Cardiologia universitaria Policlinico Bari
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PRONTEZZA D'INTERVENTO ECCELLENTE
A dispetto dei pregiudizi sulla lentezza dei processi ospedalieri meridionali, devo dire che la mia esperienza ha rivelato MASSIMA efficienza sia del pronto soccorso che del reparto di cardiochirurgia.
La peculiarità del pronto soccorso del policlinico di Bari, é che E' UNO DEI POCHI OSPEDALI CHE HO MAI CONOSCIUTO AD AVERE LA CARDIOLOGIA IN PRONTO SOCCORSO.
NEL MIO CASO MI HA SALVATO LA VITA.
Sono giunto al pronto soccorso del policlinico di Bari esattamente un mese fa (1 maggio 2019) con un forte dolore al petto (ero in infarto da più di 20 ore), dalla mia entrata in pronto al momento della mia operazione di rivascolarizzazione della arteria otturata (compresa la preparazione pre operatoria) sarà intercorsa al massimo un'ora e un quarto. Tempi ultrasonici. Voto 10 e lode all'emodinamista che mi ha operato: dott. Martino Pepe. A seguito dell'operazione a Bari sono tornato al nord (mi trovavo in vacanza quando è successo il fatto) e ho fatto controllare la mia coronarografia e lo stent messo dal dott. Pepe dai massimi esperti di Torino. Intervento riuscito alla perfezione e svolto con competenza massima a detta non mia, ma dei professionisti che ho interpellato. A seguito dell'operazione, ho trascorso 13 giorni in terapia intensiva. Voto 10 con lode anche al medico "di sala", dott. Zanna. Scrupolosissimo. Voto 10 e lode altresì alla dottoressa Nacci, scrupolosità ed empatia eccellenti. Voto 1, per non dire 0, e spero non me ne vorranno, alla pulizia del reparto di terapia intensiva. Voto 1, per non dire 0, alla organizzazione del reparto. Probabilmente non per colpa degli infermieri e degli Oss che vi operavano, ma per mancanza di risorse economiche credo, il reparto di terapia intensiva era totalmente deficitario. Le persone, le singole persone, medici praticanti (é un reparto universitario, per cui al giro visite vi è uno stuolo di specializzandi che seguono il professore), infermieri, e Oss si spendevano al massimo, ma il reparto e le sue strutture, mi spiace, facevano acqua da tutte le parti. Voto pertanto 7 agli infermieri più giovani, 3 agli infermieri più anziani, 8 agli Oss, 6,5 ai medici specializzandi. NON voto, al professore capo della struttura universitaria, visto al giro visite 2 volte in 13 giorni, sempre via per impegni universitari pare. Il reparto è tenuto in piedi da Pepe, Zanna, Nacci, e dal medico emodinamista maestro di Pepe del quale dimentico il cognome, e me ne scuso perché anche a lui 10 e lode. In sintesi, come da titolo: MASSIMA EFFICIENZA E TEMPISTICA TRA DIAGNOSI E INTERVENTO, MASSIMA PERIZIA DEGLI EMODINAMISTI INTERVENTISTI, REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA TOTALMENTE DA RIVEDERE, AD ECCEZIONE DI ZANNA E NACCI.
Un sincero grazie...
Dopo solo un mese e mezzo dal ricovero, mio padre è morto. Visita, ricovero con annessa coronarografia, con commento positivo dell'equipe medica.
Nessuna spiegazione su come mio padre sia deceduto dopo accurate indagini.
Impianto catetere ventricolare
Traumatica esperienza: un test per controllo funzionamento catetere ventricolare si è trasformato in impianto a cui è seguito pneumotorace da perforazione di pleura. 10 giorni di drenaggio presso Chirurgia Toracica, dove la competenza e l'umanità della Dott.ssa Marcella Genualdo mi hanno rimessa in piedi, RESTITUENDOMI IL RESPIRO!
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