Centro Prelievi Bambino Gesù

Ci siamo recati io e mio marito presso il Centro prelievi della sede San Paolo con la mia bimba di 5 anni. Primo disagio è stato aspettare sotto al sole perchè, causa Covid (ormai è la scusa per tutto negli ospedali italiani, anche per l'acqua che manca nelle macchinette) non possono entrare in tanti nella sala attesa. Allo smistamento della folla viene messa una persona assolutamente sgarbata e poco professionale (e sono stata gentile), ma vabbè.. andiamo avanti pensavo.
Dopo lunghe code per pagare prima allo sportello e poi l'attesa, entriamo in una delle tante stanze prelievo. Il clima non era certo quello di un ospedale per bambini (se lo si chiama così, pretendo che lo sia): personale nervoso e antipatico sia con il bambino che con l'adulto (ma su di me nessun problema).
Procediamo con il sederci e fino a lì tutto nella norma. Arriva la signora con camice bianco di turno e, senza aspettare che si evidenziasse la vena della bimba, procede inserendo l'ago, di dimensioni rilevanti (in un ospedale per bambini mi aspettavo a dimensione bimbo) non cercando il vaso sanguigno come nelle procedure normali manuali, ma una volta iniziato il prelievo si è adoperata a cercare sotto pelle il vaso sanguigno; chiunque di noi sa che se non si trova la vena e la si cerca sotto cute, il dolore è molto, ma molto intenso. Ovviamente tralascio lo strazio per la bimba e per me mamma. Sono uscita da quella stanza con la tristezza nel cuore più lancinante e profonda di quel prelievo fatto in quel modo.. l'assenza di delicatezza verso un bimbo mi ha illuminato su tante cose.. su che tipo di esseri umani siamo diventati e che tipo di addetti possiamo trovare sulla nostra strada negli ospedali. Avrei voluto dire tante cose a colei che ha fatto il prelievo, ma mi sono mancate le parole (non perchè non le avessi), ma la tristezza e il pianto della bimba hanno preso il posto nella mia mente. Sconsiglio questo centro prelievo, se non strettamente necessario perchè in cura presso uno dei reparti dell'Ospedale stesso; meglio andare presso centri privati se la prestazione è comunque a pagamento, o sovvenzionata dal Sistema Sanitario Nazionale.