Chirurgia del pancreas Policlinico Verona Borgo Roma
Recensioni dei pazienti
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Grata
Posso solo essere grata a questi medici che mi hanno davvero salvata da un brutto ospite. Professionali, umani, vicini al paziente. Ringrazio che ci siate.
Grazie in particolare al dottore Landoni e al dottor Esposito, oltre che a tutta l'equipe medica che mi ha operata. Ringrazio anche tutto il personale sanitario.
Drenaggio chirurgico di pseudocisti
Volevo complimentarmi con il reparto di Chirurgia del pancreas ed anche con gli endoscopisti per la competenza e la disponibilità. Desidero ringraziare in modo particolare il dottor Luca Landoni e il dottor Crinò. Mio marito è stato ricoverato 3 mesi al civile di Brescia per una infezione, operato inutilmente al rene che poi si è rivelato che era sano, così hanno fatto una toelettatura. Poi si scopre una pseudo cisti alla coda del pancreas che, tra vari drenaggi e antibiotici, non sono riusciti a curare.
Per fortuna mi sono rivolta al dottor Landoni, che lo ha preso in cura e finalmente sono riusciti a debellare la fistola con un intervento di pseudocistogastrostomia, posizionando 2 stent. In 2 giorni la febbre è passata e dopo un mese nella Tac la cisti non si vedeva più e mio marito, dopo aver passato di tutto e una grande sofferenza, sta bene.
Grazie dottor Landoni per averci fatto vedere di nuovo la luce. Grazie a tutti i medici e gli infermieri del reparto.
Adelina e Leo
Esperienza positiva
La mia mamma è stata operata di un tumore maligno al pancreas.
E' stata seguita da dottore Luca Landoni. Volevo ringraziare al dott. Landoni e tutta l'equipe medica che ha dimostrato altissimo livello di professionalità e disponibilità. Un grazie a tutti.
Auguro che possiate proseguire con altrettanto successo e soddisfazione il vostro lavoro.
Ringraziamento
Medici gentilissimi e professionalmente preparati. Mi hanno seguito con tanta benevolenza e fatto sentire sempre a mio agio. Li ringrazio.
Infermieri gentilissimi e preparati.
Professionalità e umanità
Grazie al mio medico di base, dopo una serie di esami, vengo indirizzata alla Chirurgia del pancreas di Borgo Roma a Verona. Il dott. Luca Landoni mi spiega subito come saranno gli sviluppi della mia patologia con serenità e semplicità, proponendomi una serie di esami che faccio nella stessa struttura in day hospital e all'ospedale di Borgo Trento, tutto organizzato in 4 giorni dal reparto, visto che io vengo da fuori provincia.
Forse per tanti sarà normale, ma io sono rimasta stupita dall'organizzazione, competenza, gentilezza e professionalità di tutti. In momenti dove molti contestano la nostra sanità pubblica, posso affrontare il mio percorso di cura sicura di trovare persone preparate professionalmente e con grande umanità, dandomi quella serenità che anche a loro auguro.
Operata a 16 anni per un tumore pancreatico
Un grazie di cuore a tutto lo staff della Chirurgia del Pancreas del prof. Claudio Bassi, al prof. Roberto Salvia, al prof. Ruzzenente della Chirurgia del Fegato, al prof. D'Onofrio della radiologia e a tutti coloro che hanno collaborato (direttamente e indirettamente) alla migliore riuscita dell' intervento.
Un grazie speciale al dott. Luca Landoni, che da subito ha preso a cuore il caso di nostra figlia, particolarmente delicato anche per la sua giovane età, e che ha trovato sempre le parole e le modalità migliori per farle comprendere la sua patologia e a spiegarla anche a noi genitori, e che ci ha accompagnati con grande professionalità, umanità e vicinanza in questo percorso.
Un grazie a tutto il personale del Day Hospital, della Terapia Intensiva e in particolare della Degenza della Chirurgia del Pancreas: medici, specializzandi (che con la loro empatia, giovane e fresca presenza e vivace passione per la loro professione, hanno reso la degenza a nostra figlia molto più leggera e significativa), infermieri (che ci hanno fatto subito sentire a casa adoperandosi in ogni modo) e addetti ai vari servizi (tutti sempre molto sensibili).
Abbiamo incontrato tante belle figure che hanno aiutato e sostenuto nostra figlia non solo dal punto di vista medico ma anche umano per la loro grande sensibilità e che in qualche modo hanno lasciato in nostra figlia il ricordo, pur nella difficoltà della situazione, di un' esperienza ricca di valori e vicinanza.
Grazie anche alla dott.ssa Marinelli, psicologa, che subito si è resa disponibile a sostenerci e alla dott.ssa Cingarlini che da ora in poi, come oncologa specializzata in tumori rari, seguirà nostra figlia.
E' stato molto bello vedere anche la collaborazione attiva tra i medici delle varie specializzazioni e come ognuno abbia, di volta in volta, messo a disposizione le proprie competenze.
Nostra figlia sta tornando a vivere in pieno la normalità della sua vita, non lasciandosi alle spalle questa difficile esperienza come un "brutto ricordo da cancellare" ma come occasione di crescita umana e di maturazione, grazie anche alla presenza generosa e significativa di tutto il personale incontrato al Policlinico G. B. Rossi di Verona Borgo Roma.
Grazie a tutti di cuore!
Senza parole
Mio marito, operato per un adenocarcinoma cefalopancreatico di 2 cm. subito definito resecabile, è morto lo scorso 19 dicembre 2021 dopo 35 giorni di ricovero (23 in intensiva) e dopo aver subìto l'asportazione totale del pancreas. E' stato un calvario lungo e doloroso, un accavallarsi di diagnosi e di sentenze. Avevo spinto io mio marito ad andare a Verona perchè definito uno dei centri migliori per queste patologie ed ora vivo con un grande rimorso. Lui si fidava di me e pensava di aver trovato degli angeli...
Errore/ ritardo diagnostico
Mio padre, 67 anni, dopo un periodo di dimagramento (senza alcun altro sintomo) diventa itterico. Viene ricoverato all'Ospedale Niguarda di Milano, dove gli viene inserito uno stent biliare e gli vengono fatte due biopsie, entrambe con esito negativo per neoplasia. La tac e l'ecoendoscopia segnalano la presenza di una massa di circa 2 cm. alla testa del pancreas. Il primario dà indicazione all'intervento di duodenocefalopancreasectomia, tuttavia preferiamo sentire un altro parere e ci rivolgiamo al San Raffaele di Milano, dove pure il Prof. Falconi dà indicazione all'intervento.
Sul web vedo che la Chirurgia del pancreas di Verona è nota per grande competenza (mio padre vi giunge convinto che quello sia il posto giusto in cui subire l'operazione). Ci rechiamo in visita dal primario, Prof. Bassi, il quale fornisce una interpretazione diagnostica diversa: a suo dire il valore appena sopra la media del marcatore Ca 19.9, la negatività delle biopsie, la presenza di tessuto cicatriziale in tutto il pancreas, ecc.. fanno propendere per una pancreatopatia di natura non neoplastica. Chiediamo dell'intervento chirurgico, ci viene detto che è assai prematuro parlarne, di non pensarci neppure ("non mettete il carro dinanzi ai buoi" furono le parole del professore). Viene data indicazione a mandare via mail il risultato di una risonanza magnetica, già in programma, e ci viene detto che il caso verrà discusso in equipe.
