Casa di Cura Città di Roma
Recensioni dei pazienti
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Esperienza negativa
Mia madre anziana è stata fatta uscire da questa struttura con polmonite (da Covid) e in stato vegetativo. Quando era entrata stava bene, è poi uscita in uno stato pietoso, neanche mi ha riconosciuto. Il giorno dopo ha avuto febbre alta e convulsioni; ho chiamato il 118 e quando l'hanno visitata era disidrata, e non solo. Ora è ricoverata al San Camillo.
Comunicazione e assistenza ai familiari
Essendo una casa di cura convenzionata con la Regione per casi Covid, non si può ovviamente far visita ai parenti. Ok, però il numero di telefono dedicato nelle ore disponibili alla chiamata dei parenti al medico, è perennemente occupato e, se libero, al 4° squillo cade la linea. Se passi dal centralino e qualcuno si degna di rispondere (caso raro) il risultato è lo stesso, con aggiunta di tono sempre supponente, scontroso. Inviate e-mail all'indirizzo della direzione, alla Pec e alla form sul sito web per informare che finito il Covid la paziente non va dimessa ma riportata alla casa di cura di provenienza per la riabilitazione, il sistema è lo stesso: nessuno risponde.
La persona ricoverata, 86enne con varie patologie ed inoltre ipovedente, immobile (aveva appena iniziato il percorso di riabilitazione motoria post intervento) e in una stanza dove il cellulare non ha linea, è quindi sparita in un buco nero per la sua famiglia, quasi la avessimo abbandonata.
5° Piano reparto COVID
Sono stato ricoverato per 10 giorni al 5° piano: un servizio infermieristico da dimenticare. Scortesia, maleducazione, indolenza, supponenza... Insomma, quanto di peggio abbia mai trovato.
Urologia
Mi sono rivolto alla clinica per una difficoltà ad urinare. Sono stato operato più volte e la prima volta 5 anni fa: TURP per resezione parziale della prostata, rimozione di stenosi uretrale con inserimento di sling.
Mi hanno anche applicato un anello di silicone, che doveva servire ad ostacolare la perdita dell'urina, ma che ha solo prodotto un blocco per 24 ore e poi più nulla, come se no esistesse.
Ora (71 anni) dopo gli interventi sono diventato incontinente, impotente e sterile. I medici curanti mi avevano riferito che il mio era un caso anomalo, che il mio pavimento pelvico era difettoso ed hanno concluso invitandomi ad applicare uno sfintere artificiale (!). Mi sono poi rivolto ad altri medici: secondo l'ultimo (dopo avere fatto un check-up) risulta che permane un adenoma prostatico e lo sling è stato mal posizionato, e che la vescica ha diversi problemi a seguito dell'intervento a cielo aperto per rimuovere l'adenoma.
Ora inizierò il nuovo percorso, quando il danno è stato ormai fatto.
Mi pare una clinica troppo piccola con un unico urologo (almeno quando sono stato curato io era così), che si può confrontare solo con sè stesso.
Pessimo servizio e pessima organizzazione
Esperienza pessima. Al Cup si limitano a dare informazioni sul piano in cui andare. Arrivati nel luogo indicato, studi medici, si è accolti con fastidio da una persona preposta che su insistenza mi dice che sarò chiamata, indicandomi, peraltro, il luogo sbagliato in cui attendere. Dopo 15 minuti di attesa un medico mi dice dove devo recarmi e arrivo appena in tempo per essere chiamata. Per una ecografia privata mi aspetto un servizio migliore. Giudizio pessimo.
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