Casa di Cura Santa Maria del Pozzo Somma Vesuviana
Recensioni dei pazienti
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Tampone covid-19 laboratorio analisi
Quello che è successo stamattina è inverosimile, mi sono recato in questa struttura per eseguire il tampone per la ricerca del covid-19 al ritorno dalla sardegna, in quanto è una delle poche che lo fa in maniera privata (92 euro e senza obbligo della prescrizione medica). Arrivo alle 9.30 in questa struttura e gia all'ingresso c'erano circa una decina di persone in attesa per lo stesso motivo, mischiate agli altri utenti con un vigilante incapace di separare le persone... Dopo una lunga attesa sembra che colui che doveva fare gli esami fosse in ritardo, poi dopo un po' si inizia con i tamponi, uno alla volta verso questa persona che come protezione aveva solo una mascherina abbassata ed una camicetta rosa sbottonata, senza guanti.. Ad un certo punto si sospendono i tamponi poichè, come hanno detto, si è superato il numero massimo per le loro capacità e siamo stati inviati noi (possibili positivi) ad altre strutture.
Assolutamente sconsiglio questa struttura per disorganizzazione e mancanza di competenza e professionalità.
Ricovero nonna
Esperienza negativa. Non consiglio. Personale arrogante e poco competente. Migliorare pulizia e servizi. Ricoverata mia nonna, portata subito via. Lentezza ed incuria.
Da non tornarci assolutamente
Ho inviato una segnalazione a tutti gli organismi competenti nazionali e locali per denunciare che la consegna di un referto radiografico è avvenuta dopo ben 8 GIORNI, dopo nonostante all'arto radiografato risultasse una frattura.
L'incuria dimostrata con questa esperienza, mi fa chiedere in base a quali valutazioni tale centro sia stato autorizzato ed accreditato proprio dai suddetti organismi competenti.
Casa di Cura Santa Maria del Pozzo vera eccellenza
Capita di dover guardare l'erba dalla parte delle radici.. e ci si trova, da operatore del settore, ad essere fruitore di servizi.
E' questa l'esperienza nostra, durata più di un mese, essendo degente, presso la Clinica S. Maria del Pozzo, la paziente V.R., sorella di medici, madre di medico.
E' consolante aver scoperto una struttura sanitaria riabilitativa dove tutto il sistema è funzionalmente efficace ed è doveroso, insieme ad un ringraziamento,consegnare qualche favorevole impressione:
1. -La modernità del complesso, elegante e luminoso, in cui anche i colori e gli spazi contribuiscono a creare accoglienza.
2. - Il personale, dal direttore sanitario ai medici, caposala e infermieri, tecnici della riabilitazione, operatori socio sanitari e addetti ai servizi, capace di profondere professione e umanità per alleviare i disagi e le frustrazioni di chi vive una vulnerabilità nell'esistenza.
3. - La dirigenza discreta e presente, manageriale attenta e familiare.
Auguriamo alla grande famiglia della Clinica di perseverare sempre su questa strada non solo a favore di chi soffre, ma anche per tenere alto il nome della struttura, si da onorare la memoria e l'operato di donna Vittoria e del Professore Salvatore che per realizzare tale sogno che, grazie a Dio, è divenuto realtà concreta e dinamica, moderna ed efficace, hanno speso la loro esistenza...
Grazie di tutto.
Ricoverato
Mi avevano detto fosse la struttura migliore per quanto riguarda l'equipe medica, ma se la dovessi consigliare, non la metterei tra i primi posti..
La terapia veniva data in modo superficiale (molte volte venivano sbagliati i farmaci, nel senso che il paziente assumevana farmaci che non gli erano stati prescritti).
Dagli armadietti sono stati trafugati beni.
Nel complesso non la consiglierei, a parte che per i fisioterapisti, che svolgono il loro dovere con piena efficienza.
Non è un hotel a 5 stelle ma il rispetto..
Ho letto in qualche commento che questo non è un albergo 5 stelle e che è già tanto quello che si fa per i pazienti nelle condizioni di lavoro in cui sono messi gli operatori socio sanitari. Non concordo assolutamente.
Il rispetto per il malato è imprescindibile e, se le condizioni di lavoro sono inaccettabili, non è il paziente che deve farne le spese.
Mia suocera era al secondo ricovero. Ci avevano parlato di questa struttura come dell'Eden, ma noi potevamo fare paragoni con il Toiano, in cui era stata ricoverata 4 anni fa in condizioni critiche e da cui è uscita quasi autosufficiente. Al primo ingresso abbiamo subito notato una puzza persistente di urina, puzza che non ti togli dal naso per ore.