Torniamo a casa rianimati da grande speranza! Dopo pochissimi giorni spediamo il risultato della risonanza... rimaniamo in attesa di una telefonata che ci aggiorni sull'esito della discussione in equipe, che non arriva mai. Dopo UN MESE arriva una telefonata per dirci che il radiologo (non l'equipe) ha visto la documentazione e si dà indicazione ad un'ulteriore biopsia.
Nel frattempo lo stent biliare emigra, per cui ci rechiamo in Humanitas, vicino al nostro domicilio, per un reinserimento. Nell'occasione viene fatta una Tac: la massa è cresciuta ed ora lambisce la vena mesenterica: quello che era un tumore borderline resectable, diventa un tumore localmente avanzato su cui non è più possibile intervenire chirurgicamente. Il treno è perso per sempre. Mio padre era tra quel 20% di pazienti operabili ed ora non lo è più. Viene anche effettuata un'ulteriore biopsia, che dà ancora esito negativo, tuttavia in Humanitas si raduna un'equipe multidisciplinare che dà indicazione a procedere con un trattamento chemioterapico.
Mia madre, e io anche, riponiamo ancora fiducia nel primario di Verona. A distanza di 6 mesi ci rechiamo ancora in visita da lui, il quale afferma che prende sempre più corpo l'idea di una pancreatopatia. Mio padre morirà di adenocarcinoma pancreatico localmente avanzato, confermato da una biopsia.
Siamo andati fino a Verona a cercare la salvezza, quando era sotto casa!
Aggiungo che a Verona la quantità dei casi presi in carico, a mia impressione, non permette di seguirli, che è imbarazzante doversi sempre confrontare con specializzandi e che venga proposta la biopsia percutanea come gold standard quando le linee guida (basta leggere) affermano altro.
Grande professionalità, grande umanità
Nell'ottobre 2018 mi è stato diagnosticato un tumore neuroendocrino alla coda del pancreas. Una massa di 8 cm. che doveva essere asportata. La prima visita con il prof. Claudio Bassi mi ha subito fatto capire di essere in buone mani. Dopo altri esami, mi hanno consigliato di intraprendere una terapia sperimentale (radiometabolica) all'istituto di ricerca IRST di Meldola (FC) per cercare di ridurre la massa. Dopo 5 sedute nell'arco di 20 mesi ho completato la terapia, con risultati inferiori alle aspettative. Dopo ulteriori esami e visite con la dott.sa Cingarlini (reparto Tumori rari) e il dott. Luca Landoni, è stato programmato l'intervento, che poteva essere complesso vista la massa e i molti vasi presenti.
Nell'aprile del 2020, in piena pandemia Covid-19, sono stato operato dal dott. Landoni. L'intervento è riuscito perfettamente e non sono emersi problemi particolari o "brutte sorprese" (si temeva un coinvolgimento anche di colon o stomaco). La convalescenza è stata buona, per fortuna non si è verificata la temuta fistola pancreatica, anche se ho avuto invece una fistola chilosa, che però con qualche giorno di digiuno e poi una dieta senza grassi si è risolta abbastanza velocemente.
Dopo una degenza di 3 settimane sono tornato a casa e nei mesi successivi mi sono completamente ripreso. In reparto mi sono trovato benissimo ed ho apprezzato la competenza e gentilezza di TUTTO il personale, a tutti i livelli. Anche nei mesi successivi ho trovato sempre grande disponibilità da parte dei medici del reparto a chiarire i miei dubbi e i miei problemi.
Dopo 6 mesi la RMN di controllo è andata bene, e il dott. Landoni mi ha rassicurato e dato consigli utili. Il mio intervento è stato piuttosto difficile (splenopancreasectomia distale e colecistectomia), ma è stato eseguito in maniera magistrale e lo dimostra il fatto che ora gli esami dicono che sono "pulito". Spero di rimanerlo ancora per molto, ma in ogni caso nessuna altra equipe poteva fare di meglio.
Mi sono affidato a dei veri ANGELI che mi hanno salvato la vita, e mnemotecnici sarò sempre riconoscente. Grazie dott. Landoni, grazie prof. Bassi, grazie a tutto il grandissimo reparto di Chirurgia del Pancreas di Verona!
Duodenocefalopancreasectomia
Un ringraziamento particolare al dott. Luca Landoni, che mi ha preso in carico mostrando competenza e serietà spiegandomi e illustrandomi in modo semplice ma efficace l'intervento: duodenocefalopancreasectomia con colecistectomia. Intervento eseguito il 13 novembre del 2019. Devo dire che ero andato al consulto con il dott. Luca Landoni ma ero propenso a non operarmi.
Desidero ringraziare fortemente il chirurgo e tutto il personale medico ed infermieristico del reparto di Chirurgia del Pancreas. Ho notato una elevata professionalita' e un senso di umanita' che mi hanno dato un forte aiuto in tutto il periodo di degenza.
Vi sarò per sempre grato.
Intervento tumore pancreas
Quasi cinque anni fa sono stata operata dal Dott. Luca Landoni per un adenocarcinoma del pancreas. Prima sono stata sottoposta a trattamento chemioterapico per ridurre il tumore e poter così intervenire.
Non mi dilungo, voglio solo ringraziare il dott. Landoni per la professionalità e la capacità di rapportarsi con i pazienti. Spero, inoltre, che la mia esperienza dia coraggio alle persone che hanno da poco affrontato l'intervento. Non è un percorso facile, ma sono ancora qui circondata dai miei cari.
Grazie ancora!
ENCOMIO
Desidero ringraziare tutto il personale medico ed infermieristico del reparto di Chirurgia del Pancreas. All'interno di tale reparto ho riscontrato un elevata professionalità e organizzazione, inoltre l'ambiente si è contraddistinto per gentilezza e umanità, doti che mi hanno dato un concreto aiuto nell'affrontare il mio intervento al pancreas con serenità. Impossibile dimenticare i sorrisi e il senso di sicurezza trasmesso da tutto il personale del reparto. Inoltre sono rimasta colpita dall'attenzione degli infermieri e del personale socio sanitario nei confronti dei pazienti, in quanto per ogni mansione che essi svolgevano cambiavano i guanti, e nel periodo in cui era scoppiata l'emergenza Coronavirus per la sicurezza e prevenzione di tutti i pazienti, hanno limitato gli spostamenti all'interno del reparto.
Infine voglio encomiare il Dott. Luca Landoni, il quale mi ha preso in carico mostrando serietà e competenza, spiegandomi in modo semplice ma efficace l'intervento al quale sono stata successivamente sottoposta; intervento che è risultato molto meno invasivo rispetto ad interventi che mi erano stati proposti da altri dottori in altre strutture ospedaliere. Un altro doveroso encomio è doveroso nei confronti del chirurgo De Pastena Matteo, il quale ha svolto correttamente l'intervento e al mio risveglio ha saputo rassicurare me e i miei familiari.
Grazie mille.
Cordiali saluti.
Maria Neve Paoli.
Intervento svolto il: 09/02/2020
Duodeno-cefalo-pancreasectomia
Sono stato operato in novembre 2016 per adenocarcinoma della testa del pancreas di circa 2 centimetri di diametro.
