Chirurgia del pancreas Policlinico Verona Borgo Roma
Recensioni dei pazienti
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Istituto del Pancreas
Ho sempre pensato che il binomio scienza e conoscenza, ovvero progresso e sfera emozionale siano il successo dell'efficienza e della efficacia in tutti i settori della vita quotidiana. Oggi ne ho avuto piena conferma, in campo clinico, durante la mia pur breve permanenza presso l'Istituto chirurgico del Pancreas-Unita di Chirurgia Generale B di Borgo Roma di Verona. In questo Istituto, il 1 aprile 2015, sono stato sottoposto ad un intervento chirurgico di duodenocefalopancreasctomia piloro preserving e colecistectomia. Quando si affronta un percorso legato ad una malattia così grave, si necessita di essere curati si certamente nel fisico, ma non bisogna mai dimenticare, perché si raggiungano ottimi risultati, anche il calore umano. Posso testimoniare che, in un reparto sempre pulitissimo, tutto il personale medico e paramedico è stato sempre vigile e presente con umanita', cortesia e grande competenza. Una Sanità pubblica funzionale ed efficiente ha bisogno di medici preparatissimi e di reparti organizzati come il VOSTRO. Ed è giusto che si sappia. È giusto informare e tranquillizzare i futuri ospiti del Reparto dell'ospedale di Borgo Roma di Verona. Non sarebbe opportuno che di fronte a tanta efficienza io faccia dei nomi (ma alcune volte essere inopportuni aiuta la comunicazione): dottor Luca Landoni, il chirurgo che ha eseguito l'intervento con tanta maestria e professionalità ma che ha mostrato nel contempo doti umane rare. GRAZIE dott. LANDONI.
Tumore pancreas
Arriviamo a Verona all'inizio di novembre con una diagnosi di tumore pancreatico, visita privata dal prof. Bassi e da qui cominciamo una serie di biopsie pancreatiche in day hospital, con tempi di attesa lunghissimi ed esiti falliti, sempre parlando con specializzandi (anche gentili) ma senza avere risposte certe. Intanto mio marito peggiora e alla TAC di gennaio trovano due metastasi al fegato che prima non c'erano. Ci inviano dall'oncologo che richiede altri esami per capire che tipi di tumore siano e siamo a fine marzo.. non abbiamo ancora cominciato una cura e non abbiamo più avuto risposte da Verona. Questa è prevenzione?? In un altro ospedale con un valore del sangue e una ennesima biopsia, hanno diagnosticato un tumore neuroendocrino pancreatico. È questa la serietà e professionalità del centro pancreatico di Verona?
Quattro mesi per non avere ancora una diagnosi da loro!
Tumore pancreas
Parlano tanto bene di questo centro e allora mi rivolgo a loro. Ma ho trovato tanta indifferenza! A mio padre è stato diagnosticato un tumore al pancreas alla testa che sta attaccando le vie biliari e allora mi hanno detto che intanto gli fanno un ricovero in day hospital - che ad oggi non abbiamo ancora fatto (e sono passati più di 20 giorni). Ho chiamato per sapere e mi hanno detto che non c'è ancora nessuna data.. allora io mi chiedo: ma questa è serietà? Quanto devo aspettare ancora??? Non credo che in questo stato abbia ancora molto tempo! Io trovo questo una vergogna e tanto più avere fatto visite pagando un sacco di soldi per non sapere ancora nulla!!
MAGICO DOTTOR LANDONI
Su consiglio di amici mi sono rivolto al reparto chirurgia B del policlinico Borgo Roma a Verona per portare in visita mia moglie, affetta da una neoplasia pancreatica che purtroppo colpisce la vena porta e non puo' al momento essere operata. Io vengo da Roma e mia moglie e' seguita da altri bravi medici a Roma, ma fin dal primo appuntamento con il dottor Luca Landoni abbiamo potuto riscontrare una cortesia ed una attenzione verso il paziente, oltre che ad un'alta competenza, che ci hanno meravigliato e vorrei sottolineare quanto il sentirsi seguito, controllato e curato, soprattutto in certe situazioni, possa essere fondamentale. Mia moglie e' ancora in cura e ad un certo punto e' diventata refrattaria ai farmaci anticancro, quindi non riusciva a togliere il dolore e, nonostante i via vai continui al pronto soccorso o al reparto terapia del dolore qui a Roma, il dolore non passava. Spinto dalla disperazione ho contattato il Dottor Landoni e lui, dimostrandosi come sempre una persona oltre che un medico "speciale", ha capito subito che il problema di mia moglie rientrava in quella percentuale di tumori che diventano refrattari ai medicinali ... Mi ha indicato quindi l'interventino da fare e cioe' il "blocco del plesso celiaco" e mi ha organizzato in tre giorni il percorso da seguire. Sono andato a Verona, dove il Dottor Parolini di Terapia antalgica ha eseguito egregiamente il piccolo intervento ed anche lui si e' mostrato una persona squisita, un medico competente e... mia moglie non ha piu' dolore, le e' tornato il sorriso e pur se consapevoli che il percorso e' lungo e difficile, le e' tornata la forza di lottare, certa di essere "protetta" e curata da medici non solo competenti, ma umanamente eccezionali.
Grazie al magggico dottor Landoni che ha saputo ben valutare la situazione ed ha permesso tutto questo.
Splenopancreasectomia distale laparotomica
Ho conosciuto il dott. Alessandro Esposito a seguito di una patologia del pancreas riscontrata grazie ad una TAC. Mi ha subito colpito la sua estrema disponibilità, professionalità e gentilezza.
Con modi rassicuranti mi ha illustrato l'intervento al quale mi avrebbe sottoposta presso l'Ospedale Rossi di Verona.
Il reparto di Chirurgia del Pancreas è quanto di più lontano ci sia dal classico e triste ambiente ospedaliero. Personale medico e non, sempre attento, sorridente, presente e disponibile. Amorevole e dedito con tutti. Tutti lavorano quasi come non ci fosse differenza tra notte e giorno, incessantemente, trasmettendo tranquillità a chi si affida carico di speranze a cure di ogni genere.
Il dott. Alessandro Esposito, persona eccezionalmente capace, sensibile e di grande umanità insieme alla sua equipe è stato prezioso durante e dopo il mio ricovero.
Non finirò mai di ringraziarlo.
Grazie, grazie e ancora grazie dott. Esposito.
