Casa di Cura L'Eremo di Miazzina
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Terzo piano Reparto Lungodegenza
Un mio cugino si ricoverava nel Reparto Lungodegenza della Struttura per patologie croniche cardiache e respiratorie. Vorrei segnalare prima di tutto l'alta professionalità del primario Dott. Crepaldi, dei suoi collaboratori Dott. Cotroneo e Dott.ssa Togna (questo mio parente era ricoverato al terzo piano del Reparto di Lungodegenza, dove appunto operano questi sanitari). Ancora devo segnalare il senso del dovere e l'abnegazione di buona parte dei paramedici, infermieri ed operatori socio-assistenziali che operano nel Reparto, in special modo la capacità organizzativa della Caposala Signora Silvana.
Tutto bene quindi sembra, ma devo segnalare, con dolore ed angoscia, quanto capitato a questo mio parente sfortunato in precarie condizioni di salute e sociali; una notte del mese di Dicembre presentava improvviso malore con nausea e tachicardia e sensazione di svenimento. L'infermiera di turno correttamente avvisava il medico di guardia, Dott.ssa Fausta Falciola, che presta servizio nel Reparto comi. Dopo varie chiamate telefoniche senza risposta, data l'urgenza, la stessa infermiera si recava al secondo piano dove è ubicata la stanza del medico di guardia e bussava ripetutamente alla porta della stessa; dopo svariati minuti finalmente la Dottoressa apriva ma appariva subito all'infermiera in pieno stato confusionale, proferiva parole offensive nei riguardi dell'infermiera ed emanava un intenso odore di alcool, essendo completamente UBRIACA.
Si recava su insistenza dell'operatrice al terzo piano, continuando a gridare tra i fumi dell'alcool e, cosa ancor più grave, assaliva il povero malcapitato paziente in precarissime condizioni di salute con schiaffi e parole terribili.
Ridiscendeva tra lo sconforto e lo stupore totale dell'infermiera al secondo piano, senza aver dato assistenza al mio parente! L'infermiera tra le lacrime, sentendosi profondamente offesa e colpita dall'atteggiamento del medico, telefonava nel cuore della notte (erano circa l'una) al Primario Dott. Crepaldi il quale, con totale senso di responsabilità ed abnegazione, si precipitava nella struttura da Verbania, dove risiede. Arrivato sul posto si prodigava a visitare questo mio parente distrutto nel fisico ed ancor più nell'animo dal comportamento della Dottoressa; non pago, visitava i degenti del piano cercando di tranquillizzare tutti e tornando a casa dopo più di due ore passate nel Reparto.
La mattina dopo il Primario segnalava il gravissimo accaduto, passibile di licenziamento in tronco, al Direttore generale Dott. Mario Vannini ed al Direttore Sanitario Dott. Dario Pagani. Gli stessi convocavano la stessa Falciola ma il tutto, almeno fino ad ora, veniva messo a tacere con stupore di tutti gli operatori della Struttura.
Da notare che la stessa Dottoressa Falciola, continuiamo a definirla con tutto il RISPETTO PER I VERI OPERATORI SANITARI, SIANO ESSI MEDICI O PARAMEDICI, nel passato era stata sorpresa spesso in servizio completamente ubriaca. E' incredibile che mai siano stati presi seri e definitivi provvedimenti nei riguardi della stessa da parte dei Responsabili!
Come cittadino e nello stesso tempo come parente, ho già segnalato la vicenda alla Direzione del Gruppo Garofalo nella persona dell'AD Avv. Maria Laura Garofalo. Tale gruppo, un'eccellenza nello sconfortante quadro sanitario pubblico e privato italiano, detiene la proprietà della struttura. Pensavo di avere una risposta celere, data la gravità del fatto, nelle parole e nelle azioni da parte dell'AD, ma ad oggi niente si è mosso.
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