Casa di Cura La Maddalena di Palermo

Ho ricevuto un ottimo servizio. Ho fatto per due volte la tac e la pet, qui ho trovato buona organizzazione e soprattutto, per quanto riguarda la preparazione per le indagini con mezzo di contrasto, ho trovato mani esperte che non ti hanno bucato otto volte, colpevolizzandomi per giunta di avere pessime vene, come mi è capitato di subire in altra struttura! Grazie del buon servizio.

Ho trovato un'oncologa, la dottoressa Bajardi, accogliente, competente, esaustiva nelle spiegazioni e rassicurante. Sono arrivata in preda a crisi di panico e lei è riuscita a tranquillizzarmi.
Gli infermieri sono educatissimi e gentili e ti fanno sentire come a casa; sono sempre disponibili e attenti.
Alla seconda PET (ho fatto già 6 sedute) il quadro neoplastico è in netta regressione rispetto al primo dove c'erano diverse metastasi ossee, che ora quasi tutte scomparse. Risultato prodigioso che si è realizzato grazie alla perizia di tutto lo staff.
Ancora è troppo presto per trarre conclusioni, ma penso di trovarmi nel posto giusto, fra le persone giuste.

Mia madre è stata 2 settimane ricoverata dopo la frattura del femore.
L'ho portata via che non cammina ancora ed in più è piena ripeto piena di ulcere da decubito (piaghe).
Tutto questo grazie alle leggi che lo stato italiano permette loro di applicare, con la scusa del coronavirus. Altrimenti la mia presenza in reparto avrebbe di certo evitato una cosa del genere.

La mia esperienza alla clinica Maddalena è stata fortemente deludente. Ospedale oncologico di terzo livello, di cui non si discute la competenza, non ha però alcuna idea di quello che è l'accoglienza al malato, la comprensione del suo stato d'animo, l'esprimere una parola di conforto.... Il percorso di guarigione è fatto anche da un ambiente armonioso e accogliente. In Ematologia per 4 mesi non ho avuto un menù adeguato alla mia intolleranza. Gli atteggiamenti di alcuni medici sono di arroganza e senso di superiorità rispetto al malato. Sono stata bene solo in D. H. con la dott.ssa Zammit. Per il resto, fossi in reparto al posto di qualcuno dei medici ed infermieri, mi vergognerei profondamente.
Ora mi trovo all'Humanitas di Milano, da cui certi medici dovrebbero andare a lezione di educazione.

Dopo aver ricevuto l'esito del Pap test non ho avuto nessun supporto per sapere quale terapia fare. Sarebbe bastato rispondere ad una email o ad una telefonata. Mi dicono che devo prendere un nuovo appuntamento... assurdo.

Recentemente si sono conclusi i ripetuti ricoveri di mio figlio nel reparto di ematologia della Maddalena. Mio figlio ha finito di soffrire.
Oggi posso confermare di essere pentita di non avere insistito a portare mio figlio fuori regione in altro centro di eccellenza, non solo per come è stata gestita la malattia e i ritardi nelle cure, ma anche per la delusione nei confronti dei medici che non hanno dimostrato nessun rapporto umano.
Per loro tutto è routine. Anche le notizie sul suo stato di salute venivano riferite a giorni alterni solo per via telefonica.
Mio figlio ha trascorso parecchie settimane da solo, anche se le sue condizioni erano molto delicate e precarie. Il Covid ormai è un alibi a tenerci in disparte.
Per me la morte di mio figlio è anche una loro sconfitta.

Avendo avuto diverse fratture dovute ad un incidente in ascensore, sono stata portata in reparto di Lungodegenza per poter cominciare la riabilitazione e poter riprendere, per quanto possibile, una vita normale.
Servizio ottimo, personale presente ed efficiente, disponibile all'ascolto delle varie esigenze.

A livello oncologico è una dei top regionali. I medici sono molto preparati e la loro disponibilità ed empatia, anche fuori l’orario di lavoro, sono da rimarcare. Il personale infermieristico è professionale ed efficiente, ma è il loro comportamento che li rende unici: sempre pronti alle esigenze dei pazienti con un sorriso, anche dopo certi atteggiamenti di qualche paziente, preparati, disponibili ad ascoltare i problemi dei pazienti, Insomma, più che professionisti sono amici. Il personale amministrativo, e quello addetto alle prestazioni strumentali è professionale e preparato.
Struttura assolutamente consigliabile, soprattutto per le malattie oncologiche.

