Casa di Cura Euroitalia di Casarano
Recensioni dei pazienti
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Grazie allo staff Euroitalia - reparto Neurolesi
Vorrei ringraziare, dopo circa 5 mesi, tutto lo staff del reparto Neurolesi: dottori, infermieri, fisioterapisti e OSS: I più sentiti ringraziamenti vanno in particolare a Francesco, fisioterapista che mi ha trattato con pazienza e tenacia mettendoci anima e cuore.
In particolare vorrei ringraziare gli OSS Roberto (il leader ;-), Stefano, Mauro, Errico, Filomena, Paola, Tina, Emanuela, Sofia, Debora, che mi hanno trattato come un fratello e sostenuto nei momenti più difficili.
Grazie di cuore a tutto lo staff.
Reparto Neurolesi donne
La mia mamma la stanno coccolando e curando al meglio, grazie infinite per ora per tutto quello che state facendo per lei. Grazie al personale medico, logopedista, i gentilissimi infermieri e personale OSS.
Grazie a Deborah, la fatina per mia mamma.
Quasi eccellenza
In seguito ad un intervento al femore dell'anca destra, sono stato per tutto il mese di settembre nel reparto Motulesi. Un reparto che potrebbe essere un'eccellenza, se non fosse per alcune note stonate. I medici sono già un' eccellenza, così come gli infermieri che, con un tocco di mano sulla spalla ed un sorriso, rendono il dolore più sopportabile. Anche gli OSS sono gente capace e preparata, ma proprio tra gli OSS si annidano e si mimetizzano alcuni elementi a cui non piace il loro lavoro e, quando lo fanno, lo svolgono controvoglia. In quest' ultima categoria ricordo volentieri, per la loro abnegazione, due OSS donne di cui ora non ricordo il nome: una un po' piena e bassina, l'altra aveva sempre la treccia. Due donne che, per il lavoro che svolgono, dovrebbero essere modello ed esempio per tutti gli altri. Ma non è così. Mi ha fatto impressione, infatti, un giovane OSS, forse il più giovane ed arrivato in questo reparto da poco più di un anno, alto e di bella presenza, a cui poco piaceva il lavoro da espletare e per niente adatto a stare in un luogo dove c'è sofferenza e dolore. Per quanto riguarda il resto, consiglierei di cambiare tutti i letti, che sono veramente obsoleti. Un Buon Natale a tutti ed in particolare ai fisioterapisti Francesco, Stefano, Lisa e Simone ed Eugenio.
Riabilitazione, fisioterapia
In seguito ad un intervento al femore dell'anca destra, sono stato tutto il mese di settembre '23 nel reparto Motulesi. Un reparto che potrebbe essere un'eccellenza, se non fosse per alcune note stonate. I medici sono già un'eccellenza, così come gli infermieri che, con un tocco di mano sulla spalla ed un sorriso, rendono il dolore più sopportabile. Anche gli OSS sono gente capace e preparata, ma proprio tra gli OSS si annidano e si mimetizzano alcuni elementi a cui non piace fare il loro lavoro e, se lo fanno, lo svolgono controvoglia. In quest'ultima categoria ricordo volentieri, per la loro abnegazione, due OSS donne di cui ora non ricordo il nome: una un po' piena e bassina, l'altra aveva sempre la treccia. Due donne che, per il lavoro che svolgono, dovrebbero essere modello ed esempio per tutti gli altri. Ma non è così. Mi ha fatto impressione, infatti, un giovane OSS, forse il più giovane ed arrivato in questo reparto da poco più di un anno, a cui poco piaceva il lavoro da espletare e per niente adatto a stare in un luogo dove c'è sofferenza e dolore. Per quanto riguarda il resto, consiglierei di cambiare tutti i letti perché quelli che ci sono, sono veramente obsoleti. Un Buon Natale a tutti ed in particolare ai fisioterapisti Francesco, Stefano, Lisa, Simone ed Eugenio.