Il miracolo
Sono un ragazzo di 31 anni in ottima forma, sempre allenato, sempre con valori del sangue apposto, fino a un giorno in cui mi sentivo dolori di pancia lievi che si sono aggravati nel pomeriggio, quando sono stato malissimo fino a rimettere sangue e svenire subito dopo. Cosi hanno chiamato subito il 118 e con il codice rosso sono stato portato all'ospedale di Borgo Roma, dove mi hanno accolto in pronto soccorso e hanno scoperto, facendomi una TAC, che avevo un'emorragia interna. Dal pronto soccorso sono andato direttamente in sala operatoria, dove sono riusciti a fermare il sanguinamento, togliendomi la milza e una parte del pancreas; dopo mi hanno trasferito in rianimazione, dove mi sono svegliato la sera stessa e mi hanno dimesso dopo due giorni nel reparto di chirurgia B. In reparto sono stato accolto molto bene con le cure e l'assistenza dei dottori e infermieri. Durante la settimana del ricovero mi sono trovato molto bene grazie all'eccellente professionalità di tutto il personale, in particolare del dott. Roberto Salvia, dott. Alessandro Esposito, dott. Giuseppe Malleo, dott. Luca Casetti, e ai giovani specializzandi: dott. Isacco Damoli, dott.sa Tiziana Marchese, dott.sa Laura Maggino, dott. Riccardo Rossato e tutto lo staff infermieristico sia del reparto che della rianimazione.
Mi posso reputare fortunato e miracolato per essere stato curato in un reparto eccellente, dove oltre alle operazioni programmate sono stati bravi a trattare con successo la mia gravissima situazione in cui mi sono trovato improvvisamente quel pomeriggio.
Consiglio vivamente a tutte le persone che hanno bisogno, di rivolgersi a questo meraviglioso reparto, dove non rimarranno delusi dall'assistenza e professionalità.
Centro di eccellenza
Siamo andati a Verona su consiglio di diversi medici consultati, a causa di un serio problema. E'stato necessario un intervento di rimozione della testa del pancreas, molto lungo e complicato. E' andato tutto bene, e mio padre è andato a casa dopo circa 10 giorni. Il personale medico e gli infermieri sono stato molto scrupolosi e umani. Un grazie particolare al Prof. Bassi e al Dott. Casetti. In questo reparto arrivano malati da tutta Italia, spesso con problemi molto gravi, la maggior parte subisce interventi come quello di mio papà.
Morire di setticemia..
Mia mamma è stata ricoverata il 29 ottobre 2014. Il 30 è stata operata per adenocarcinoma alla papilla di Vater. Dopo 7 ore di intervento è stata messa in terapia intensiva per precauzione, avendo gia' avuto in un precedente intervento un'embolia polmonare. Dopo il 2 giorni la mandano in reparto con una leggera febbre; sembra si stia riprendendo piano piano, tanto che il dottore che l'ha operata le dice che il giorno 6 novembre sarebbe potuta andare a casa. Dopo averle tolto tutti i tubicini, catetere.. ecc., lei comincia a vomitare, tanto che le rimettono il sondino al naso per i succhi gastrici.. La febbre comincia ad alzarsi e persiste, le sostituiscono il catetere della flebo per paura di infezione.. Fanno la tac.. tutto è nella norma ma la febbre continua ad aumentare.. Si decidono di darle gli antibiotici e alle mie domande di come mai la febbre persista, mi rispondono che devono fare effetto gli antibiotici e ci vogliono un paio di giorni.. Al secondo giorno mia mamma peggiora, la febbre va altissima e la ricoverano in terapia intensiva... La notte si aggrava e la mattina ci chiamano e ci dicono che mia mamma sta morendo e non sanno il perchè!!!! Le fanno 3 tac, tutto è a posto, anzi, è migliorato, ma mia mamma non si riprendera' piu' e da lì a poche ore il 9 novembre muore per arresto cardiaco dovuto ai forti farmaci. E' morta per setticemia in un ospedale all'avanguardia come la chirurgia B di Borgo Roma..
Infermieri (non tutti ma tanti) e caposale arroganti e maleducati.
10 E LODE AD UN GRANDE REPARTO
In febbraio di quest'anno (operazione poi effettuata in data 18.3.14) abbiamo dovuto, purtroppo' per la causa, ma per fortuna per il risultato, conoscere l'efficienza dell'Istituto del Pancreas e del reparto di Chirurgia Generale B del Prof. C. Bassi.
Tutto è iniziato per caso quando, a seguito di un'ecografia addominale fatta di routine per controllare dei calcoli alla colecisti, che peraltro non avevano mai dato problemi, a mia madre (81 anni) veniva riscontrato "qualcosa di dubbioso" che purtroppo ulteriori analisi hanno definito come: adenocarcinoma differenziato di 3.5 cm. alla testa del pancreas.
Come potranno ben capire coloro che hanno avuto in famiglia una notizia come questa, e visto che la mamma non aveva fino a quel momento manifestato nessun sintomo, la cosa ci ha colpiti tutti in famiglia come un grosso macigno!
La nostra "fortuna" forse è stata proprio questa, il fatto che mamma non avesse ancora manifestato nessun sintomo, ma la fortuna più grande è stato aver trovato (ed è stato il nostro medico di famiglia a farci il loro nome) il Prof. Bassi, la sua grande equipe ed il suo stupendo reparto!
Tutto è stato grande, dal giorno della prima visita, tra l'altro fatta senza mamma per capire con il professore quale fosse la cosa migliore da fare per ottimizzare i tempi, vista anche l'età, senza spaventarla troppo.
Dalla segretaria del dottore che si è fatta in quattro per darci un aiuto prima e durante il ricovero, visto che non eravamo di Verona, agli infermieri che hanno fatto del breve ma intenso ricovero di mamma, un "soggiorno" eccellente in un reparto sempre pulitissimo (mamma non ha praticamente mai dovuto suonare il campanello vista l'assiduità dei controlli!).
E soprattutto dal bravissimo dott. Luca Landoni che ha operato mamma, del quale non possiamo che dire che è stato un angelo avendo dato un'altra chance a mamma che, con molta probabilità, non sarebbe più con noi, come invece è a tutt'oggi ed anche in buona salute.
Un'ottima persona il dott. Landoni, non solo un chirurgo, ma anche squisita e preparatissima che merita tanto di cappello per aver scelto di operare in un reparto dove, purtroppo, molte volte le patologie non lasciano speranze!
Medici come lui non sono mai ringraziati abbastanza per il lavoro che svolgono. Ma almeno alcune volte, come nel caso di mia madre, la soddisfazione di vedere che il loro impegnativo lavoro ha dato dei risultati eccellenti, può confortarli e spronarli a continuare!
