Casa di Cura Parco dei Tigli Teolo
Recensioni dei pazienti
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Sono entrato in clinica per una depressione. Non hanno fatto assolutamente nulla di diverso. Terapia invariata rispetto a quella d'ingresso. Dopo settimane non ho visto nessun progresso e mi sono auto dimesso.
Non bene
Mi sono autodimessa perchè dopo un mese, anzichè migliorare, sono peggiorata. Le cure farmacologiche nel mio reparto le ho trovate inadeguate. Consigliato per patologie non gravi e facilmente risolvibili con una buona psicoterapia. La Dottoressa Lucidi è una psicologa davvero in gamba.
MOLTO DELUSA
Spero questa mia recensione possa servire non come mera critica fine a sè stessa, ma come suggerimento per una crescita in positivo della struttura in questione. Alcuni mesi fa decisi di far seguire un mio familiare, affetto da disturbo bipolare in fase di criticità, in questa struttura.
Venne seguito a ritmo altalenante e con orari quasi da uffici statali da un medico dello staff. Premettendo che sono cosciente del fatto che la struttura sia privata, non sto discutendo sugli onorari dei medici, ma : Dato che il personale medico si suppone sia costituito da psichiatri qualificati e professionali, non mi spiego ancora il trattamento ricevuto. Si presuppone che loro sappiano esattamente con che tipologie di pazienti si devono confrontare, disturbi psichiatrici di qualsivoglia natura sono come ben sappiamo patologie serie ed invalidanti, quindi un paziente in cura sottoposto a terapia con farmaci molto invasivi può avere la necessità e deve avere il diritto di sentirsi e venire assistito. Causa alcuni dubbi e incertezze riguardo le cure in atto e l'andamento clinico (dopo alcune visite ambulatoriali), tentammo di metterci in contatto telefonicamente con la Dott.ssa che lo aveva in cura e questa è stata la sua scortese, inappropriata e anti-professionale risposta ricevuta (parole testuali): SE NON AVETE I SOLDI PER VENIRE QUA, ALLORA E' INUTILE CHE MI CHIAMIATE, RIVOLGETEVI A UNA STRUTTURA PUBBLICA.
E' proprio il caso di dirlo, struttura bellissima per quanto si possa definire bella una struttura sui generis, ma umanità pari a zero.
I fatti sopra citati sono basati sulla mia esperienza personale e mi rendo responsabile e disponibile per ogni chiarimento.
Troppi farmaci
Ho fatto 3 o 4 ricoveri e gli ultimi 2 sono stati un disastro... non hanno capito la mia situazione. Prendevo talmente tanti psicofarmaci da non esserci più con la testa, facevo cose mai fatte... ero fuori di me... Io che pensavo solo alla mia famiglia (3 figli). Ora mi sono disintossicata ed è stata durissima per 6 mesi.. ora va un po' meglio però il problema alimentare lo sto tuttora curando da una dottoressa e un dottore bravissimi... fatto sta che questa è stata la mia situazione....!!
Dei casi difficili se ne liberano
Tutto bene nei casi semplici quando le cose, a loro dire, "si risolvono da sole"... ma nei casi difficili dove c'è bisogno di interloquire con i pazienti, c'è poco dialogo e ascolto, che invece sono alla base anche della terapia da somministrare, causando nei pazienti degli scompensi farmacologici (ad esempio nel brusco ridimensionamento della terapia somministrata) non valutati. Poi se questo nel paziente causa dei comportamenti anomal,i non esitano a dar loro la colpa e a trasferili d'ufficio al reparto psichiatrico dell'ospedale civile, con umanità pari a "zero".
Io sono stato avvisato del trasferimento del mio familiare a ora di pranzo, con l'obbligo di portarlo via entro sera, con luogo di destinazione già deciso unilateralmente.
Nel colloquio dimissionario poi tante parole per indorare la pillola, ma in realtà questa dimissione forzata (dopo due mesi di ricovero) nasconde un loro fallimento..
Quando il medico responsabile del reparto se ne va in ferie, tutto rimane invariato per 15-20 giorni, senza nessuna decisione/valutazione del medico sostituto.
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