Casa di Cura San Raffaele Rocca di Papa
Recensioni dei pazienti
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GRAZIE A MEDICI E INFERMIERI DEL 2 PIANO
Al personale medico e infermieristico un grazie da parte mia, che da paziente ha passato molto tempo in questa struttura. La mia non è ruffianaggine, bensì un modo per ringraziare con tutto il mio cuore persone che lavorano con dignità, tanto amore e pazienza e... senza stipendio!! Siete ANGELI!!! Spero che i politici cambino idea e non facciano chiudere nessun ospedale, meno che meno questo!!! GLI OSPEDALI NON SI TOCCANO CAPITO? Ammalatevi voi che prendete stipendi astronomici per pensare idiozie simili!
Una carezza nel dolore
Mia zia di 69 anni ha passato i suoi ultimi mesi qui ed è stata una vera carezza vedere come è stata accudita, con dignita', cortesia e tantissima tenerezza, sia dagli infermieri che dal personale medico. Comportamento che non è cambiato neanche quando è caduta in sonno profondo che poi l'ha portata al decesso. Quel coma è durato mesi, e mai nessun infermiere o medico ha detto una parola di troppo in sua presenza; un rispetto per il malato e per noi che non ci saremmo mai aspettati.
Grazie veramente di cuore per la consolazione che rimane in noi, per tutto quello che avete fatto, per gli sguardi di comprensione e condivisione che abbiamo avuto. Ricorderò sempre un infermiere che torno' dalle sue ferie e venne diretto in camera per imboccare mia zia, gli comunicammo che mia zia non si alimentava piu' da sola.. e lui rimase sinceramente rattristato dalla notizia. Beh, non te lo aspetti da persone che fanno questo mestiere.. quel trasporto mi commosse e ci fece sentire meno soli, e che nostra zia non era sola. Grazie ancora dal profondo.
Hospice
HO RICOVERATO IN QUESTA STRUTTURA IL MIO ADORATO PAPA' NEL SETTEMBRE 2011, HA SOGGIORNATO NELL'HOSPICE PER DUE MESI, INSIEME ALLA SUA BADANTE, DOPODICHE' E' DECEDUTO. ERA AFFETTO DA M. DI ALZHEIMER E NEOPLASIA POLMONARE ED AVEVA 87 ANNI.
POSSO DIRE SINCERAMENTE CHE LA STRUTTURA E' UNA SORTA DI OASI DELLA SERENITA' PER UN MALATO TERMINALE, VI SI TROVANO INFATTI PULIZIA, ACCOGLIENZA, GRANDE UMANITA' DA PARTE DEI MEDICI E DEGLI INFERMIERI, UN PO' POCHI E SOVRACCARICHI DI LAVORO. RINGRAZIO AFFETTUOSAMENTE TUTTO IL PERSONALE, IN PARTICOLARE UNA DOTTORESSA DOLCISSIMA, UN PO' IN CARNE ED UN INFERMIERE RUMENO, VICTOR. LE STRUTTURE PUBBLICHE DOVREBBERO TUTTE AVERE REPARTI COME QUESTO PER DARE "DIGNITA'" ANCHE ALLA DIPARTITA....
SIMONETTA.
2,5 anni di vita regalati a mio padre
Mio padre è arrivato in questa struttura quasi morto, dopo un ictus e una stadio di senescenza avanzato, ipertensione e quant'altro ci ha impedito di continuare ad accudirlo in casa. Gli è stata salvata la vita due volte dall'allora primario dott. Antonello Silvestri, al quale saremo grati per sempre. Ha potuto vivere decorosamente per altri due anni e mezzo. E' presente 24/24 7 giorni su 7 un medico, al piano terra è collocata la lungodegenza ospedaliera ed al primo piano la casa di cura di terzo livello che, in caso di emergenza, ha l'intervento immediato del medico, al quale basta salire solo una rampa di scale per intervenire.. questo è un vantaggio che poche case di cura possono vantare e fa la differenza tra la vita e la morte. La struttura è dotata di una cucina che prepara pasti caldi con un menù vario e che può preparare pasti ad hoc nel caso di cattiva deglutizione, o problematiche temporanee. Gli infermieri si sono comportati sempre con gentilezza e, sebbene l'organico potesse essere implementato, si sono sempre prodigati, non abbiamo mai atteso più di cinque minuti per il loro intervento. Mio padre, non più autosufficiente, è stato sempre tenuto nel massimo della cura, pulizia, rispetto e dignità umana, non ha mai avuto piaghe da decubito, malgrado non camminasse più. E' stata tentata anche la riabilitazione. Le camere sono fresche in estate, quasi tutte luminose e con un bel panorama. C'è una grande attenzione anche per un minimo di vita sociale dei lungodegenti, la direzione organizza una festa a tema al mese, il pomeriggio è servito il the con le fette biscottate. Si può seguire una messa la domenica, è presente un barbiere-parrucchiere una volta a settimana, si può pranzare tutti insieme in ambienti apparecchiati e con pasti caldi a preparati al momento, non appaltano nulla all'esterno. Per chi vuole, c'è una selezione di badanti a pagamento, dotate di assicurazione di legge, che possono integrare l'assistenza della struttura aiutando i degenti nelle operazioni quotidiane e accompagnandoli nel cortile-giardino a fare una passeggiata. Gli orari di visita sono ampi e, se necessario, viene rispettata la sensibilità dei familiari ed i casi particolari, autorizzando la presenza in orari diversi. Anche dopo il decesso, è stato possibile eseguire una cerimonia nella chiesetta nel parco interno e siamo stati trattati con molto rispetto e affetto. Ringrazio il Cielo di avermi dato, in un momento di tale gravità e disorientamento, davanti ad una malattia degenerativa che non lascia speranza, la possibilità di vivere i miei trent'anni con qualche giorno di serenità sapendo che mio padre era assistito al meglio e di aver dato ad entrambi altri due anni e mezzo da trascorrere insieme e, anche se noi siamo di roma centro ed i km. da fare erano tanti, ne è valsa la pena.
