Allergologia Ospedale Pordenone
Recensioni dei pazienti
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Comunicazione e invito al reparto allergologia
PERCHE' IL REPARTO NON CHIAMA I PAZIENTI PIU' A RISCHIO (SHOCK ANAFILATTICO) DI ALLERGIE ALIMENTARE- A INSETTI- PIANTE- MATERIALI- ECC., PER FARE UN PIANO SUL VACCINO ANTI COVID-19 e ISTRUIRE E INDIRIZZARE I PAZIENTI ATTRAVERSO UNA SPECIFICA LINEA DI CONDOTTA?
La Siaaic ha realizzato un documento tecnico con le linee di indirizzo per la gestione da parte degli allergologi dei pazienti a rischio di reazioni allergiche ai vaccini per Covid-19 (doc. di Riccardo Asero, Pres. Aaiito). I pazienti ad alto rischio di reazione anafilattica severa debbono essere vaccinati in ambiente idoneo con disponibilità immediata dei presidi per affrontare emergenze anafilattiche gravi.
I pazienti con una sola di queste condizioni dovrebbero essere preventivamente inviati a visita allergologica, con un accesso preferenziale e programmabile, per effettuare una diagnostica specifica che permetta di stratificare il rischio e una valutazione allergologica per i pazienti che abbiano presentato reazioni allergiche. L’allergologo formulerà le dovute raccomandazioni sulle procedure a cui attenersi per la vaccinazione sull’eventuale scelta di un vaccino alternativo o sull’esclusione della vaccinazione stessa.
Deludente
Dopo un'attesa di 6 mesi, nonostante si trattasse di una visita a pagamento, è stata fornita una visita frettolosa e distratta a mio figlio di 10 anni (durante 15 minuti della visita il dottore era al telefono e contemporaneamente somministrava i test cutanei). Prescritti accurati esami IgE, la consulenza post risultati e' stata altrettanto frettolosa, tanto da non poter neppure fare domande e chiedere delucidazioni sul percorso da affrontare.
ZERO PROFESSIONALITÀ ED EMPATIA
Un bellissimo reparto. Sono stata in cura per qualche anno con l'allergologo, che si è dimostrato inizialmente disponibile e competente. Mi ha fatto le prove allergiche e dato una cura. Nella stagione seguente l'ho seguita alla lettera, non riuscendo a trarne molto beneficio però. Ho cambiato antistaminico, ma la situazione non è cambiata. Nello spiegare al medico i disagi che l'allergia mi dava (sinusite fissa a maggio, assenze troppo lunghe da scuola) non ho ricevuto conforto né soluzione.
Così ho domandato se il vaccino fosse un'opzione da considerare (visto che sono allergica praticamente solo alle graminacee) e mi è stato risposto: "costa troppo, non faccia spendere tutti questi soldi ai suoi genitori".
Da quel giorno non ho più messo piede nel reparto.
Naturalmente la stagione seguente si è ripresentata la stessa situazione (un mese rinchiusa in casa, assunzione giornaliera di Levocetirizina, Nasonex e 3 volte alla settimana aerosol con Clenil: TUTTO INUTILE, solo tanti effetti collaterali).
Adesso, dopo varie ricerche e visite, ho trovato qualcuno disposto a considerarmi per il vaccino e forse il mio inferno finirà. Con l'avvicinarsi di marzo mi viene da piangere, ma forse questo sarà l'ultimo.
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