Dettagli Recensione

Ho deciso di raccontare la mia esperienza, solitamente non scrivo molto della mia vita privata, ma ho deciso di farlo per dare voce, incoraggiamento e pensieri positivi a tutte quelle donne che, a breve, diventeranno mamme, e che vivranno la gravidanza e il parto, in questo periodo di limitazioni, imposte per l’emergenza sanitaria.

Ti ho messo al mondo 1 mese e mezzo fa..
Avrei voluto metterti al mondo in un momento di gioie, abbracci, sorrisi, feste e incontri.
Avrei voluto metterti al mondo, in un mondo fatto di vicinanze, di passeggiate, di viaggi.
Avrei voluto amore mio..
Avrei voluto farti conoscere subito i tuoi nonni, i tuoi zii e i tuoi cugini.
Avrei voluto metterti subito tra le braccia del tuo papà, ma abbiamo dovuto aspettare.
Mi rendevo conto che queste gioie, potevano anche attendere e avrei potuto viverle, una volta tornata a casa.
Ho resistito, ho sopportato tanto in quel letto d’ospedale, completamente sola ...non è stato facile ...
Il mio pensiero andava anche a chi, purtroppo, a casa non è più tornato, non potendo salutare nemmeno per l’ultima volta i propri cari .
La mia sarebbe stata solo una gioia rimandata, mi dicevo, anche se vissuta diversamente dai “normali” parti, prima che questo virus maledetto ci travolgesse e cambiasse ogni cosa. Colgo l’occasione però,per incoraggiare tutte quelle donne che stanno attraversando, e attraverseranno il parto, in un momento così delicato.
Ragazze, anche se vi sentirete sole ad affrontare tutto, non mollate , non scoraggiatevi! Non sarà per niente facile , ma pensate a ciò che avrete tra le braccia e all’amore che proverete al vostro primo incontro.
Sarà un momento unico e insostituibile; io l’ho capito solo nell’istante in cui ho guardato mio figlio.
Pensate anche, che nonostante le distanze sociali, a livello morale, grazie al personale sanitario, si avverte un’armonia famigliare, che non avrei mai immaginato di poter vivere in un ospedale.
Posso dire con fermezza che nell’ospedale di Ospedale "D. Camberlingo" Francavilla F.Na che ringrazio ancora, sono riusciti a smussare questo momento di solitudine, non facendomi mancare nulla.
Era tutto così talmente diverso da come mi raccontavano le mie sorelle o le mie amiche; a partire dai tanti tamponi con isolamento nella “stanza grigia”, in attesa dell’esito, niente visite con i parenti, il marito soltanto per pochi minuti, insomma... già lì, ansia a mille! Nonostante ciò, ringrazio l’intero reparto, per ogni tipo di conforto ricevuto; dalle donne delle pulizie, che ogni mattina, mentre disinfettavano la stanza, avevano sempre un pensiero e una parola positiva da concedermi, alle oss presenti in ogni momento,alle infermiere sempre molto attente e precise, ai medici dalla professionalità eccezionale.
Il loro sorriso era nascosto dalle mascherine, ma i loro occhi solidari, parlavano e donavano conforto.
Un ringraziamento speciale al mio ginecologo, primario del reparto, Massimo Stomati, per la sua professionalità e la sua grande umiltà.
Averti accanto durante il parto e durante tutta la gravidanza,mi ha fatto sentire tranquilla e protetta, in un momento così pieno di ansia e paura, era tutto così nuovo per me, ma sapevo di essere in buone mani.
Ero impaurita, stavo per affrontare qualcosa molto più grande di me, ma tu, riuscivi a sdrammatizzare il momento, come tuo solito fare, ripetendomi:
“ forza Funià, dai che Noah con l’ “H” sta arrivando”
...e poi l’espressione alla sua nascita:
”Eccolo, è nato un bel vitellino” da parte della dottoressa Nimis e dottor Benizio, persone splendide, anche la loro espressione, appunto, per le dimensioni e peso del mio “piccolo” Noah
Il mio ginecologo poco dopo mi ha stretto la mano e mi ha detto: “Funiati, è fatta!”.

Credetemi, tutto questo può sembrare anche banale, ma in certi momenti, anche le persone più estranee a te, riescono a trasmetterti forza e darti l’incoraggiamento di cui hai bisogno.
Posso solo dire, dal profondo del cuore, che sono davvero felice di aver scelto il Dott. Stomati come mio ginecologo, ed essere stata così fortunata, ad avere accanto un personale sanitario impeccabile, in un ospedale magnifico.

Quindi, mie care Donne, nonostante il periodo, non sentitevi sole.
Avrete una forza indescrivibile che nemmeno voi vi spiegherete;
E poi, ricordate che, ora come ora, anche se il mondo è un caos, in tutto questo caos, i nostri figli, sono il rumore più bello del mondo nel nostro cuore.

Con affetto.
Angela - stanza numero 4.