Le bottiglie d'acqua che portavamo erano sempre piene e ci raccontavano che mia suocera si rifiutava di bere, ma stranamente la sete le tornava quando eravamo lì noi!
A terra sempre sporco, a qualsiasi ora. Pezzi di pannolino intrisi di urina che occupavano la stanza sempre.
E gli OSS... che dire! Chiaramente non possiamo parlare di tutta la categoria, ce n'erano di gentilissimi, ma stranamente sparivano tutti durante l'orario delle visite, quando un parente poteva chiedere un cambio di pannolone perché pieno di escrementi. L'ora del "giro" non era mai quella giusta. Un giorno ho dovuto interrompere una OSS che chiacchierava a voce altissima con un'infermiera, mentre mia suocera aspettava a bocca aperta di essere imboccata. Apriti cielo! Che maleducazione interromperla mentre stava facendo raffreddare la minestrina! Come mi ero permessa! Maleducata, stia zitta...(erano gli improperi rivolti a me, naturalmente). E così via per circa un quarto d'ora, mentre mia suocera finiva di mangiare imboccata da me e non da lei una zuppa ancora calda e un pollo ormai indurito dall'attesa.
Mia suocera ha versato lacrime di gioia quando è andata via, nelle stesse condizioni in cui è entrata due mesi fa, ma sporca da far paura. Ci dicevano che non collaborava nella fisioterapia e non si faceva mettere sulla sedia a rotelle. Appena tornata nella casa di riposo, sentito il persistente odore di pipì, hanno subito predisposto tutto per lavarla. È stata messa sulla sedia a rotelle davanti a noi e le hanno fatto una doccia. Era (stranamente?) collaborativa. Finalmente pulita ha mangiato un pasto caldo imboccata da un'assistente fattiva. Per una persona anziana e malata l'umanità (perché di questo si tratta) è essere trattati con rispetto mantenendo la dignità della persona... Considerate voi se questa è una donna con le mani sempre sporche e i capelli incollati in testa.
Alla OSS in questione vorrei dire che lei, nel momento in cui lavora, non rappresenta solo sè stessa, ma tutta la sua categoria ed è per questo che tutti gli altri dovrebbero provare ad insegnarle non l'educazione, a quello avrebbe dovuto provvedere la sua mamma, ma la dignità e il rispetto per il lavoro.
Neuroriabilitazione
Sono ormai tre mesi che mi trovo in questa struttura per assistere mio nonno e devo dire che si tratta di una clinica dove lavora personale molto competente. Mio nonno ha ottenuto miglioramenti inaspettati grazie alla dedizione dei professionisti della riabilitazione che operano in questa struttura. Noto con piacere che negli ultimi tempi, da un mese a questa parte, sia migliorato tanto anche il cibo: la varietà dei menu e la qualità del cibo cucinato, fanno sì che per i pazienti risulti meno stressante il ricovero.
Neuroriabilitazione
La mia esperienza presso la struttura è stata molto positiva. Il ricovero è avvenuto per neuroriabilitazione e devo dire abbiano fatto veramente un ottimo lavoro. Grazie.
Commento negativo
Medici che hanno curato come un mal di pancia una problematica cardiaca, nonostante avessimo portato il cardiologo dall'esterno, salvo a chiamarci in piena notte per chiederci di portare il paziente in ospedale, quando era ormai tardi..
Roba che sparisce dagli armadietti.
Scarsità di personale nei giorni festivi.
Difficoltà di comunicazione con i medici.
Necessità per il familiari di controllo costante e continuo sulla terapie, sull'alimentazione e igiene dei pazienti.
Commento
Posso solo dire che grazie a questa struttura, ove i pazienti hanno un luogo dove possono essere assistiti con amore da tutto il personale...
Ho avuto modo di leggere commenti negativi.. e posso assicurarvi che io non ho notato niente di cio... anzi: la questione è che se credete che sia una clinica dove, con tanti tagli della sanità e con il coraggio dei proprietari di non mollare e andare avanti, si assicuri sempre tutto al paziente, bene, ricoverate i pazienti. Ma se credete che sia un hotel a cinque stelle dove non volete regole e pensate che tutto vi sia permesso, allora andate da un'altra parte...
Saluti.