Dottoressa lungodegenza
Mio padre non è autonomo, è allettato ed ha bisogno di cure e controlli che non avvengono accuratamente fino a quando i parenti non arrivano dal paziente e si accorgono del suo stato....
Soprattutto quando è presente una dottoressa che sta al reparto di lungodegenza. Quando viene chiamata risponde sempre infastidita, scocciata, è arrogante e risponde sempre che lei non ha tempo.. sta lavorando... dietro ad un computer.. Fin quando non si comincia ad urlare non si muove e solo dopo forti e decise chiamate, si decide a vedere il caso. Non controlla, non conosce lo stato dei pazienti, lei lavora al computer, che ne sa come stanno... testuali parole! Così mi è stato risposto oggi. Solo dopo aver constatato lo stato grave di mio padre, ha cominciato a muoversi.. Non è tollerabile che esistano medici così, i reparti di lungodegenza non sono camere di premorte. Non c'è un sorriso da parte sua, mai una attenzione. Fate qualcosa!!!
Pazienti non autonomi abbandonati
Manca completamente la informazione tra i medici e gli infermieri che si alternano, e se il paziente non è più che assistito dalla famiglia, non viene seguito e controllato anche nelle più elementari necessità quotidiane di igiene personale, di organizzazione della camera e della somministrazione di terapie che non vengono effettuate, se non "ricordate" dalla famiglia ai medici presenti in turno. Ad esempio: Il medico di turno del pomeriggio non sa cosa ha fatto il medico di turno della mattina e così via...
Non c'è controllo, nè coordinamento funzionale.
Luogo pieno di verde e giardini curati.
figlia della ricoverata
ho fatto compagnia a mia madre per 19 giorni di permanenza presso questa struttura, riscontrando una eccellente professionalità e una profonda umanità nei riguardi del paziente e dei parenti presenti. I pazienti sono quasi coccolati, nel mangiare e nelle uscite sul terrazzo gli infermieri sono di una disponibilità veramente eccezionale. La caposala è molto presente ed i medici sono sempre molto attenti agli umori del paziente.
Ringrazio tutti.
una struttura in cui si pensa solo al profitto
a) il coordinamento tra figure professionali e tra reparti è gestito con poca attenzione e professionalità, il ricoverato viene visto solo come numero che porta denaro in funzione se fa riabilitazione o meno se sta in lungodegenza, in RSA oppure in Hospice le tariffe sono diverse ed i margini anche, chi vuol capire capisca;
b) Il primario RSA dovrebbe coordinare e vigilare con piu' attenzione.
c) la caposala e molti infermieri/infermiere non hanno le competenze/conoscenze/attitudini per svolgere le mansioni a cui sono chiamati.
La Sanità Privata Convenzionata in questo caso, in base alla mia personale esperienza, non funziona.
saluti
Il personale infermieristico e para, è carente ed in alcuni casi senza specifica formazione prefessionale e, considerato che operano presso una struttura ben specifica, è un fatto piuttosto grave.
La presenza della cosiddetta "badante" si rende necessaria ed è tollerata perchè permette alla struttura di risparmiare..
lungodegenza funzionante ma RSA lascia a desiderar
i pazienti vengono sedati pesantemente senza effettuare alcun test allergico o d'ipersensibilità e soprattutto senza dare alcuna informazione al paziente o ai famigliari. Le terapie vengono prescritte da medici di base partecipi al "business della struttura". Personalmente la sconsiglio vivamente.
personale carente con turn-over molto spinto;
livello qualità dei servizi carente, la primaria RSA dovrebbe essere piu' presente e dovrebbe coordinare i medici di base ed il personale infermieristico con maggiore impegno: a parer mio lascia troppa iniziativa a personale con poca preparazione e formazione professionale.
la maleducazione
se non ci fossero alcune infermiere maleducate e una primaria secondo me poco disponibile, il posto non sarebbe male. a mio giudizio andrebbe fatta un pò più di attenzione verso il personale infermieristico, che non merita, in base alla mia esperienza, di stare in un posto con pazienti che soffrono ed hanno bisogno di una maggiore attenzione ed affetto.
non consiglio questa struttura
I pazienti vengono posti su sedie a rotelle la mattina alle 8 e riposti nei letti nel tardo pomeriggio. Indipendentemente dalle problematiche che possono insorgere nello stare seduti tutte quelle ore.
La riabilitazione è praticamente inesistente.
La dott.ssa responsabile del centro non è disponibile al dialogo con i parenti dei malati, spesso è introvabile.
Vengono fornite informazioni fuorvianti.
La riabilitazione è praticamente inesistente.<br />
I bagni non sono idonei ai disabili.
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