata in preospedalizzazione a giugno 2019, non è stata più contattata per l'intervento.
A nulla sono valse le mie richieste di chiarimento: non ho mai ricevuto risposta né via mail né per telefono.
A luglio 2020 la mamma ha avuto un peggioramento: è stata quindi ricoverata in condizioni già critiche ed è deceduta il 17 agosto scorso.
Non c'è solo una malattia, ma anche l'abbandono, le domande senza risposta, la disperazione di essere lasciati soli e di sentire la vita che sfugge di mano giorno per giorno tra sofferenze indicibili.
A mia madre è mancato in quest'ultimo anno e mezzo il rapporto umano e professionale con chi dovrebbe seguirti passo passo nel tuo percorso di cura, è mancato un contatto costante con chi dovrebbe avere a cuore la tua vita, perché l'ha giurato.
Lucida fino alla fine, nel letto di un ospedale, con un filo di voce mi ha detto: Pisa mi ha abbandonata.
Come darle torto?
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