Fortunato per diagnosi rapida (ittero), tipo di malignità (intermedia), sede neoplastica e scelta della sede chirurgica (Verona, Ospedale Borgo Trento, reparto chirurgia del pancreas).
Sono stato operato dal professor Roberto Salvia, medico di indubbie capacità, sempre disponibile, gentile ed empatico, che raccomando con estrema certezza.
Grazie dott. Landoni
Sono la moglie di un paziente operato lo scorso 24 gennaio di adenocarcinoma alla testa del pancreas.
Come si puo immaginare, l'ansia legata alle mogli, ai figli e a tutti i parenti delle persone malate è sempre molto alta... soprattutto quando arriva il giorno dell'intervento tanto atteso e sperato dopo 6 mesi di chemioterapia.
L'intervento e' riuscito, dopo 9 ore di attesa interminabile, ed avrò sempre in mente l'arrivo in sala di attesa del chirurgo dott. Luca Landoni che ci chiamava e ci veniva incontro rassicurandoci subito che tutto era andato bene.
Nonostante qualche complicanza successiva, ma prontamente curata da tutto il reparto chirurgia pancreatica, ora siamo a casa nostra.
Mio marito dovrá affrontare altre cure, ma il grosso passo e' stato fatto.
Grazie al dott. Landoni, bravissimo medico chirurgo.
Non finirò mai di ringraziarvi
Voglio ringraziare il personale medico e infermieristico di questo reparto di eccellenza, per la professionalità e le qualità umane che mi hanno dimostrato; in particolare voglio ringraziare di cuore il dott. Luca Landoni che mi ha ridato la vita per la seconda volta, mi ha seguito con grande competenza e umanità, dall’inizio del mio calvario, fino all’intervento andato a buon fine.
Bravissimi ancora, grazie a tutti.
Unici
Staff professionale, competente e soprattutto umano.
IL MIGLIOR STAFF CHIRURGICO DEL PANCREAS
INTERVENTO DI DUODENOCEFALOPANCREASECTOMIA PILORO PRESERVING E COLECISTECTOMIA.
Il miglior staff competente del pancreas. Dirigente di II livello del reparto il prof. Claudio Bassi. Competenti e professionali tutti e con una buona dose di umanità. Ricordo con piacere e gratitudine i medici chirurghi e i medici riabilitatori del respiro e motorio, essendo io affetta anche da sclerosi multipla.
Infine, ma non meno importanti, gli infermieri e le OSS, sempre pronte a pulirti e tenerti in ordine... Che grande lavoro.
Grazie di tutto e di avermi salvato la vita e curata a modo.
Angeli che mi hanno ridato la vita
A distanza di 8 mesi ho deciso di raccontare la mia esperienza su questo sito per dare un po’ di speranza a persone che, come me prima, non ne hanno.
Non nascondo che il cammino per la mia guarigione è stato molto lungo e difficile, ma devo ammettere che se si incontrano persone eccellenti, come è capitato a me, con grandi doti sia lavorative che umane, allora tutto risulta più sopportabile.
La mia storia ha inizio nell’ottobre del 2016 con la nascita del mio secondo figlio.
Durante la fine della gravidanza avevo dei valori molto alti delle transaminasi, cosa che è abbastanza normale, però subito dopo il parto, quando questi valori in teoria devono rientrare, i miei sono rimasti alti. La mia ginecologa, prima persona che devo veramente ringraziare per la sua scrupolosità, non si è accontentata e mi ha fatto fare una ecografia addominale, da qui si sono accorti che avevo un”ombra” alla testa del pancreas.
Inizia cosi il mio pellegrinaggio in vari studi medici dove ognuno diceva la sua, fino a che non mi viene fatta una biopsia .
Il risultato arriva in 3 o 4 giorni, quindi molto velocemente, l’unico problema è che non era un risultato certo, ma era in dubbio tra un tumore benigno e uno maligno.
Non certo soddisfatta, mi rivolgo ad un professore dell’IST di Genova, il professor Sergio Bertoglio, grandissima persona con un elevata umanità e professionalità, che fin dal primo incontro mi fa sentire una vera persona e non un numero o un caso.. come altri dottori fino a quel momento mi avevano fatto sentire.
Vista la buonissima impressione che mi ha suscitato, decido di affidarmi a Lui, che mi consiglia di andare all’istituto del pancreas di Verona con dirigente il professor Claudio Bassi.
Da quel momento nella mia vita c’è stata una svolta positiva, il primo appuntamento a Verona mi è stato dato a maggio del 2017, vengo visita personalmente dal professor Bassi, che decide di prendermi in cura affidandomi al suo magnifico staff.
Dopo la revisione dei vetrini della biopsia e tutta una serie di esami specifici rifatti a Verona, sono finalmente riusciti a darmi una diagnosi precisa: neoplasia neuroendocrina alla testa del pancreas a crescita lenta (tumore maligno raro).
Con questa nefasta diagnosi mi affido a loro, che con infinita professionalità mi prendono in cura organizzandomi prima 5 cicli di radioterapia all’IRST di Meldola (Forlì), visto che il mio tumore era borderline e prima di operarmi sarebbe stato meglio che si fosse rimpicciolito.
Qui voglio aprire una parentesi positiva per l’ospedale di Meldola, dove ho incontrato dottori veramente preparati che durante i ricoveri di tre giorni in cui ti iniettano il radio farmaco e in cui ti trovi rinchiusa in una stanza doppia senza poter aver contatti col mondo esterno perché radioattiva, loro erano ,insieme a tutto il personale infermieristico, gli unici che riuscivano a tirarti su anche moralmente e riuscivano sempre a strapparti un sorriso.
A luglio 2018 finalmente finisco la radioterapia e dopo altri controlli sempre a Verona si nota un rimpicciolimento del tumore di circa il 30%, a detta di tutti un ottimo risultato.
Tra un esame e l’altro il 31 ottobre mi fissano le visite preoperatorie e dopo circa una settimana mi chiamano per darmi la data dell’intervento.
Il 9/11 vengo operata dal dott. Tuveri, l’operazione risulta più lunga (11 ore di intervento al posto di 6) e più complicata del previsto, una pancreasectomia totale con reimpianto di vena splenica, ma grazie alla grande esperienza dello staff medico che mi segue tutto va per il meglio, dopo una notte in osservazione in terapia intensiva e 10 giorni in reparto sono stata dimessa.
Da novembre a oggi mi hanno già fatto una risonanza sempre in questo magnifico centro, per vedere che non ci siano recidive e me ne hanno già prenotata un altra per inizio settembre.
Approfitto per ringraziare di cuore in primis il professor Claudio Bassi, uomo di grandissimo intelletto e umanità che, nonostante i suoi mille impegni, riesce sempre con piccolissimi gesti a trasmetterti una grandissima fiducia e la consapevolezza che sei capitata nel posto giusto per combattere questa terribile “battaglia”.
Voglio ringraziare poi il dott. Luca Landoni, che fin dalla prima visita si è dimostrato sempre molto competente e disponibilissimo a rispondere alle mie mille domande, con grande pazienza e umanità.
Il dott. Massimiliano Tuveri che mi ha operato e durante la degenza è stato sempre pronto a rassicurare sia me che mio marito.
