Casa di Cura Santa Rita Da Cascia Roma
Recensioni dei pazienti
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Struttura pessima, fisioterapia ottima
Mia mamma è stata ricoverata per 20 giorni in riabilitazione post intervento all'anca.
Struttura fatiscente, perdite d'acqua dal soffitto, cibo non commestibile (fusilli per 20 giorni e qualità pessima), bagni senza finestra e con sanitari troppo piccoli per gli adulti, formiche nei letti e sui comodini, escrementi di piccione sulle finestre quindi senza la possibilità di aprirle, igiene nelle stanze scarsa e parti comuni inadeguate. Camere da 4 posti dove in realtà entrerebbero 2 degenti, letti di ferro con rialzo a mano non funzionate, e con molle in ferro che si sentono nella schiena non permettendo ne il riposo ne tanto meno una posizione corretta post operatoria, materassi usurati e non confortevoli. Bagni comuni sporchi e mai disinfettati, pulizia svolta spesso dalle pazienti.
Una nota di merito va fatta però al personale medico e paramedico, ed all'eccellenza del lavoro dei fisioterapisti, che forse in parte provano a supplire alle mancanze importanti della struttura, che presenta anche infiltrazioni sul soffitto che vanno a formare pozze d'acqua nei corridoi ove le pazienti camminano cercando di riabilitarsi.
Ho provato a scrivere direttamente all'ufficio relazioni con il pubblico per cercare insieme una soluzione, ma senza nessuna risposta nè interessamento, avuto solo dal personale interno che in ogni modo ha cercato di rendere vivibile un soggiorno definito da mia mamma un incubo.
Riabilitazione non terminata
In una stanza da quattro al secondo piano campeggia una vistosa macchia di umidità di colore marrone proveniente dal terrazzo; spazi angusti rendono difficile muoversi; stanze da tre o quattro persone che specialmente in tempi di Covid andrebbero assolutamente evitate; attrezzature mediche vintage; mi sono fatto portare il termometro da casa perché il loro unico che avevano non funzionava; saturimetro tenuto insieme da cerotto; bagno senza finestra con la doccia direttamente sul wc (che peraltro perdeva alla base).
Inoltre la palestra sembra un ripostiglio con un disordine assurdo (non si poteva nemmeno cambiare l'aria perché le maniglie delle finestre erano rotte) ed ho contato fino a 15 persone tra pazienti e fisioterapisti in palestra a toccare gli attrezzi, e senza prima essere sanificati, ognuno toccava le cose dell'altro...
Personalmente non ho mai visto un medico in 5 giorni. Un plauso alla dottoressa Marcante,s crupolosa e responsabile, trasferita nella struttura il giorno prima che mi trasferissero. Da sottolineare comunque la disponibilità di fisioterapisti e infermieri che si trovano a lavorare in un contesto assolutamente non consono alla loro professionalità.
Riabilitazione protesi ginocchio
Ricoverata per riabilitazione dopo intervento di protesi del ginocchio, sono risultata positiva al tampone dopo 5 giorni. Sono quindi rimasta in isolamento per 8 giorni in una stanzetta, dove entravano per darmi da mangiare e per fare le pulizie, ma la dottoressa non è mai entrata... Con febbre a 39°, trasferita al San Filippo Neri l'11-12... Diagnosi: COVID-19 con EMBOLIA POLMONARE!!!
Esperienza negativa
Per assistenza infermieristica nulla da dire, per pulizia nulla da dire, per competenza fisioterapica lasciamo perdere..
Mia madre e' entrata per riabilitazione da protesi al ginocchio e l'ho riportata a casa in ambulanza, perché non deambula; però sul foglio di dimissioni c'è scritto che la signora deambula e che ha recuperato.
Allora: un'ora scarsa di fisioterapia al giorno (purtroppo e' capitata con un fisioterapista incompetente), ma gli altri erano bravi, gli altri pazienti erano in piedi.
I medici tante parole a vuoto con proposte di rimanere lì in estensiva....
Sconsigliato per anziani con problemi di salute
Mia madre è stata trasportata in coma all'ospedale più vicino. I medici non si sono accorti di un grave versamento pleurico in atto e non solo (mancanza di ossigeno nel sangue, blocco renale etc..), che pure aveva tutti i sintomi. La paziente, non facile a causa dei suoi continui lamenti, ma in realtà stava male veramente, aveva difficoltà a respirare ed il tutto veniva sottovalutato attribuendolo all'ansia, con somministrazione di lexotan che deprimeva ancor di più la difficile respirazione. Arrivata con decubito sacrale, lo stesso peggiorava per una mancanza di attenzione nel girarla spesso. Insorgenza di un decubito al tallone che poteva essere evitato. Il materasso anti-decubito non funzionava. In questo stato, e con una cardiopatia cronica, la stessa non era in grado di fare correttamente gli esercizi (asserendo che fosse poco collaborativa) che raramente e con tempi ristretti venivano sostituiti con fisioterapia passiva: tutto il giorno a letto. In carrozzina gli ultimi giorni, sempre che non avesse diarrea per la scomodità di doverla cambiare. Unico plauso alla cuoca. Le infermiere, a causa dei molteplici turni, cambiavano sempre e non era possibile instaurare una conoscenza reale con il soggetto. Pessima aerazione, con conseguente cattivo odore di feci in tutto il complesso. Stanza piccola 4 letti, non ci si poteva girare. Insomma, se si è giovani ed in salute probabilmente tutto ok, nonostante tutto, ma per anziani con problematiche assolutamente non consiglio la struttura.
Riabilitazione post infarto cerebrale
Mi chiedo come sia possibile che nel 2013 possa esistere un posto così assurdo: una clinica di RIABILITAZIONE chiusa in un soffocante palazzetto al centro di Roma senza sfoghi all'esterno.
Una saletta riabilitazione da far ridere, tutte scale, stanzette affollate.
La tv costa 5,00 al giorno!!! Roba da matti! Ma la cosa più deprecabile è la mancanza di professionalità e il pressapochismo con cui si affrontano i pazienti.
Una continua lamentela da parte di tutti, scene da film, minacce continue da parte dei familiari dei pazienti.
Ho portato via mio padre non appena ho potuto. Ora mio padre si trova in un'altra clinica similare, in confronto è un paradiso per le amorevoli cure con cui viene assistito da tutto il personale.
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