Combatto la mia guerra ormai da anni, di medici ne ho conosciuti tanti, ma il dottore Carmelo Arcara, oncologo della clinica la Maddalena, oltre ad essere attento, presente, bravo, disponibile, è anche immensamente UMANO, qualità rara da trovare in chi fa questo mestiere che dovrebbe essere una missione.
Ringrazio Dio che mi ha messo nelle sue mani, per me è il mio angelo custode.

Nonostante i servizi e la pulizia siano aspetti positivi, per il resto io ho trovato tutto negativo.
Se sei malato e povero, non è una clinica a cui affidarsi. Ogni movimento praticamente richiede denaro.

Personale molto scortese.
Per portare a termine gli infiniti accertamenti e completare i protocolli, mi hanno causato un'infezione tale da rifiutarsi di operarmi per ben due volte.
Dopo 5 mesi di calvario ho cambiato ospedale.

Al paziente, dopo aver fatto una biopsia che conferma un adenocarcinoma polmonare, viene richiesto di fare gastroscopia e colonoscopia per escludere la presenza del tumore in sede. Viene dato un foglio con tutta la prassi da seguire e viene indicato di presentarsi il 02 novembre. All'arrivo viene mandato via perché la dottoressa per sbaglio sostiene di aver chiuso la cartella, poi in seguito specifica che la cartella viene chiusa ogni fine del mese perché entro 15 giorni l'Asp effettua il pagamento della prestazione e quindi il paziente viene rimandato a casa dopo aver fatto 3 giorni di trattamento domiciliare, nell'attesa di una chiamata che non si sa da dove doveva arrivare. Chiamando i vari reparti, dall'Oncologia alla Chirurgia toracica, mai nessuna risposta. Veniamo successivamente richiamati dopo più di 20 giorni per un nuovo ricovero e quindi successivamente per eseguire l'esame da loro richiesto. Da lì dovevano riunirsi in equipe e farci sapere come pensavano di proseguire. Ancora nulla per altre settimane, veniamo contattati dall'Oncologia il 29 novembre, dicendo che il paziente doveva iniziare la chemioterapia ma che bisognava aspettare la fine del mese di dicembre perché al momento c'erano troppi pazienti... Non ci chiamano più, non rispondono più alle telefonate, nel frattempo il paziente rimane a casa con un dolore assurdo e ci ricontattano a fine di dicembre cicendoci soltanto che dovevamo portare allegato E e ricette varie per iniziare forse la chemioterapia. Il paziente e la famiglia sono stati lasciati soli a sé stessi..

Il dottore Pietro Mezzatesta è un chirurgo eccellente ed una grande persona.
Mi fermo qui, no comment tutto il resto.

Personale pessimo all'accettazione e personale infermieristico assente.
Nel reparto di Senologia al terzo piano, esperienza personale totalmente negativa, mi sono sentita abbandonata a me stessa nonostante il reparto vuoto. Rapporto umano paziente/personale infermieristico inesistente.

Importante è certamente il rispetto delle regole, specie quelle anti Covid, ma quando queste siano logiche e rispettose della persona: che senso ha che il paziente che viene per una visita di controllo può non avere il tampone, mentre chi lo accompagna, se vuole entrare, deve averlo...( ?). In più lasciate queste persone, magari anziane, in piedi fuori, a volte anche per ore (avete idea di che cosa sia il rispetto della persona?): ma dentro, con le dovute distanze, non si può stare seduti ad aspettare??

Sono stata ricoverata nel reparto di Oncoematologia diretto dal prof. Maurizio Musso. Un reparto funzionante, efficiente e pieno di gente in gamba. Tutto il personale, medico, paramedico ed ausiliario merita elogi.
L’equipe del prof. Musso si è rivelata eccellente e molto attenta a tutte le componenti che sono emerse durante il ricovero (la mia non era alla fine una malattia ematologica vera e propria), ma il loro lavoro preciso, senza lasciare nulla al caso, mi ha dato una diagnosi tempestiva.
Un plauso particolare al dott. Ferdinando Porretto, medico preparato e competente, ed alla dolcissima dott.ssa Maria Rosa Lanza, medico di grande umanità e gentilezza.

La struttura e il personale ospedaliero li trovo eccellenti in tutto.

Struttura ottima per pulizia ed efficienza. I medici del reparto di ematologia hanno però troppa superbia.

Ringrazio con affetto l'equipe della sala operatoria, in particolare il dott. Massimo David, e tutto il personale.
Professionalità e simpatia. Non sembrava di entrare in una sala operatoria, ma a casa tra amici.

