Casa di Cura Ambrosiana Cesano Boscone
Recensioni dei pazienti
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Prenotazione esami del sangue
Ieri pomeriggio mi sono recato personalmente per effettuare la prenotazione di alcuni esami del sangue per mia madre di 83 anni; una volta allo sportello. l'impiegata di turno guardando la prescrizione, si è rivolta alla collega a fianco dicendo "ma gli esami possibili non devono essere solo 8 per ricetta? Qui sono 9" - risposta della collega, "sì, se sono 9 non va bene deve ritornare dal proprio medico a farsi rifare il tutto".
Direi a dir poco imbarazzante, ma dove dobbiamo andare con la sanità pubblica, meglio i robot agli sportelli.
Al centro diagnostico non hanno fatto una piega, come mai?
Riabilitazione motoria
Ho avuto mia mamma ricoverata in questa casa di cura per una riabilitazione geriatrica estensiva post-intervento: esperienza pessima! La struttura è fatiscente e sporca (sembra di tornare indietro di cent'anni), il personale medico e paramedico, soprattutto quello straniero, è odioso, arrogante, pressoché inesistente (alle chiamate in stanza il più delle volte non è mai intervenuto nessuno) e spesso molto sgarbato, specie con i pazienti più anziani che vengono ignorati o trattati con sufficienza.
Nel periodo in cui mia mamma è stata ricoverata, quasi tutti i pazienti e i parenti si lamentavano per la mancanza di sensibilità e di attenzioni da parte di infermieri e Oss.
Dovrebbe essere una clinica di impronta cattolica improntata all'umanità e all'altruismo, ma qui l'umanità non è certo di casa!
Unica nota positiva è la bravura dei fisioterapisti, ma per tutto il resto la sconsiglio assolutamente.
Reclamo servizio prenotazioni telefoniche e online
Servizio telefonico per prenotazioni inaccettabile, sempre occupato.
Servizio prenotazione on line senza risposta.
Servizio prenotazioni al loro sportello con tempi di attesa assurdi per una struttura Asl di Milano.
Pessima esperienza
Imperizia e negligenza regnano sovrane. Somministrazione di terapia lasciata "al caso" per colpa di chi dovrebbe prescriverla.
Igiene a degenti non autosufficienti, pessima (e non solo: alcuni sostengono che questa dovrebbe essere praticata dalla famiglia).
Igiene e pulizia inesistenti.
Ex paziente
Sono stato ricoverato in RSM al primo piano dopo un intervento al femore eseguito in un altro ospedale. INFERMIERI E OSS gentili e bravi. La dottoressa che mi ha presa in carico per niente. Quando parlava con me, se mi voleva visitare mi dava le spalle. Non un segno di pazienza, di compassione o rispetto. Mi voleva togliere la medicina antidolorifica perché secondo lei non era il caso di prenderla... giusto, il dolore lo sentivo io, non lei! Quando le ho fatto presente che anche mio padre è un medico e non sono ignorante, almeno per i miei diritti, mi ha degnato con "ah, ha il padre medico? e quindi...?". Forse ha sbagliato a non capire che un paziente ricoverato, se si lamenta di qualcosa va almeno ascoltato... e compreso, è una persona disagiata costretta a sostare in quell'ambiente.
Della caposala Raffaella posso dire per iscritto: grazie per la sua umanità, lei sì che è un esempio per tutto il reparto!
Trasferito in reparto RGG al secondo piano, dopo venti giorni è cambiata la musica! Dottoressa Colombo, gentile, premurosa, sempre un sorriso per me, mi ha fatto stare meglio da subito! Mi ha spiegato ogni cosa, della mia patologia e del prossimo percorso da seguire per il mio miglioramento. Ma non mi lasciava fumare... scherzo, era sempre per il mio bene!
Tutti gli operatori (infermieri e oss) gentili, professionali e premurosi per quanto gli veniva concesso dal ritmo infernale di lavoro. Una cosa allucinante, mai vista e pensata..
Per la signora Maria che serviva i pasti: ha avuto un comportamento scorbutico e sprezzante che non dimenticherò presto! Mi mollava il piatto come se io fossi un animale da nutrire.. Mi sarebbe venuto da prenderla per la divisa e farle vedere che era bianca, la sua divisa, ma non la sua anima! Ma ero in una sedia a rotelle, impotente.
Per la caposala Daniela: tutto il rispetto per lei, ma una cosa la devo dire: quando si gestisce un reparto di geriatria si sa che la incontinenza dei malati è normale, ma un malato non deve odorare per forza di feci di tutto il reparto, anche se si appartiene alla sacra famiglia, non siamo tutti famigliari di tutti! Alla mia richiesta di poter tenere la porta della stanza chiusa, mi ha risposto che deve rimanere aperta e che lei è intransigente su questo. E io andavo tutto il giorno con i miei 45 anni e il mio olfatto fuori a stare per ore... per non sentire il profumo che di rose non era nel reparto... Ma come mai una persona delicata e premurosa come lei non è riuscita ad accogliere una richiesta cosi piccola da parte di un paziente che soffriva di per sè perché malato?
Per la fisioterapia: un reparto di veri professionisti, solo per loro tornerei. BRAVI BRAVI BRAVI.
Riabilitazione specialistica motoria
Il reparto di riabilitazione collocato al primo piano rappresenta - secondo la mia esperienza e quella della mia famiglia - un classico esempio di quando ragioni di tipo economico passino avanti al bene e alla salute dei pazienti.
Il personale medico si è dimostrato scorbutico e poco disponibile a rilasciare informazioni a noi parenti sulla salute di mia nonna 93enne, arrivata in tale struttura per eseguire la riabilitazione in seguito a un intervento al femore.
Medici e infermieri - di quest'ultimi alcuni non tutti (per fortuna) - si sono dimostrati poco attenti alle altre patologie che un paziente più che anziano può presentare come bronchite cronica, problemi intestinali; mia nonna spesso durante il periodo del cambio è stata lasciata svestita sul letto con le finestre aperte in pieno inverno; inoltre l'hanno riempita con un antidolorifico in bustina, che le provocato e aggravato i già presenti problemi all'intestino, nonostante il problema era stato comunicato da noi parenti ai medici (ma si sa, antidolorifici in vena costano di più).
Le continue lamentele di dolore di mia nonna, non solo alla gamba operata, sono stati fin da subito considerati come dettati dall'età e da problemi cognitivi-neurologici. Il personale medico ha insistito nel sottoporre mia nonna a una visita neurologica annessa ai vari test, dalla quale è emerso nessun problema di questo tipo, ha infatti totalizzato quasi un punteggio pieno in riferimento a pazienti della sua età.
Alle nostre richieste di informazioni prettamente di tipo burocratico, i medici e l'assistente sociale, piuttosto che affermare di non essere a conoscenza delle fasi di particolari procedure, hanno fornito informazioni che poi in seguito con gli opportuni colloqui presso gli uffici della Asl si sono dimostrate totalmente non veritiere. Fino all'ultimo le è stata negata la possibilità di una visita geriatrica sostenendo che -in una struttura con riabilitazione geriatrica - il geriatra non ci fosse e successivamente l'ammissione che c'era, ma utilizzato solo per scopi e problemi interni. Informazione non vera, dato che il geriatra, oltre ad essere presente, è una figura che in tale struttura svolge prestazioni anche di tipo ambulatoriale.
Paziente dimessa senza relativo piano terapeutico.
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