Alcologia Ospedale Rivolta d'Adda
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Dipendenza da farmaci
Sono passati sette mesi dal mio ricovero a Rivolta e l'unica cosa che posso dire è che sono uscita dalla mia dipendenza solo grazie alla mia volontà e all'aiuto dei miei familiari, non certo grazie a quello dell'equipe di Rivolta, nè tantomeno a quello della mia referente.
Credo che il rispetto della persona sia la cosa più importante oggi giorno, cosa che i medici di questo dipartimento sembra non considerino proprio.
Ho passato quasi 6 settimane a Rivolta, rispondendo a tutto e tutti secondo le loro idee.
I miei compagni di viaggio sono stati fantastici, nei momenti di sconforto mi hanno aiutata tantissimo perchè aiutare una persona non vuol dire mortificarla, farla sentire una nullità ma, al contrario, il calore umano in questi casi è assolutamente necessario.
In conclusione, ringrazio me stessa e mio marito.
Confermo la delusione
Ho trascorso 3 settimane a Rivolta 2 mesi fa circa e non faccio altro che confermare la recensione negativa di Michele (nel commento sotto). Non riesco a capire come tutti possano parlare positivamente di questo posto: metodo usato, linguaggio e rispetto nei confronti della persona SOTTO ZERO. Le uniche persone che si salvano siamo noi, che entriamo a curarci, e gli infermieri che ci supportano. Con questi metodi così autoritari non fanno altro che peggiorare la situazione e confondere la persona e la famiglia, anziché incentivare entrambe le parti. Sono pochi quelli che riescono a uscirne vincitori, perché vengono riscontrate una valanga di preferenze. Se non riuscite a uscire da questa dipendenza, chiedete aiuto a una comunità specializzata, sperando di trovare persone un po' più umane!!!!
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