La dott.ssa Sara Cingarlini che fin dal primo incontro mi ha fatto sempre sentire a mio agio e si è sempre resa disponibile a risolvere qualsiasi problema, anche quelli di minore importanza ma che in quei momenti sembrano insormontabili, e mi ha sempre regalato sorrisi per rendere meno buio tutto il mio percorso.
La dott.sa Ilaria Trestini che mi ha seguita pre e post operazione rendendosi sempre rintracciabile e disponibile coi i suoi consigli.
Questo reparto fa parte sempre di un ospedale e tratta sicuramente patologie non facili ma la mia degenza è stata supportata egregiamente da questi Angeli (medici di reparto,infermieri, e tutte le persone che lavorano qui) che si prodigano, dal primo all’ultimo a rendere la vita del paziente meno triste e nonostante le tante richieste di tutti hanno sempre un sorriso o un atto di gentilezza, per questo devo dire che io mi son sempre sentita una persona e non un “caso”.
Voglio ringraziare veramente tutte queste fantastiche persone che dedicano giorno per giorno la loro vita agli altri e che mi hanno fatto rinascere permettendomi di veder crescere i miei figli, per la mia personale esperienza mi sento di raccomandare il prof. Bassi e tutto il suo staff a chiunque si trovi nella mia stessa situazione.
Intervento GIST
18 mesi fa ho subìto la resezione del III e IV segmento duodenale a causa di un GIST (tumore stromale gastrointestinale) presso il reparto di chirurgia del pancreas di Verona. Anche se in ritardo, vorrei ringraziare in primis il Prof. Bassi e il Dott. Romero per l'accoglienza durante la prima visita e poi, senz'altro e a gran voce, il Dott. Giovanni Marchegiani che ha svolto il delicatissimo intervento e che tuttora mi segue.
Tutto lo staff dalle infermiere/i ai medici hanno dimostrato professionalità, competenze, nonché simpatia al top!
Splenopancreasectomia distale
Voglio ringraziare il reparto per l'elevato standard di cure offerto, in particolare ringrazio il Dr. Marchegiani che mi ha costantemente seguito dall’esordio della malattia al follow up.
Difficilmente si trova tanta professionalità e competenza e, soprattutto, tanta umanità.
Complimenti a tutti gli operatori e un particolare elogio al direttore Prof. Bassi, che ha permesso a questo reparto di raggiungere dei traguardi di grande eccellenza.
Ottima assistenza
Sono stato operato di adenocarcinoma duttale pancreatico con ottimi risultati. Ho apprezzato la competenza e la grande disponibilità e chiarezza dei dottori e del personale.
Check-up annuale
L'Unità Operativa di Chirurgia Generale B, Istituto del Pancreas di Verona, anche quest'anno conferma la sua efficienza in ogni settore, da quello segretario- organizzativo con la Sig.ra Varaschin, a quello medico col Dott. Paiella, connubio di professionalità e cortesia.
Insulinoma
Sono stata operata (pancreasectomia distale regolata spleen preserving robot assistita) in luglio 2018 per un insulinoma della coda del pancreas. Personale di eccellente professionalità. Mi sono trovata benissimo anche a livello umano. Ringrazio infinitamente di cuore il Dott. Luca Landoni, il Dott. Alessandro Esposito, il Dott. Marco Ramera e la Dott.ssa Maria Vittoria Davi. Dopo un anno di sofferenza sono rinata. Ringrazio anche tutti gli infermieri per la gentilezza e professionalità.
Intervento al pancreas
Sono stata operata il mese scorso ad un insulinoma al pancreas in questa struttura. Devo dire che le persone che lavorano qui sono veramente esperte ed eccellenti, mi sono trovata benissimo sia a livello professionale che umano.
Devo ringraziare di cuore il Dott. Luca Landoni e il Dott. Giuseppe Malleo per avermi cambiato la vita dopo sei anni di sofferenza.
Intervento al pancreas
Ottimo reparto sotto ogni punto di vista. Competenza alle stelle, struttura veramente consigliabile.
Paziente
L'eccellenza di una struttura non deve essere solo di interesse specialistico, ma deve tenersi sullo stesso livello durante tutto il percorso: dalla 1° visita fino alla fine del rapporto paziente- medico, compresa sia la parte dei servizi(esami clinici-diagnostici), sia quella burocratica (pagamenti o altro relativi a tutto l'iter). TUTTO QUESTO HO POTUTO APPREZZARE PERSONALMENTE (DA PAZIENTE) PRESSO QUESTA STRUTTURA! Sono stato visitato dal dott. Landoni per un probabile grosso problema alla testa del pancreas. Non solo la visita accurata e la richiesta di indagini clinico-diagnostiche accurate (e di completamento a quelle già presentate), ma la risposta solerte dei servizi interessati, la non impedenza di tutti gli organi preposti nel rendere facile tale percorso e, da ultimo (ma non ultimo), la competente semplicità burocratica relativa ai pagamenti. Con l'aggiunta, a tutto ciò, di riscontro assistenziale telefonico.
E' questo che definisco ECCELLENZA! Grazie dott. Luca Landoni e a tutto il TEAM!
Tumore testa pancreas
Mia mamma è stata recentemente operata di asportazione della testa del pancreas a causa di un tumore. L'intervento è riuscito molto bene. Non possiamo che essere molto soddisfatti delle prestazioni fornite dallo staff del professor Bassi e in particolar modo dal dottor Casetti e dal dottor Marchegiani. Ma non solo, tutti gli operatori e l'intera struttura si è rivelata all'altezza di interventi di questo calibro.
Qui nessuno è... siamo tutti speciali
Il 12 giugno 2017 giungo all'attenzione del pronto Soccorso di un nosocomio pugliese per una crisi ipoglicemica (39 mg/dl); vengo poi trasferito dopo quattro giorni presso l'Azienda Universitaria di riferimento per gli approfondimenti, ove mi sottopongono agli accertamenti del caso (Esami ematochimici, TAC, RMN, ECO ENDOSCOPIA,ETC.) fino a consigliarmi una consulenza chirurgica per asportazione di una massa intrapancreatica solida di circa 11 mm. A 44 anni giunge così il fulmine a ciel sereno che trafigge me stesso (infermiere da venti anni, vita dedicata alla cura degli altri) e la mia famiglia, il mio sociale. Mi trovo in piena turbolenza a gestire la mia glicemia e la refrattarietà a farmaci prescritti con dieta iperglucidica. Il peso aumenta in pochissimo tempo. Giunge l'ora della scelta... dopo esser stato continuamente sul pezzo e con i pareri di autorevoli amici chirurghi, in accordo con la mia famiglia si decide di consultare l'Istituto di chirurgia del pancreas guidata dal Prof. C. Bassi presso Verona, affidandoci alla segreteria Sig.ra Loredana Varaschin, la quale in brevissimo tempo, considerata la mia situazione clinica, mi predispone (e ne sono grato) appuntamento con il chirurgo dello staff Prof. Dott. Luca Landoni. Giungo a visita e l'autorevole chirurgo propone la chirurgia come arma efficace nel trattamento della mia neoplasia. Prospetta l'iter dopo aver visionato la parte diagnostica che viene confermata. Già in quell'incontro ne traggo notevole giovamento per la percezione di intenti e buoni propositi suggeriti. In breve tempo" la macchina" organizzativa dell'Istituto mi convoca per day hospital e subito dopo sono convocato per il ricovero 10 agosto (notte S. Lorenzo) e l'intervento chirurgico che viene eseguito l'11 agosto supportato da impianto pre operatorio di elastomero per la gestione del dolore a cura degli anestesisti. Le stelle hanno il loro ruolo. Mi armo di coraggio per superare anche questa prova della vita. Molti amici mi pensano e sono con me.
