Decesso per complicanze, infezione post operatoria
A luglio 2015 mio padre di 83 anni, in buono stato di salute, è stato sottoposto ad intervento programmato di sostituzione della valvola aortica, praticata per scelta "improvvisa" del chirurgo con chirurgia a cuore aperto. Nelle 24 ore successive ha subìto ben due interventi di riapertura dello sterno con altrettante anestesie. Dopo tre settimane in terapia intensiva e altre complicanze, è morto per setticemia, derivata da grave infezione nosocomiale. A completare il quadro già negativo, segnalo il pessimo rapporto del personale medico con i familiari, sia riguardo alle comunicazioni sulle condizioni di mio padre che alla impossibilità di vederlo per molti giorni.