Struttura con letti obsoleti
Con una maggiore organizzazione, con il potenziamento del personale Oss e soprattutto con la sostituzione dei lettini, obsoleti, con quelli muniti di telecomando con alza/abbassa capo e piedi, sicuramente sarebbe una buona struttura. Io sono stata ricoverata un mese circa ed ho attraversato un periodo molto difficile. Ho trovato persone squisite ed umane, in primis Stefano, ma anche Enrico, Romano, Alex, Stella, Adele. Ho però trovato anche persone maleducate di cui preferisco omettere i nomi.
Molto bravi sono stati inoltre tutti i fisioterapisti/e, come anche gli infermieri.
Sicuramente con questi accorgimenti, questa struttura potrebbe migliorare.
Permanenza per fisioterapia reparto neurolesi
Personale competente e molto disponibile, attenta assistenza e cura delle persone in fase di riabilitazione.
Si ringraziano gli infermieri tutti e i receptionist cordiali, educati e professionali. In particolar modo un ringraziamento va alla signora Direttrice, al fisioterapista Stefano e agli operatori OSS Calora Stefano, Stella, Filomena, Romano e Andrea.
Non consiglio la struttura
Mia nonna è stata ricoverata presso questa struttura a seguito di un ictus ischemico. Già dai primi giorni ho capito che non fosse un centro di eccellenza. Ci sono voluti giorni perché impostassero una terapia, non hanno mai eseguito la fisioterapia. Mia nonna è stata abbandonata e lasciata a letto con un filo di plastica per un mese. I dottori e gli infermieri sono stati sempre evasivi e non disponibili a nessun chiarimento. Alla fine mia nonna è morta e non sappiamo come.
Ricovero paziente neurolesa
Ho avuto mia mamma per due mesi degente in questa struttura per la riabilitazione. E' stata parecchio abbandonata a sè stessa e soprattutto non ha avuto alcun miglioramento, anzi, è uscita peggiorata.
Papà non c’é piú
Purtroppo posso condividere una pessima esperienza in questa struttura, conclusasi infine con il decesso di mio padre. Entrato in struttura a novembre 2021, é passato dall’avere “soltanto” un’emiparesi sinistra all’avere, in breve, piaghe da decubito di 3° grado, un batterio nelle feci, infezioni nelle vie urinarie dovute al catetere, polmonite ab ingestis causata dal sondino (tutto documentato da cartella clinica), un quasi blocco intestinale e, dulcis in fundo, il COVID che, secondo gli stessi operatori, dilagava in struttura a gennaio (bloccarono le visite dei parenti, si fecero rarissime anche le giá poche videochiamate con casa, la fisioterapia si faceva soprattutto da “allettati”, non si faceva affatto la logopedia…). Il tutto aggravato dal fatto che non sono mai riusciti a somministrargli la terza dose di vaccino anche per “intoppi burocratici”.
Trasportato d’urgenza a Lecce a febbraio per insufficienza respiratoria, fibrillazione cardiaca e blocco intestinale, é arrivato in condizioni disperatissime al pronto soccorso. Un paio di settimane dopo non c’era più. Risultando ancora positivo al COVID al test molecolare, non é stato possibile assisterlo, salutarlo, abbracciarlo per l’ultima volta. Ci é stato restituito in un sacco nero senza nemmeno un vestito addosso, esclusa ogni possibilità di un funerale. Un dolore terribile che ancora oggi ci tormenta. Nessuno merita una fine così, né i parenti meritano di vedere un proprio caro in quelle condizioni. Non lo augurerei al mio peggior nemico. Non sono un medico e non so se sarebbe stato possibile salvarlo ed evitargli l’insorgenza di tutte le patologie predette, tuttavia sono personalmente convinta che avremmo potuto evitargli il tragico epilogo portandolo da un’altra parte all’uscita dalla Stroke unit di Lecce (dirottano tutti a Casarano in automatismo…) oppure insistendo nel suo immediato ricovero a Lecce appena preso il COVID (si sentiva stesse già male, anche la saturazione era notevolmente bassa e tossiva molto, si lamentava di un dolore al petto per telefono…).
