Casa di Cura Montevergine di Mercogliano

Sistema di interventi e ricovero organizzato con confusione e irrispettosa tracotanza.
Errata somministrazione terapia, personale che per quanto mi riguarda ho trovato solo in parte competente e cortese.
Livello di eccellenza ormai solo un ricordo in alcuni reparti.
Sconsigliato ai "deboli di cuore".

Professionalità, cordialità, umanità, trattamenti a misura d'uomo.
Bravi.

Organizzazione, competenza, professionalità e ospitalità: in questa struttura c’è questo è molto altro.
Grazie per il trattamento che riservate ai vostri pazienti.

All'arrivo in questo luogo, dove ho soggiornato per tre giorni, ho notato personale giovanissimo e qualificato, dotato di tanta educazione e allegria. L'intervento che ho subìto mi ha permesso di  non essere anestetizzato, dandomi la possibilità di constatare  sul campo la loro ulteriore  professionalità. Per caso ho scoperto la loro passione per il mare, anche qui lo vivono come dei vecchi lupi di mare...
Auguri ragazzi da Angelo De Luca.

Sono stata ricoverata per Studio Elettrofisiologico (SEF) + Ablazione.
Sicurezza Covid presente dall'ingresso, all'interno è possibile entrare solo con tampone effettuato entro le 24 ore. Accettazione effettuata in tempi brevi. Nell'attesa dell'assegnazione della camera, sono state fatte tutte le analisi da inserire nella cartella clinica. Camera pulita (grazie al sig. Sergio e una ragazza di cui non ricordo il nome), molto grande e calda. Letti presenti in camera 3, confortevoli. Causa Covid, in camera eravamo solo 2, ben distanziati. Bagno pulito e grande.
Infermieri e medici del reparto sempre presenti, umani, disponibili. Grazie anche a Marco, che ci portava i pasti, sempre disponibile ed empatico, pronto a tirarti su di morale con una parola di conforto. Un ringraziamento grandissimo al dott. Vincenzo Schillaci e al dott. Francesco Solimene, che mi hanno supportato in questo percorso sempre con grande umanità e professionalità; e grazie a tutti i medici in sala operatoria.
Una struttura di eccellenza, specialmente considerando questo periodo di pandemia.

Dopo soli 2 mesi e mezzo dall'intervento, pur seguendo scrupolosamente la terapia e la fisioterapia del centro riabilitativo che funzionava perfettamente, improvvisamente ho riavuto problemi di angina pectoris, di entità più forti rispetto al periodo precedente l'intervento.
Tornato alla Clinica, con visita a pagamento, mi hanno subito ricoverato e con una coronarografia mi è stata fatta un angioplastica sulla coronaria nativa.
Solo dal referto e con l'aiuto di un cardiologo, ho capito che è saltano l'impianto di bypass sequenziale per occlusione.
In fase di dimissioni, pur chiedendo spiegazioni al personale medico, nessuno mi ha spiegato la reale situazione in cui mi trovo, anzi hanno detto che era tutto OK.
Invece continuo ad avere fenomeni di angina pectoris, e con l'aiuto di cardiologi sto cercano un modo per risolvere il danno.
Alla fine da questo intervento, ho subìto ulteriori danni e spero tanto di non dovermi sottoporre ad ulteriore intervento chirurgico.
Tutti i cardiologi interpellati successivamente, hanno valutato negativamente l'intervento di bypass sequenziale.
Sarebbe stato opportuno eseguire singoli bypass.

Sono ricoverata nella clinica Montevergine e segnalo quanto segue: nelle stanze vi è aria climatizzata fredda che non può essere diminuita o spenta. Considerando la temperatura esterna fresca, è inopportuno il flusso freddo nelle camere. Le lamentele vengono anche da altri pazienti. Non è possibile stare nelle stanze e indossare giubbotto, coperta e collo in lana. Si invita chi è preposto al settore di risolvere il problema.