Accuratezza nei gesti, accesso venoso centrale, drenaggi post operatori, tutore pancreatico, presidio per nutrizione enterale sono state strategie messe in atto per la gestione secondaria di previste complicanze (fistola)... serve pazienza e forza. Ho sempre avuto la percezione di essere in buone mani, nonostante le fistole che hanno i loro tempi e che non sono brevi, ma ero sulla giusta strada. Il tempo anzi era il mio miglior alleato. TAC di controllo mobilizzazione dei drenaggi, altri piccoli passi verso casa...Talvolta stanco e provato ho dovuto attingere al proprio carattere, alla lettura, alla musica... nei momenti di fragilità interviene la psicologa "dei pigiami" dello staff Dott.ssa Marinelli Veronica. Volontà e forza per lasciare alle spalle questo problema con la sua SOLUZIONE. La pace con se stessi ha sempre aiutato. Ciò che è destinato a te troverà il modo di raggiungerti.
Con la mia testimonianza desidero divulgare la professionalità efficace ed efficiente di tutti gli ATTORI presenti in Istituto nessuno escluso/a in particolare Dott.ssa Fontana, Dott.ssa Bortolato, Dott.ssa Sereni gli Infermieri Tosi, La Russa, Mazzucco, Maculan gli OSS Giacopuzzi, Olivieri, Ermondi.
Il 4 settembre in visita nelle stanze di degenza il Prof. Bassi... la mia percezione durante il suo giro ai capezzali "qui nessuno è... siamo tutti "speciali". Grato a ciascuno per averne avuto cura della mia persona. La speranza è impegno robusto che non ha nulla a che spartire con la fuga.
Duodenocefalopancreasectomia
Vorrei ringraziare il Prof. Claudio Bassi e tutto lo staff dell’Unità Chirurgica Pancreatica per la professionalità e cortese assistenza che mi è stata riservata durante e dopo il ricovero.
In data 20/07/2017 sono stato sottoposto a duodenocefalopancreasectomia piloro preserving e colecistectomia dal Dott. L. Landoni; l’intervento è riuscito molto bene e il recupero altrettanto.
Durante la degenza in reparto sono stati tutti gentilissimi e professionali, attenti a ogni minima richiesta o dubbio, rassicurandomi ed assistendomi al meglio.
In data 23/08/2017 controllo post-operatorio con esito biopsia negativo, ancora una volta ho visto molta disponibilità e attenzione nei miei confronti.
Grazie a tutti,
G. Serughetti
Adenocarcinoma del pancreas
Il 01/02/2017 alla nostra adorata mamma viene diagnosticato un adenocarcinoma del pancreas, in seguito a controlli che lei faceva annualmente; fortunatamente era circoscritto. Io e mio fratello (abbiamo perso nostro padre 3 anni fa) ci mobilitiamo per cercare la migliore struttura, anche se mio fratello voleva farla operare nell'ospedale regionale di Torrette di Ancona (noi siamo marchigiani), dove mia madre anni prima aveva subìto due interventi ed era stata trattata da persona e non come un numero di letto. Ma sulla carta le migliori strutture sono Verona e Milano, e mia madre decide per Verona. Fa la prima visita a pagamento dal primario, che conferma l'operabilità, ma che quando mia madre decide di affidarsi a lui, noi non lo vediamo più. Non sto qui a raccontarvi le incongruenze che avvengono prima del ricovero. Arriviamo al giorno dell'intervento, non vediamo e non parliamo con nessun medico nè rianimatore, non ci viene spiegato il tipo di intervento che intendono fare... Dopo circa 6 ore ci chiama un dottore, che non avevamo mai visto, e ci dice che l'intervento era perfettamente riuscito, che erano riusciti a togliere solo il corpo coda, che la signora non aveva sanguinato e che i parametri era rimasti nella norma; l'unica cosa che ci si aspettava era una fistola. Mia madre fu portata da prassi in sala intensiva per il risveglio e dopo un giorno in reparto, il terzo giorno dall'intervento (il giorno di Pasqua) fu nuovamente riportata in rianimazione per un problema respiratorio... Dopo circa 12- 15 giorni fecero la prima Tac. Premetto che i drenaggi erano stati tolti ed erano rimasti solo i tramiti anche se i valori delle amilasi erano altissimi. Al controllo si riscontrava il liquido pancreatico nell'addome e un principio di necrosi. Cercando di parlare con uno strutturato, visto che il reparto è "gestito" da specializzandi, non ci siamo riusciti e alla nostra domanda "ma il liquido non è corrosivo ? Non può creare delle emorragie?" ci viene risposto "sì ma abbiamo tutto sotto controllo.
Dopo 36 giorni dall'intervento la prima emorragia, che viene cauterizzata tramite angioplastica. Purtroppo il giorno dopo decidono di aprirla di reintervenire per posizionare i drenaggi e pulire l'addome. Premetto che di tre drenaggi, uno non ha mai funzionato, uno raccoglieva pochissimo e l'altro insomma... tanto che il liquido si é trovato dopo alcuni giorni una propria via uscendo dalla parte inferiore della mediana. Aggiungo che comunque mia madre, donna fortissima sia caratterialmente che fisicamente, non si è mai alzata dal letto già dal primo intervento. Tornando all'intervento, dopo lo stesso mia madre viene infettata dalla klebsiella, rimanendo colonizzata a livello intestinale e purtroppo da quel momento io e mio fratello non abbiamo avuto più la possibilità di abbracciarla e baciarla, neanche per l'ultimo saluto. Da quel momento mia madre non si riprende più, viene isolata in reparto, ha episodi di forte delirio e purtroppo sale e scende dal reparto alla rianimazione per ben 5 volte. Noi stanchi chiediamo più di una volta di poter trasferire a nostre spese nostra madre in un'altra struttura, ma ci viene detto che la loro è una struttura d'eccellenza e che mia madre sta bene lì dove si trova. Il 14 /06 purtroppo si presenta un'altra emorragia con perforazione dello stomaco, dell'intestino e della vagina ... Viene operata, non riescono ad intervenire e la lasciano con l'addome aperto per tre giorni; purtroppo la klebsiella prima colonizzata, ora entra in circolo e il 20 la nostra adorata mamma vola in cielo. Io ora mi domando: ma io in quale reparto sono stata? Sono contenta per chi scrive umanità professionalità, ma io, per quella che è stata la nostra personale esperienza, purtroppo ho solo cose negative. 70 giorni di calvario per lei, soprattutto, e per noi..
Scusate lo sfogo e se ho sbagliato termini... ma stiamo vivendo il dramma più grande, siamo entrati in ospedale con la speranza di allungare un po' la vita di nostra madre, invece non è accaduto. Ovviamente io parlo per quello che ho visto e, per quando riguarda la professionalità, ci saranno sedi opportune perché, fosse l'ultima cosa che facciamo, vogliamo sapere la verità sulla morte di nostra madre.
