Casa di Cura Madonna della Fiducia Roma
Recensioni dei pazienti
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Call center : che vergogna
Sono rimasta in attesa di una risposta alla mia chiamata per 29 minuti.
E’ una cosa indegna.
Se non siete in grado di fornire questo servizio, abbiate almeno il buon gusto di dirlo:
non si danno informazioni per telefono!
Stiamo parlando di sanita’, e di sanita’ privata strapagata dagli utenti.
Se una persona chiede una informazione lo fa perche’ ne ha bisogno. Dubito seriamente che ci si diverta a telefonare senza un valido motivo.
Pessima segreteria prenotazioni
Prenotare un check up? Impossibile: 2 giorni al telefono con quell'orrenda musichetta e senza alcuna risposta!
“Fiducia” mal riposta!
Prenoto 10 giorni fa il patch test per oggi, giovedì 26 maggio ore 16.00, con il dott. Giorgetti. Serve a rilevare allergie a sostanze specifiche attraverso il posizionamento di cerotti che vanno tolti 48 ore dopo. Al momento della prenotazione mi viene detto di non assumere antistaminici per 10 giorni, perché falserebbero il test (chi soffre di allergie sa cosa si soffre quindi in quei giorni...) e che i cerotti mi sarebbero stati tolti sempre dal dott. Giorgetti il sabato in orario indicato da lui.
Arrivo in clinica in anticipo, mi fanno entrare. In primis il dottore mi dice che i cerotti me li potrà togliere lunedì 30 perché sabato non ci sarà. Io gli dico che la settimana prossima sarò fuori Roma e che al momento della prenotazione mi era stata garantita la rimozione per il sabato (48 ore dopo e NON 96!!!) e che non era serio il comportamento nei confronti di un paziente a cui doveva essere notificata per tempo la “mancanza” del dottore, che forse ha dato per scontato che il suo tempo fosse più prezioso del mio. Le ragazze in accettazione, mortificate, erano inconsapevoli del fatto che il dottore non ci sarebbe stato sabato ad esercitare le verifiche di questi test e si sono scusate; e questo lo apprezzo. Di sicuro però prenoterò il test da un’altra parte.
Deludente
Sono senza parole... Mia madre 86enne è stata qui ricoverata per intervento. Consegno i farmaci che assume quotidianamente e mi sento rispondere dall'infermiera che i pazienti si devono AUTOGESTIRE i farmaci!
Arriva il pasto (scadentissimo) e in tempo di Coronavirus viene servito in contenitori tradizionali aperti, senza protezione, con posate no usa e getta.
Meno male che ci è costato migliaia di euro per soli 2 giorni e circa 500 euro a notte.
Pessima esperienza
Pessima esperienza, ginecologo non usa i guanti per eseguire i tamponi e tocca lo speculum a mani nude.
Inefficienza
Buongiorno, ieri pomeriggio mi sono presentata in accettazione alle ore 18.20, avevo un appuntamento alle ore 18.30 per una ortopanoramica. Al momento dell'accettazione la signorina mi comunicava che la macchina era rotta da diverso tempo, ho domandato come mai non ero stata avvisata. Nel controllare la sig.ra alla reception mi dice che non ero neanche in lista... (assurdo). A quel punto faccio leggere sul mio cellulare l'email che avevo ricevuto con la conferma dell'appuntamento. La signora continuava a ripetere se ero certa che l'avessi prenotata da loro!!! Non posso credere all'inefficienza e alla sgarbatezza dell'addetta.
Appuntamento NON rispettato
Pessimo servizio per una attesa di oltre 30 minuti. Doversene andare senza essere stati neanche visitati credo sia la cosa peggiore possa capitare a un paziente che si rivolge ad una struttura nota.
Avrei dovuto fare un intervento privato per una ernia inguinale, ma a questo punto preferisco rivolgermi a personale più capace e professionale. Non credo di usufruire ancora dei vostri "assenti" servizi.