Ho effettuato intervento di chiusura del forame ovale pervio. Soffrivo di emicranie terribili che non rispondevano a nessun trattamento farmacologico. Inoltre avevo frequenti TIA seguiti da cadute al suolo.
Ho effettuato intervento di chiusura del PFO presso la Clinica Montevergine nel 2015 e da allora non soffro più di emicranie e soprattutto non si verificano più gli attacchi ischemici transitori.
Ricordo l'umanità e la gentilezza dei medici e del personale sanitario. Nei giorni di ricovero avevo lasciato a casa il mio bambino di pochi mesi ed ero (psicologicamente) molto giù, ma il personale infermieristico del reparto è stato adorabile e ovviamente molto professionale e disponibile.

Non so come dimostrare la mia enorme gratitudine nei confronti di tutti gli operatori di questo centro di altissima specialità, in particolare nei confronti del dott. Francesco Solimene e del suo staff (uno per tutti il brillante dott. Alberto Arestia). La mia esperienza è stata da 110 con lode, bacio accademico, pubblicazione e oscar in termini di competenza, professionalità, alta preparazione, umanità, capacità relazionale e rassicurante beneficio, grazie ai quali il paziente percepisce in pieno di trovarsi in un posto confortevole e protetto. Affermo tutto ciò con buona cognizione di causa avendo, ahimé, peregrinato in lungo e in largo diversi centri italiani senza mai risolvere nulla...
Non finirò mai di ringraziare e lodare l'ottimo risultato raggiunto grazie al dottor Solimene e ai suoi eccellenti collaboratori: Dio vi benedica ora e sempre!!! Sono felice di avervi incontrato nel percorso della mia vita, un caro affettuoso saluto a TUTTI e semplicemente GRAZIE DI TUTTO.

Dopo 1 ora attesa (e ci sta) inizio la prova, con atteggiamento piuttosto infastidito del dottor Sala alle mie domande. Durante la prova risponde al telefono (anche per telefonate private) e alla fine della prova, avendo rilevato una pressione di 200/90, mi invita a parlarne col mio medico di base!
Il mio medico di base è un ginecologo, quindi il dr. Sala, rispetto a un presunto problema suppongo di competenza di un cardiologo, si esime dal dare consigli, avvisi, prescrizioni o altro, e decide di rinviare l'assistito ad un ginecologo.

Servizio più che scarso: mi ritrovo da quasi un mese a casa perchè la clinica non ha ancora avvisato alla ASL di competenza la mia positività al Covid-19!
Deluso, mi aspettavo un servizio eccellente.

Dopo un primo intervento presso un'altra struttura, ho ricevuto le cure e sono stato operato dal dott. Salemme, che con la sua grande professionalità è riuscito a risolvere il problema in emodinamica con doppio ingresso inguinale.
Vanno i miei più grandi complimenti al dott. Salemme come medico e come uomo capace di mettere anche a proprio agio il paziente.
GRAZIE.

Mio padre, con tre coronarie ostruite e diabetico, è stato operato in questa struttura dopo che primari cardiologi e primari cardiochirurghi del Cardarelli e del Secondo policlinico di Napoli ci dicevano non fosse operabile...
Intervento con eccellenti risultati.

Mio padre è stato ricoverato per un semplice intervento di routine di domenica.
Il giorno seguente l'unica cosa che sapevamo era che le varie operazioni (28 in giornata) sarebbero partite dalle 9.00 del mattino; non si può sapere nè l’ordine di una ipotetica lista, nè un orario all'incirca dell'intervento.
Siamo stati costretti a partire dalle 6.00 del mattino, perché abitiamo lontano, per stare fino alle 15.00 senza alcuna informazione nè la possibilità di vedere mio padre.
Cosa gli costa stilare una lista in modo che i familiari si possano organizzare?

Perché non stilare una lista di ingresso alla sala operatoria, visto che sono interventi programmati?? Ore dì attesa inutili da parte dei familiari e tanta ansia e nervoso per gli assistiti. Non sapere e non avere informazioni sta contro ogni diritto del malato. Per un salto di vera eccellenza, la cosa non è da sottovalutare.

Intervento di routine dicevano, dopo sette giorni dall'intervento di sostituzione delle valvole cardiache, la paziente è passata direttamente dall'anestesia al decesso. Una spiegazione non è stata data: come può una equipe di eccellenza aprire le braccia e non dare spiegazioni, se non ipotesi, in risposta alle nostre domande sul perché una donna giovane e forte non si è più svegliata? Aveva soltanto 51 anni!

