Casa di Cura San Pio X Milano
Recensioni dei pazienti
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VISITA DERMATOLOGICA
Mi sottopongo oggi all'ennesima visita dermatologica della mia vita, nella speranza di risolvere un problema che mi affligge da anni quale una psoriasi diventata ormai acuta.
A seguito di diverse terapie effettuate, venendo a conoscenza della cura biologica mi reco presso la per me stimatissima struttura Humanitas.
Sono molto d'accordo sulla spiegazione datami, mi rendo conto che la cura biologica può essere molto pesante anche se risolutiva.
Ciò che non mi è piaciuta è stata la terapia prescritta da dottor Cugnasca, consistente in una cura cortisonica, nonostante abbia ribadito più volte di averla tentata in varie forme e avendo avuto solo riscontri devastanti, con un effetto rebound che oggi mi vede ricoperta più di quanto lo fossi prima dell'assunzione.
Mi è stato chiesto se l'avessi tentata però nell'anno corrente, perché l'averla fatta un anno o due anni prima non ha valenza (facendo un esempio che sinceramente non ho compreso riguardo all'influenza stagionale).
Mi congeda dicendo di fare la cura e di rifare la visita dopo un mese.
Se peggiorerò come già successo e sottolineato, chi si prende la responsabilità del mio stato di salute?
Sarebbe stato più umano persuadere eventualmente una paziente ritenuta non idonea alla cura spingendola ad accettare la propria patologia a questo punto. Ma magari quest'anno sarà più fortunato? Chissà.
Impossibile prenotare con SSN
Oggi ho provato a prenotare 3 prestazioni (ecografia addome completo, ecografia transvaginale e mammografia) per un controllo che ho a novembre 2022 con la mia oncologa. Le richieste sono datate 15 giugno 2022, quindi non ho perso molto tempo prima di fare la richiesta di prenotazione (circa 48 ore)... Per tutta risposta mi dicono che non hanno posto fino a febbraio/ marzo 2023. Quindi il controllo semestrale a cosa servirebbe? per salutare la dottoressa? Ovviamente a pagamento il posto c'è come e quando voglio... Mi chiedo solo perchè proporsi come azienda convenzionata con il SSN se poi non riescono a seguire i pazienti, a meno che non si trasformino in pazienti "solventi", ovvero paganti. E questa storia si ripete di continuo, ho perso il conto delle visite che mi sono dovuta pagare di tasca mia, facendole per puntiglio in altre strutture che non fossero Humanitas, giusto perchè mi sembrava una presa in giro la gestione delle prenotazioni.
Servizio prericovero pessimo
Pre ricovero pianificato da tempo: presentarsi ore 10.00 (a digiuno).
All'ingresso vengo indirizzata agli sportelli sbagliati e per raggiungere l'accettazione è una mezza epopea (con personale che alle richieste di indicazioni risponde "non so; sono qui da 20 giorni; ehh devo chiedere"). La coda per gli sportelli è scandita da numeri e lettere, ma quando arriva il mio numero lo saltano e a domanda rispondono "capita, passi pure avanti, a volte il numero salta".
Prelievo: due buchi perché non trovavano la vena (e poi è caduto il vassoio...).
Tampone Covid: neanche da raccontare. Ne avevo fatti altri, ma questo li ha battuti tutti, credo che non si possa fare nulla di più fastidioso e tanto lentamente.
La visita con l'anestesista: in ritardo di più di un'ora, quasi due
Finalmente liberi verso le 17.00!
...e tutto ciò in regime di solvenza!!!
Pessimo servizio prenotazioni
Totale impossibilità di prenotare un esame: nessuna risposta dal centralino, solo un'infinita attesa. Nessuna risposta al tentativo di prenotazione online.
Pessimo servizio.
Parto
Ho partorito in piena emergenza Covid-19 la mia secondogenita, la prima è nata al Niguarda. Ho voluto essere seguita da un ginecologo che opera in questa struttura, che poi non si è trovato al mio parto. Esperienza deludente, pessima se messa a confronto con la mia prima esperienza al Niguarda. La mattina mi sveglio alle 5.00, vado in bagno e noto le mutandine bagnate (avrò perso il tappo mucoso, penso); mi reco presso la struttura, eseguono tracciato e tampone per escludere la rottura acque (cosa della quale io ero più certa delle ostetriche). Dal tracciato contrazioni periodiche, non dolorose e via a casa con l'augurio di fare buona Pasqua e Pasquetta. Tempo due ore ed ero di nuovo lì con contrazioni dolorosissime. Dritta in sala parto, mi cambio e vengo invitata a mettermi sul lettino. Non vi dico i lividi a seguito di prelievo e ago cannula - e a me è facilissimo prendere le vene. Da lì in poi vengo lasciata praticamente sola per tutto il travaglio, con porta aperta a mostrare le mie nudità a chiunque passasse. Con me, in altre sale parto, altre donne alle loro prime esperienze. Eh sì, la donna che e' al suo secondo figlio è già esperta e può tranquillamente fare il parto da sola. E invece no, i dolori sono gli stessi, le paure identiche e il senso di sconforto, in periodo Covid-19, per la solitudine nel dover affrontare tutto da sola, idem. Nessuna comprensione, ostetriche scocciate perché non riuscivo a girarmi tra una contrazione e l'altra, credo mi abbiano fatto un clistere (non comunicatomi e dal risultato sgradevolissimo), incisione per facilitare l'uscita della bimba e siringa di ossitocina, senza preavviso, nella coscia, per espellere la placenta. L'indomani mattina mi alzo, avevo in braccio mia figlia nella stanza e sento fuoriuscire dalla vagina qualcosa di grosso: era un pezzo di placenta della grandezza di un pugno, lasciata lì, ma poi grazie al cielo venuta giù.