Indecorosa esperienza
Premetto che mi spiace dover denunciare un tale disservizio, di una realtà che mi avevano decantato per le qualità e l'affidabilità; non a caso mi sono presa qualche giorno per riflettere su cosa fare. Alla fine mi è sembrato doveroso non tacere. Veniamo al dunque. Mio padre, 83enne, aveva appuntamento presso la struttura lo scorso lunedì 19 marzo, ironia delle coincidenze, festa del papà, alle ore 11.30, per fare una scintigrafia miocardica. Tralascio di sottolineare l'ansia con cui ci si accingeva a procedere a fare un esame così delicato. Era la prima volta ed è naturale temere brutte notizie. Dopo un'iniziale attesa senza alcuna spiegazione, per caso si comincia a comprendere che qualcosa non va. Morale: per un guasto della macchina, l'appuntamento è slittato alle 14.30. Ben 3 ore dopo. Per concludersi alle 19.00 di sera. Otto ore di un autentico calvario, a digiuno, come disposto ai fini dell'esame, ne eravamo consapevoli, ma le previsioni non avevano prospettato così tante ore di "tortura". Sorvolo sulla mancanza di informazioni tempestive sul ritardo avvenuto. Altrettanto sorvolo sul costo della prestazione, comunque non totalmente a carico del SSN, ma regolarmente pagata dal paziente e malgrado ciò trattato come, ahimè, spesso accade in una struttura pubblica. Trovo semplicemente indecoroso che individui in uno stato di salute evidentemente di per sé non eccezionale, considerato l'esame che si accingevano a fare, siano sottoposti a una tale Via Crucis, senza almeno delle scuse ufficiali.
Ringrazio gli operatori sanitari, medici e assistenti per la gentilezza riservata (quasi sempre), ma sono convinta dovesse esistere un "piano B", senza caricare i pazienti di un tale gratuito "tour de force". Sono altresì convinta che lasciare un'unica risorsa a gestire gli ultimi pazienti non sia il trattamento ideale, visto lo stress di tutti gli attori coinvolti. Prevedibile un comportamento "spazientito" da parte di quest'ultima, ma non certo giustificabile per una struttura privata (o, naturalmente, qualsivoglia struttura...).
Risonanza magnetica
Ho più volte eseguito presso la clinica, in regime di SSN, la risonanza magnetica al ginocchio sinistro, su esiti di ricostruzione da LCA. Già a gennaio 2016 sospettavo sindrome del Ciclope. Ben due risonanze a febbraio e a ottobre 2016 non hanno confermato tale ipotesi. Dalla risonanza di ottobre ben due medici hanno evinto infiammazione del corpo di Hoffa non refertata. Infine, dopo l'ennesima risonanza, fatta a maggio 2017 in regime privato in altra struttura, ho avuto la conferma della sindrome del ciclope che mi affligge da un anno e mezzo, con costi elevatissimi di fisioterapia e danno biologico e psicologico. Se la sindrome fosse stata evidenziata dalle risonanze, non avrei perso tanto tempo e tanta salute.
Contatti telefonici con il Centralino
Innanzitutto preciso che il voto da me espresso è 1 (uno) perchè la tabellina di compilazione non prevede il voto 0 (zero). Questi i fatti. Mia moglie si opera di cataratta il 22 Marzo 2017. Terminato l'intervento ritorniamo a casa. Il giorno 25 Marzo tento di telefonare al centralino per sapere se posso passare presso i loro uffici amministrativi per pagare quanto da me dovuto per onorari vari. Provo insistentemente per oltre mezz'ora, ma senza esito: il centralino è munito di un disco di risposta che dopo 3 minuti circa fa cadere la linea. E tutto inizia daccapo.
Il 27 Marzo provo tre volte il mattino e due volte il pomeriggio, senza esito. Ed attenzione: ogni singolo tentativo dei cinque non è durato meno di mezz'ora...
Oggi 28 Marzo, dopo oltre 60 minuti di attesa continuativi, ho alzato le mani e mi sono arreso. A questo punto chiameranno loro, quando vorranno essere pagati. Io ce l'ho messa tutta la buona volontà.
Ma se avessi dovuto comunicare una cosa urgente? O avessi dovuto parlare con un paziente?
Ho letto in qualche valutazione dei pazienti che questa Clinica si merita la valutazione di "eccellente", ma non fornisce sicuramente una buona immagine a livello delle più elementari forme di comunicazione.
Piero Benvenuti
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