Alcologia Ospedale Rivolta d'Adda
Recensioni dei pazienti
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FANTASTICO
Sono stata ricoverata a Rivolta quasi due anni fa e da allora sono tornata ad essere la persona che ero prima di cadere nella dipendenza. Ringrazio tutti di cuore, è stata una bellissima esperienza che, a volte, mi manca. Mi mancano le terapie di gruppo, i colloqui con la mia referente dottoressa Rapuzzi, i compagni di viaggio e le risate tra donne la sera in camera prima di dormire.
Ho imparato molto e oggi sono orgogliosa di quella che sono!
Grazie con tutto il cuore.
Paziente soddisfatto
Struttura che consiglio a chi vuole cambiare.
Fantastico, 10 e lode.
Personalmente ci sono stato ricoverato 35 giorni.
Grazie.
Esperienza di familiare
Mio figlio è stato ospite della struttura per tre settimane, poi volontariamente ha deciso di uscire nonostante l'equipe avesse proposto la permanenza in appartamenti predisposti all'acquisizione dell'autonomia personale. La mia esperienza come genitore ai gruppi d'incontro tre volte la settimana è stata illuminante, in quanto la conduzione del Dott. Cerizza è fortemente rivolta alle "relazioni tossiche" che, senza averne la massima coscienza, si instaurano nelle dinamiche familiari. Quindi vorrei ringraziare tutta l'equipe che ha seguito mio figlio durante la permanenza in reparto e lo psichiatra che mi ha offerto uno spazio di riflessione costruttiva (ne farò tesoro).
Meraviglioso
Sono figlia di padre alcolista, ho 23 anni. Mio padre è attualmente ricoverato al Santa Marta per la seconda volta, la prima è stata nel 2011, dopo 4 anni di astinenza totale da alcol è ricaduto nella sua dipendenza.
Non so se il suo percorso stia servendo a lui, anche se lo vedo più determinato di quanto lo fosse al primo ricovero, questo lo capirò da come affronterà la vita giorno per giorno quando tornerà a casa, ma a me è servito e sta servendo tantissimo. Ho conosciuto delle persone meravigliose, con cui ho avuto modo di interagire, persone che mi hanno reso ricca, non parlo di denaro, parlo della mia persona. Persone che grazie alla loro esperienza, alla loro storia, alla loro dipendenza, mi hanno aperto gli occhi. Persone che mi hanno fatto riflettere per quanto riguarda il modo di affrontare la dipendenza di mio padre. Persone che mi hanno semplicemente raccontato la loro storia e che hanno acquisito una determinazione incredibile, quasi invidiabile. Persone di cui sono sicura porterò un ricordo indelebile, SEMPRE.
Grazie a loro, soprattutto uno di loro, quest'oggi, 2 Aprile 2017, ho preso una decisione che potrà cambiarmi la vita. Mi sto informando per frequentare un corso per diventare OSA.
"Non amerai mai una persona se non impari ad amare te stesso."
Ricorderò questa frase a vita.
Un grazie alla Dott.ssa Rapuzzi e al Dott. Cerizza. Un GRAZIE ai colloqui e alle multi-familiari.
Ringraziamenti
Mi chiamo Cristian e sono stato un utente presso la vostra struttura nel 2009.
Oggi sono ormai 8 anni che sono sobrio, questo lo devo molto a Voi, ho dei bellissimi ricordi della Dott.ssa Battistini e del Dott. Cerizza.
Oggi sono un uomo libero, so che mi porto una malattia cronica "alcolismo", ma ho capito che la vita ha molto di più da offrire che le dipendenze.
Sono diventato manager all'interno di una grande azienda, grazie a quello che mi aveva spiegato la dott.ssa Battistini a proposito di essere un istrione, così sono riuscito a utilizzare questa patologia a mio favore. Non so che altro aggiungere, se non un grazie di cuore a tutti.
Cerizza e poi basta
Posto ottimo che non ho potuto o voluto sfruttare. Personale paramedico eccellente.
Personale medico: al di la' di ogni standard di competenza il grande dott. Cerizza.
Il resto senza passione.
Ci ho fatto tre sessioni e purtroppo nell'ultima il dottore non era presente.
Non potevo portare le magliette con il teschietto in quanto simbolo negativo e di morte (?).
Mandata via a fare l'autostop perche' non c'erano mezzi per andare a Crema ai servizi sociali e poi costretta a trovarmi un posto fuori.
Per raggiungere la locanda rischiavo la pelle al buio sulla rivoltana e pioveva da matti. La locanda la pagava mio fratello, pero' quando ho chiesto di aggregarmi al gruppo piscina, la dottoressa mi ha fatto un "cazziatone" perche' dovevo capire di essere indigente. Infine mi hanno spedita in comunita' contro il mio parere.
Io alcolista
Ciao mi chiamo Renata, sono una alcolista sobria da 6 anni. La mia vita non è stata semplice, una dipendenza alcolica ti porta via tutto, anche la dignità. Un giorno di 6 anni fa mi hanno accompagnata in questo ospedale e per me tutto era così strano, dopo 30 anni che bevevo sembrava un miraggio.. Ho qui trovato persone accoglienti, infermieri ed operatori, che mi hanno insegnato a prendermi cura di me e di ritrovare la mia dignità di donna. Grazie di cuore al Dott. Gerizza, ma in particolare alla mia dottoressa Corradi.
Oggi sono un'altra persona, sono una donna libera.
Alcolista
Sono passati molti anni da quando ho avuto la possibilita' di essere seguito per curarmi dal problema dell'alcol. Dopo le dimissioni sono stato senza bere per 2 anni e poi ho avuto una ricaduta, ma non mi sono arreso! Con il passare del tempo sono rimasto senza bere per altri 2 anni e qui un'altra ricaduta! Stavo per perdere la mia FAMIGLIA, da qui la grande decisione di LOTTARE e posso dire che lottare per cio' che si ritiene UN VALORE INESTIMABILE, PORTA AD OTTIMI RISULTATI. Il 5 Maggio sono 11 ANNI che SONO ASTINENTE e sto VERAMENTE BENE. La MIA FAMIGLIA E' FELICE e LO SONO PURE IO.. E' BELLISSIMA LA VITA COSI'. Ho ripreso a sorridere a inserirmi tra gli UOMINI (QUELLI VERI), non quelli come quando mi ubriacavo. Vorrei ringraziare il Dott. Cerizza, la Dott.ssa Rapuzzi, la Dott.ssa Corradi e tutti coloro che mi hanno dato le loro cure e attenzioni e VORREI RINGRAZIARE ME STESSO PER AVERCI CREDUTO E DI AVERE UNA VITA MIGLIORE!!