Ottimi i dottori, competenti e professionali. Trovo però la clinica eccessivamente rigida e il personale poco garbato nel rapporto con i parenti dei pazienti!

La casa di cura Montevergine è la peggior struttura ospedaliera nella quale io sia stata. Si avvale di un personale infermieristico scortese, arrogante e poco professionale. Mio nonno è stato ricoverato d'urgenza avendo una grave disfunzione valvolare e circa 1,5 litri di versamento pleurico nel polmone sinistro e 1 litro in quello destro.
Appena giunti lì, ci dissero che le sue condizioni non presentavano nulla di grave e iniziarono a lavorare con calma anzichè intervenire con urgenza e tempestività. Dopo 2 giorni ci chiamarono, informandoci della sua morte con tono freddo e un'incredibile mancanza di umanità. Io e i miei famigliari non metteremo mai più piede in questa clinica e ci siamo vivamente pentiti di non aver portato il nonno alla città ospedaliera San Giuseppe Moscati.

Desidero rivolgere un ringraziamento particolare a tutto il gruppo della cardiochirurgia che, durante e dopo l'intervento chirurgico da me sostenuto di ricostruzione della valvola mitrale, si è rivelato molto gentile e professionale. Un grazie di cuore per tutto.

Mia sorella pochi giorni fa viene ricoverata nella suddetta clinica per sostituzione di una valvola cardiaca, nonostante tutte le analisi abbiano dato un quadro positivo e la buona salute sia stata usata come pretesto per operarla. Intervento riuscito, ma che inspiegabilmente porta al decesso dopo 4 giorni senza che nessuno riesca ad avere una versione coerente. Nessuno mi darà indietro mia sorella, ma spero che questo mio commento faccia riflettere ed evitare operazioni del genere.

Questa è una struttura che è assolutamente non all'altezza per quanto riguarda l'assistenza post-intervento.
Inoltre il personale medico è scorbutico, incompetente e lento.
Il pronto soccorso funziona malissimo: per un'urgenza possono volerci anche due ore d'attesa, cosa assurda e non ammissibile!
Consiglio vivamente di non rivolgervi a questa struttura se siete in cerca di una clinica funzionante.
Forse una volta funzionava davvero bene e si è creata il nome che oggi ha, e a cui rimane solo quello.

Durante la mia degenza, avvenuta molti anni orsono, presso questa struttura, ho avuto la fortuna di conoscere il Dott. Annibale Pepe. Medico attento e scrupoloso, ha cambiato il corso delle cose agendo in estrema urgenza e cambiando il corso della mia situazione clinica. Sempre grazie.

A mio padre è stata effettuata un'angioplastica, un po' di anni fa, ed il cardiologo con cui era in cura non lavora più nella clinica Montevergine. Oggi era stata prenotata un'altra visita, ma il medico non si è presentato ed inoltre non è stato possibile nemmeno effettuare la prova sotto sforzo (regolarmente prenotata) perché il macchinario era rotto. Nessuno dei pazienti prenotati era stato avvisato telefonicamente e la maggior parte si sono fatti un viaggio di centinaia di chilometri con una temperatura vicina ai 38°C per raggiungere il "rinomato centro di eccellenza cardiologico". Ringraziamo tutti per la totale disorganizzazione e ci rivolgiamo adesso ad un centro dove il rispetto per il malato è decisamente maggiore rispetto a quello riservatoci oggi.

Esperienza pessima: false speranze, incompetenza, scarse informazioni, poca trasparenza e informazioni post intervento date con il contagocce, dall'anestesia alla morte in 7 giorni.

Ho eseguito da pochi giorni un'ablazione per Tpsv da rientro nodale dalla equipe di elettrofisiologia. Mi sono subito reso conto di essere in ottime mani soprattutto grazie alla professionalità di tutti dai medici, fino ad arrivare agli infermieri e tutto il personale. Ero molto agitato per la procedura, ma ogni medico ha saputo rassicurarmi sin dal primo giorno. Un plauso particolare alla dottoressa Esposito che, essendo mia coetanea, ha saputo tranquillizzarmi come un fratello sia il primo giorno di degenza che in sala operatoria. Uno staff giovane che ha tanta voglia di lavorare con le persone. Tutti, e dico tutti, sono stati eccezionali in ogni fase; credo sia difficile gestire pazienti spaventati per un intervento, ma loro sono stati eccezionali. Il dottore Solimene che mi ha ablato è una persona semplice che sa rassicurarti e con cui ti senti in confidenza, soprattutto in momenti difficili. Davvero grazie a tutti!

