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Il 21/12/2016 alle 22.00 c/a chiamo il centralino dell'ospedale per sapere se a quell'ora ci fosse un oculista, o fosse consigliabile tornare l'indomani. Avevo una scheggia di ferro conficcata nell'occhio sinistro. La signora del centralino, gentilissima, mi risponde che c'era la reperibilità del dottore e che volendo sarei potuto andare la sera stessa. Vado, arrivo all'accettazione, e lì la prima incomprensione.
Dovevano "prima guardarmi, valutare la presenza del corpo estraneo, e ritornare l'indomani quando sarebbe arrivato il dottore, con lo stesso foglio di accettazione della sera prima per entrare più rapidamente, anzichè fare di nuovo la fila". Questo mi fu detto.
Accetto le condizioni, facendo presente che sarei volentieri andato a casa senza problemi e ritornato l'indomani se non mi avesse visitato uno specialista. Mi chiamano, entro, mi vengono messe delle gocce, presumo Novesina, e mi si dice che il corpo estraneo c'è e che avrebbe dovuto essere tolto seduta stante. Alchè io chiedo, da un oculista?? No la tolgo io, l'ho sempre fatto...
Io chiedo che senza un oculista e senza la giusta strumentazione io non mi faccio toccare l'occhio, il medico si offende e va via come per dire io l'ho sempre fatto. Ribadisco: o l'oculista, o vado via. La dottoressa, presente, mi ribadisce che la prassi era quella, io non accetto, firmo l'uscita e vado via.
Conclusione finale: senza le dovute competenze e strumenti, nessuno si sostituisca a ruoli e competenze non sue. Neanche al pronto soccorso. In tanti anni mi hanno sempre mandato da uno specialista, mai nessuno mi ha toccato gli occhi senza competenze. Rivedete la prassi, respingete le persone ed invitatele a venire il giorno dopo, ma avvaletevi di specialisti Personalmente andrò in un altro ospedale.