Un piccolo messaggio per i pazienti di questo ospedale:
CREDETE IN CIO' CHE STATE CERCANDO FACENDOVI CURARE, E' IL PRIMO PASSO ED E' IL PIU' BELLO E DIFFICILE DA FARE.
Un GRAZIE Sincero a LEI DOTTORE e un abbraccio dal profondo del cuore, LA RICORDERO' SEMPRE!
FRANCO CANETTO - PAZIENTE DEL VOSTRO CENTRO.
Grazie
Mancano pochi giorni all'inizio di febbraio, giorno in cui è iniziata quattro anni fa la rinascita di mia moglie e mia. Un grazie enorme a tutti e in particolare alla dott.ssa Corradi per quello che avete donato a me e a Licia: ci avete donato la possibilità di ritornare a vivere e a Licia anche la forza di combattere questa nuova battaglia contro questo brutto male che l'ha colpita.
Questo lo voglio dire a tutti i dipendenti da alcool: è causato anche dalla associazione di fumo e alcool. Sono sicuro che comunque Licia sta combattendo questa nuova sfida grazie a voi. Speriamo di essere con voi a Carnevale.
Un grossissimo grazie da Marco e Licia
Se vuoi puoi
Sono Tatiana, fiera moglie di un alcolista che da 1294 giorni ha scelto di vivere una vita con lucidita'. Grazie a tutta l'equipe del reparto di alcologia viviamo serenamente anche le difficoltà; senza la sostanza di mezzo, anche i momenti difficili diventano sopportabili. Da quando mio marito ha preso coscienza del suo malessere e si e' affidato ai medici di Rivolta, la nostra vita e' stata un susseguirsi di positivita'. Un grazie particolare alla dott.ssa Corradi, che tutt'oggi lo segue con dedizione lui si sente sicuro. Non potro' mai ringraziare abbastanza ogni membro del reparto di alcologia per la professionalita' ed umanita' dimostrate durante il ricovero ed ogni volta che ci rivediamo.
Il grazie piu' grande pero' lo voglio gridare a te amore mio, che hai saputo rialzarti e cominciare con me e nostro figlio una vita nuova ... fatta di sincerita' e di tanto amore.
Abbiamo cresciuto un figlio stupendo.
GRAZIE A TUTTI.
COMPLIMENTI
Ieri sera ho trascorso un'emozionante serata con mio marito e la mia famiglia alle premiazioni a Romanengo. Per me e' la terza volta che partecipo e ogni volta il bagaglio di emozioni aumenta. Voglio fare i miei più sinceri e sentiti complimenti ad ogni singola persona che ha contribuito, anche in minima parte, alla splendida riuscita della serata. Le persone che seguono questi ragazzi lo fanno con passione e chiunque partecipa a questo di attività lo capisce.
BRAVISSIMI !!!!!!!
Svolta
Sono l'ex fidanzata di un ragazzo ricoverato c/o il reparto di alcologia a fine Dicembre 2014. Il percorso non è servito a lui, ma a me sì.
Le multifamiliari mi hanno aiutato a capire come dovevo comportarmi nei confronti di una persona con serie problematiche, se una una persona non ama se stessa non potrà mai amare e rispettare chi le sta accanto.
Ringrazio davvero di cuore il dottor Giorgio Cerizza, che spero di andare presto a trovare, che mi ha dato la spinta per voltare definitivamente pagina, ho riflettuto molto sulle sue parole e ho agito di conseguenza, mettendo finalmente in primo piano la mia persona. Sono rinata, ora sto bene, la vita mi sorride, ho tanti progetti, ho preso la mia strada lasciando quella persona che tanto mi ha fatto soffrire. Grazie dottore!!!
Precisazioni
LEGGEVO PER CURIOSITA' ALCUNI COMMENTI E MI HANNO FATTO ARRABBIARE. PREMETTO CHE SONO STATO IN CURA AL SANTA MARTA PER 5 SETTIMANE, HO APPENA LETTO IL COMMENTO DI ANNA DATATO 21 OTTOBRE, SUL FATTO DEL "PRESENTATI DOMANI O NON SI SA QUANDO SI LIBERERA' UN POSTO"..
PUNTO 1) NON CREDO ASSOLUTISSIMAMENTE CHE L'OPERATRICE VI ABBIA LASCIATO SOLI PER COMMISSIONI PERSONALI (SONO USCITO TANTISSIME VOLTE IN GRUPPO E, CREDETEMI, è IMPOSSIBILE E LA LORO PROFESSIONALITA' è IMPECCABILE).
PUNTO 2) LA RIUNIONE MULTIFAMILIARE: CERTO CHE SIAMO DEI TOSSICI, ALCOLIZZATI E LUDOPATICI E NON è UNA VERGOGNA, ANZI, RIMETTERSI IN GIOCO AD UNA CERTA ETA è DA PERSONE MATURE, SANE E VOGLIOSE DI VIVERE IN MANIERA SANA. SUL FATTO CHE IL PRIMARIO DICA TOSSICI DI MERDA è GIUSTO E PER FAR SMUOVERE IN OGNUNO DI NOI QUALCOSA DENTRO, COSA VOLEVI CHE TI DICESSERO: POVERINA SEI ALCOLIZZATA, OH STELLINA VIENI QUA CHE TI ACCAREZZO UN PO', VIENI CHE TI COCCOLO POVERA STELLINA, NO!!! TI SEI PRESA IN GIRO PER ANNI E ORA UNO TI SPIATTELLA IN FACCIA LA VERITA'... E TU TI ARRABBI?
PUNTO 3) LA PREFERENZA NEL GRUPPO NEL DARE LA PAROLA, NON CREDO. PERCHè AL SANTA MARTA SI è TUTTI UGUALI (E SE CI DOVESSE ESSERE QUALCHE SIMPATIA O ANTIPATIA PER QUALCUNO, TALMENTE ALTA è LA PROFESSIONALITA' DI TUTTO IL REPARTO, INFERMIERI, OPERATORI, MEDICI, CHE NON LA FAREBBERO NOTARE, I MALATI SONO TUTTI UGUALI).