La gentilezza nei comportamenti coinvolge tutti coloro che lavorano presso la clinica, dai medici ai sanitari, a coloro che si occupano di mantenere la struttura pulita e in condizioni igieniche ottimali.
Rendono edotti i pazienti delle loro reali condizioni cliniche. Assistenza continua 24 ore.

Lodo il personale infermieristico. Medici scortesi e freddi nei confronti del paziente.

Si riesce ad affrontare la malattia in maniera più serena quando si trova una struttura ben organizzata e tenuta in vita da medici e operatori disponibili e cordiali.
“La Maddalena” offre alle donne siciliane che ricevono la diagnosi di tumore al seno, la possibilità di affrontare l’intervento e le successive cure in una Clinica di eccellenza, senza la necessità di spostarsi in un’altra Regione.
Ringrazio, in particolare, il dottore Lo Sardo, la dottoressa Bianco e tutto lo Staff di tecnici e medici della radioterapia che con la loro competenza e professionalità mi hanno reso, e mi rendono, più lieve il percorso di cura.
Francesca

Non sembra di essere in una struttura siciliana. Eccellente sotto ogni punto di vista.

PESSIMA ORGANIZZAZIONE. Attese che superano le tre ore prima del trattamento. Sala di attesa da terza classe di stazione ferroviaria anteguerra.
Medici e personale infermieristico di ottimo livello. Peccato!

Ho avuto la fortuna di essere seguito dall'equipe del reparto di radioterapia della clinica 'La Maddalena'. Ho trovato personale disponibile e competente e, cosa non per niente scontata, UMANO. Grazie al loro aiuto, in particolare quello del Dott. Caminiti, (medico dalla grande empatia e professionalità) quella strada che vedevo tutta in salita, mi è sembrata percorribile. I risultati del trattamento radioterapico sono stati eccellenti. Non andate altrove, affidatevi a questo reparto, non ne resterete delusi!
La mia è guarigione parziale soltanto perchè la mia patologia prevede un trattamento chirurgico che non ho ancora effettuato.

La Maddalena, con la sua innovazione inaugurata che io sappia a marzo, non ha nulla da invidiare all'Ismett per l'esperienza che ho avuto. I dottori sono disponibili, personalmente e telefonicamente parlo dell'equipe dottore Mezzatesta, in particolare il dottor Noto. Gli infermieri sono competenti e disponibili. La pulizia è eccellente - personalmente ho visto fare le pulizie accurate 4 volte in un giorno (parlo del terzo piano). Poi ognuno di noi si passi la mano sulla coscienza, se fossimo più puliti loro potrebbero attenzionare ad altre cose; e se fossimo noi i primi a rivolgerci a loro con un Buongiorno, anziché avere la presunzione che una volta entrati in una clinica tutti dovrebbero servirci come se ci fossimo solo noi, quando in realtà siamo in tanti seguiti da questi angeli, le cose sarebbero ancora migliori. E parlo di tutti i medici e di tutti gli infermieri.

Clinica in tutti gli aspetti ottima, tutti gli impiegati sono gente gentilissima. I medici poi sono vere eccellenze nella nostra Sicilia.

Struttura veramente ottima, medici competenti e disponibili, pulizia e servizi nella media. L'unica pecca di questa nuova struttura è il personale infermieristico del TERZO PIANO REPARTO CHIRURGIA (scontrosi, ineducati, professionalità zero, non c'è comunicazione tra colleghi infermieri, vengono chiamati dai degenti per necessità e si presentano dopo 20 minuti). Questa recensione spero che possa leggerla un addetto ai lavori di questa nuova struttura per prendere provvedimenti per questo personale che, a mio parere, rovina l'immagine della struttura.

Vorrei ringraziare la dottoressa Vita Bianco che non si limita alla sola professionalità. È una giovane donna dotata, oltre alla bravura, di una grande umanità. Pochi sono i medici oggi che si dedicano con dedizione a questa professione e lei fa parte di questa categoria. Per un paziente è importante trovare non la fredda professionalità che ti rende un numero, ma il calore di chi con bravura e umanità ti cura.

Sono molto grata al dott. Carlo Arcara, illustre oncologo, per avermi seguita da quattro anni con zelo e alta professionalità, e per la sua carica umana che ha nel seguire i pazienti. Grazie dott. Arcara, il Signore benedica lei e la sua famiglia.
Anna Maria Crapa

Io mi sono sempre trovata bene, mi sono operata un anno fa e tutto andato bene. L'unica cosa che non mi piace proprio sono gli operatori, alcuni sono davvero maleducati e arroganti. Per il resto sono soddisfatta.

