Dettagli Recensione
Intervento con applicazione mezzi di sintesi
A dicembre 2021 sono caduta, ho avuto una frattura scomposta del perone, vengo trasportata a Gallipoli dall'ambulanza. Dopo una lunga attesa al pronto soccorso vengo visitata e portata a fare le radiografie e anche lì tempi di attesa che non sto qui a raccontare.. Faccio le radiografie e dopo vengo messa in attesa per essere visitata dall'ortopedico di turno, che senza se e senza ma mi dice che dovrò operarmi perché ho una frattura scomposta, ma non lo sa se ricoverarmi lì perché non c'erano posti. Mi riportano in pronto soccorso e aspetto. Si libera un posto, prima in una stanza con una signora dove la degenza è stata accettabile, poi mi hanno spostata in un'altra stanza dove mi sembrava di essere in geriatria più che altro, le signore anziane urlavano spesso ed era impossibile riposare, tant'è che parlando con un Oss gli confessai che se non mi avessero fatta uscire avrei firmato e sarei andata via...
Per farla breve la mia storia non finisce qui: dopo essere stata ingessata per 50 giorni e fatto fisioterapia, oggi a distanza di circa 7 mesi dalla operazione non cammino più, zoppico e devo aiutarmi con le stampelle...
Per terminare questa mia storia rocambolesca, ho ascoltato il parere di un altro ortopedico che m ha trovato la causa dei miei dolori e di conseguenza il mio essere claudicante: lesione o intrappolamento del nervo superficiale peroneo che, causandomi molto dolore, mi ha causato rigidità articolare e conflitto con i mezzi di sintesi. Lunedì sera partirò per Bologna, dove verrò operata nuovamente per togliere la placca e fare una artrolisi per sbloccare la caviglia.
Questa la mia esperienza al nosocomio di primo livello di Gallipoli, lascio a chi leggerà la mia recensione, libera interpretazione.
Comunque ad maiora sempre.
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