PUNTO 4) GLI SCHERZI. IO HO FATTO SCHERZI A TUTTI, COMPRESO IL PRIMARIO, NE HO RICEVUTI TANTI, MA FA PARTE ANCHE DELLA TERAPIA, CAVOLI è DURA STARE TUTTO IL GIORNO FRA TERAPIE DI GRUPPO, RIUNIONI, COMPITI, GINNASTICA. E PER DUE SCHERZI TI OFFENDI? COSA VUOI CHE SIA UN PO' DI DENTIFRICIO SOTTO IL NASO, PENSA CHE IL PRIMARIO è TORNATO SENZA SCARPE DALLA PISCINA, DA ME NASCOSTE, PENSA CHE SI è TROVATO LA MACCHINA TUTTA AVVOLTA DI CARTA ,PENSA UNA SERA MI SONO RIFATTO IL LETTO 6 VOLTE..... E CHE SARA' MAI!!!!
PUNTO 5) IGIENE. GUARDA IN QUANTO A IGIENE, LA CUCINA ERA ED è SEMPRE PULITA, SONO STATO ANCHE OGGI AL SANTA MARTA, I BAGNI COMUNI SONO SEMPRE PULITI, BAGNI NELLE CAMERE IDEM, SALOTTINO SEMPRE PULITO, BALCONCINI PULITI, CAMERE PULITE. I BAGNI COMUNI VENGONO PULITI 3 VOLTE AL GIORNO, I BAGNI DELLE CAMERE TUTTI I GIORNI, IL SALOTTINO TUTTI I GIORNI, LA CUCINA 3 VOLTE AL GIORNO (COLAZIONE PRANZO CENA); IN PIU' UNA VOLTA ALLA SETTIMANA CI SONO LE PULIZIE DI FINO.. LE MOSCHE, LE ZANZARE, CI POSSONO ANCHE ESSERE, MA NON CENTRA NULLA LA PULIZIA....
PUNTO 6) DI NOTTE LA GENTE VA NELLE CAMERE? MA IN CHE FILM? CARA ANNA, MA STAI PARLANDO DEL SANTA MARTA DI RIVOLTA D'ADDA?
SCUSATE LO SFOGO, MA LEGGERE CERTE COSE MI ARRABBIO. IO DEVO DIRE SOLO GRAZIE DI AVERMI AIUTATO E STIMOLATO LA MIA RINASCITA, FREQUENTO ANCORA IL SANTA MARTA RESORT 2 VOLTE ALLA SETTIMANA E VADO CON IL SORRISO IN VOLTO, CON LA VOGLIA DI STARE SEMPRE MEGLIO. E NON NASCONDO CHE UNA SETTIMANA LA RIFAREI CON GIOIA DA SANO, PER CAPIR ANCOR MEGLIO ME STESSO...
VI VOGLIO UN MONDO DI BENE.
DARIO
Si può sbagliare... l'importante è riconoscerlo
Sono la stessa persona che ha scritto l'ultima recensione.
Ovvero non lo sono più dentro, la "rabbia" che provavo quando l'ho scritta è svanita. Non rinnego niente di quanto ho scritto, ho solo raccontato degli episodi realmente accaduti. Li ho descritti come una fotografia, vera ma pur sempre una fotografia, quando il Dott. Cerizza insieme alle operatrici ci avevano fatto notare e rilevare la differenza tra il fotografare ed il vivere una situazione, ho capito ed ho scritto un momento molto bello della mia vita
- la prima era una foto la seconda era vivere - ho capito ma l'ho ristretto a me.
Non ho condiviso con gli altri il mio stato d'animo - vivo da sempre in una maschera, molto molto difficile sbarazzarsene.
Ho un grandissimo difetto giudico gli altri.. per me ho sempre trovato mille e una scusante. Come dice la mia miglior amica "predichi bene ma razzoli male".
Oggi ho ricevuto una telefonata, completamente inaspettata, dalla mia Riferente a Rivolta (non avendo risposto al tel. in quanto non avevo sentito, ha chiamato il Noa, il quale per Legge non ha potuto dare notizie se non dire che l'avevo contattato). Mi ha richiamato ed abbiamo parlato a lungo.
Mi ha fatto un grande piacere sentirla Dott.ssa Battistini - ho messo il nome, se violo qualche legge sulla privacy oscuratelo.
Sapere che si è preoccupata per me.. non può immaginare quali sentimenti abbia provato.. Oltre a mia figlia, mai nessuno se ne è interessato. Inclusa la persona che mi ha accompagnata.
Un sentito grazie, e non escludo di tornare a finire il mio percorso, se mi volete. Sicuramente più forte di quando sono entrata, e questo grazie a Voi.
Anna
P.s.: mi è molto più facile scrivere che non parlare.
Oppure parlare al telefono.
In entrambi i casi riesco a togliere la corazza.
Non lo consiglio
SCRIVO IN MAIUSCOLO PER URLARE QUANTO URLANO LORO!
DAL FAMOSO PRIMARIO, ALLE DOTT.SSE ED INFINE ALLE OPERATRICI.
TOTALMENTE INCAPACI DI ENTRARE NELL'ANIMO.
Ogni persona che va in questo luogo, ci va alla ricerca di una soluzione ai PROPRI problemi... o quantomeno tenta!
Sono entrata di mercoledì (mi hanno avvista solo la sera prima alle 19.30 di essere lì per le 9.30). Ho cercato di spiegare che mi era praticamente impossibile andare l'indomani... lavoro... persone da avvisare che sarei stata assente per 1 mese, borsa da preparare etc.. Bene, mi sono sentita rispondere: o viene domani o non so quando si libererà un posto.
