Casa di Cura Santa Famiglia Roma
Recensioni dei pazienti
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Asfissia perinatale grave
Gravidanza perfetta fino al momento del parto. Alla 41+3 mi hanno stimolato il parto, 18 ore di travaglio senza più liquido amniotico, più di tre ore di spinte e la bambina non usciva, il battito del suo cuore scendeva da far paura, ma di taglio cesareo neanche a pagarlo oro... Dopo 3 ore di spinte, al terzo tentativo di ventosa la tirano fuori a forza.. Era nera e non respirava e non piangeva. Non hanno avuto nemmeno l'accortezza di farla trasferire in un ospedale per accertamenti... La mattina dopo e' stata trasferita al Bambino Gesù in terapia intensiva, ma ormai era tardi per farle l'ipotermia, per fermare l'ematoma cerebrale... E lì ci è stato detto che la bambina aveva avuto una sofferenza ed una mancanza di ossigeno al cervello che purtroppo ha causato dei danni cerebrali permanenti... Con tanto di crisi convulsive!!! Tutto grazie alle ginecologhe ed alla ostetrica incompetenti!
Attualmente mia figlia ha 16 mesi e non si tiene nemmeno seduta... Non si sa quando camminerà nè quando parlerà.. Fa fisioterapia 4 volte a settimana. Ci hanno rovinato la vita quando doveva essere la cosa più bella!
ATTENZIONE MAMME: partorite in ospedale, qui non hanno terapia intensiva e non sono pronti ad affrontare emergenze!
Sepsi neonatale
Mi chiamo Francesca, mio figlio è nato nel 2005 presso la clinica Santa Famiglia. Gli esami riguardanti la diagnostica prenatale li ho eseguiti presso la clinica Villa Margherita. Il ginecologo, durante i 9 mesi di gestazione non si è mai accorto che : mio figlio aveva un solo rene, con un reflusso vescico- ureterale di V grado massimo; dai primi 3 mesi di vita ad oggi si è sottoposto a 14 interventi chirurgici.
Avevamo la camera privata con la formula rooming-in e il bambino presentava difficoltà di suzione, ebbe un marcato calo ponderale inoltre ho avuto problemi di comunicazione con le puericultrici dedicate all'allattamento, alle quali cercavo di spiegare che mio figlio piangeva sempre, in modo inconsolabile, e che avevamo notato anche che i pannolini non erano molto pesanti e inoltre pieni di macchie di urina concentrata. Sono stata sempre rassicurata circa le buone condizioni di mio figlio dallo staff della Clinica e dal ginecologo. Il 2° giorno di vita mio figlio perse tantissimo peso, aveva un colorito giallo e, sempre su nostra insistenza, la notte fu posto in osservazione al nido con saturimetro. Il quarto giorno di vita, alle ore 13:26 -come da referto- in relazione a un prelievo del sangue e delle urine risultò: una sepsi generalizzata derivante da 1 milione di colonie di stafilococco aureo, 4.5 di potassio, 2.42 di creatinina, 177 di glicemia e 99 di azotemia. Lo staff della clinica continuava a rassicurarci dicendoci che si trattava di una semplice infezione delle vie urinarie. In 5° giornata alle ore 9:41 un altro prelievo del sangue evidenziò: azotemia 162, creatinina 3.23, potassio 6.9 e sodio 135 e la notte alle ore 5:00 sul diario clinico scrissero di aver raccolto 10 ml. di urine ematiche. Il bambino continuava a rimanere in osservazione al nido. Fu predisposto il trasporto del bambino con lo sten in ospedale pediatrico alle ore 13:40 su nostra pesante insistenza.
Non inserirono nessun catetere vescicale, non eseguirono nessuna ecografia renale pur avendo il bambino un'importante infezione urinaria in corso e pur avendo a disposizione i macchinari ecografici utili.
All'arrivo in Ospedale pediatrico ci venne comunicato che il bambino aveva un rene solo con un reflusso vescica- ureterale di 5° grado e una funzionalità renale gravemente compromessa; si resero indispensabili immediate trasfusioni di plasma e piastrine; la lista dei problemi era la seguente: sepsi, insufficienza renale, sospetto di meningite, sospetto di trombosi della vena renale, agenesia renale unilaterale, dilatazione delle vie urinarie, microcefalia.
Siamo stati 3 mesi in Ospedale, di cui 1 trascorso in terapia intensiva, e siamo usciti da quell’Ospedale con una ureterocutaneostomia addominale e un programma di follow up medico molto lungo e impegnativo.
Non proprio una condizione di totale benessere..
Ostetricia
Avevo un taglio cesareo programmato, mi presento per il ricovero e mi mettono in camera con un'ottantenne operata di mioma uterino.. niente in contrario se non si praticasse il rooming in! Io ho chiesto allora di essere spostata di letto, non mi è stato concesso, cosi' ho firmato le dimissioni e sono andata a partorire in un ospedale romano dove mia figlia è stata tenuta al nido insieme ai neonati, come è giusto che sia. E, oltre al disagio che mi è stato creato, posso dire che le stanze sono anguste, e quel corridoio buio e gelido.... BRRR! MA PER CARITA'!!!
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