A luglio 2015 mio padre di 83 anni, in buono stato di salute, è stato sottoposto ad intervento programmato di sostituzione della valvola aortica, praticata per scelta "improvvisa" del chirurgo con chirurgia a cuore aperto. Nelle 24 ore successive ha subìto ben due interventi di riapertura dello sterno con altrettante anestesie. Dopo tre settimane in terapia intensiva e altre complicanze, è morto per setticemia, derivata da grave infezione nosocomiale. A completare il quadro già negativo, segnalo il pessimo rapporto del personale medico con i familiari, sia riguardo alle comunicazioni sulle condizioni di mio padre che alla impossibilità di vederlo per molti giorni.

Siamo rimasti veramente contenti e soddisfatti dell'esito raggiunto, perchè il quadro clinico prima dell'intervento non era uno dei migliori. Ringraziamo tutti, dall' quipe dei dottori al gruppo infermieristico della Casa di Cura Montevergine. Siamo rimasti veramente contenti dalla professionalità e dall'accoglienza di tutti i dipendenti della struttura, che fanno simbolo di una Casa di Cura di ECCELLENZA.

Ho messo 5 (il valore più alto) a tutti i requisiti, qualcuno ne merita sicuramente di più. E' una struttura di ECCELLENZA nel nostro meridione, un ambiente familiare, uno staff fantastico di medici, di infermieri, di assistenti, tutti educati rispettosi dei malati, rispettosi.. degli esseri UMANI.
E cosa dire dei medici,? Io sono stato ricoverato tre giorni in reparto EMODINAMICA, ho trovato un medico di cui io potevo esserne il padre, e lui cosi mi ha trattato.
E poi la pulizia, non ho parole.. veramente unica.
UN GRAZIE A TUTTI.

Il signor Antonio I. è stato operato di aneurisma dell'aorta toracica: 6 ore circa la durata dell'intervento. Dopo 12 ore i parenti non sono stati informati subito di come sono andate le cose.
Dopo 8 giorni in sala intensiva e' uscito morto.
Sono state riscontrate nei medici molte contraddizioni.

Ringrazio la clinica Montevergine e la sua equipe di medici, in particolare il Dottore Solimene e il dottore Schillaci, per aver salvato mio padre da una endocardite non curata per bene 6 mesi a Napoli. La professionalità e l'umiltà di questi dottori fanno sentire i pazienti e i suoi familiari in ottime mani. Grazie ancora.

23-1-2015 Si parla sempre del nord, ma l'eccellenza l'abbiamo noi in campania a Mercogliano. Persone stupende, dai medici ai paramedici agli addetti alle pulizie. Grazie a tutti, mi avete fatto sentire un vostro amico, non un paziente impaurito dall'intervento. In sala operatoria una squadra stupenda capitanata dal dottor Cioppa.

Ottime la competenza dei medici e l'assistenza infermieristica.
Discreta la pulizia.
Non funzionale il water, troppo basso per persone anziane e malate.

Tutto perfetto!
L'unica cosa che trovo "migliorabile" è preparare i parenti del ricoverato all'intervento. Nel senso di informare sui tempi dell'operazione e sullo stato fisico del paziente dopo l'operazione.
La mia opinione non è per sottovalutare la clinica, ma per migliorarla.
Grazie

Equipe straordinaria. Grande umanità. Elevata professionalità.
Hanno operato un mio assistito affetto da Fibrillazione atriale con ablazione effettuata con tecnica "robotica". Pare che l'equipe del Dott. De Martino sia l'unica a disporne nel centro/sud Italia.
Il mio assistito aveva girato altri centri senza successo.
Grazie.
C.E.