Spendo le uniche due parole buone per Alex e Antonio, gli infermieri, che hanno dimostrato il loro lato umano nei confronti di papà e che, spero, lo abbiano fatto sentire meno solo, essendo lontano forzosamente dalla sua casa e dagli affetti di una vita. Una mano sulla coscienza per il resto degli operatori con i quali, tuttavia, é stato difficile e sommario mettersi anche solo in contatto. Un pensiero per mia madre che adesso, con gli acciacchi dell’età e senza la mano sempre salda di suo marito, dovrà andare avanti da sola.
Esperienza negativa
Mio padre è stato ricoverato nella struttura di Casarano il 17 Dicembre a seguito di un ictus, precedentemente era stato ricoverato nella Stroke unit del Vito Fazzi di Lecce. Mio padre è stato sempre vigile, cosciente e collaborativo, non ha mai perso conoscenza, quindi è stato ricoverato presso la struttura a ridosso delle festività natalizie. Io potevo andarlo a trovare una volta a settimana per via della pandemia, ho notato subito scarsa collaborazione sia di alcuni medici che erano molto evasivi, chiedevo notizie sullo stato di salute di mio padre e mi dicevano di rivolgermi agli infermieri o logopedisti.. Mio padre non ha mai sofferto di patologie polmonari, la fisioterapia passiva gli veniva fatta a letto (quando la facevano...).
Per via delle festività natalizie, il personale andava in ferie, quindi è stato mobilizzato poco o nulla, sempre disteso sul letto, con conseguente ristagno di liquidi e secrezioni a livello bronchiale. Fatto sta che gli è venuta la polmonite! Io l'ho visto l'ultima volta l'11 gennaio 2021, era vigile e cosciente e collaborativo, è deceduto il 15 gennaio 2021... Non aggiungo altro.
Un'altra recensione negativa per la Stroke unit del Vito Fazzi: dirottano tutti i pazienti nella struttura di Casarano, e non c'è stato verso, quando io volevo portarlo nella struttura di Ceglie Messapica, dove i posti disponibili c'erano...
Un respiro di sollievo nel profondo sud
Grande disponibilità, efficienza e competenza. Già in passato i miei cari hanno ricevuto cure e sono stati riabilitati con successo presso questa struttura.
Questa volta è stata decisamente difficile la sfida: riabilitare una donna di 100 anni, eppure è stata accettata e affrontata con coraggio e professionalità da una equipe di medici premurosi e competenti.
Positivo il giudizio sulla Casa di riposo, alla quale abbiamo poi affidato la mamma, guidata abilmente dal dottore Antonio Trianni, che si avvale della collaborazione di personale dotato di grande umanità ed esperienza. Grazie a tutti coloro che si sono prodigati per alleviare gli affanni della sua malattia. Grazie a lei dottore Trianni sempre premuroso e attento, grazie signora Agata, la caposala, per la sua disponibilità e gentilezza. Grazie da noi tutti per le cure e le attenzioni profuse alla cara mamma che vi avevamo affidato. Nella piena certezza che non avrebbe potuto avere un’assistenza migliore, ancora grazie.
Professionalità e umanità
Professionalità e competenza sono le due principali caratteristiche del personale di Euroitalia, accompagnate da un altissimo livello di umanità e di comprensione nei confronti del malato, anche nei momenti più difficili e complessi.
Il Dott. Trianni ha preso a cuore la complessa situazione neurologica di mio padre, facendo sì che potesse recuperare le sue funzionalità vitali e cognitive, altamente compromesse al suo arrivo in struttura. Il Dott. Carlone, il caposala Luca, il logopedista Alessio, i fisioterapisti Francesco e Sabrina, l'infermiere Luigi e tutti gli altri infermieri e OSS gli hanno garantito una permanenza ed una riabilitazione ottimale ed estremamente positiva.
La nostra famiglia è immensamente grata a tutto il personale per il lavoro svolto e per la cura nei confronti di mio padre nei tre mesi di ricovero.
Gli Angeli in divisa
Si parla spesso di malasanità, ma quando la sanità è buona si ha il dovere di dichiarare la propria esperienza.