Cibo non pessimo, orribile! Il cibo al Niguarda è da ristorante stellato, a confronto. Sono stata dimessa dopo due giorni, non ho ricevuto una visita che sia stata solo una, di un dottore. La domanda era" signora come si sente?". Io rispondevo bene, nonostante tutto, ma cavolo avevo un sacco di punti e le emorroidi, si può limitare a chiedere questo alla paziente???
Lo scandalo assoluto alle dimissioni: anche lì nessuna visita. Io ho partorito col SSN, ma a leggere altre esperienze, non credo fosse lì il problema. Consiglio vivamente il Niguarda, mi sono trovata benissimo e tutte le mie amiche si sono trovate benissimo, anche al loro terzo figlio, e nessuna ha mai raccontato esperienze simili.
Parere negativo
Prenoto l'esame per mio figlio e mi viene detto che per privazione di sonno si intende che il ragazzo deve essere svegliato 6 ore prima dell'esame e che non serve dorma durante l'esame. Quando arrivo invece, la dottoressa mi dice che deve dormire. Malgrado lo sconcerto, ci proviamo lo stesso, ma la cosa risulta impossibile sia per la luce che per l'ambiente non insonorizzato, con continuo vociare di infermieri nel corridoio. Dopo 40 minuti la dottoressa e noi molliamo il colpo ed io dò in escandescenze, anche per la mancanza di professionalità da parte di chi accetta le prenotazioni. Aggiungo inoltre che il prezzo era superiore a quello comunicato al telefono e che alla reception ci sono state date indicazioni sbagliate sull'ubicazione del laboratorio..
Mi ricorda certi grande hotel che vivono di ricordi e che ospitano anziani che pagano ma non avanzano pretese.
Mi sono fatto rimborsare, ma non ho ottenuto quello che mi prefiggevo, cioè avere una diagnosi.
CALDAMENTE SCONSIGLIATO.
Intervento alla spalla
Mia moglie ha subìto un intervento alla spalla per lesione del sovraspinoso. Ottima l'assistenza in sala operatoria da parte del dr. Ivaldo e dell'ottimo anestesista. Il lato negativo lo abbiamo riscontrato nel reparto di degenza, dove l'assistenza infermieristica ha lasciato molto a desiderare; in caso di bisogno dal suono del campanello alla presenza di un infermiere trascorrono dai 15 ai 35 minuti -e spesso la cosa non viene risolta. La pulizia lascia a desiderare e l'arredamento non è consono ad un ospedale: comodini in legno deteriorato sicuramente "ricchi" di batteri. Forse occorrerebbe una visita dei NAS.
DELUSIONE
Sono in attesa di essere chiamata ad un intervento chirurgico dal mese di marzo del 2014, cosa che tutt'ora non è avvenuta.
La mia patologia riguarda un grosso polipo all'utero che mi ha causato perdita di peso e l'anemia per causa di emorragia.
Sono andata più volte in ospedale a chiedere il motivo di questo disagio, ma non sono stata accolta.
Come potete aiutarmi?
Grazie.
Pessima assistenza e nessuna cura
MIA SUOCERA DI 88 ANNI NON RIESCE A CAMMINARE, MANGIA POCHISSIMO, OGNI MOVIMENTO LE COSTA UNA IMMENSA FATICA. E' STATA RICOVERATA PRESSO LA CASA DI CURA PIO X IN CONDIZIONI PESSIME PER ACCERTAMENTI APPROFONDITI, IN QUANTO CON UNA ECOGRAFIA ADDOMINALE E CON UNA VISITA DALL'ONCOLOGO LE E' STATO DIAGNOSTICATO UN TUMORE AVANZATO E DIFFUSO AL PERITONEO. LE HANNO FATTO UNA TAC, UNA MAMMOGRAFIA, UNA ECOGRAFIA AL SENO, ED UNA ASPIRAZIONE DEL LIQUIDO CHE LE SI E' FORMATO NELL'ADDOME, FACENDOLA ATTENDERE ORE E MUOVENDOLA E TRATTANDOLA COME SE NON AVESSE ALCUN PROBLEMA; IN PIU', NONOSTANTE FOSSE ESTREMAMENTE DEBILITATA, NON AIUTANDOLA IN ALCUN MODO A RIPRENDERSI UN MINIMO FISICAMENTE. FATTI GLI ACCERTAMENTI E PAGATA LA PARCELLA, E' STATA DIMESSA IN CONDIZIONI PEGGIORI DI QUANDO E' ENTRATA... ORA (IL GIORNO DOPO LA DIMISSIONE DALLA PIO X) E' STATA RICOVERATA D'URGENZA PRESSO UN ALTRO OSPEDALE AUGURANDOCI CHE SIA MIGLIORE DELLA CASA DI CURA.
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