GRANDE GRANDE GRANDE DOTTOR ESPOSITO
La nostra storia e' iniziata dalla lontana Australia, dove tutta la mia famiglia si e' trasferita 25 anni fa da Roma. Le notizie di mala sanita' in Italia arrivano fino la' e noi, vivendo ormai da tempo all'estero, ci ritenevamo fortunati e ci preoccupavamo dei familiari che avevamo lasciato in Italia e che avrebbero fatto i conti prima o poi con questa difficile realta'. Poi un giorno di Agosto del 2013 la mia mamma viene sottoposta ad una ecografia per un banale dolorino ad un fianco. Risultato agghiacciante: adenocarcinoma di 4.9 cm. alla coda del pancreas. Inizia per noi un lungo calvario: analisi, oncologo, ancora test. Ci dicono che mamma e' allo stadio 3. Inoperabile al momento. Il professore australiano con una freddezza clinica ci informa che mamma forse non arrivera' a Natale se la chemio non funziona. Inizia la chemio iniettata in vena, Gemcitabina. Ma non mi arrendo. Trascorro notti insonni al computer. Finalmente un'intuizione: la Clinica del Pancreas, Verona. Contatto via email il Prof. Bassi che con una umanita' indescrivibile mi chiede di mandare al piu' presto la cartella clinica di mamma. Essendo in America per un convegno, il Professore affida il caso al Dott. Esposito, assicurandomi della sua competenza e professionalita'. Tutto e' molto rapido, chiaro. Le e-mails con Esposito sono umane ma dettagliate e realistiche. La Gemcitabina e' una chemio troppo blanda per la mamma servirebbe una terapia specifica, il Forfirinox. Chiedo all'oncologo australiano perche' mai non viene utilizzata. Mi da della pazza. E' troppo forte per le condizioni di sua mamma, la ucciderebbe prima del cancro stesso. Aggiungendo "e poi costa troppo" non e' prevista nel protocollo sanitario nazionale.
Una scelta decisiva: Sydney-Roma 22 ore di volo.
L'incontro con l'oncologo il Dott. Tortora ci apre un altro mondo. Un'ora di dettagliate e chiare spiegazioni, intervallate anche da momenti di simpatici scambi di battute, sono l'inizio di un percorso che mia madre fara' a 20000 km. lontana da casa con serenita' e piena di fiducia.
Da Ottobre a Giugno 2014 mamma verra' sottoposta a Forfirinox, la terapia risponde bene, il carcinoma regredisce a poco piu' di 2 cm.
Operabile. Il 28 Luglio 2014 mamma viene operata dal Dottor Esposito e dalla sua equipe. Operazione riuscita.
Una degenza post-operatoria meravigliosa, un personale efficiente, carino, umano. Infermiere di reparto pazienti e sorridenti.
Dimessa una settimana dopo, aspettiamo l'esame istologico che arriva due settimane in anticipo. Non risultano cellule tumorali. Mamma e' pulita, puo' tornare a casa dopo quasi un anno in Australia.
La nostra storia e' quella di gente commune. Mamma ha usato il servizio pubblico. Non ci sono state scorciatoie. Tutte le strutture ospedaliere sia a Roma che a Verona usate durante il trattamento chemioterapico sono state efficienti e rapide.
Abbiamo creduto nell'eccellenza delle menti che ci sono in Italia, nella competenza dei medici italiani e nella loro sincera umanita'. Mai ci siamo sentite a casa come ora e per questo un immenso grazie al Reparto di chirurgia B del Professor Bassi ed a tutta l'equipe medica incluso le inservienti, che con la loro presenza hanno colmato il vuoto della distanza.
Le ultime righe le lascio ad un grande.
L'Italia ha con medici come il Dottor Esposito una ricchezza invalutabile.
Le vostre mani esperte e capaci ci hanno donato altri momenti di vita da condividere con la nostra mamma e le sue carezze sulle sue guancie sono state il segno tangibile della vostra grande umanita'.
Non dimentichi mai questa sua grande dote durante la sua carriera di medico.
THANK YOU Dottor Esposito!!
Un polo d'eccellenza che funziona egregiamente
Scrivo qui per raccontare la nostra esperienza nel reparto di chirurgia B del Policlinico G.B. Rossi di Verona Borgo Roma, diretto dal Prof. Bassi.
A mia madre (58 anni) hanno diagnosticato un cancro alla testa del pancreas all'ospedale Gemelli di Roma dopo quasi due mesi di degenza, il 31 dicembre scorso.
In preda ad una preoccupazione del tutto comprensibile, la sera di capodanno, ho scritto una mail al Prof. Bassi che non conoscevo assolutamente e che avevo deciso di contattare dopo una ricerca su internet.
Il Prof.Bassi mi ha risposto immediatamente nonostante fosse festa.
Nel giro di pochi giorni, siamo riusciti a portare mia madre a Verona per una prima visita e sempre a stretto giro, siamo riusciti ad organizzare l'intervento perchè per fortuna mia madre rientrava in quel 10% di persone operabili.
L'intervento, che è andato benissimo,è insieme al trapianto del fegato, il più difficile e rischioso della chirurgia addominale.
Nel reparto del Prof. Bassi abbiamo avuto la fortuna di essere seguiti non solo da medici eccellenti, ma anche dotati di una vera e rarissima umanità.
L'intero staff si adopera costantemente per seguire il paziente e la sua famiglia.
Posso dire di aver capito la differenza tra un medico ed un bravo medico durante la degenza di mia madre a Verona.
Per questo mi sento di ringraziare veramente tutta l'equipe della chirurgia B e primi su tutti il Prof. Bassi ed il Dott. Esposito, ai quali devo davvero moltissimo.
Eccellenza Italiana Chirurgia Pancreatica
Invio questa breve nota per segnalare una significativa personale esperienza come paziente dell'Azienda Ospedaliera di Verona, e in particolare del Reparto di Chirurgia B diretto dal Prof. Claudio Bassi.
Dopo la scoperta in agosto di una massa pancreatica neoformata presso una struttura di Roma, mi e' stato suggerito di fare ulteriori accertamenti dal chirurgo, segnalandomi come centri di eccellenza per le disfunzioni del pancreas l’Ospedale Beaujon di Parigi e il Policlinico G.B. Rossi di Verona. Pur avendo molte occasioni di viaggiare, ho ovviamente optato per la struttura italiana. Alcune settimane dopo, a ritorno da un impegno in Cina, sono stato contattato telefonicamente (!) dell'equipe del Prof. Bassi, che mi ha invitato a farmi operare immediatamente per motivi di urgenza.
