Chirurgia 1 Ospedale Pertini di Roma
Recensioni dei pazienti
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Ringraziamenti
Il 18 ottobre ho dovuto affrontare un intervento in urgenza su ernia crurale strozzata. Ringrazio il dottore Filippo Panzera, che mi ha preso in carico, per la sua professionalità e umanità e per la rapidità con cui ha agito. È stato molto chiaro sia nel pre che nel post operatorio, sono davvero molto soddisfatta.
Ringrazio anche la dottoressa Valentina Valeriano (pronto soccorso) per la sua professionalità e per la tempestività con cui mi ha indirizzato al reparto chirurgico, ero piegata dal dolore ed è riuscita a tranquillizzarmi.
Un ringraziamento va anche a tutta l'equipe del reparto Chirurgia generale e d'urgenza 1, tutti sempre presenti e professionali verso i pazienti.
Invece una critica va al pronto soccorso: non è organizzato per niente bene, i pazienti attendono sofferenti troppo a lungo e sono abbandonati a loro stessi.
Ringraziamenti ad un chirurgo eccezionale
Non essendo romani ed essendo stati abituati alla sanità lombarda, il nostro ingresso all'ospedale S. Pertini è stato un trauma. Una disorganizzazione sia al pronto soccorso sia a medicina interna, dove l'alternarsi dei medici significava consulti, quando si riusciva ad averli, spesso poco chiari e frettolosi. Dopo la terza colonscopia, finalmente è arrivato il chirurgo Dott. Filippo Panzera. La sua umanità, disponibilità, empatia, grande propensione ad una comunicazione chiara e corretta, unite alla sua indiscussa bravura professionale, hanno fatto sì che ritrovassimo fiducia e serenità nella struttura ospedaliera. Un medico d'altri tempi che non ci ha abbandonato neanche dopo aver eseguito l'intervento in maniera impeccabile (resezione anteriore del retto laparoscopica) e che tuttora ci sta seguendo con cura e dedizione, accompagnandoci nel percorso terapeutico. ANCORA GRAZIE DOTTOR PANZERA.
Pietro Mulone e famiglia.
Competenza
La mia signora nel dicembre 2015 è stata operata allo stomaco, al duodeno, e in quella esperienza abbiamo riscontrato grande competenza da parte dei dirigenti medici di questo reparto.
La struttura ospedaliera S. Pertini per me è una delle migliori. In tutte le cliniche e ospedali ci sono delle persone che non c'è la fanno e certo, perdere una persona cara è dispiacevole per tutti... ma non bisogna puntare il dito contro quella o questa struttura. I medici e le strutture non possono salvare le vite se i pazienti arrivano già in condizioni pietose e molto gravi; i medici possono cercare di curare, di prevenire, non sono adatti a fare dei miracoli. I miracoli lasciamoli a Dio.
Colecistectomia eseguita dal dottor Panzera
Sono stata sottoposta a un intervento di colecistectomia laparoscopica circa due settimane fa. L'intervento e il decorso post-operatorio sono andati molto bene e ho già ripreso la mia vita normale. Ringrazio di cuore il dottor Filippo Panzera che ha eseguito l'intervento e mi ha seguito nei giorni successivi, per la grande professionalità, l'attenzione, la disponibilità e la rara capacità di comunicazione medico/paziente.
Ulcera perforata
La sera del 31 dicembre mi piego in due con dei dolori terribili all'addome, idem al braccio sinistro, con crisi respiratoria. Chiaramente stava sopraggiungendo anche un infarto, di corsa quindi al Sandro Pertini. Al pronto soccorso dopo vari controlli vengo assistito dal dott. Paolo Calò, che dopo una breve visione e una tac zona addome, decide di operarmi d'urgenza salvandomi cosi' la vita, che sentivo ormai piano piano se ne stava andando... Vorrei fare una considerazione personale:
nonostante questi dottori e infermieri vengano messi alla prova da orari di lavoro allucinanti con scarsi mezzi -e tutto ciò grazie allo stato italiano- a me hanno salvato la vita e in modo professionale.
Grazie e 1000 volte grazie al Dott. Paolo Calò, che mi ha operato salvandomi, e al Dott. Schiavone, che mi ha seguito nel post operazione. E grazie a tutti gli infermieri e ausiliari del reparto di chirurgia. Tutti bravi, simpatici e professionali, grazie! Vi abbraccio forte.
Occlusione intestinale per briglia aderenziale
Dopo quasi 24h di PS, finalmente l'intervento in urgenza. Un Grazie speciale al Dott. VIRNO che ha eseguito l'intervento e che soprattutto dopo ha saputo rassicurarmi, spiegare, ascoltarmi.
A differenza del chirurgo trovato in PS, di cui ignoro l'identità, ma che era in turno alle 03.00 del 12 marzo 2015, che mancava completamente di capacità di interazione ed empatia, indifferente alla mia disperazione che mi portava in ospedale per la 5° volta nel giro di pochi mesi, lasciando a casa 3 bambini piccoli e che a soli 43 anni temeva di morire. Faceva persino lo spiritoso, con battute insopportabili anche per una persona in salute, figuriamoci chi era piegato in due dai dolori. Il mio giudizio è quindi positivo, anzi, più che positivo sia per il Dott. Virno, sia per il personale infermieristico, ma con l'eccezione sopra descritta!
Grazie da Barcellona
Un grazie particolare al dott. De Leo, sempre pronto a dare un tocco di dolcezza nelle giornate trascorse in ospedale. Oltre alla competenza del dott. Castrucci, ricordo con piacere le attenzioni del dott. Schiavone.
É importante trovare umanità e una certa attenzione, in momenti in cui ti senti cosi vulnerabile. Non dimenticherò mai quello che hanno fatto per me. Grazie di cuore.
momento difficile
Mio padre di 89 anni, compiuti da pochi mesi, è stato ricoverato d'urgenza per una sospetta sub-occlusione intestinale.
Affetto da Morbo di Parkinson, soggetto a TIA con due ictus pregressi, non è stato facile neanche per l'équipe medico-chirurgica prendere la decisione giusta. L'intervento inizialmente proposto presentava un rischio elevato di mortalità anche in fase pre-operatoria, ossia quando si anestetizza il paziente. Ci siamo sentiti per diversi lunghi, anzi lunghissimi, minuti incapaci a prendere una decisione. Sono stati loro - i medici dell'équipe in servizio - ad aiutarci a inquadrare la situazione nella sua complessità e a farci capire che le difficoltà non provenivano da ciò che aveva indotto il ricovero d'urgenza, ma da tutto il "contorno".
Siamo stati fortunati. Mio padre ha superato l'intervento di "minima", deciso proprio pochi minuti prima di entrare in sala operatoria. Dopo qualche giorno è stato trasferito in altro reparto per essere stabilizzato. Ora è considerato un paziente stabile (nei cosiddetti parametri vitali) e potrebbe essere dimesso... ma ha una stomia. Che fare? Ringraziamo i dottori Gioacchino, Filippo e Nadia.
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