Gli Angeli della Chirurgia B
Non finirò mai di ringraziare il Prof. Bassi e tutto il suo staff per avermi salvato la vita e, in particolare, il Dott. Marchegiani, il Dott. Malleo, il Dott. Rossini e la Dott.ssa Germenia per la disponibilità, la professionalità e l'umanità con cui mi sono stati vicino, sono riusciti a darmi la forza di lottare e di non abbattermi mai, facendomi sentire sempre al sicuro.
Dopo un lungo ricovero di circa tre mesi presso un'altra struttura ospedaliera del sud Italia (cisti molto grande alla testa del pancreas, intervento e successive gravi complicazioni) per mia fortuna giungo a Verona presso l'ospedale Borgo Roma.
Dopo due mesi, il Prof. Bassi con la sua equipe riesce a risolvere il mio problema e finalmente vengo dimessa.
Avevo all'epoca solo 19 anni, la paura era davvero tanta, ma non c'è stato un solo momento in cui io mi sia sentita sola o abbandonata, e per un paziente è davvero importantissimo.. Sapevo di essere circondata da persone più che competenti ed erano tutti lì, a fare l'impossibile per aiutarmi.. Insomma, non potevo sperare di meglio.
E' solo grazie a questo meraviglioso gruppo che posso oggi sorridere ricordando uno dei periodi più brutti della mia vita e non posso far altro, quindi, che consigliare a chiunque avesse un problema, di rivolgersi agli "Angeli" della chirurgia B di Borgo Roma.
Professionalità alle stelle
Reparto di eccellenza, dove la preparazione eccezionale di medici, infermieri e operatori tutti la fa da padrone nella lotta alle patologie chirurgiche addominali tra le più complesse. Qui il volto umano della medicina si sposa con la più elevata eccellenza accademica e a tutto il personale va la mia più sincera riconoscenza con un ringraziamento speciale al Dott. Marchegiani e al Prof. Bassi per la competenza e la vicinanza dimostratami fin dai primi passi nell'iter diagnostico.
Ringraziamenti
Vorrei esprimere un sincero ringraziamento all'intero staff dell'Unità di Chirurgia Pancreatica dell’Istituto del Pancreas di Verona. Ho avuto modo di conoscere persone squisite, sia dal punto di vista personale che professionale. Grazie alla signora Varaschin per la sua gentilezza ed efficienza. Grazie al professor Salvia e al dottor Marchegiani, il quale ha dimostrato nei confronti di mia mamma estrema competenza e disponibilità.
Esperienza con mia madre
Personale medico ed infermieristico molto professionale e competente.
Il menù per i pazienti della chirurgia B è, per essere gentili, pessimo e totalmente inadeguato alle condizioni del post intervento.
L'igiene e la pulizia degli ambienti pessimi. Per quest'ultimo servizio il personale impiegato è anche incompetente e maleducato.
CENTRO DI ECCELLENZA ITALIANO
Gennaio 2015, a mia mamma viene diagnosticano “un qualcosa“ al pancreas. Ci consigliano Verona. Visita, poi biopsia velocissima. Il tumore viene da subito valutato “borderline resectable”. Dopo un mese ci richiamano a visita, i risultati della biopsia erano pronti dopo pochi giorni, ma non ci viene detto nulla prima, nonostante le richieste. Si propone l`intervento chirurgico senza chemio neo adiuvante (il referto della biopsia, consegnatoci ben dopo l`intervento, rivelava presenza di cellule maligne). Nuova attesa: ogni settimana potrebbe essere quella “buona” per venir chiamati per l`intervento nella settimana seguente. Passano altri DUE mesi durante i quali mia mamma, persona sempre stata vitale e attiva, sta fisicamente bene ma decide di rinunciare, oltre ad un breve viaggio che ama, anche a frequentare luoghi pubblici (anche il centro commerciale per far spesa) per paura di prendere una influenza e dover rimandare ancora l`intervento, in cui ripone tutte le speranze di poter ancora vivere un po’. Infine, finalmente, la chiamata; nel frattempo sono trascorsi tre mesi prima dell`intervento (valutato urgente nell`ospedale della nostra città, e con tumore “borderline resectable” da valutazione degli esperti di Verona) senza nessun tipo di cura. Mia mamma entra in sala operatoria (non vengono fatte analisi per valutare i marker tumorali, nè una nuova TAC, la più recente risaliva a due mesi prima). Un giovane medico si lascia scappare un commento a mezza voce: “Speriamo non sia cambiato molto….”) e mia madre ne esce dopo ore, sfigurata dal dolore che non viene ASSOLUTAMENTE controllato neppure nelle giornate successive, che trascorrono come un vero inferno. Il primo chirurgo non e` il professore con cui abbiamo parlato durante le visite, che neppure e` presente in sala operatoria durante l`intervento, ma un giovane dottorando o specializzando (comunque medico non strutturato). Una piccola chicca fra le altre cose: uno o due giorni dopo l`intervento ci viene detto che mia mamma deve fare una TAC la mattina, i dolori sono fortissimi e c`è una fistola in corso (non trattata, ovviamente, se non in seguito, poco dopo esserne venuta a conoscenza per puro caso, ed aver richiesto intervento medico, visto la pericolosità della situazione.. ma questa è un’altra storia ancora). Mia mamma vorrebbe bere un sorso della bibita nutriente che le è stata data, ma non può poichè per la TAC, occorre il digiuno. Si attende, a digiuno, e così vengono le 20.00 della sera. A questo punto entro in sala medici per sapere qualcosa e uno fra i tanti giovani specializzandi, mi rivela che la TAC è a puro scopo di ricerca e non funzionale alla buona riuscita dell`intervento, o altro di diretto “interesse” per la salute della paziente. Piccoli sacrifici, richiesti in nome della scienza, o della presentazione del ricercatore di turno. In ogni caso, disorganizzazione e assenza di cura e rispetto del malato (di cancro!!), neppure allo scopo di alleviarne il dolore anche “solo” fisico, traspaiono in modo tristemente evidente.
Dopo 7-8 giorni finalmente le dimissioni, i dolori sono sempre molto forti e continuano a casa. Mangiare e` dolorosissimo e da allora mia mamma non potrà mai più sdraiarsi su un fianco per i forti dolori. Prima di tornare a casa nuova visita con consegna del referto istologico (non incoraggiante): ci viene consigliata visita da un radioterapista (coautore di pubblicazioni scientifiche con medici del reparto) di un centro oncologico non molto distante. L`oncologo di Verona consiglia un ciclo standard di chemioterapia di 6 mesi. Tornati a casa mia mamma inizia la chemio, i marker tumorali sono altissimi ed ha qui inizio la seconda parte dell’incubo, merito del secondo centro d’eccellenza italiano per la cura del cancro. Il radioterapista raccomandatoci a Verona (del “centro d’eccellenza” citato), infatti, insiste per sospendere la chemio in anticipo e far la radioterapia mentre l`oncologo della nostra citta` la sconsiglia caldamente. Tento ripetutamente di mettere i due in contatto per prendere una decisione congiunta esprimendo ciascuno le proprie opinioni, ma sono entrambi “sempre impegnati” e non c’è modo di metterli in comunicazione per parlare delle due decisioni terapeutiche diametralmente opposte. Consultiamo quindi altri oncologi, che sconsigliano la radio, tuttavia uno specialista molto illustre pone una nebulosa indicazione a favore. Mia mamma comunque si fida ciecamente del chirurgo di Verona e decide di fare la radioterapia. La terapia si rivelerà dannosa, a causa della sospensione della chemioterapia, nonchè un vero calvario (fuor di metafora, intendo!!) con netto aumento dei dolori, a cui si aggiungeranno costanti nausea e vomito.