Affrontare in pochissimi giorni un intervento di tipo demolitivo (senza avere alcuna sintomatologia) e' stato non facile. Da scienziato devo dire che il carisma del Prof. Bassi e dei suoi collaboratori e' stato determinante per instaurare un rapporto di piena fiducia e farmi andare nella direzione da loro indicata immediatamente. Il 7 novembre ho subìto un intervento di Pancreatectomia totale.
La rapida diagnosi, analisi estemporanea dei tessuti pancreatici e decisione per la totale asportazione, sono certo mi abbiano evitato problemi maggiori e risparmiato una terapia chemioterapica importante.
Ora, a distanza di tre mesi dal complesso intervento demolitore/riparatore, svolgo da ultra 60enne una vita familiare e lavorativa "quasi" normale, nonostante l'impegno dovuto alla direzione di un istituto di ricerca. Infatti, dopo la rimozione dell'ultima digiunostomia, posso ora riprendere a lavorare e viaggiare per far fronte ai vari e gravosi impegni di lavoro.
Vorrei quindi congratularmi per la eccellenza assoluta, sicuramente in campo europeo per quella che e' la mia esperienza diretta, del Reparto del Prof. Bassi e la competenza di tutti i medici. Cito a memoria i Dottori Luca Casetti, Alessandro Esposito, Giuseppe Mascetta, Roberto Salvia, le numerose/i specializzande/i sempre presenti e competenti, la caposala Beatrice Personi, infermiere ed infermieri e gli tutti gli operatori che ho avuto modo di incontrare nelle cinque settimane passate li' da degente.
In conclusione, mi e' doveroso congratularmi per la professionalita' e preparazione, associata ad una umanita' difficilmente riscontrabile in altri ambiti, di tutte le persone del Reparto menzionato, per la pulizia, efficienza ed attenzione giornaliera per chi ha problemi, come nel mio caso, caratteristiche purtroppo ormai difficili da trovare nelle strutture della nostra Italia di oggi.
Grande delusione
Scrivo per commentare la storia di mio marito, affetto da un carcinoma della testa del pancreas. Prima di chiedere un consulto al Prof. Bassi di Verona. ci eravamo rivolti in un altro centro dove il chirurgo aveva consigliato una chemioradioterapia preoperatoria per le dimensioni del tumore (rischio di rimozione incompleta secondo lui). Ci rivolgiamo poi a pagamento al Prof. Bassi che, invece, ci consiglia l'asportazione chirurgica della massa, a suo giudizio tecnicamente fattibile. Ci sconsiglia la chemioterapia preoperatoria e ci dice che l'intervento deve essere fatto in fretta ("il tumore non aspetta"). Ci spiega che, essendo il "suo" un centro di riferimento, c'e' una lista di attesa lunga, con casi gravi e urgenti come il nostro, prospettando quindi l'intervento a pagamento per "tagliare" la lista di attesa. Un primo commento: durante il successivo e prolungato ricovero abbiamo conosciuto diversi pazienti affetti da cisti benigne del pancreas, gozzo della tiroide e altre patologie assolutamente benigne. Forse questi pazienti possono aspettare un mese in piu' e il paziente con il cancro "grave" potrebbe essere agevolato...
Alla fine ci mettiamo in lista di attesa. L'intervento si rivela molto indaginoso con un decorso complicato. Spendo una parola a favore dei tanti giovani medici specializzandi che ho trovato in reparto ad assistere mio marito: grande impegno e dedizione, bravi! Non spendo alcuna parola di elogio per i "medici strutturati", quasi inesistenti e anche un po' troppo arroganti, che ci hanno fatto assistere a scene quasi grottesche se non fossero tragiche: erano talmente poco presenti che confondevano addirittura gli ammalati, o quando chiedevi di poter parlare doveva arrivare qualche dottorino a "far presente chi era il paziente".
Veniamo dimessi con l'esame istologico e riesco ad ottenere, grazie a uno dei miei dottorini, una copia dell'intervento. Mi viene detto che il tumore e' stato tolto e di andare da un oncologo vicino a casa per una eventuale chemio. La spiegazione e' un po' fumosa. Ci rechiamo da due oncologi medici, uno de quali un punto di riferimento italiano per il cancro del pancreas. Ci viene detto da entrambi che 1) il tumore non e' stato assolutamente tolto in maniera radicale ("resezione R2" il termine tecnico che hanno usato) 2) ad una TC di ristadiazione a 2 mesi e passa dall'intervento "il tessuto tumorale e' gia' evidente attorno ai vasi mesenterici" 3) l'intervento e' stato inutile e aveva ragione il primo chirurgo, dato che si vedeva alla TC preoperatoria una grossa massa vicino a questi vasi, con scarse possibilita' di asportarla radicalmente.
Penso che questo non sia un buon esempio di buona sanita'. La malasanita' non e' fatta solo di pinze o garze lasciate dentro una pancia. La malasanita' e' fatta anche di medici poco scrupolosi, che fanno interventi inutili come quello di mio marito, che ti fanno capire che se paghi hai una corsi preferenziale anche in una struttura pubblica che si vanta di essere un riferimento nazionale come questa di Verona.
Morire per complicazioni post-operatorie
Mio marito è stato operato dall'equipe del Prof. Bassi (lui purtroppo non c'era perché era in america per un congresso) il giorno 23/10/13: intervento laborioso e lungo per chi l'ha eseguito, ma sembrava tutto fosse andato bene. Dopo un paio di giorni si presenta la prima complicanza (fistola) che dicono risolvibile;, dopo 9 giorni la prima emorragia causata dalla fuoriuscita del liquido pancreatico (dalla fistola) che ha bucato un'arteria, e quindi il secondo intervento. Ne seguono 20 giorni di terapia intensiva, situazione critica perché aggravata da un'infezione batterica, presa in sala operatoria, resistente agli antibiotici più potenti (faccio presente che il giorno in cui mio marito è stato ricoverato nel reparto già c'erano 4 casi infetti....).