Così ho passato la sera ad avvisare e poi a preparare la borsa. Premetto il primo colloquio l'ho avuto il lunedì nel quale mi era stato detto "la chiamiamo fra 8/10 gg.". Il giovedì è stata dimessa una signora ed il sabato un'altra che avevano finito il loro percorso di 4 settimane. Quindi perchè tanta URGENZA? mi era stato detto detto "se non riesce a preparare tutto se lo può far portare" - vivo da sola- "o comprare qui"... il primo giorno di uscita sono andata con l'operatrice ed una parte del gruppo fuori, l'operatrice ci ha lasciati al bar in quanto doveva andare nella vicina erboristeria a comprare un regalo per una sua amica neo mamma, avvisandola che dovevo andarci anch'io per comprare prodotti di prima necessità - mi ha risposto dopo! Certo, dopo che durante l'orario di lavoro lei ha comprato prodotti, facendosi fare fiocchi e fiocchetti, fatto il suo, a me invece ha pure fatto fretta... era tardi).
Il giovedì ho assistito alla prima riunione Multi familiare tenuta come tutte dal primario. Mi ricordo solo una frase "SIETE TUTTI TOSSICI DI MERDA".
Che bell'impatto!
CHE RISPETTO!!!
Come lo aveva in reparto: 2 volte l'ho salutato, voi avete avuto risposta?
Io no. Pertanto ho finto di non vederlo, come lui faceva con me.
Ho provato a raccontare la mia storia, sicuramente ho iniziato male, ma non ho più avuto la parola. Solo a 3/4 era concessa.
Come si può definire questo? PREFERENZA.
IL GRUPPO?
Parlano tanto di fare gruppo fra gli ospiti,ma perchè accettano gli scherzi (credo poterli definirli da caserma) ai danni dei più deboli?
Ne riporto solo 3 dei quali sono venuta a conoscenza:
- spalmare dentifricio sotto il naso
- mettere quel prodotto in polvere che si usa nelle scarpe, nei capelli di un altro
- disfare il letto per un paio di volte nella stessa sera alla stessa persona.
A TUTTO ERA PRESENTE UNA INFERMIERA E QUELLO CHE POI e' STATO IL CAPOGRUPPO - IDEATORE DEGLI SCHERZI.
Mi sono fatti gli affari miei a malincuore, anche perchè non sopporto queste cose e, quando è venuta fuori la storia, si sono rivoltate le operatrici e le dottoresse contro il ragazzo del dentifricio e lui non ha avuto il coraggio di dire "non sono stato il solo". Mi spiace per te... quante volte te l'avevo detto di parlare... se mi leggi.
Ho parlato io di 1 cosa sbagliata che avevo visto ai danni di una infermiera che ci accompagnava fuori il sabato.
IL GRUPPO, O MEGLIO IL BRANCO, nel giro di pochi minuti - come saputo che avevo parlato - si è rivoltato contro. Mi aveva isolata.
Questo è accaduto la domenica mattina intorno alle 12.00.
Il lunedì le solite riunioni. Dopo pochi preamboli sono intervenuta dicendo quanto accaduto il sabato (già lo avevo detto alla mia Dott.ssa la domenica, (pertanto l'operatrice lo sapeva) ed il solito inutile dibattito.
Proseguito anche in quello successivo dove il BRANCO mi ha dato contro, adducendo che non svolgevo i miei compiti in modo efficace.
PULIRE I BAGNI
Ovvio il BRANCO, MA LA COSA PIU' ASSURDA CHE L'OPERATRICE, UNA CERTA SIG.RA E., mi ha dato della bugiarda dicendo che inventavo il mio mal di schiena. Purtroppo ho un'ernia al disco l4/l5 che non mi permette di piegarmi o di fare sforzi sulla schiena. Avevano tutta la documentazione. Per avere un anti dolorifico dalle 9.30 ho dovuto aspettare le 19.00!
Dopo quell'incontro, c'era quello con la Dott.ssa C. - che mi ha ripresa anche lei a causa del BRANCO - ho soprasseduto. Al termine le ho chiesto cosa intendesse l'operatrice E. mi ha risposto "rifletta Annammaria".
Ho riflettuto e la sera ho comunicato, rispettando i ranghi prima al capo gruppo - che aveva una paura terribile di stare con me da solo per 5 minuti, un uomo che nel giro di 15 giorni aveva cambiato idea di cosa fare della sua vita non so quante volte, non parlo di un giovane - poi con chi chi era con me a fumare fuori... pochi... quando fino al sabato sera non c'era posto!
EVVIVA L'OMERTA'.
Per non parlare della ASSOLUTA MANCANZA DI IGIENE nella cucina ed in sala pranzo con mosche che la fanno da padrone.
Un ultimo messaggio ai cari ESPERTI: ma non avete capito che il caro ragazzo (povero maltrattato da piccolo ed ora ciccio-bomba, ma forse i soldi del papi parlano chiaro) vi ha preso tutti in giro? Ho visto piangere una donna che avete mandato via... non piangeva per chi pensavate, ma per lui. Di sera la portava a fare il giro delle cucine! cosa ci sarà mai di così interessante... forse lo sapete voi.
Con questo dico addio a Rivolta. Ci sono stata solo 15 giorni ma no lo consiglio.
Un piccolo consiglio care dottoresse e operatrici: perchè non uscite dai vostri begli studi o dalle vostre riunioni e passate un po' di tempo con i "TOSSICI DI MERDA"? forse capireste di più in un paio di sere che dei colloqui multi familiari, che sono fasulli all'80%. O se non volete restare, trovate altri rimedi.. di sera la gente parla, va nelle camere... Voi dove siete?
Avete finito il vostro orario "d'ufficio"?
In 15 giorni ho visto tornare 5 persone. In 1 anno quante?
Annammaria
900 giorni di astinenza
Non posso iniziare questo commento se non con un GRAZIE gridato a squarciagola...
La mia esperienza in questo reparto e' iniziata il 23 aprile 2012 con il ricovero di mio marito.
Da anni avevamo chiesto aiuto a medici pschiatri, ma mai nessuno aveva veramente capito il problema di mio marito. Al primo incontro con la dott.ssa Corradi, prima del ricovero, mio marito si e' aperto come non aveva mai fatto prima, raccontando particolari della sua infanzia che custodisco nel mio cuore chiusi a chiave. Quando ci penso, gli occhi mi si riempiono di lacrime proprio come in questo momento. Accusavo mio marito di non amare nostro figlio al punto di rinunciare all'alcool per lui ed ero disposta ad abbandonare io quell'uomo che non vedevo tale. Per anni ho fatto la madre con lui cercando di proteggerlo da tutto e da tutti, ma grazie ai dottori di Rivolta ho capito che stavo sbagliando in pieno, che quello non era il mio ruolo. Io dovevo fare la moglie.. e cosi ho imparato a fare.
