Casa di Cura Mater Misericordiae Roma
Recensioni dei pazienti
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Esiti di intervento di protesi all'anca
Mio padre ha subìto un intervento di protesi all'anca. Abbiamo scelto questa struttura perché ce ne avevano parlato bene. In realtà si tratta di un edificio vetusto e fatiscente dove non esiste un minimo spazio ricreativo per le persone ricoverate. Con le dovute eccezioni per un solo fisioterapista, la cosiddetta "terapia riabilitativa" è stata svolta con molta approssimazione; il cibo è pessimo e per alcuni reparti si risparmia perfino sull'aria condizionata in piena afa estiva.. sembra più che altro un parcheggio per anziani non più deambulanti.. Un ambiente piuttosto cupo dove le restrizioni e i divieti per ogni minima cosa non migliorano certo la situazione.
PS: le suore in particolare farebbero bene a rivedere il concetto di "misericordia"!!!
Un geriatrico travestito da riabilitazione
Tranne qualche rara eccezione, personale infermieristico scortese, poco sensibile e poco disponibile. Mio padre aveva seri problemi e devo dire che l'assistenza era piuttosto scarsa, senza considerare la totale assenza di empatia.
I pazienti più 'problematici' vengono sedati.
Delusione
E' con vero dispiacere che oggi mi ritrovo a scrivere contro dei miei colleghi.. sono un ex infermiere professionale da ormai 18 anni e qualche giorno fa ho dovuto assistere alla maleducazione degli infermieri di questa struttura.. Ho dichiarato la mia professione perché pensavo che infermieri del genere non esistessero più e che facessero il proprio lavoro con amore e dedizione ma, purtroppo, su 2 turni di lavoro ho trovato solo 2 infermieri disponibili (due ragazzi).. Ho sentito rimproverare pazienti solo perché lamentavano dolori.. ho visto infermieri sbuffare perché suonavano i campanelli.. per far scendere mia moglie dal letto ho dovuto chiamare più volte, perché l'infermiera veniva, guardava e non tornava più..
Chiedere informazioni su visite mediche è come chiedere l'impossibile, gli infermieri rispondono solo "non so, forse.. vedremo". Devo dire che gli infermieri in questione erano tutti sopra i 40, quelli più giovani hanno risollevato la situazione deludente. La palestra è piccola ma, tra terapisti poco amanti del loro lavoro, ci sono elementi di spicco e fortunatamente mia moglie ha lavorato la mattina con un terapista molto in gamba e il pomeriggio aveva una terapista anch'essa in gamba. La pulizia e i pasti ahimè lasciano a desiderare ma, tutto sommato, credo ci sia di peggio in giro. Peccato per quegli elementi che rovinano la reputazione di tutti gli altri.
Alvaro Senti 3334565432
Pro e contro
La terapia viene fatta solo la mattina per un'ora e con grande svogliatezza da parte dei terapisti. Ancora ricordo una terapista bionda che, mentre mia nonna tentava di camminare alle parallele, era svogliatamente seduta su uno sgabello senza degnar la di uno sguardo o di una parola di incoraggiamento. Gli infermieri/e più giovani sono disponibili, ma alcuni anziani, specialmente due con i capelli molto corti, sono maleducate e con pochissima voglia di lavorare. L'unica vera nota positiva sono alcuni elementi giovani tra il personale, che prendono a cuore i pazienti e li fanno lavorare con impegno.
Non consiglio la struttura
Mia nonna è stata ricoverata nella clinica per circa due settimane, a seguito di un intervento per frattura al femore.
La permanenza nella clinica è non solo inutile, ma dannosa, almeno per quanto concerne la nostra esperienza.
Come scritto anche dalla figlia della Sig.ra Raffaella, mia nonna veniva mossa dal letto per un'ora al giorno, oppure lasciata sulla sedia a rotelle per ore (101 anni!).
Dopo qualche giorno di tosse insistente, abbiamo "tentato" educatamente di chiedere se non fosse per caso una polmonite: i medici, con estrema maleducazione, hanno per giorni continuato a negare che potesse trattarsi di questa patologia.
Infine, sono giunti alla conclusione che potesse trattarsi di embolia polmonare: ricoverata al S. Eugenio, è stata immediatamente diagnosticata una polmonite.
L'incompetenza del personale medico è più che evidente, e a ciò si aggiunge una dose non comune di maleducazione.
Da ultimo, segnalo l'estrema scortesia di gran parte del personale ausiliario, comprese le suore.
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