Contrariamente ad ogni aspettativa, mio marito ne viene fuori e ringrazio il reparto di terapia intensiva che non ha mollato mai e ha cambiato infiniti antibiotici fino a trovare la giusta combinazione per debellare l'infezione e tutto il resto. Viene rimandato in reparto ma, purtroppo per lui, le sorprese non sono ancora finite. Dopo una settimana una seconda emorragia causata sempre dalla fuoriuscita del liquido pancreatico, che ha disintegrato una seconda arteria e devastato tutto intorno, un altro intervento e dopo 2 giorni la morte. Mi chiedo come si possa ancora oggi morire per complicanze post-operatorie che in questa clinica, dicono, sono in grado di affrontare e risolvere, contrariamente ad altre strutture.
Mi chiedo se le cose sarebbero andate diversamente se fosse stato presente il Prof. Bassi già dal primo intervento, al quale mi ero rivolta all'inizio di questo percorso con una visita, in libera professione; dato che mi è stato detto che nell'ultimo intervento al quale era presente e aveva tentato di deviare il corso di questo liquido pancreatico tramite un tubicino di collegamento dal pancreas allo stomaco (forse si sarebbe dovuto adottare questo espediente già alla prima emorragia). Senza nulla togliere agli altri chirurghi componenti della sua equipe, ma semplicemente per una questione di esperienza in una situazione particolarmente gravosa e complicata quale era quella di mio marito. So di non essere abbastanza lucida in questo momento, perché è successo da poco, ma è una cosa che non riesco ad accettare e sinceramente la scusa che mi è stata detta che mio marito probabilmente fa parte del 2% dei casi, talmente sfigati da arrivare a morire, non mi basta.
Maneggiare con cura
Il 22 ottobre 2013 mi sono dovuto sottoporre ad un difficile intervento per un tumore alla testa del pancreas; sono stato operato, nel reparto di chirurgia B diretto dal Prof Bassi, dal Prof. Roberto Salvia e dal Dott. Giuseppe Malleo.
Mi ero presentato con una maglietta dove c'era stampata, all'altezza giusta, la foto dell'intervento a cui sarei stato sottoposto e sopra la scritta "Maneggiare con cura".
Ebbene, adesso posso affermare di essere stato trattato con "estrema" cura da tutti.
Devo dire di aver trovato un reparto di professionisti seri, scrupolosi e attenti alle esigenze del paziente, sempre pronti e disponibili a qualunque spiegazione.
Nessuno si è mai negato e si constata dal vivo l'armonia che regna tra tutto lo staff medico; è un piacere avere la visita giornaliera dove arrivano una "nuvola" di medici perchè ci sono anche gli studenti che fanno la specializzazione.
Sia il Prof. Salvia che il Dott. Malleo sono venuti spesso di persona a vedere come stavo e a risolvere eventuali piccoli problemi che via, via si sono presentati.
Sempre tutti molto gentili ed attenti, vorrei citare e ringraziare in particolare Marco Ramera e Valentina Allegrini che pur essendo al primo anno di specializzazione sembrano dei veterani!
Anche tutto il personale infermieristico è stato sempre pronto e attento, sicuramente all'altezza dell'eccellenza dell'intero reparto.
Credo di non aver mai avuto tante analisi, per ogni cosa che si presentava, quante nei 15 giorni di degenza.
Adesso sto veramente bene e se ho bisogno di qualche chiarimento invio un email ai miei Dottori di riferimento che prontamente mi rispondono ed anche questo non è poco!!
Non ci si sente mai soli, o addirittura un po' abbandonati, come capita purtroppo in altre strutture ospedaliere.
Continuano a seguirmi per sapere l'esito della chemioterapia e poi tra circa tre mesi mi vogliono rivedere.
Quindi complimenti a tutti e GRAZIE di cuore per tutto.
Marzio
Ringraziamenti
A distanza di un anno voglio ancora ringraziare tutta l'equipe del Prof. Claudio Bassi per la loro competenza, professionalità, disponibilità e gentilezza. Il 27 luglio del 2012 sono stato operato iniziando un percorso difficile e doloroso, che si è concluso in maniera ottimale grazie al loro tempestivo intervento.
Giorgio Colombo e famiglia.
Recensione Istituto del Pancreas 2013
Sono stato ricoverato presso la chirurgia B del policlinico di Verona, dove sono stato accolto dalla caposala signora Personi. Sono stato sottoposto a intervento chirurgico e dopo 10 giorni sono tornato a casa.
Mi sembra che tutto sia andato bene, grazie a tutti per la professionalità e per l'umanità dimostratami.
La buona sanità esiste ancora!
Ringraziamenti Dott. BRAZZAROLA
Sono la figlia di Loro Giulia, operata il 10 maggio 2012 dal fantastico Dott. BRAZZAROLA. Insieme alla sua equipe ha fatto un ottimo lavoro su mia madre, diciamo pure che le ha salvato la vita! Persona di GRANDE UMANITA' e DISPONIBILITA' insieme ai suoi collaboratori, non finirò mai ne io ne mia madre di RINGRAZIARLO per il suo operato.
Con l'occasione porgo a lui ed alla sua Equipe i Migliori Auguri di un Sereno Natale e Felice Anno Nuovo!!!
Grazie da LORO GIULIA E MARTINI DONATELLA.
Grazie
4 anni fa mio padre è stato operato di tumore alla testa del pancreas. Il decorso post operatorio non è stato positivo ma lui c'è l'ha fatta grazie soprattutto alla competenza del dott. Falconi, grande uomo e grande medico. Mi rammarica sapere che non faccia più parte di questa equipe e mi spiace che il Dott. Bassi (uomo di grande competenza medica) si sia lasciato sfuggire un professionista validissimo come il dott. Falconi..
Grazie Falconi e in bocca al lupo.
Angela
grazie
Grazie infinite al Prof. Falconi, un uomo poi un chirurgo.. A Roma dove vivo non c'è stato medico che non abbia voluto portarmi in sala operatoria per eseguire un intervento demolitivo... Dopo varie peripezie sono arrivata a Verona, ove il Prof. Frulloni, dopo avermi fatto fare accertamenti che a Roma non mi avevano mai richiesto, e dopo aver interpellato il Prof. Falconi, ha deciso di aspettare e tenere sotto controllo il tumore... Io ad 0ttobre è 1 anno che convivo con questa neoformazione, ma sto bene, sta lì e in quest'anno non e' cresciuta... Grazie a questi due angeli, che hanno voluto aspettare e non studiare sulla mia pelle (a differenza di tutti i medici che mi hanno visitato), ho gia trascorso un anno.
Quando sarà il momento, loro saranno gli unici a cui io affiderò la mia sorte... Grazie.