Mi spiace leggere commenti negativi in merito ai metodi utilizzati in reparto, perche' ritengo che se non fossero stati tali mio marito sarebbe tutt'ora dipendente dall'alcool. Ho deciso di scrivere oggi il mio commento perche' e' la vigilia di un giorno per noi importante: domani sul calendario segneremo, io mio marito e nostro figlio, il numero 900 che indica i giorni di astinenza.... Un grazie immenso a tutto lo staff di Rivolta, al dott. Cerizza e alla dott.ssa Corradi che sono tutt'ora presenti nella nostra vita ma, se mi posso permettere, il mio piu' grande GRAZIE lo voglio gridare a mio marito: un uomo speciale che ogni giorno rinnova la sua scelta pensando al suo bene, al mio, a quello di nostro figlio e a quello delle nostre rispettive famiglie. Ti amo con tutta me stessa.
LAVORARE PER L'ASL
MI SPIACE DIRLO... SCRIVO IN MAIUSCOLO COSì URLO NELLO STESSO MODO DEGLI OPERATORI.
SONO BRAVI, MA LE PERSONE VANNO ASCOLTATE E CAPITE, NON SI PUO' PRETENDERE O DISCIPLINARE LE PERSONE SE PRIMA NON SI E' DA ESEMPIO.
SONO DELUSO, MOLTO DELUSO... MI E' SEMBRATO, ASCOLTANDO, UNA SPECIE DI RISCATTO ALLA VITA.
FORSE E' MEGLIO UNA LIBERTA' DA DIPENDENTE CHE UNA FINTA DA SCHIAVO.
Un passo alla volta
E' IL POSTO GIUSTO PER RIPRENDERSI LA PROPRIA VITA, I DOTTORI E GLI OPERATORI HANNO UNA GRANDISSIMA SENSIBILITA' E COMPETENZA PER AIUTARTI A RICOMINCIARE; GRAZIE A TUTTI.
Un posto che cambia la vita
La mia esperienza è stata positiva, perché a Rivolta si dà grande importanza al rapporto con le persone (gli altri ricoverati, ma anche le educatrici - molto presenti, in corpo e spirito - e il resto del personale) e ad attività che fanno davvero riscoprire il piacere di vivere e il rapporto con sé stessi (non è una vacanza, ma sicuramente ci si diverte anche un sacco.) C'è un primario famoso per il suo carattere forte, provocatorio, che in molti casi dà un utile scossone, ma in altri casi invece è solo umiliante, paralizzante e fuori luogo: per questo ho dato un voto medio per l'assistenza. Consiglio comunque vivamente, perché alla fine ne vale la pena, Rivolta mi ha davvero cambiato la vita in meglio e la competenza del personale, primario incluso, è fuori discussione. Se però il primario esagera, prendetelo con le pinze, è semplicemente il suo metodo.
Ringraziamenti
Desidero semplicemente ringraziare quella che è una grande famiglia.
Squadra che vince non si cambia
"Squadra che vince non si cambia".
Questo è quello che direbbe mister Mondonico, ed avrebbe ragione.
La mia esperienza a Rivolta non può che dirsi positiva, anche se misteriosamente finita male. Non è di sicuro un villaggio vacanze, né tantomeno una clinica di lusso per rockstar.
Rivolta è una struttura dove ci si mette in discussione e lo si può fare solo se si accetta la propria condizione, il mio percorso non è stato sicuramente semplice, anzi.
E' stato duro e faticoso, colpa di un ego ingombrante e di un vissuto pesante.
Ma mentirei se non ammettessi di essere stato aiutato e molto.
Le mie perplessità rimangono personali, e spero verranno chiarite prima o poi in sedi opportune. Tuttavia non trovo giusto che non si comprendano alcuni fattori basilari di questa esperienza.
Prima di tutto il tempo non gioca affatto a loro favore, hanno quattro/cinque settimane per rimettere in piedi persone che hanno passato anni della loro vita a buttarsi giù.
Secondo, i gruppi servono per insegnare alle persone l'importanza dell'altro ed a sostituire le sostanze con relazioni umane positive e non "tossiche".
Quindi se si spera, o ci si aspetta di essere al centro dell'attenzione, credo proprio che sia più opportuno orientarsi verso un percorso individuale e non presso questa struttura.
La vigilanza è stretta e di sicuro non è facile che accadano episodi spiacevoli. Il personale è sicuramente preparato, ma ciò che più mi ha colpito e servito, è stata l'umanità e l'empatia che ho trovato tra le operatrici.
Sempre pronte a tenderti una mano e a dedicare a chi lo richiede il loro prezioso ascolto.
Per quanto riguarda l'equipe medica, ritengo di poter dire che, nonostante le individualità eccellenti, non sia facile non subire l'influenza di un leader carismatico come il dottor Cerizza.
Personaggi così, o li si ama, o li si odia, per quanto mi riguarda lo conosco così poco che trovo assai difficile esprimere un giudizio su di lui.
Considero infatti l'odio e l'amore sentimenti troppo importanti, per poter spiegare ciò che provo per una persona a cui sono sicuramente grato, ma che, per circostanze fortuite, non ho avuto la possibilità di frequentare. Durante la mia permanenza infatti si è assentato per una meritata vacanza. Facendo così tirare una boccata d'aria al personale.
Come ho scritto sin dall'inizio "squadra che vince non si cambia", ma proprio perché ci credo, vorrei soffermare la mia attenzione sul personale infermieristico.
Tutti molto in gamba tranne un personaggio, "piccolo brutto e cattivo" per giunta frustrato, con cui ho discusso in maniera molto aspra, ritenendo doveroso fargli notare un suo errore, con sincera calma, così come mi è stato insegnato proprio lì a Rivolta. A tal proposito credo che al posto di metterlo in "panchina", sia invece il caso che i suoi colleghi e diretti superiori lo ascoltino un po' di più. Non sminuendo così, la sua autorità, più di quanto già non senta.