Alla luce della personale esperienza, mi chiedo dove siano state ricoverate le persone che postano commenti positivi sul centro di Verona. Non escludo esperienza e competenza all’interno del centro, peccato tuttavia che non sembrino essere sempre messe a disposizione, prevalendo talvolta, come purtroppo nel caso nostro, in modo netto se non esclusivo l’aspetto d’eccellenza come centro di ricerca e formazione. Quanto ad umanita` e rispetto per il malato di cancro, i pochi fatti che ho riportato penso siano abbastanza esplicativi.
In conclusione, dovendo attenermi a ciò che l’evidenza sperimentale ci ha tristemente insegnato, l`interesse pare rivolto in modo nettamente prioritario al tumore, poco all’essere vivente senziente e pensante che lo contiene, essere vivente con un buon 90% di probabilità di morire a breve e nel dolore, come ben noto a tutti gli “abitanti”, strutturati e non, del centro. Ma forse ciò succede solo ad alcuni pazienti (magari pensionati di poco over 60, visto che praticamente tutti i commenti positivi di questo sito provengono da pazienti più giovani).
Ultima nota: in fondo alla lettera di dimissioni viene, elegantemente, indicato l’importo dell’intervento chirurgico: quanto essenzialmente il malato è costato alle casse dello Stato (invito tutti a controllare per prendere coscienza di quanto ogni malato e relativo parente debba sentirsi grato e in colpa, cosa che, come credo, è ciò a cui si è invitati); per mia mamma il costo è stato di circa 6000 euro. Peccato che, pur di salvare la vita (o anche solo non far soffrire ed evitare l’esperienza di certe surreali brutture, quale “aperitivo”, in attesa della morte) ad un proprio caro malato di cancro, credo chiunque sarebbe disposto a pagare ben di piu`, anche a costo di vendere TUTTI i propri beni e oltre. Ma il contributo alla scienza (a cui sono peraltro sempre stata assolutamente favorevole prima di questa triste vicenda) QUANTO COSTA al malato e ai suoi cari?
Angeli
Mio padre, dopo un lungo e difficile percorso in oncologia, è stato operato dal professor Salvia e Dott. Landoni. L'operazione, durata oltre 14 ore, si è conclusa con successo ed a livello oncologico il problema è stato risolto.
4 anni fa a Brescia, quando ci fu data la prognosi, ci dissero che serviva un miracolo. Io oggi credo che i miracoli accadono se hai la fortuna d'incontrare degli angeli.
Ringrazio di cuore tutto lo staff del professor Bassi che ha permesso a mio padre di continuare a vivere.
Operazione al pancreas
Sono approdato alla Chirurgia Generale e del Pancreas di Verona consigliato da conoscenti e dal medico di base, dopo ricovero di 10 giorni presso l'ospedale Civile di Brescia, dove mi era stato diagnosticato un tumore non ben identificato alla testa del pancreas.
Dopo una visita preliminare con il Prof. Bassi, sono stato ricoverato nel reparto di oncologia, ove sono stato curato con 7 sedute di chemioterapia.
In 5 dicembre 2016 sono stato poi sottoposto ad un complesso intervento di splenopancreasectomia totale effettuato dal dott. Luca Landoni e medici dell'equipe. Mi sono risvegliato nel reparto di terapia intensiva, dove sono stato assistito amorevolmente con alta professionalità da tutto il personale medico e infermieristico. A loro un sentito ringraziamento.
Trasferito poi nel settore C della chirurgia generale, il 18 dicembre 2016 sono stato dimesso. Ora sono passati 50 giorni dall'intervento. Ho ripreso la mia vita normale e sto facendo nuovi progetti. Un mega grazie al dott. Landoni, la cui abilità e competenza sono stati essenziali per la riuscita dell'intervento, e a tutti i suoi colleghi che mi hanno assistito e curato.
Grazie al personale infermieristico, sempre pronto, disponibile, gentile e preparato. Un ulteriore ringraziamento alla oncologa Cingarlini, che ha centrato subito il trattamento chemioterapico, e a tutto il personale del reparto oncologia.
Un elogio particolare al prof. Bassi che ha creato e dirige con perizia e costante presenza un reparto che ci salva la vita.
Esperienza di rinascita
Si può nascere due volte??? Io ho scoperto di sì!! E' successo tutto fino a febbraio 2016, quando mi sottoponevo a Lecce ad una banale ecografia addominale. Una voluminosa massa si era sviluppata tra il duodeno ed il pancreas!! Dopo varie indagini effettuate in vari ospedali e a seguito di biopsia, si accertava la presenza di lesione cefalopancreatica di difficile inquadramento. Premetto che vivo a Lecce, ho 51 anni e fino ad allora non avevo mai avuto problemi di salute. Dopo alcune visite fatte prima a Milano, poi a Pisa, il mio destino ha incrociato lo staff del prof. Bassi a Verona. Dal buio pesto alla luce! Dopo la prima visita ho atteso qualche settimana poi accertamenti di rito e il 04/05/2016 intervento chirurgico di duodenocefalopancreasectomia ed asportazione di una massa tumorale di oltre 3 Kg. Intervento molto impegnativo e anche abbastanza demolitivo. Si tratta di un tumore molto raro e, nonostante un'analisi istologica minuziosa, non si è riusciti a dirimere il dubbio diagnostico. L'ipotesi più accreditata propende per un carcinoma indifferenziato a cellule giganti simil osteoclastiche. Una rarità assoluta. Dopo qualche mese posso dire a tutti di essere rinato. Ho di nuovo una prospettiva. Ho ripreso a lavorare, a praticare sport e a guardare al futuro con entusiasmo. Voglio ringraziare tutto il personale del reparto, i medici, il prof. Bassi, le preziose mani del prof. Salvia, ma in particolare un saluto speciale vorrei inviarlo al dott. Giovanni Marchegiani, uomo di grandi virtù professionali ed umane. GRAZIE A TUTTI.
Delusione totale
Mio marito Stefano Marcantoni è affetto da adenocarcinoma pancreatico, dalla diagnosi in poi si è sottoposto a chemioterapie con ottimi risultati, tanto da indurre il medico oncologo ad autorizzare l'intervento. Da qui comincia la nostra Odissea. Ci consigliano Verona e il prof. Bassi, facciamo la visita da lui e il prof. si trova d'accordo con l'oncologo per l'operabilità di mio marito. Ma non ci sono tempi tecnici per operare subito, quindi vengono ordinate altre chemio per arrivare alla data stabilita di fine agosto/ primi settembre. Intanto il giorno 09 e il giorno 10 agosto ci chiamano a fare il day hospital e ci dicono che l'intervento verrà eseguito il giorno 01 settembre. Torniamo a casa speranzosi, quando dopo qualche giorno ci telefonano per tornare su a fare una tac. Una tac???? Ne avevamo tante, chiedo il motivo e dicono che la vogliono recente, ma già da lì avevo capito che non avrebbero operato. Ma andiamo, facciamo questa tac (a Peschiera del Garda) e ci dicono niente intervento, necessità di chemio più forti. Mancava una settimana all'intervento... Torniamo a casa senza dire una parola, senza sapere perché, senza sapere come agire.