Esperienza negativa
Sono stato ricoverato per diverso tempo nella sezione del Dott. Salvia per un colangiocarcinoma della via biliare (confluenza biliare). Mi hanno inizialmente sottoposto a vari esami radiologici e poi al posizionamento, molto fastidioso ma necessario, di un catetere biliare esterno. Poi e' iniziato il calvario, nel senso che passavano i giorni e non si capiva che cosa volessero fare (operare non operare, chemio, radio). I medici sfuggivano letteralmente (ore passate ad aspettare risposte mai arrivate...). Ogni giorno ne saltava fuori una diversa. Pertanto alla fine me ne sono andato e sono stato operato dal Dott. Aldrighetti all'Ospedale San Raffaele di Milano e, a distanza di piu' di un anno, sto bene. La cosa che mi ha spinto a scrivere è che ho poi saputo che in questo reparto si fa solo pancreas, mentre nel reparto a fianco (che confina pochi metri!) lavora uno dei massimi esperti di fegato e colangiocarcinomi, il Prof. Guglielmi. Ma che modo di fare e' questo? non mi poteva il Dott. Salvia e i suoi collaboratori far operare direttamente dal prof. Guglielmi, che e' competente in tale settore? Ho dovuto prendere, andare a Milano, con tutto quello che ne deriva per me e la mia famiglia.. Ma la cosa che mi chiedo e': se non mi fossi dimesso cosa sarebbe successo? Avrei fatto la cura giusta? Mi avrebbero comunque operato? Credo che onestamente questo non sia un modo serio di lavorare, soprattutto in un Policlinico universitario. Sconsiglio pertanto questo reparto.
Chirurgia B ottimo reparto
Devo solo dire grazie a questo ottimo reparto per l'esperienza vissuta. Ho conosciuto la struttura ed i suoi validi professionisti a causa di una sospetta linfoadenopatia subcentimetrica addominale di carattere infettivo, che poi è stata risolta. Mi hanno inoltre trattato calcoli renali ed una occlusione intestinale.
Grazie!
Situazione critica
La mia mamma è stata operata a dicembre 2011, dopo 6 cicli di chemio, presso reparto di chirurgia del dott. Bassi con intervento di elettroporazione irreversibile inserita in un protocollo di sperimentazione.
Nonostante l'ultima Tac, fatta a Verona a marzo 2012, parlasse di piccola regressione della massa tumorale, il decorso operatorio è andato sempre peggiorando arrivando ad una situazione clinica attuale molto, molto difficile: febbre costante, perdita di peso ormai molto rilevante, alimentazione solo tramite sacche nutrizionali, dolori, stanchezza indescrivibile.
Da verona non siamo più stati contattati in quanto mia mamma è passata sotto le cure dell'oncologo, perchè se il decorso fosse andato bene avrebbe dovuto iniziare con altri cicli di chemio.
Ne approfitto quindi anche per sapere se qualcuno altro ha fatto questo tipo di intervento e mi può dare notizie in merito per un confronto.
Ringrazio in anticipo.
Silvia
Eccellenza
Dopo che a Pordenone nel dicembre 2010 avevano dato tre mesi di vita a mio padre, non abbiamo mollato e il babbo oggi è ancora con noi. Certo, non è stata una passeggiata, con quasi sei mesi di degenza e tre interventi ravvicinati.. Grazie a tutti voi. Daisy, Di Cola, Esposito, Paoletta, Anna, Marchegiani, Salvia, Consuelo, Rossato, Valentina, e tutti quelli di cui non ricordo il nome. Vi vogliamo bene e sarete sempre nei nostri cuori.
Tondat family.
GRAZIE DOTT. MASSIMO FALCONI
Grazie mille a un medico umano, disponibile, e chirurgo competente, Dott. MASSIMO FALCONI (ora Direttore della U.O.C. di Chirurgia dell'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar). A distanza ormai di alcuni anni sono qui, sto bene e lo ringrazio per avermi brillantemente operato e guarito per un "Tumore Intraduttale del pancreas" che stava diventando maligno. Mi hanno mandato da lui che e' un esperto mondiale per questa malattia. Mi ha operato di asportazione del duodeno e testa del pancreas con la colecisti. Se oggi sono qui e vivo una vita normale lo devo a lui. Ringrazio anche il personale infermieristico e i dottori che si sono presi cura di me da ricoverata. E' proprio vero, esistono MISSIONARI della salute e il Dott. Falconi e' tra questi! Non dimentichero' mai la sua umanita' che e' molto difficile da trovare nel mondo medico di oggi (purtroppo).
Non tutti hanno delle critiche
Sono un parente di un ricoverato nel reparto diretto dal Prof. Bassi; mi devo congratulare con tutti i sanitari e non, per le cure, la disponibiliità che dimostrano nel trattare con i degenti e, soprattutto, con i loro familiari. Mio zio ha avuto una lunga degenza e devo dire che se fossi stato al posto di certi medici o infermieri non so come mi sarei comportato con certe persone (parenti), che pensano che sia loro tutto dovuto. Ho avuto contatti diretti e non con la caposala e la segretaria di reparto, che si sono dimostrate molto efficienti e soprattutto umane, con una pazienza infinita e sempre molto disponibili.
Troppa superficialità
Sono una persona che lavora nel settore della sanita' e purtroppo a mia madre e' stato diagnosticato un carcinoma alla testa del pancreas. Mamma e' stata operata dall'equipe del Prof. Bassi e si e' verificata una complicanza abbastanza grave. Qui sottolineo un primo aspetto: nè durante la visita, -rigorosamente in libera professione- nè successivamente, qualcuno si e' preoccupato di spiegarci bene le possibili complicanze dell'intervento, che sembrava una passeggiata. Poi in reparto abbiamo trovato grande confusione e una estrema, inimmaginabile superficialità da parte del personale medico. Non abbiamo mai avuto un medico di riferimento ma dottori, per lo piu' giovani, che ci dicevano cose diverse creando grande confusione. Quando un giorno abbiamo trovato il primario, non sapeva nemmeno di chi si stesse parlando!
Ho ammirato gli sforzi di alcuni singoli e degli infermieri, e li ringrazio. Francamente, dovessi tornare indietro, faremmo una scelta diversa, non per la complicanza che altri medici mi hanno spiegato essere frequente, ma per la globale gestione superficiale della paziente.