Sarebbe infatti un controsenso ed un errore colossale, vedere mancare il gioco di squadra proprio da chi, così mirabilmente, mi ha insegnato cosa vuol dire essere un gruppo, non voglio soffermarmi sui motivi che hanno fatto sì che il mio percorso si interrompesse dopo 29 lunghi giorni di impegno mio e del personale. A tempo debito sono sicuro si chiarirà tutto. Non biasimo il personale, proprio perché riconosco di aver un carattere (uno solo) a dir poco difficile, un vissuto tremendo, ma soprattutto una personalità forte che nella mia difficile esistenza mi è servita per sopravvivere, ma che ha reso difficile il mio relazionarmi con il prossimo.
Ripeto: ciò che riguarda la mia brutta uscita da quella struttura non può e non deve incidere sul mio giudizio finale.
"Squadra che vince non si cambia".
Rinascita...
Ciao a tutti, vorrei dire la mia in merito al servizio:
non è un servizio adatto a tutti, se una persona non è pronta, o non ha scelto ancora, è molto difficile la riuscita dell'intervento (anche se ci si viene portati dall'equipe in alcuni casi).
Penso che una persona fragile, in difficoltà, problematica, sensibile ecc. possa trovare la propria strada affrontando il percorso che offre il servizio.
Si predilige la persona al farmaco, i rapporti, gli scontri i confronti, tutte cose che se ci pensate sono alla base di una crescita sana.
Io stesso me ne sono andato la prima volta per tre giorni, ma durante quel periodo ho capito quanto fosse importante per me e la mia vita trovare una strada.
Quella strada mi è stata fatta vedere, aperta e fatta seguire grazie alle persone che lavorano nel servizio, nessuno escluso.
Ho identificato gli obiettivi da seguire e con "fatica" ho iniziato a perseguirli; non avevo una identità.
Oggi sono un educatore di una comunità per minori problematici, ho conseguito il titolo di tecnico dei servizi sociali, sono integrato nella società in cui vivo, riconosco le mie emozioni, i miei limiti, le mie paure, tutto questo grazie al lavoro svolto insieme alle persone di questo servizio, insieme siamo cresciuti, proprio come una seconda rinascita....
Mettersi in gioco è sempre una vittoria mai una sconfitta.
NON SIAMO SOLI.....
Dopo tre anni di buio assoluto, finalmente anche nella mia vita si è accesa una luce....
Sono la mamma di una ragazza stupenda, piena di potenzialità, dolcissima... ma con un problema: la dipendenza dall'alcool.
Scrivo queste poche righe solo per esprimere il mio immenso grazie per il lavoro fatto con mia figlia. E' stata ricoverata presso il reparto di alcologia di Rivolta per 4 settimane, e grazie al lavoro della meravigliosa equipe di educatori, personale infermieristico, medici e psicologi, sono tornata a sperare.
Mia figlia è uscita dal reparto non avendo concluso il percorso che le era stato suggerito, ma il lavoro fatto su di lei e con lei ha dato i suoi frutti. Uscita dall'ospedale, completamente disorientata e a prima vista più incasinata di quando è entrata, ha continuato a frequentare il centro diurno presso il NOA dove, con l'aiuto della psicologa di riferimento, ha continuato il lavoro iniziato a Rivolta. Mia figlia ha preso piena coscienza della sua realtà, dei suoi problemi e del cammino che ancora le restava da compiere. E così, dopo giorni e settimane, all'inizio di agosto l'ho accompagnata presso una comunità per completare questo suo percorso.
Siamo partite sole, io e lei, e abbiamo avuto il modo di assaporare qualche attimo speciale, in vista del lungo periodo in cui non sarà possibile vederci o comunicare, e proprio prima di andarsene mi ha pregato di contattarvi e di esprimervi tutta la sua riconoscenza e il suo grazie per averla portata a prendere la decisione di entrare in comunità.
Insieme al suo grazie, vi mando anche il mio di grazie. Un grazie veramente grande e pieno di gratitudine: per me siete stati tutti veramente unici. I momenti di condivisione con gli incontri multi-famigliari hanno lasciato nel mio cuore e nella mia mente un segno importante e una fonte di grande speranza e determinazione. Mi avete dato nuovi motivi di riflessione, voglia di ricominciare, speranza, determinazione e, dopo tanti anni mi sono sentita accettata per quello che sono, mi sono sentita ancora donna e madre e ho buttato tutti i sensi di colpa e le paure che mi tenevano legata come una zavorra senza permettermi di guardare oltre.
Mi mancate un sacco, e questi momenti che tengo nel cuore con affetto e nostalgia saranno sempre per me motivo e stimolo per migliorarmi.
Un grazie particolare alla dott.ssa Corradi, che ha saputo essermi vicina con dolcezza in alcune occasioni e che mi ha dato i giusti "scossoni" quando mi perdevo in elucubrazioni strane. Un grazie ancora più grande al dott. Cerizza, che con una delicatezza e una dolcezza veramente uniche mi ha fatto sorridere e mi ha fatto venir voglia di guardarmi allo specchio e dirmi "forza, non sei proprio così male e non sei proprio da rottamare"....
Un abbraccio a tutti voi e ancora grazie.
Fatica, impegno, soddisfazione
Sono trascorsi circa 3 anni dal mio ricovero presso il reparto di Alcologia dell’Ospedale di Rivolta.
La trasformazione della mia persona è stata totale e profonda. Il percorso iniziato, e che sto continuando giorno dopo giorno, ha saputo scuotermi, penetrando l’armatura che mi ero costruito.
Oggi cerco di affrontare la vita con abitudini completamente diverse e mi sono messo al centro della mia vita prendendo decisioni, facendo delle scelte, comportamenti per me assolutamente nuovi.
Ma la cosa più grande e più forte che ho acquisito è la CAPACITA DI VIVERE LE MIE EMOZIONI, con meno paura.
L’equipe medica del reparto è altamente professionale, serio e disponibile.
Certo è che il percorso è molto duro, ho constatato che ci vuole una totale motivazione e forza per affrontarlo e portarlo avanti.
Si arriva in questo luogo con un bagaglio di rapporti interpersonali pessimi, con una capacità di relazionarsi alla realtà totalmente deformata dall’abuso delle sostanze.
Non si è in grado di accettare critiche, consigli, una guida alle cose più elementari della vita (si sono perse per strada) senza sentirsi feriti e offesi.
