Dettagli Recensione

Sono pienamente d'accordo con il commento precedente, poiché anch'io mi sono trovata male con il personale paramedico, carente di umanità e attenzione al paziente. Erano troppo impegnati nel "bisticciare" tra loro invece di fare bene il loro lavoro. Inoltre, per non essere disturbati dal paziente, gli allontanavano dalla sua portata il telecomando di richiesta aiuto. E ancora, ogni volta che dovevo avvicinarne qualcuno per avere informazioni di diritto del paziente, si "scocciavano". Tutto questo l'ho vissuto perché ho avuto lì mia madre ricoverata per una brutta caduta, la quale ne è uscita demoralizzata per questo. Un infermiere professionista deve rendere il più sopportabile possibile lo stato di sofferenza del paziente (gli ultimi studi al riguardo richiedono di inserire la "Terapia del Sorriso" nel corso di laurea degli infermieri, è quello che servirebbe nel reparto Ortopedia!)
inoltre, visto che si devono assistere vite umane, ci si riesce meglio se si fa LAVORO DI SQUADRA, invece di pensare alle rivalse personali. Spero che questo commento venga letto con sensibilità di cuore e che si migliori! E' giusto che, d'altra parte, esprima la mia gratitudine per il Dottore che ha operato mia madre, molto disponibile e professionale.

Mio padre fu ricoverato per una frattura composta del femore. I medici del reparto mi sconsigliarono di operarlo dando così il via ad una lunga e dolorosissima via crucis durata 8 mesi, ossia fino alla sua morte. Avrei voluto dei professionisti competenti, capaci, anzi, interessati professionalmente ed umanamente al dolore fisico e morale ANCHE di un novantenne. Ma non ho trovato invece queste persone, tranne qualche rara eccezione. Se capitate in questo reparto, fate operare il vostro caro genitore, perchè altrimenti: non camminerà più, si formeranno piaghe da decubito che i lor signori non cureranno, non l'aiuteranno nella verticalizzazione, il che significa che dovrà rimanere disteso, il che comporterà una serie di problemi circolatori, di decubito, psichiatrici, renali, cardiaci. Insomma: siate presenti e sentite un altro specialista esterno. Buona fortuna.