Dal 2001 sono in cura presso la Vostra struttura e posso dire di avere trovato professionalità e disponibilità da parte di tutto lo staff, in particolar modo dal Dott. Riili e dalla Dott.ssa Bianco.

Personalmente non posso che parlarne bene di questa clinica. Nel 2007/2008 mio padre ha avuto un tumore ai polmoni ed un'enfisema polmonare. Hanno fatto di tutto per farlo stare bene. Mi hanno sostenuta in quanto unica assistente ed ho dormito lì per quasi 3 mesi.. Allora c'erano il Dott. Caronia, il Dott. Giuliano e il Dott. Marchese, la caposala Marcella e gli infermieri (di cui non ricordo i cognomi) Vito, Arminia, Salvatore.
Un ringraziamento speciale va a Vito che ha trattato mio padre come se fosse suo padre e vorrei contattarlo per ringraziarlo.. Se sapete il suo cognome e come contattarlo vi pregherei di dirmelo..
Ottima struttura. Grazie ancora!

Vorrei lasciare un commento per ringraziare tutto il personale del reparto oncologia, compreso l'Oncologo che ha operato con successo mio marito di tumore allo stomaco.
Un intervento delicato con gastrectomia totale, andato a buon fine grazie a Dio e alla competenza ed efficienza del dottore Casà.
Un ringraziamento in particolare tra gli infermieri va a Pasquale G. Sonia ed Angelo, per la professionalità, l'umanità e la simpatia mostrate nei confronti di mio marito e dei pazienti in generale.
Un Grazie dal profondo del cuore anche a nome di mia figlia per il vostro grande e stimato supporto fisico e morale.
Cordiali saluti,
Tanina ed Erica

Ho avuto ben 2 esperienze negative con la Dott.ssa Bianco nel reparto di ginecologia della clinica Maddalena di Palermo.
La prima esperienza per endometriosi avanzata e la Dott.ssa non aveva capito quanto fosse avanzato lo stato della malattia. Con l'ecografia aveva visto solo 1 cisti ovarica, mentre alla fine sono stata operata in altra clinica con resezione intestinale e salpingectomia e rimozione di tanti noduli di endometriosi. Per fortuna sono andata in un'altra clinica!
La seconda esperienza pochi mesi fa per un pap test preventivo, ove è stata molto maleducata direttamente con me che ero una sua paziente, per la ricetta medica che secondo lei era sbagliata .... quindi per un problema burocratico della clinica mi ha messa molto a disagio arrabbiandosi con me che ero lì per un pap test.
Ora mi faccio seguire da un altro medico di un'altra clinica, molto gentile e competente!

Bravi!
Lunedì 27 ottobre mio padre è' stato ricoverato ed il giorno dopo avevamo già la diagnosi: mieloma multiplo.
Se solo lo avessi portato prima nel reparto di ematoncologia della Maddalena, oggi avrebbe più' possibilità' di farcela.. Invece, dopo due ricoveri, uno in una struttura privata ed uno in una pubblica in pneumologia (ha avuto pure una polmonite), nessuno ha messo insieme i vari sintomi (dolori alle ossa, anemia, insufficienza renale) e non si è arrivati ad una diagnosi.
Un grazie al dottor Scalone che con serietà e competenza ci ha dato una speranza.

Mia figlia doveva eseguire prelievi per curva glicemica e curva insulinemica. In primis: tutti gli analisti interpellati pretendevano 6 prelievi separati; alla Maddalena - utilizzando una particolare precauzione per distinguere nettamente i vari successivi prelievi - hanno inserite il cateterino di silicone e non hanno torturato mia figlia per tre ore consecutive. Poi: efficienza, cortesia, velocità. Ed il medico prelevatore? Una ragazza splendida, simpatica, comprensiva e bravissima. Forse costa un poco di più che in altre strutture, ma è certo che - occorrendo - torneremo per sempre lì.

Basita! Dovevo effettuare una colonscopia.. Preparazione iniziata nei 5 giorni precedenti l'esame, serata prima dell'esame cena con solo brodo, mattina di effettuazione dell'esame passata in bagno dopo l'assunzione di una soluzione che definire disgustosa è un blando eufemismo; ansia, spossatezza.. Mi arriva una chiamata mentre sto seduta sul water (scusate l'immagine ma rende meglio l'idea) dove mi viene comunicato che il medico ha avuto un impegno improvviso e non posso effettuare l'esame.. Cerco di far valere le mie ragioni ma gli operatori molto educatamente mi dicono che può capitare e quasi mi attaccano il telefono in faccia. Vergogna!!!