Con il passare dei giorni però, con l’assistenza ferma e costante degli operatori, la situazione diventa sempre più chiara e quello che nei primi giorni faceva male, lo si percepisce invece come
una mano tesa verso una vita migliore.
La struttura e i servizi sono essenziali ma credo che ciò rispecchi l’obiettivo primario di questo reparto: aiutare ogni essere umano ad arrivare all’essenza di sé stesso, al proprio valore come uomo, dando il giusto valore alle cose, in primis a sé stessi.
DA SOLI NON POSSIAMO FARCELA
Sono la sorella di un ragazzo che è stato ricoverato un mese nel reparto di alcologia dell'Ospedale di Rivolta d'Adda, circa 3 anni fa, e tutt'ora sta seguendo un percorso di recupero presso la struttura.
Ho frequentato diversi incontri di gruppo tra familiari, pazienti e medici.
L'impatto al primo incontro è stato tosto, l'ambiente trasudava la sofferenza di queste persone, tutte, chi era in cura e chi non lo era; chi era un parente, una moglie coraggiosa, un padre ed una madre con lo sguardo spaesato, chi abbandonato dalla famiglia aveva un prezioso amico al proprio fianco.. Tutti a cercare un perché, tutti a cercare silenziosamente un aiuto.
L'atteggiamento del medico che gestiva l'incontro è stato fermo e deciso: ho percepito la chiara volontà di cercare di aiutare queste persone a restare agganciate ai loro pensieri, a costruirsi una forza di volontà totalmente persa.
In quel momento ho capito che SOLO il sostegno di persone preparate può veramente aiutare i propri cari ad uscire dal tunnel della dipendenza: bisogna avere fiducia e crederci.
Da soli con il nostro amore e le nostre parole, senza una preparazione NON POSSIAMO FARCELA.
Dobbiamo stare vicini ai nostri cari, ma rivolgerci subito ad un centro specializzato. Io non so ancora chi ringraziare per essere arrivati a Rivolta poiché, alla luce dei risultati ottenuti, non finirò mai di essere grata a quei psicologi e a quegli operatori così umani, così semplici che hanno aiutato mio fratello a liberarsi dalle sue paure più grandi e tornare a vivere.
Il percorso continua....
Dopo una vita legata alle sostanze ho deciso di farmi aiutare.
Non era la prima volta però che entravo in un centro di riabilitazione, dopo essere stato a Villa Maria Luigia in provincia di Parma, posto che sconsiglio vivamente, dove non ho tratto alcun beneficio; lì infatti non c'erano gruppi di terapia, non si faceva sport e non c'erano nemmeno incontri nè con medici, nè con educatori: l'unica terapia per i pazienti era quella farmacologica, praticamente si gioca a carte, si dorme, ti danno pastiglie e si fanno degli incontri con persone non sempre motivate a uscire fuori dai propri problemi.
Dal primo giorno in cui sono entrato nel reparto di Rivolta, invece, ho avuto la netta sensazione di avere a che fare con delle persone speciali, oltre che a dei professionisti con gli attributi; in ogni caso mi è stato chiaro sin da subito che avrei dovuto impegnarmi a fondo per raggiungere i miei obiettivi.
Nessuno qui ha una bacchetta magica per risolvere i problemi, ma se si è veramente motivati è il posto giusto.
Il metodo utilizzato mi ha sbalordito per la sua semplicità, nessun farmaco, nessuna psicanalisi, nessuna strana teoria new age, ma semplicemente sostituire le sostanze con le persone.
Avvicinarsi agli altri, ascoltare, non isolarsi, sradicare atteggiamenti tossici, fare esercizio la mattina, farsi il letto, fare da mangiare ecc., tutte pratiche di vita quotidiana riviste accanto agli operatori, sempre presenti insieme ai dottori in ogni momento della giornata sia di difficoltà che di gioia.
Mi sono affidato a tutto il personale e mi sono lasciato guidare in questa esperienza e sono ripartito da zero.
Inoltre ci sono gruppi di psicoterapia praticamente tutti i giorni, tre volte a settimana ci sono gruppi anche con i familiari, oltre a corsi sanitari e attività di gruppo, come uscite e giochi che rafforzano giorno dopo giorno la tua volontà e l'orgoglio di vivere in astinenza dalle sostanze...
Che altro dire, oggi sono 136 giorni da che sono entrato a Rivolta e ci sarebbe già da scrivere un libro; ho deciso di continuare il percorso negli appartamenti, su invito del dott. Cerizza, perchè ho sentito che dovevo andare a fondo alle mie questioni e che per me era l'opportunità giusta per imparare a conoscermi realmente insieme ad altre persone come me.
Un'esperienza unica che mi sta cambiando la vita.
Grazie a tutti
Jacopo :)
Dipendenza da farmaci
Sono passati sette mesi dal mio ricovero a Rivolta e l'unica cosa che posso dire è che sono uscita dalla mia dipendenza solo grazie alla mia volontà e all'aiuto dei miei familiari, non certo grazie a quello dell'equipe di Rivolta, nè tantomeno a quello della mia referente.
Credo che il rispetto della persona sia la cosa più importante oggi giorno, cosa che i medici di questo dipartimento sembra non considerino proprio.
Ho passato quasi 6 settimane a Rivolta, rispondendo a tutto e tutti secondo le loro idee.
I miei compagni di viaggio sono stati fantastici, nei momenti di sconforto mi hanno aiutata tantissimo perchè aiutare una persona non vuol dire mortificarla, farla sentire una nullità ma, al contrario, il calore umano in questi casi è assolutamente necessario.
In conclusione, ringrazio me stessa e mio marito.
Confermo la delusione
Ho trascorso 3 settimane a Rivolta 2 mesi fa circa e non faccio altro che confermare la recensione negativa di Michele (nel commento sotto). Non riesco a capire come tutti possano parlare positivamente di questo posto: metodo usato, linguaggio e rispetto nei confronti della persona SOTTO ZERO. Le uniche persone che si salvano siamo noi, che entriamo a curarci, e gli infermieri che ci supportano. Con questi metodi così autoritari non fanno altro che peggiorare la situazione e confondere la persona e la famiglia, anziché incentivare entrambe le parti. Sono pochi quelli che riescono a uscirne vincitori, perché vengono riscontrate una valanga di preferenze. Se non riuscite a uscire da questa dipendenza, chiedete aiuto a una comunità specializzata, sperando di trovare persone un po' più umane!!!!