Desidero pertanto rendere pubblica questa mia dichiarazione per l'esperienza positiva che ho vissuto durante la degenza di 40 giorni nel reparto Neurolesi per un trattamento riabilitativo in seguito ad un TIA.
Ed è con spirito profondamente emozionato che desidero ringraziare i tantissimi angeli che si sono presi cura di me durante il mio ricovero.
Nonostante sia un luogo dove incontrare la sofferenza è abbastanza prevedibile... sembra quasi impossibile respirare un clima sereno; eppure questo è reso possibile grazie al buon andamento del reparto e alla grande
dedizione da parte di tutto il personale, sempre pronto a soddisfare ogni esigenza con gentilezza, cortesia, umanità e notevole professionalità.
Ricordo con grande gratitudine il dottore Trianni, persona molto carismatica, per l'encomiale capacità (non comune) di usare: competenza, professionalità, umanità e disponibilità all'ascolto.
Ringrazio di vero cuore il Dr. Carlone e la Dr.ssa Pellicciotti, sempre gentili e disponili .
Ringrazio altresì i fisiatri, in particolar modo la Dr.ssa De Donno che mi ha sempre dimostrato comprensione e vicinanza.
Non posso dimenticare la Sig.ra Sara Rizzello (logopedista) la quale, con la sua docile calma, mi ha sempre spronato alla collaborazione.
Un plauso spetta a tutto il personale (molto preparato) della attrezzatissima palestra. Devo un particolare ringraziamento alla (frizzante) fisioterapista Alessandra e al suo instancabile e dolce collega Marcello.
Sono un'infermiera (in pensione da molti anni) e oggi, trovandomi dall'altra parte, ho potuto valutare con discernimento quanto ho visto.
E' veramente encomiabile il "modus operandi" degli Infermieri e degli OSS per la mole di lavoro in un reparto dove la maggior parte dei pazienti è allettata... Situazione ancora più impegnativa e faticosa da uno staff, in inferiorità numerica. I VERI ANGELI SONO LORO!
Un affettuoso saluto alle signore Carmelina e Claudia che, con scrupoloso ed approfondito impegno quotidiano, fanno trovare il reparto sempre pulito.
Giudizio finale: SUPERLATIVI, ed è quanto già avevo espresso al Dott. Trianni il giorno della mia dimissione.
ANCORA UN GRAZIE SINCERO A TUTTI.
Congratulazioni a tutto il personale e ai medici
Sono Rita De Stasio, ricoverata nel reparto motulesi per una frattura al femore necessitando di fisioterapia. Ringrazio i medici del reparto, sempre disponibili e umani; il personale tutto, sempre presente con pazienza e bravura.
Le camere erano pulitissime.
Un affettuoso saluto alla mia fisioterapista, che ricordero' sempre perchè mi ha messo in condizioni di camminare bene nel giro di un mese. Grazie Tiziana.
Da non trascurare il mangiare, che ho trovato molto buono e appagante. Mi e' sembrato di essere in vacanza, un posto bellissimo, non manca nulla.
Un bacio a voi tutti e un grosso GRAZIE!
Grande professionalità e servizi eccellenti
E' una struttura molto grande. Mia nonna è stata ricoverata per un ictus cerebrale, subito dopo la dimissione ospedaliera, con una diagnosi che lasciava ben poche speranze di recupero.
Nella casa di cura Euroitalia Reparto Neurolesi abbiamo trovato grande professionalità di medici, infermieri e personale assistenziale.
Ottima la preparazione anche dei fisioterapisti. Nei quasi due mesi di ricovero, mia nonna non solo ha recuperato notevolmente la capacità di deambulare autonomamente, ma ha anche quasi completamente risolto il problema logopedico.
Altro punto di forza, l'umanità del rapporto con i pazienti.
Notevoli gli spazi anche all'aperto.
Molto utili i trattamenti fisioterapici nella palestra di idrokinesiterapia.
Pensateci bene!
Mia madre é stata dimessa dal personale medico Euroitalia con una polmonite interstiziale in atto. Tre giorni dopo la dimissione è stata ricoverata all'estero dove viveva in ospedale, dove è deceduta.
Altro commento non si dà.
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