Delusione
In base alla mia esperienza non ritengo questo un reparto serio. La mia cartella è ancora aperta, da gennaio mi dovevano richiamare per risolvere il mio problema, ma continuano a negarsi! Visto il peggiorare della mia situazione ho contattato il prof. FALCONI, che mi ha subito operato e guarito. Dove è finita la serietà e professionalità dei tempi di Pederzoli??
esistono ancora missionari della salute! dr. Bassi
Ho avuto la fortuna di approdare all'Ospedale di verona, non vi dico con mille peripezie (per chi è da fuori regione non è semplice) transitando per la Gastroenterologia dove ho trovato nel periodo più difficile e doloroso persone meravigliose, ottimi medici ed infermieri assolutamente professionali, per raggiungere poi il reparto del prof. Pederzoli nel momento del cambio al vertice. Lui dotato di una squisità dolce umana professionalità che ha fatto da continuazione nelle doti riscontrate nel prof. Bassi, di una professionalità, competenza, discrezione, umanità che non esistono nel mondo dei vivi... per quello ancora mi pare un Angelo. E' intervenuto in una situazione difficile e non conta quello che sarà il futuro, di sicuro ha migliorato la qualità di vita e se riuscito ad allungrala solo il destino potrà rispondere, ma ha fatto di sicuro tutto il possibile e anche l'impossibile. L'unico mio cruccio aver dovuto talvolta tirare fuori le unghie per spiegare a qualche infermiera che di mestiere non facevo la passeggiatrice in reparto, ma che ahimè le condizioni di una persona totalmente inferma non consentono visite orarie semplicemente per un saluto. ma poi col tempo, ringraziandoLe per avermi dato la possibilità di poter fare quelle quotidiane operazioni che, se fatte da loro, sotto l'aspetto qualitativo sarebbero state chiaramente migliori ma che per una questione di dignità o imbarazzo il malato preferiva il mio impegno. Alla signora paola della segreteria, un grazie particolare per la gentile professionalità e per aver in qualche modo ascoltato i miei aggressivi sfoghi quando non capivamo che un invalido al 100% non ha bisogno di alcuna autorizzazione per l'assistenza. Infatti, per non distrurbare chi poi era in un momento più critico rispetto a lui, era piacevole anche per me respirare aria diversa.
E se si sapesse che a VERONA non sono stata indirizzata da medici della specialità, ma da un medico sportivo di una società calcistica di serie A che dovrebbe avere conoscenza dettagliata solo per traumi sportivi.. la dice lunga sul fatto che i luminari purtroppo restano nascosti ai più.. ma come si fa ad invidiare le competenze altri??? Mettiamole a frutto e ringraziamo Dio che non siamo dovuti emigrare chissà dove!!!!
Grazie mille a tutti voi... al dott. Bassi che non dimentico di fronte a una mia velata domanda di certezze che non esistono rispose... Sul camice legge prof. che sta per Professore.... non per PROFETA! quanta energia mia ha dato con quelle parole... pur non dicendomi nulla!!!
Continuate cosi.. Grazie dr. Brazzarola
L'intervento è avvenuto con successo il 30 gennaio 2012!! Un RINGRAZIAMENTO SPECIALE al Dott. BRAZZAROLA che, con GRANDE competenza, SQUISITA simpatia e GRANDE umanità, svolge, UNITO AL SUO STAFF, il suo "lavoro" con Grande Dedizione.
Faraoni ESTER DI 84 ANNI e la sua famiglia hanno notato questi IMPORTANTI requisiti!!
ma cosa e' successo?
Scrivo a nome di mio padre che ha avuto un tumore al pancreas diagnosticato nel 2008. Andammo a Verona dal prof. Pederzoli. Purtroppo non era operabile e quindi fece chemioterapia e radioterapia. Venne poi sottoposto a una terapia sperimentale, la radiofrequenza. Fu operato dal prof. Bassi che in effetti non ci spiego' i possibili effetti collaterali. Purtroppo la radiofrequenza diede gravi complicanze (emorraggia dal duodeno) e papa' rischio' di morire ma alla fine riuscirono a salvarlo. Ricordo l'impegno di tanti giovani medici e di un uomo che non dimentichero' facilmente, il prof. Falconi, a cui dobbiamo la vita di papa'. Recentemente papa' e' stato nuovamente a Verona per la progressione di malattia -la radiofrequenza non e' servita. Purtroppo il Prof. Pederzoli e' in pensione e in reparto abbiamo trovato, rispetto a prima, più confusione e meno disponibilita' nei medici.
Grazie Pederzoli, grazie Falconi, ma questi ormai sono via da Verona...
Grazie dott. Falconi
Grazie all'equipe del Prof. Pederzoli oggi festaggio tre anni dall'operazione insieme a mio marito ed al mio bambino. un grazie particolare al Dott. Massimo Falconi, a cui mi sono affidata e che a volte anche solo telefonicamente mi tranquillizza.
Un ottimo reparto.
grazie di cuore dr. Butturini e staff tutto
Nel luglio 2007 grazie ad un'ecografia fatta per un colica renale, i medici dell'Ospedale di Porretta Terme hanno riscontrato un tumore al pancreas. Un professore di Bologna vista la situazione mi ha consigliato di farmi visitare a Verona dall'equipe del Prof. Pederzoli. Ho preso appuntamento e sono stato visitato dal Dott. Butturini che mi ha consigliato subito l'intervento chirurgico. Lo stesso dottore mi ha operato il 29/10/2007, intervento di oltre 10 ore dovuto anche a situazioni precedenti. Il mio ricovero è durato complessivamente 4 mesi e mezzo e questo mi ha permesso di conoscere tutto il personale (Professori, Dottori, Specializzandi, Infermieri e personale vario). Ho notato soprattutto l'amore e la professionalità con cui tutti si prodigano con i pazienti. Ringrazio tutti di cuore e vi ricorderò per sempre.
Grazie di cuore prof. Pederzoli e dott. Falconi
Il mio fidanzato fu ricoverato nel reparto di chirurgia generale B 5 anni fa, dopo 1 mese di ospedale a vallo della Lucania (SA). qui capimmo solo che si trattava di una massa dal diametro di 13 cm. e partimmo portando con noi tanta speranza. Giuseppe fu operato dal prof. Pederzoli e dal dott. Falconi; purtroppo qualcosa andò storto e partì una emorragia che gli stava costando la vita. il prof. non mollò e in serata fu ripreso l'intervento ma le speranze non erano molte. Ricordo ancora come se fosse adesso quando Pederzoli salì in reparto alle due di notte e ci disse che era soddisfatto dell'intervento e che era stato un miracolo e non dovevamo ringraziare lui. un'esperienza che mi ha segnato la vita che oggi ricordo e ancora mi fa venire la pelle d'oca. ringrazio vivamente tutta l'equipe del prof. Pederzoli per la gentilezza e la disponibilità verso chi come noi intraprese un viaggio di speranza lontano da casa. oggi Giuseppe sta bene, continua con i controlli... anche se dovrebbero essere più costanti! la mia testimonianza vuole essere di aiuto a chi crede che malattie del genere non possano risolversi, vi dico solo che il 90% della guarigione è dovuto al modo in cui si affronta la malattia: coraggio, forza e allegria, queste le parole chiave.
