Centro Traumatologico Ortopedico di Milano
Recensioni dei pazienti
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Ottimi chirurghi, infermieri un po' superficiali
Mia madre (quasi 90 anni) è arrivata in reparto dal pronto soccorso per una frattura del femore, operata ottimamente nelle 24 ore: un plauso alla competenza dei chirurghi, visto che la mamma ha già ripreso a camminare, e anche all'anestesista che, per l'età e il quadro clinico, ha optato per una spinale per "alleggerire" l'impatto degli effetti classici dell'anestesia sul lato cognitivo.
Detto questo, dopo pochi giorni dall'operazione abbiamo visto un crescendo di agitazione quasi violenta. E abbiamo scoperto, parlando con gli infermieri, che non le erano più stati dati i farmaci della sua abituale terapia, incluso uno psicofarmaco interrotto bruscamente, semplicemente perché col passaggio di reparto della mamma dal pre a post operatorio, non erano stati passati anche i farmaci che noi avevamo consegnato al momento del ricovero. Grave mancanza peggiorata dal fatto che nel secondo reparto nessuno abbia pensato di chiederceli, nonostante noi fossimo quotidianamente presenti e avessero i nostri numeri di telefono. Risultato: la mamma è rimasta totalmente alterata per giorni a causa di questa interruzione scorretta, e può dirsi fortunata di non aver avuto altre conseguenze, essendo state interrotte anche le cure della sua neoplasia, altamente pericolosa in un momento di forte sanguinamento come quello di un'operazione. Una superficialità che poteva costarle caro...
Non poteva andare meglio
Un ringraziamento eccezionale al Dr. Alfonso Manzotti, che si è distinto per professionalità e competenza decisamente fuori dall'usuale, ad iniziare dai controlli preliminari fino all'intervento complesso di revisione protesi su ginocchio osteoporotico, in paziente cardiopatico. Un particolare ringraziamento allo staff di supporto, in particolare all'anestesista, di cui purtroppo ricordo più la competenza che il nome. Davvero complimenti, siete uno staff eccellente.
Paziente asmatico
Come asmatico (anche lo Specialista che sulla fiducia mi ha anticipato la visita) sono ticket esente per tutte le visite e gli esami inerenti. Il pneumologo rientra ampiamente. Non secondo l'impiegata dell'ufficio cassa, a suo dire la prima visita la devo pagare.
Mi ha rimandato la visita specialistica già eseguita!
Secondo lei devo portarle un'altra impegnativa recante un codice esenzione diverso dal mio!
In moto ci metto solo tre quarti d'ora da casa mia per raggiungere via Bignami... che volete che sia??!! Ci sono evidenti avanti e indietro dettati da errori di procedure di cassa...!
Che fare?
assurda burocrazia provoca inutili disagi
il giorno 18/10/2010, come da prenotazione, mia moglie si presenta nella struttura per eseguire le predette prove. L'Ufficio di accettazione la invia all'accettazione di reparto, che apre con più di venti minuti di ritardo sull'orario comunicato con avviso al pubblico (cioè alle 13,55 anzichè alle 13,30). l'ufficio di reparto invia di nuovo all'accettazione generale la signora che, stanca di girovagare con la sua sedia a rotelle per i freddi corridoi della struttura, invia lo scrivente (il marito) che si vede negare con arroganza la vidimazione con precedenza della pratica perchè occorre la presenza tassativa della disabile per usufruire di tale diritto, malgrado l'impegnativa certifichi lo stato di totale disabilità dell'interessata. Quindi altra penosa trasferta della signora fino all'ufficio ed inutile attesa del gentilissimo personale paramedico per l'esecuzione delle prove in oggetto. Chissà se ad un qualche dirigente del personale del CTO interessa questa storia di ordinaria inefficienza?
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