Casa Di Cura Villa Patrizia Piossasco

Esperienza negativa al 100%.
Lascio amaramente questa recensione al fine di risparmiare inutili speranze a pazienti e familiari che si imbattano in questa struttura. In questo momento per la salute di mia sorella siamo come nel gioco dell'oca: al punto iniziale.
La struttura di Villa Patrizia, dove di recente mia sorella, per più di un mese, è stata ospite, non ha giovato in NESSUN MODO alla sua salute.
I sanitari (psichiatra) non hanno mai comunicato dalla degenza di mia sorella con i parenti (fratelli), ma solo con mia madre classe 1946. Solo grazie ad infermieri specializzati ed O.S.S. ho saputo delle sue condizioni di salute salute e come si comportava , anche se con notizie frammentarie.
Dopo una settimana ho saputo dell'esistenza di un fondo cassa, perché chi avrebbe dovuto informare non l'ha fatto.
Adesso sono passati alcuni giorni dalle dimissioni di mia sorella e si trova esattamente al punto di partenza. Nel rapporto finale redatto dai medici ho letto la parola "collaborativa". Adesso però non lo è. Non segue la cura ed è scappata da un centro - consultorio - di Torino. Lo psichiatra si è accorto che non sta bene e che non prende le medicine.
Il primo dottore della casa di cura con cui avevo parlato, mi aveva detto che la paziente viene dimessa solo e soprattutto quando (AUTONOMAMENTE) segue e accetta una cura.
Non sono uno psichiatra, nè un medico, ho nessuna competenza in ambito sanitario, ma non mi sento di consigliare la struttura.

Penso sia una struttura che ti aiuta molto, tutti sono molto gentili e cordiali. Dovessi aver bisogno di tornare, chiederei subito di Villa Patrizia, ove entro ho conosciuto delle persone stupende che fanno parte tuttora della mia vita!!!
Grazie a questa struttura ho persone con cui parlare liberamente della malattia e ho delle spalle su cui piangere nel momento di maggiore sconforto.

Vi è stata ricoverata mia moglie per 2 settimane circa nel luglio 2016. La struttura, datata, è isolata ma molto bella, ai piedi dei monti, e dispone di un ottimo parco. Il personale è qualificato ma è sembrato poco presente, forse anche per scelta. Lo consiglierei a chi cerca di evadere dalla vita di tutti i giorni per ritrovare sè stesso, per un po' di tranquillità e conoscere e confrontarsi con altre persone in condizioni simili. Non lo consiglierei a chi ha bisogno di un'assistenza più stretta e calda. Proporrei delle attività di animazione che sappiano coinvolgere (pur discretamente) i pazienti, perchè molti di essi sono poco interattivi e rischiano di restare soli.

Sono stato ricoverato quest'anno in primavera. Dopo i primi giorni, durante i quali ho dovuto ambientarmi e essere spostato di camera (ho avuto da ridire con il mio compagno di stanza), il ricovero è andato bene e i medici e gli psicologi mi hanno aiutato a riprendermi dopo un periodo di brutta depressione (anche la terapia ha fatto la sua parte, inutile dire il contrario). Ringrazio soprattutto la Dott.ssa Cassina che mia ha seguito durante la degenza.

Come tutte queste cliniche neuropsichiatriche, non fanno altro che prescriverti psicofarmaci e tenerti ricoverato il massimo del possibile. Tanto paga lo stato.

Purtroppo la mia opinione su questa struttura è assolutamente negativa. È stata ricoverata mia mamma (75 anni) per depressione. Intanto il luogo non è assolutamente accogliente, anche se pulito. Dal momento dell'ingresso in clinica, momento in cui ti vengono elencate tutte le possibili attività e laboratori da fare, i pazienti vengono abbandonati a loro stessi. Vengono somministrati loro i medicinali e poi basta. Mia mamma ha chiesto l'incontro con uno psicologo, ha ottenuto un appuntamento dopo una settimana (esattamente come se fosse stata un paziente privato esterno), con la differenza che questo poi non si è presentato. Ho notato che soprattutto i pazienti anziani ricoverati per depressione non vengono seguiti e supportati dal punto di vista psicologico e, purtroppo, i farmaci da soli non possono far guarire dalla depressione.
Non consiglio la struttura e non ripeterei l'esperienza.