Noi siamo delle Marche, abbiamo un grande ospedale regionale che non avevo considerato prima, perché ero stata consigliata per Verona, ma che ora ho interpellato. Ho conosciuto Vivarelli, primario e direttore della chirurgia del pancreas e dei trapianti e..: in una settimana visita, day hospital, intervento!!!!! Mio marito è stato operato il 07 settembre, il male è stato completamente asportato e sta benissimo.
Dalla delusione di Verona alla speranza di Ancona..
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio il buon Dio di avermi indirizzata più di tre anni fa al centro del pancreas di Verona. I miei sentimenti di gratitudine vanno soprattutto ora al Dott. Alessandro Esposito, che mi segue nei miei controlli. La sua profonda umanità, la cordialità, la sua professionalità, mi ridanno ogni volta il coraggio e la forza di affrontare le cure e la malattia. Medici come Esposito sono la migliore medicina fisica e morale per i malati oncologici. Ha saputo con la sua umanità farmi accettare serenamente la diagnosi. Grazie..
AD MAIORA.
Vincenza Cavalli
RINGRAZIAMENTI
Parole ed aggettivi non ce ne sono per descrivere: la cordialità, la professionalità, la gentilezza, di medici infermieri ecc. ecc.
Prima visita con il Prof. Bassi "SUPER".
Secondo incontro per day hospital per la stesura della cartella clinica il 22.01.2016 con un dottore molto giovane di cui non ricordo il nome.
Il 25.01.2016 biopsia al pancreas: sono stati bravissimi senza problemi e ne dolori.
Il 24.02.2016 ore 10.30 appuntamento con il dott. Luca Landoni, per parlare del referto della biopsia; puntualissimo, preparatissimo, molto gentile, mi ha spiegato il tutto sulla mia situazione.
Conclusioni, BRAVI, BRAVI, BRAVI. Continuate così con i pazienti.
Grazie a tutti,
Roberto Spinetta
(AVEVO MAL DI SCHIENA, NON PENSAVO MINIMAMENTE CHE CI FOSSE UN TUMORE, SEPPUR BENIGNO, AL PANCREAS; PENSAVO AL RENE DX DOVE ERO GIA' STATO OPERATO NEL 2005 PER UN TUMORE CON L'ASPORTAZIONE DI UNA PARTE DEL RENE).
Adenocarcinoma della testa del pancreas
Sono stata operata di adenocarcinoma alla testa del pancreas ad agosto 2015. Se sono qui a scrivere devo ringraziare il dottor Butturini che me lo ha diagnosticato, e il dottor Casetti che mi ha operata. Prima di arrivare all'ospedale di Borgo Roma sono stata in altri 3 ospedali e per arrivare alla diagnosi c'è voluto un anno; e c'è da dire che in caso di tumore al pancreas ha dell'incredibile, vista la prognosi infausta e rapida della patologia!
Io devo a questi due medici tutta la mia riconoscenza per avermi ridato la vita. Tutta l'equipe che lavora nell'ospedale é comunque molto attenta al paziente, anche il personale infermieristico é molto gentile e preparato. É un centro davvero di eccellenza! GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
PS: ho 36 anni e quindi mi sento davvero di ringraziare a vita queste persone che mi hanno salvata.
RINGRAZIAMENTI PER LE CURE RICEVUTE
Sono stato recentemente operato presso il Policlinico Giambattista Rossi di Borgo Roma a Verona per Adenocarcinoma della papilla di Vater nel reparto di Chirurgia generale B, Responsabile il Dott. Prof. Claudio Bassi. Ho scelto questo ospedale per la sua fama di assoluta eccellenza per questo tipo di operazione (duodenocefalopancreasectomia).
Durante il percorso pre-operatorio, l’intervento mi è stato esaurientemente spiegato dalla Dott.ssa Dal Borgo, comprese le eventuali complicanze successive.
L’operazione è andata a buon fine e durante i primi giorni di degenza pareva che tutto fosse risolto.
Tuttavia tutte le complicazioni peggiori si sono purtroppo verificate e sono stato operato una seconda volta.
Sono vivo grazie alla perizia del Dott. LANDONI e del Dott. MARCHEGIANI e di chi con loro si trovava in sala operatoria.
Di chi si è accorto al mattino presto di una situazione di estrema gravità ed ha approntato il letto operatorio in tempo record, e di cui non so i nomi, ma che ringrazio vivamente.
La mia degenza è durata 6 settimane.
Sempre in ogni momento io e i miei familiari abbiamo trovato persone gentili, attente e disponibili, dal primario ai medici ed infermiere, dalle OSS alle signore delle pulizie.
Niente è stato tralasciato per cercare di farmi guarire e tornare a casa.
Alcune pecche ci sono state e mi sembra giusto rilevarle:
Il cibo che viene proposto al malato a volte è davvero immangiabile
Durante i fine settimana l’assistenza non è adeguata agli standard offerti negli altri giorni della settimana.
Ora sto facendo chemioterapia presso lo stesso ospedale ed anche in questo reparto ho trovato persone con grandi doti di umanità e competenza; un grazie al Dott. Calvetti di oncologia per le sue attenzioni.
Per sempre grazie al Dott. LANDONI per la sua costante presenza disponibilità e umanità. Ricordo con grande stima ed affetto il Dott. Esposito, Dott. Ramera, Dott. Paiella e tutte le specializzande che si sono prodigate per me.
Eccellente esperienza
Abbiamo avuto la sfortuna di imbatterci in un tumore al pancreas che ha colpito nostra madre, ma d'altro canto abbiamo avuto in sorte l'equipe del prof. Bassi. Sono stati salvifici per la nostra famiglia il Dott. A. Esposito, il prof. Salvia e il Dott. Marchegiani. Hanno effettuato un intervento chirurgico brillante e risolutivo della malattia. Anche il decorso post-operatorio è stato eccellente (dopo soli 5 giorni dall'operazione mia madre è stata dimessa), il paziente è curato nella sua totalità di persona, con particolare attenzione al profilo psicologico della malattia. Non credo ci sia nulla di simile in Europa per le malattie afferenti il pancreas.
RINGRAZIAMENTO PER L'ASSISTENZA RICEVUTA
SONO STATA OPERATA IL 22/05/2015 PRESSO IL REPARTO DI CHIRURGIA GENERALE B BORGO ROMA VERONA. DIRETTORE CLAUDIO BASSI. L'INTERVENTO DI ENUCLEORESEZIONE E COLECISTECTOMIA E' STATO ESEGUITO IN VIDEOLAPAROSCOPIA DAL DOTT. ALESSANDRO ESPOSITO.
RINGRAZIO DIO CHE MI HA FATTO INCONTRARE LEI DOTTORE E LE SONO GRATO DI OGNI SINGOLO MOMENTO CHE MI HA DEDICATO E LA STIMO PER L'ALTA PROFESSIONALITA', DISPONIBILITA' E CORTESIA. RINGRAZIO INOLTRE TUTTA L'EQUIPE, MI SONO STATI VICINI CON GRANDI DOTI UMANE E PROFESSIONALI.
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