Esperienza negativa. Mio marito è stato operato alla tiroide per un banale nodulo cistico colloide. L'intervento è stato devastante: un taglio di 15 punti fatto anche storto. Ma la cosa ancora più grave è che, a distanza di 3 mesi dall'intervento, ha ipocalcemia ed iperfosforemia, facendo sospettare quasi sicuramente o la necrosi, o l'asportazione delle paratiroidi, che dovevano assolutamente rimanere al loro posto. Ad oggi mio marito è costretto a prendere 3 compresse e 3 pillole al giorno.

Assolutamente basita del personale dell'accettazione del piano -1: arroganza, superficialità ed ineducazione. Ho portato un vetrino da far analizzare, si trattava di tessuto polmonare affetto da adenocarcinoma e dovevo fare l'analisi di un gene che non effettuavano all'ospedale civico. Appena arrivati presento la ricetta medica e la busta con i rispettivi vetrini: la signora addetta comincia a sbraitare e a dire che la ricetta era scritta erroneamente. Vado in escandescenza: venivamo da Trapani, siamo andati al Civico a prendere i vetrini ed adesso lei non me li accettava? E che fine avrebbero fatto i vetrini? Li avrei dovuti buttare (non possono stare a lungo a temperatura ambiente... il che avrebbe significato che la mia povera mamma avrebbe dovuto subire nuovamente l'atrocità di una broncoscopia...). Fortunatamente il collega a fianco capì la gravità della situazione e si intromise nella faccenda, tra l'altro sostenendo che la ricetta era scritta correttamente... Vi immaginate se non fossi andata su tutte le furie ed avessi accettato passivamente le insinuazioni di quella?

Ho visto solo recensioni negative: la mia esperienza è stata assolutamente positiva ed ho trovato cortesia, professionalità e serietà diagnostica.
Grazie.

Sono stata operata da voi per una patologia senologica e mi sono sempre sentita in un posto sicuro come competenza e professionalità. Peccato che qualcosa mi induca a cambiare struttura per continuare ad essere seguita nei controlli, a causa di un medico che svolge il suo lavoro in ambulatorio senologico (dott. David Massimo), che ha dimostrato poca professionalità ed arroganza nei confronti delle pazienti; e purtroppo non sono la sola a pensarla così.

Reparto cure del dolore e palliative: reparto dove si dovrebbe trovare gente sensibile, invece mi sono trovata ad affrontare un medico che la sensibilità la lascia a casa e ti dice che il tuo caro sta morendo come se stesse parlando di un mero numero; poi gli infermieri, che si sentono loro i medici, tra cui 2 G&G (o come li chiamano) che insultano i pazienti e familiari solo perchè chiedono aiuto; poi c'è il professor GEBBIA, che dopo tutti i soldi che paghi non si fa nemmeno vedere..

Ho cercato delle informazioni per effettuare una colonscopia.
Al centralino mi sono imbattuta in una voce femminile che di grazia non ne aveva per niente. Non è stata capace di darmi alcuna informazione e si è pure seccata di essere stata disturbata (mi ha quasi chiuso il telefono); allo stesso numero, ossia lo 091/6806111, mi ha dopo un po' risposto una voce maschile, che è stato almeno più educato anche se l'informazione non mi è stata data.
Ritengo che queste cose non debbano succedere perchè, se si chiama una casa di cura, è perchè si sta male, non certo per prenotare una vacanza. Quindi questa gente, che dovrebbe ringraziare il buon Dio di avere un posto di lavoro, dovrebbe essere licenziata in tronco.
Non so il nome della signora, ma posso dire di aver telefonato il giorno 27/06/2013 alle ore nove e per ben due volte ho avuto la sfortuna di parlare (si fa per dire) con lei.
Cordiali saluti

Quando in una struttura come questa ed in un reparto delicato come quello oncologico, trovi persone che non hanno la propensione a trattare i pazienti in modo meritevole, anche nelle cose più banali, dove anche una semplice iniezione o una flebo può diventare una "tortura", vuol dire che c'è qualcosa che non va.
Purtroppo è stato il conto che ho dovuto pagare per essere operato dal dott. Mezzatesta, unico punto di forza di questa struttura per preparazione, competenza ed educazione.