La mia esperienza è negativa, anche se avrei preferito scrivere il contrario. Mia madre ottantaduenne, colpita da infarto, viene trasferita d'urgenza all'Utic di Mercogliano Clinica Monte Vergine. Dopo la coronarografia, i cardiologi ci hanno comunicato che il quadro clinico di mia madre si presentava poco incoraggiante e che si sarebbe dovuta sottoporre ad un delicatissimo intervento di 3 bypass coronarici e la sostituzione della valvola mitrale. Mettendoci al corrente dei rischi nei quali sarebbe potuta incorrere sia durante, sia dopo l'intervento, non ci restava altro che tentare perchè ci spiegarono che la mamma non sarebbe vissuta molto, anche se non si sottoponeva all'operazione, con un cuore cosi' stanco e funzionante al 30%. Dopo una settimana dall'intervento, mia madre e' deceduta passando dall'anestesia direttamente alla morte.. non si è mai piu' svegliata. Io non voglio puntare il dito contro nessun medico, perche' siamo stati informati dei risvolti nefasti dell'intervento, ma spesso mi domando: se fossero intervenuti con più tempestività e non dopo un mese dall'infarto, come è stato fatto, cosa sarebbe successo? Abbiamo avuto la sensazione che i medici non decidevano l'operazione se prima non ci fosse la necessita' di liberare il posto, rimpiazzando un altro paziente... non so se mi sono spiegata. Comunque spero di sbagliarmi, voglio sperare che non vengano trattati cosi' i pazienti alla clinica.

Premetto che lavoro in rianimazione da 15 anni, quindi non sono proprio uno sprovveduto. Qualche anno fa mio padre ha avuto un infarto del miocardio provocato dall'occlusione della circonflessa occlusa al 40% e di un ramo importantissimo per l'irrorazione del cuore, detto IVA, occluso al 90%!!! Nessuno volle metterci mano, solo un intervento a cuore aperto dicevano... Io senza conoscenze, solo affidandomi alle statistiche, ho fisicamente bussato alla porta dell'emodinamica, fatto visionare la copia della coronarografia e dopo 6 ore esce un signore gentilissimo che mi dice: ho visionato il suo cd, chi la manda da me? Io dico nessuno, non so nemmeno chi è lei, so solo che fate coronarografie a iosa e quindi secondo lei il problema di mio padre si puo' risolvere con un'angioplastica? E lui, presentandosi e sorridendo, mi dice: non esser triste portami tuo padre, domani non morira' di certo cosi' come ti hanno detto! (i nomi dei soliti baroni che lavorano a Napoli). A distanza di 14 anni mio padre mi ha visto sposare, ha visto sua nipote e il suo salvatore è il dott. Salemme, napoletano che lavora a Mercogliano, non in francia, america o chissa' dove!!!

Ringrazio il Dott. De Martino e la sua equipe di aritmologi per essere riusciti ad effettuare con successo l'ablazione, che in un altro centro era fallita per ben due volte.
Quando sono stata ricoverata ed ho visto pazienti provenienti anche da altre regioni, ho capito che ero in buone mani.
Grazie anche per la profonda umanità con la quale sono stata trattata e per non aver sentito alcun dolore.
milena 81

Non discuto la competenza e la professionalità dei medici, non ho le competenze per farlo. Ma per l'esperienza personale, devo considerare che se non hai il chirurgo di "riferimento", sei trattato "a pesci in faccia" tu e la tua famiglia!

Il mio commento non puo' essere che negativo, mio padre e' morto in questa clinica dopo vari ricoveri e rimandi dell'operazione, solo quando lo stesso era allo stremo e' stata predisposta l'operazione, e cioe' dalla sera alla mattina; tutto questo senza avvisare della percentuale di riuscita dell'intervento e senza far neanche salutare nostro padre. Da premettere che non era un caso urgente, il paziente aveva diritto di decidere con i familiari e invece no, e' stato indotto a decidere da solo..

Ringrazio tutto lo staff medico del reparto di Emodinamica per l'alta competenza e per la capacità non comune di rendere meno traumatica la fase sempre delicata dell'intervento. La sensazione principale che mi rimane di questa esperienza, è quella di un soggiorno piacevole in un luogo accogliente.

Mi sento fortunato per essere stato curato ed assistito dal personale medico ed infermieristico della clinica Montevergine.
Grazie per la competenza e professionalità dimostrate.