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Cesareo d'urgenza
Primo figlio, parto naturale, tutto bene. Solamente le infermiere del nido... vabbè.
8 anni dopo, esattamente a luglio 2020, con TC d'urgenza (dopo ore ad averlo preteso) per mancato impegno, nasce il mio secondo figlio (kg. 4,250) con un Apgar 3 al primo minuto di vita, rianimato per 4 minuti finché non ha pianto, apnoico, non reattivo, finito in rianimazione per 12 ore con catetere femorale. Ribaltato come un calzino, tac, risonanza, ecocardiocuore, ecc. attaccato a una flebo di glucosata perché la glicemia era crollata. Non l'ho potuto vedere. Dopo ore che tutti rimbalzavano la palla, ho chiamato dal mio cellulare l'UTIN (perché nessuno si degnava di dirmi niente) ed è venuto un pediatra a rassicurarmi e finalmente ho visto mio figlio in foto nel suo telefono... Seguita per 9 mesi, la dottoressa ha sbagliato in pieno peso e mal posizionamento della testa, in sala parto sono state messe in dubbio le mie parole, ossia che non avevo spinte, sia dalla dottoressa che dall'ostetrica; sembrava non avessi voglia di spingere! Il tracciato non era per nulla rassicurante, ma questo sembrava poco importare. Il bambino è andato in sofferenza. Un grazie immenso invece alla dottoressa Bruzzone, che me lo ha tirato fuori vivo. Tutto questo si poteva evitare, soprattutto al bambino.
Le infermiere del nido si sono riconfermate come 8 anni fa.
Le OSS mi hanno fatto il bidet, ma le gambe non facevano parte del corpo... quindi me le hanno lasciate sporche.
Hanno svuotato nel wc la sacca del catetere e le mie compagne di stanza mi hanno riferito c'era blu di metilene pure sulle piastrelle!
MAI PIU'.
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