Una grande delusione
Sono stato ricoverato circa due anni fa per seguire il trattamento firmato Dott. Cerizza.
Durata: 14 giorni. Ho incontrato ragazzi come me fantastici e motivati, ma se non rispondevi alle loro misteriose aspettative, venivi insultato in maniera impensabile: parolacce, insulti personali e a i membri della tua famiglia. Una cosa mai vista!
Io me ne sono andato rispondendo a tono a tutta l'equipe. Il mio problema di alcolismo l'ho superato entrando in una comunità dove sono stato trattato come un essere umano e non come un idiota.
Spero che questo commento negativo possa aiutare qualcuno. Basta solo buone recensioni!
Michele
Anche se non ho finito il programma, ringrazio
Un grazie di cuore per il tempo dedicatomi; sto cercando di rigare dritto e le vostre parole mi rimbombano in testa. Posso farcela, lo voglio ed è ora di rimboccarsi le maniche. Ciao a tutti: Antonello, Cristina, Stevi, Marianna, Nausica, Grazia, Giorgio, Manuela. Vi penso tanto, continuate così.
Non più confusa... ma felice
Ciao, sono Monica e sono una alcolista e non mi vergogno ad ammetterlo pubblicamente. Sono stata ricoverata a Rivolta ed il mio ringraziamento va a tutti gli operatori del servizio, alla mia referente Dr.ssa Elena Battistini e all'insostituibile Dr. Giorgio Cerizza. Ma il ringraziamento più grande va a me, che ho avuto il coraggio di ammettere a me stessa che il mio "problemino con l'alcool"... non era proprio un problemino, ma ero diventata alcolista. Grazie al sostegno di Rivolta è avvenuto in me un cambiamento, un cambiamento nello stile di vita che conducevo e che attualmente conduco. Da quando ho scelto l'astinenza, sono diventata un’altra persona, ho riacquistato la mia dignità, sono ritornata ad essere una buona madre ed orgogliosa di aver ritrovato la mia vita!!! Sono sobria da 97 giorni... Consiglio vivamente, anche se con tante paure e remore, di intraprendere questo difficile ma meraviglioso percorso, grazie al quale, chiaramente con la propria forza di volontà, si viene in possesso di strumenti necessari, per tornare a vivere.. perchè una vita da sobri è degna di essere chiamata vita. Un ringraziamento particolare al mio gruppo, che porterò sempre nel cuore. Monica
Ringraziamenti
Grazie di cuore agli infermieri ma, soprattutto, grazie a Donatella, Silvia, Salvatore e Stevi con Nausicaa, Liliana, Giorgio, Cristina e tutti gli altri, per la pazienza che hanno nei nostri confronti. Grazie ad Elena e Paola, grazie allo staff medico, ma un grazie di cuore alla mia referente, dr.ssa Elena Battistini, che in un momento di sconforto ha saputo rassicurarmi e, con la forza della mia volontà, ma, soprattutto, con l'aiuto del mio gruppo e il loro calore, mi hanno dato la forza di continuare e terminare questo percorso. Ora devo solo mettere in pratica l'insegnamento che ho avuto in questo periodo; un grazie di cuore anche ai miei figli Sarah e Claudio, che nei momenti bui mi sono sempre stati vicini.
Antonella
grazie
sono passati ad oggi 150 giorni, non ho sofferto mai l'astinenza e sono un UOMO NUOVO!
A volte addirittura mi manca perchè ti rimangono nel cuore tutte le persone che hai incontrato, dai medici agli infermieri, ai pazienti tra i quali individui persone speciali che si sono rovinate dai VIZI troppo spesso presi sottogamba! Credo che la vita, gli affetti, la famiglia, il lavoro, debbano essere messi al primo posto e, primo fra tutti, volersi bene!!!
NON PENSIATE SI POSSA SMETTERE CON L'ALCOL, LA DROGA, IL GIOCO, SENZA L'AIUTO DI PERSONE ESPERTE!!!!
Affidatevi a loro!
Grazie davvero di cuore!
Paolo Fileppo Biella
complimenti
Vorrei fossimo di più, alcolisti e non, ad avere il coraggio di esprimere le nostre debolezze umane, mi sembra strano che con tutte le persone che hanno affrontato il percorso a rivolta, solo in tre abbiano scritto il loro pensiero. Se fossimo di più potremmo aiutare tutti quelli che restano nell'ombra per la segretezza o per paura di dire: sono un alcolista. Ti auguro tanta serenità. Roberto.t
Grazie dopo 10 anni
Sono passati 10 anni..
Ora non ho piu' paura delle mie emozioni.
Vi voglio bene.
Matteo -Monza.
grande reparto
sono passati 10 anni e 5 mesi e tutti gli anni almeno una volta torno con mia moglie in questo posto a ritrovare tutte quelle persone che mi hanno aiutato a tornare a vivere. Semplicemente GRAZIE
Se ci credi... ce la fai!!!!
Dopo tanti anni di tossicodipendenza e alcolismo, ho avuto la possibilità di vedere una parte di me stesso; nonostante avessi già alle spalle anni di comunità residenziale con un programma ergopsicoterapeutico,in questa struttura ho trovato un'equipe medica e infermieristica molto competente, che mi ha aiutato a dare quella svolta, per migliorare la mia vita, in positivo. Un particolare ringraziamento alla Dottoressa Elena Battistini.
Leonardo da Como.(Arca)
sempre nel mio cuore
Complimenti di cuore ai Dottori sopra citati, a tutti gli infermieri dotati di tanta pazienza quotidiana (Giorgio, Sabrina, "Vanda"), alle meravigliose educatrici (Paola, Elena, Sara) e a tutte le persone esterne che si dedicano a noi alcolisti con passione vera. Ho sempre detto che svolgono un mestiere che non si può fare solo per lo stipendio a fine mese, se non hai passione è dura!!! Ho inserito 4 riguardo la competenza solo perchè chi beve o ha bevuto può sapere veramente cosa succede all'interno del corpo e della mente. Comunque il vero voto è 10, mi hanno salvato la vita! Un bacio grande a tutti.
Roberto Tosi
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