Ricovero in riabilitazione post ictus
Nella sfortuna di una malattia gravissima ed inaspettata che ha colpito un mio caro, dopo un ricovero in un noto ospedale napoletano dove ho preso coscienza dei tremendi danni che porta con sè questo mostro chiamato ICTUS, ho avuto la fortuna di affidare mio zio alle cure del personale della casa di cura "SANTA MARIA DEL POZZO", dove ho trovato personale medico, infermieristico, socio-sanitario e terapisti di ottimo livello professionale e soprattutto umano. Non nascondo i dubbi che avevo, siamo arrivati in questa strutture senza molte speranze, ma pian piano confortati dai miglioramenti che mio zio ha avuto e dalla competenza del personale, che ci ha assistito in tutto il percorso -durato 4 mesi- e che ancora continua a domicilio. Posso ritenermi soddisfatto del trattamento ricevuto.
molto verde attorno alla struttura.
Riabilitazione post ictus cerebrale
Oggi in data 11 agosto 2014 ero andato a informarmi delle condizioni di mio padre e neanche mi sto accingendo a salutare all'entrata dell'ufficio medico, quando sono stato letteralmente allontanato dal prof. De Laurentiis, liquidandomi con la scusa che non aveva tempo perché c'era un nuovo ricovero da fare... E alla domanda "ci possiamo rivedere venerdì?" (che sono i giorni prestabiliti dalle loro regole), mi viene risposto "io venerdi non ci sono". Io insisto spiegando "guardi che mio padre dovrebbe essere dimesso il 24 agosto prossimo" - Risposta: vada in amministrazione per queste cose.
In più, lamentandomi in quanto mio padre aveva un braccio gonfio e gli doveva essere cambiato il pannolone, avevamo premuto il pulsante per il richiamo di qualche infermiere. Ebbene: NON è MAI VENUTO NESSUNO PER PIù DI UN'ORA E MEZZA.
E se mi ho Padre avesse avuto un malore? Ditemi, è normale tutto ciò?
Sconsiglio vivamente di portare pazienti in questa struttura che, aggiungo, oltre alla scortesia, si distingue anche per una pessima carenza igienica sanitaria; senza contare dell'odore sgradevole di escrementi appena si cerca l'entrata principale!
Esperienza negativa
Ho avuto modo di seguire un paziente per circa quattro mesi e ho assistito a delle cose che sfiorano l'assurdo, tipo: infermieri che danno farmaci a malati non in orario, o con posologia diversa, da quanto prescritto dal medico (o addirittura fanno assumere, per sbaglio, farmaci a pazienti che non dovrebbero); cassonetti per la raccolta differenziata disposti nelle corsie che vengono riempiti di pannoloni dei malati; medici che avvisano i parenti in nottata per avvisarli che il loro congiunto è praticamente "spacciato" e che quindi farebbero bene a portarselo a casa, sbagliandosi (fortunatamente..), vista l'insistenza dei parenti a farlo rimanere in clinica, o quanto meno a mandarlo in ospedale.
Sanità privata? Dio te ne guardi bene.
E' davvero drammmatica la vita dei pazienti che gli ospedali della provincia di Napoli inviano alla casa di cura di Santa Maria del Pozzo.
Per prima cosa la struttura non fornisce l'acqua ai pazienti.
Il personale è sempre preso da questioni lavorative e poco si preoccupa dei pazienti. I medici non ne parliamo: non si degnano di dare spiegazioni. I fisioterapisti fanno il minimo indispensabile ("non possiamo fare di più perchè il paziente non collabora", ma stiamo parlando di malati colpiti da ictus, cioè con ridotte capacità cognitive).
Invito l'assessorato alla sanità della regione Campania a prendere dei provvedimenti.
Terapia motoria degli arti inferiori
La casa di cura riceve dalla regione campania circa 900 euro al giorno per la riabilitazione del paziente.
Un paziente mediamente resta in clinica 120 giorni (il rimborso sarà superiore ai 100.000,00 euro).
A fronte di questo rimborso la clinica offre:
- 3 infermieri a turno per oltre 100 pazienti ammassati in stanze da tre letti (quando invece ne possono ospitare 2)
- medici spocchiosi e quasi sempre assenti nei reparti;
- un manipolo di OSS che si lamentano di continuo (e che fanno tutto loro).
- igiene pessima
- fisioterapia per un massimo di 30 minuti al giorno; per le restanti 23 ore e 30, i pazienti vegetano nei letti o si lasciano trascinare su vecchie e inadeguate sedie a rotelle.
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