Casa di Cura San Feliciano Roma

Nel 2018 mi sono operata alla clinica San Feliciano di Roma. Nei primi anni dopo l'intervento riuscivo a fare sport, nonostante qualche dolore occasionale alla rotula. Tuttavia, questi dolori sono aumentati gradualmente fino a diventare insopportabili a tratti. Le ecografie muscolo-tendinee rilevavano sempre problemi diversi: infiammazione all'intersezione del rotuleo, infiammazione della zampa d'oca, infiammazione del legamento collaterale laterale (LCL), senza però segnalare alcuna condropatia significativa. Le risonanze magnetiche, invece, mostravano solo un ginocchio perfetto con un leggero versamento, considerato normale.

La situazione è andata avanti così per anni, durante i quali ho consultato ortopedici, fisiatri, fisioterapisti e anche neurologi. Oggi, finalmente, grazie a un egregio professore di cui non faccio nome per motivi di privacy, ho ottenuto una diagnosi. Riconoscendo il nome del collega, probabilmente cercando di tutelarlo, mi ha spiegato che il nuovo legamento è troppo teso (mal posizionato), il che ha generato tutti i problemi successivi. Mi ha fatto un’infiltrazione di lidocaina e cortisone e ci rivedremo a settembre.
Sono furiosa.

Dottori eccellenti, struttura molto ben organizzata.
PECCATO per le rigide regole: i malati non si cambiano prima di 4 ore (almeno 12 pipì in un pannolino!) e la notte dalle 22.00 alle 6.30, ricevendo il "gentile" consiglio di non suonare il campanello.
Peccato veramente per il veleno di alcune infermiere, peggio di quello delle tante zanzare che riempivano la stanza.

Sono la moglie di un paziente ricoverato per una colecistectomia.
Con assicurazione.
L'operazione, svolta dal bravo dottore Massimo Meucci e dalla sua equipe, è andata bene.
Non conoscevo la clinica: la stanza è molto carina e grande, il personale è stato gentile e professionale, a partire dalla capo sala fino al portantino.
Le cose che secondo me non sono andate bene sono varie. Innanzitutto nessuno è passato a rifare il letto di mio marito, nè tantomeno il mio (forse perchè è sabato?).
Il bar anziché chiudere alle 15.00 (che è già scandaloso), alle 14.00 era già chiuso, quindi niente caffè.
Non ci sono neanche quelle macchinette che fanno i caffè, se non una sola ma anche rotta.
Insomma, cura del malato sì, ma ci si deve prendere cura anche di chi sostiene i malati, soprattutto se la struttura guadagna fior di quattrini con le Assicurazioni. Servizi nel complesso scarsissimi.

Sarebbe potenzialmente una buona clinica se solo ci fossero piu' comprensione e professionalità in reception. Ho fatto un prelievo del sangue e i referti sarebbero dovuti essere pronti il giorno dopo.
Sono due giorni che al mattino mi reco in struttura per riuscire a recuperare il referto, ma mi fanno aspettare più di 30 minuti (senza ragione, perché le ragazze in reception nel frattempo chiacchierano) e quando informo di aver solo bisogno di ritirare un referto (per cui ci vogliono circa 40 secondi perché si tratta di consegnare una busta) e che sono di fretta perché devo andare a lavorare, mi rispondono di fare la fila. Ma i numeri del ritiro referti purtroppo non vengono chiamati. Proverò a tornare domani sperando di essere chiamata e riuscire a recuperare il mio referto. D’altronde si tratta di salute.

Il reparto di riabilitazione è eccezionale relativo ai fisioterapisti. Tutti professionalmente preparati, attivi e competenti, tranne uno che, secondo me e secondo anche altri pazienti, non è idoneo a svolgere questo servizio. Noi siamo qui, non per vacanza, ma per riuscire al più presto a riacquistare sicurezza e indipendenza. Mi dispiace fare questa osservazione, anche se penso che non sia una cosa non saputa.
L'assistenza medica l'ho trovata scarsa.
Per il resto, il mangiare è ottimo, il personale infermieristico e OSS gentile e disponibile.
Il mio omaggio comunque è per il dott. Romanini, che mi ha operato a Villa Aurora.

Sarebbe potenzialmente una buona clinica se solo ci fosse piu' gentilezza e professionalità. Ho fatto un prelievo del sangue. La persona che me l'ha fatto era totalmente incapace, dato che mi ritrovo con 3 lividi e quando si è trattato di fare il test glicemia si vedeva che era la prima volta che lo faceva.
I referti pronti dopo oltre 1 settimana. Quando chiami al centralino ti mettono in "finta" attesa (perchè senti tutto quello che dicono) e dopo un po' casca la linea, costringendoti a richiamare 100 volte. Insomma, io proprio non ci tornerei.

Appuntamento per una generica visita con l'otorino alle 11.30. 100 euro pagate e niente, alle 12.45 stavo ancora in attesa. Chiedo spiegazioni ad una infermiera infastidita, che mi dice che può succedere.
La faccio breve: mi sono state date scuse differenti tra loro per giustificare il ritardo, ma in una struttura privata dove paghi un servizio, queste cose a mio avviso non devono succedere. Fosse anche vero il contrattempo, hanno i numeri dei pazienti proprio per avvisarli e per evitare un tale disservizio. Morale della favola, sono dovuta andarmene perché ho un lavoro anche io e non posso permettermi di perdere una giornata per una visita, mi sono fatta ridare indietro i soldi e tanti saluti. Ringrazio la sig.ra dell'accettazione che è stata molto carina e disponibile.

Sono stata operata 14 mesi fa di artroprotesi al ginocchio. Da allora non ho più camminato senza stampelle, e ho dovuto subire nel marzo scorso un altro intervento e un altro mese di degenza. Dal primo momento, quando hanno provato a mettermi in piedi, mi sono chiaramente accorta che qualcosa non andava. I medici, per l'intero mese di degenza e nei mesi successivi, hanno ignorato con superficialità le mie richieste di spiegazioni e di soluzioni. Ancora dopo più di un anno, la cartella clinica è mancante di molte parti fondamentali. Durante la degenza ho diviso la stanza con una persona di etnia rom, e praticamente con tutta la sua numerosa famiglia, subendo giorni senza riposo, né educazione, né rispetto, e nonostante le continue richieste di cambiare stanza non sono stata ascoltata. I danni fisici riportati da questo intervento sono pesanti, praticamente mi hanno rovinata.

Per conto della mia amica Assunta, operata all'anca sinistra il 6 giugno dal Prof. Giampiero Magliocchetti, esprimo sentiti ringraziamenti al sunnominato specialista per l'eccellente lavoro svolto e per la competenza, professionalità e umanità dimostrate. L'ha seguita e la segue tutt'ora con la pazienza e l'empatia di una persona che ama il suo lavoro.
Grazie di nuovo, Professor Magliocchetti! Le serberò stima ed eterna riconoscenza!