LUANA
a cosa serve controllarsi se poi va cosi
ho prenotato qui la visita per mio padre, perchè i medici di Palermo mi avevano dato una speranza. le parole sono state queste: non ci sono metastasi, è un tumore al nascere, l'intervento è difficile ma operabile con un ciclo di chemio, tutto puo' riuscire. qui a verona hanno confermato la diagnosi ma tutto si stabiliva dopo l'intervento. mio padre aveva gia' subìto un intervento al colon, sempre per un tumore, circa un anno fa. ha fatto mille controlli, esami di tutti i tipi risonanze e di più. mio padre non c'è la fatta il giorno dell'intervento, perchè tagliando hanno trovato un campo seminato, aveva l'addome pieno.... giorno 22-09-10, dopo l'intervento, ha avuto complicanze, emorragia e arresto cardiaco e si è spento l'indomani... A cosa servono tutti i controlli ed esami se poi non si vede cosa sta succedendo dentro di noi.. è inutile fare i marcatori tumorali se poi danno esiti sbagliati.... Come mai un campo seminato cosi si nasconde a tutti i mille controlli...?
Ma Casetti che fine ha fatto?
Aveo 14 anni quando ho conosciuto il prof. Pederzoli. Appena arrivai nel reparto mi guardo' e mi disse SE NON TI GUARISCO MI SPARO SUI C..
Che grande... Grazie professo'...
P.S. Ma il dottor CASETTI che fine ha fatto?
grazie Prof.Pederzoli
Un grazie di cuore al Prof. Pederzoli per l'umanità e competenza con cui ha trattato il caso di mia madre. Per noi non è stato facile trasferirci da Napoli a Verona per affrontare l'intervento, ma non ci siamo sentite mai sole, grazie alla grande umanità di tutta l'equipe del Prof.Pederzoli. Un ringraziamento particolare al dottor Falconi che ha operato la mia mamma e alla segretaria del professore, signora Paola, per la sua disponibilità. Non vi dimenticherò mai. CHE DIO VI BENEDICA TUTTI, IN PARTICOLARE TE PROF.PEDERZOLI.
plauso al prof. Pederzoli
Sono una cittadina di Catanzaro che, per una patologia pancreatica, è dovuta partire per un intervento chirurgico a Verona, e precisamente al Policlinico G.B.Rossi nel reparto diretto dal Prof. Paolo Pederzoli.
Con grande piacere esprimo a tutte le persone che leggeranno questa lettera, la serenità con cui ho vissuto il mio ricovero durato circa 30 giorni.
Potrete immaginare cosa significa affrontare un importante intervento chirurgico e lasciare la propria famiglia a 1200 km di distanza.
Il mio riferimento è stato il Prof.Claudio Bassi che da subito con la sua chiarezza e la sua professionalità mi ha tranquillizzato comunicandomi la necessità di fare l’intervento. Dopo un mese sono stata chiamata per il ricovero ed il conseguente intervento e vi posso assicurare che la professionalità e l’amore di tutta l’equipe del Prof.Paolo Pederzoli, mi hanno aiutato ad affrontare con coraggio e ottimismo questo momento delicato della mia vita, per cui voglio esprimere tutta la mia gratitudine per l’umanità e l’attenzione instancabile con cui lavora tutto il personale del reparto.
Credetemi mi sono sentita protetta e sicura, grazie Prof.Pederzoli, grazie infermieri tutti, grazie a tutto il personale, che Dio vi Benedica tutti.
Anna Briatico
GRAZIE
Non posso far altro che confermare le opinioni di altre persone, ringraziando tutto il personale del reparto; in particolare il dott. Falconi che mi ha operato e anche gli specializzandi che ci seguono veramente con tanta delicatezza e passione. Un GRAZIE di cuore a tutti !!!!
grazie ma...
un grazie mille al dott. Bassi e al dott. Roberto Salvia che hanno seguito mio padre. ma devo rilevare che si sono dimenticati di spedirmi l'esame istologico (purtroppo positivo) e solo dopo 5 mesi mi sono recato in reparto e ho scoperto la cosa. ritengo responsabile in primo luogo la segreteria del reparto e il dott. prof. Pederzoli che mi ha liquidato dicedomi "caro mio doveva interessarsi prima a suo padre" . alla fine si era preso l'impegno di indagare ma a distanza di sette mesi non ho ancora ricevuto una telefonata...
grazie
Sono trascorsi solo pochi mesi da quel fatidico 24 dicembre 2007 e non posso dimenticare la grande professionalità e umiltà di un uomo chiamato prof. Bassi. Grazie per avermi dato la vita.
Non capita tutti i giorni (almeno a Napoli) di programmare un intervento il 24 dicembre ed essere efficientissimi pur trovandoci in un periodo festivo.
Al suo staff, alla sua equipe ed al personale tutto un grosso ringraziamento.
Grazie
mille grazie al prof Paolo Pederzoli e alla sua equipe e a tutto il personale siete veramente umani e competenti.
Grazie !!
Questo commento arriva un po' in ritardo, purtroppo mio padre non ce l'ha fatta. E' assolutamente doveroso però riconoscere la competenza, l'umanità e la professionalità di tutto il personale. E' gente che ci mette il cuore e lo dimostra. Un ringraziamento particolare al Dott. Salvia.
grazie di esistere
che posso dire devo la mia vita al mio prof paolo pederzoli grande medico e persona
grazie
Vorrei ringraziare tutta l'equipe e l'intero reparto per la professionalità unita ad una rara umanità.
In particolare ringrazio il professor Bassi che con grande sensibilità mi ha spiegato il percorso che avrei dovuto affrontare, incoraggiandomi ma anche parlando con franchezza.
Ringrazio il dott. Butturini per l'audacia e la maestria con cui ha trattato la mia patologia.
Le infermiere e tutto il personale medico del reparto per il loro inesauribile lavoro, che mai dimentica un sorriso o una parola di conforto.
Se ho ripreso a svolgere una vita normale (!!!) lo devo a tutti loro...
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